“Il mondo dei Pokémon, pervaso di misteri e leggende, e delle storie di coloro che sognano di diventare allenatori di Pokémon e, naturalmente, di quelle dei Pokémon che vivono e lottano al loro fianco.”

Frasi di questo tipo, accompagnate da un’inconfondibile fanfara, sono diventate iconiche fra i fan dei Pokémon, in quanto introduzioni e conclusioni delle pellicole dedicate al franchise più famoso al mondo che, negli ultimi vent’anni e anche più, ha saputo emozionare e crescere milioni di fan pronti ad essere “i migliori di sempre, come nessuno lo è stato mai”.
Videogiochi, carte, film, serie animate… Il mondo dei Pokémon è parte integrante dell’immaginario collettivo della cultura pop moderna, in giovani e meno giovani.
È probabilmente per rievocare ricordi negli allenatori più veterani che, nel 2018, viene annunciato Mewtwo Strikes Back: Evolution, remake in CGI del primo, storico, film dedicato ai mostriciattolo tascabili, Mewtwo Strikes Back.

Il film è stato distribuito nelle sale giapponesi a Luglio 2019, per poi arrivare negli ultimi giorni da noi, su Netflix, con il titolo ufficiale Mewtwo Colpisce Ancora: L’Evoluzione.
Questo inno alla nostalgia più pura verso la prima storica generazione di Pokémon sarà riuscito a convincere anche chi, col tempo, è cresciuto e ha maturato la sua passione per le creature nate dalla mente di Satoshi Tajiri? Scopriamolo.
 
 
In un laboratorio per esperimenti genetici è in corso il progetto Mewtwo, ovvero il tentativo di clonare da pochi frammenti di DNA, una versione migliorata di un Pokémon antico ormai ritenuto estinto, Mew. L'esperimento ha successo e Mewtwo, in quanto creato sulla base di un Pokémon di tipo Psico, è dotato di enormi poteri psichici, superiori a quelli di qualsiasi umano o Pokémon del pianeta. L'intelligente creatura si pone imprevedibilmente domande sul perché della propria esistenza, ma non riesce a darsi una risposta. Frustrato da quell'incertezza, l'unica cosa che gli è chiara è che merita ben di più di essere una cavia per quegli scienziati, e convinto della natura corrotta degli esseri umani e della debolezza dei Pokémon che li seguono, metterà in atto un piano di conquista che gli farà incrociare la sua strada con quelle di Ash, Pikachu, Brock e Misty.
 
Come si può evincere, la trama di Evoluzione è assolutamente identica a quella dell’originale Mewtwo Colpisce Ancora, fatta eccezione per alcune modifiche irrisorie, una determinata sequenza aggiuntiva molto gradita e un paio di personaggi di contorno a fare da macchiette complementari che, però, lasciano il tempo che trovano senza risultare convincenti.
Appare, quindi, evidente il duplice obiettivo di questa pellicola: richiamare l’attenzione dei fan di vecchia data e di quelli che sono rimasti indietro col brand e, al contempo, creare un prodotto che agli occhi dei neofiti risulti fresco nonostante, di fatto, non lo sia.
 
Ash risulta ancora oggi un personaggio perfetto per catturare l’attenzione di migliaia di bambini: energico, determinato e leale. È il personaggio ideale per veder crescere una nuova generazione di e, pertanto, è ben accetta l’idea che Evoluzione porti nuovo pubblico all’interno del franchise.
Una cosa su tutte è, quindi, oggettiva: il film funziona senza alcun intoppo e non pecca in nessun punto della trama seppur, come vent’anni, risulti essere abbastanza prevedibile. Così come Mewtwo Strikes Back funzionava vent’anni fa in quello che voleva fare ed essere, allo stesso modo Evoluzione si fa carico di un lascito importante della storia dell’animazione e lo propone con una nuova veste grafica, esaltando laddove possibile i punti salienti del film e riproponendo l’originale con una fedeltà sorprendente, in inquadrature e atmosfera.
 
In particolare, la scena clou nel finale (ben nota ai più accaniti fan di Pokémon), emoziona tanto quanto quella vissuta anni fa. Pertanto, se il loro intento era ricreare quell’emozione che il film aveva già saputo creare, dire che ci sono riusciti è assolutamente riduttivo. Ci troviamo di fronte ad una pellicola scorrevole, pulita, che intrattiene a dovere, emoziona e sa fornire, laddove possibile, anche qualche chicca extra non presente nell’originale (una su tutte, l’inconfondibile citazione a “Chi è quel Pokémon”).
 
“Sono sempre pronto per una lotta”
(Ash all’inizio del film)
 
Il film, inoltre, mette delle pezze a degli “erroracci” dell’originale, che aumentano se teniamo in considerazione l’edizione italiana. Nella pellicola originale, durante la lotta con un allenatore, il Pikachu di Ash sconfigge un Golem utilizzando Fulmine, mossa che non sarebbe dovuta risultare minimamente efficace sul Pokémon Megatone, in quanto di tipo Terra e, pertanto, immune al tipo Elettro. In Evoluzione, Golem viene sostituito da un Drowzee, rendendo quindi più verosimile la scena anche agli occhi di un fan attento a dettagli apparentemente meno significativi, ma che nel corso degli anni OLM, Inc. ha dimostrato di tenere sempre più in considerazione.
 
L’edizione italiana si attesta su un livello decisamente ottimo, a partire dal revisionismo di alcuni errori dell’originale doppiaggio: la traduzione di diverse mosse, fatta in modo poco curato e senza tener conto della traduzione ufficiale, stavolta è stata fatta in modo decisamente impeccabile, e “Stretta con tralci” e “Lame Vegetali” sono, fortunatamente, tornate ad essere “Frustata” e “Foglielama”. Inoltre, anche le pronunce dei Pokémon seguono fedelmente le pronunce corrette, e nomi come “Gyarados” e “Meowth” vengono detti secondo la dicitura ufficiale.
 

Ovviamente tutto questo non coglie di sorpresa lo spettatore: nella serie animata, ormai, errori di questo tipo non capitano più da anni, e quelle rare volte che accade si parla di tradurre “Idropompe” anziché “Idropompa”. Il fan di Pokémon è stato ormai abituato da diverso tempo a una cura sempre maggiori nei confronti dell’adattamento, causata sicuramente anche dalla sempre crescente popolarità del brand che ha scatenato, nei piani alti di The Pokémon Company, una cura sempre più maniacale per i dettagli e le scelte di adattamento e vocali.
 
Parlando, quindi, di voci, è naturale iniziare a parlare dell’ottimo doppiaggio italiano: Davide Garbolino, voce storica di Ash, è ormai automaticamente associato a quel personaggio, e anche in questo caso riesce a regalare una performance all’altezza di un personaggio iconico come l’allenatore di Biancavilla.
Piacevole il ritorno anche di Alessandra Karpoff e Luca Bottale nei ruoli di Misty e Brock, che avevano già potuto riprendere negli episodi dedicati a loro nella serie Sole e Luna.
Straordinario anche Mario Zucca, voce storica di Mewtwo, tornato ancora una volta su questo personaggio così complesso e interessante, a cui ha regalato tante sfumature di serietà e sofferenza in poche ma efficaci battute.

La volontà di ricreare quell’effetto nostalgia, però, si vede anche nei ruoli più piccoli, in quanto anche i personaggi secondari, laddove possibile, sono stati doppiati dagli stessi attori che li avevano interpretati vent’anni fa (ad esempio, Patrizio Prata sull’allenatore Fergus).
Inoltre, è sempre un piacere ascoltare lo storico trio composto da Emanuela Pacotto, Simone D’Andrea e Pietro Ubaldi, tornati ancora una volta a doppiare Jessie, James e Meowth del Team Rocket e regalare divertimento a tutti i fan della saga.
Non mancano però anche new entry: ad, esempio Tiziana Martello regala un’Infermiera Joy convincente nonostante le poche battute, e Claudio Moneta fa un ottimo lavoro ad inizio film nel ruolo del Dr. Fuji.
Il doppiaggio italiano, pertanto, analizzato sia nel suo adattamento che nella sua recitazione, è promosso a pieni voti.
 
Allo stesso tempo, però, il film potrebbe lasciare lo spettatore perplesso: sebbene sia, appunto, oggettivo che il film funzioni, è secondo me inevitabile pensare che si sarebbe potuto integrare ulteriormente l’universo dei Pokémon, evolutosi negli ultimi vent’anni, all’interno della pellicola. Una volta terminato l’effetto nostalgia scaturito dall’emozionante finale ci si rende conto che si è effettivamente visto un film copia carbone 1:1 dell’originale, cosa che come già detto porta tanti pregi, ma lascia spazio al pensiero che ci sia del potenziale sprecato all’interno del film. A differenza di quanto Coro Coro aveva lasciato subodorare in uno degli ultimi numeri prima del rilascio del film, Mewtwo è identico, nel bene e nel male, a quello che abbiamo sempre conosciuto, senza nuovi poteri/trasformazioni. Inoltre, purtroppo, un paio di scene iconiche dell’originale sono state tagliate senza un apparente motivo, lasciando spazio a dialoghi anonimi e privi di un apparente significato, basti pensare al solo “Meowth guarda il cielo”, i veterani capiranno.
 

Dispiace vedere una simile occasione non sfruttata, ma tutto questo di certo non oscura quanto di buono ha saputo orchestrare OLM, Inc. con questo remake che, come già detto, sembra nato più per ricreare un genuino sapore nostalgico.
 
Sapore accentuato da una convincente colonna sonora, anch’essa ispirata all’originale ma evolutasi grazie a vent’anni di storia del mondo dei Pokémon. La opening in italiano risulta gradevole all’ascolto anche a chi è cresciuto con la storica canzone inglese che ha accompagnato il brand in molti momenti storici (Butterfree…) e, seppur il resto delle tracce sia dimenticabile e poco incisivo, ma riconosciuto che i brani ambientali si sposano bene con le azioni che vengono mostrate, accompagnando la pellicola in un’ottima sinfonia audiovisiva.

“Chi sono io? Perché esisto?”
(Mewtwo, appena nato, si interroga sulla sua esistenza)
 
Le note amare, purtroppo, iniziano a farsi notare quando si tocca ciò che, apparentemente, doveva essere il punto di rinnovo di questo film rispetto all’originale: il comparto tecnico.
Sebbene l’idea di una pellicola completamente in CGI con un Cell Shading molto marcato possa apparire vincente, e sulla carta ritengo anche che lo sia, in questo caso appare purtroppo evidente quanto determinate scelte abbiano influito pesantemente su una riuscita monca dell’aspetto tecnico di Evoluzione.
Innanzitutto, la scelta del character design non è delle migliori: la serie animata, ormai da diversi anni, ha puntato su un target decisamente più giovane adottando un character design che, seppur risulti a tratti più infantile, cosa per niente sbagliata visto che, a conti fatti, parliamo di un cartone per bambini, ha consentito agli animatori di avere molto più margine di manovra nelle animazioni e nelle espressioni facciali in tutta la durata della serie, e non solamente nei momenti clou degli episodi più importanti. In questo, indubbiamente, anche Evoluzione è riuscito, garantendo una buona espressività dei personaggi a tutto tondo.
 
Il problema, però, arriva nel momento in cui i personaggi devono interagire con l’ambiente circostante. Per la quasi totalità del film, personaggi come Ash, Misty e Brock danno la sensazione di essere fatti di plastilina, di essere innaturalmente statici e contratti nelle movenze del corpo, per poi risultare decisamente più credibili nelle scene finali.
Al contrario, il Team Rocket convince quasi per intero, risultando sicuramente il gruppo di umani più adatto ad un Character Design di questo tipo, probabilmente per la sua natura di comic relief estroversa e anche eccessivamente sopra le righe.
Inoltre, ci sono diverse animazioni che risultano poco credibili: il manto di Rapidash, ad esempio, fatto interamente di fiamme, è senz’altro una buona idea per come è stato pensato, ovvero un’affettiva criniera di fiammelle e non una criniera a forma di fiamme illuminata. Tuttavia, la sensazione che restituisce è quella di un Pokémon che cammina con delle fiamme cucite addosso.
 

Non è, purtroppo, il solo esempio di Pokémon poco convincenti: allo stesso modo dei personaggi, Togepi e Vulpix sembrano fatti in plastilina e non convincono durante le loro interazioni col resto dell’environment.
Al contrario, invece, Pokémon come Mewtwo, Charizard e Pikachu riescono ad integrarsi molto bene e sfruttano al meglio il cell shading in molte situazioni. In particolare, gli animatori sono riusciti a restituire al meglio sensazioni visive come il bagnato proprio grazie a Pokémon come Pikachu, che nella scena che lo vede sotto la pioggia assieme al resto del gruppo principale presenta un pelo decisamente scarmigliato a causa della pioggia, con un risultato credibile.

Le animazioni delle mosse si attestano su un buon livello medio, seppur l’aver visto due Blastoise letteralmente volare durante l’utilizzo di Capocciata non sia stata un’esperienza esaltante, e i particellari che scaturiscono dopo che molti Pokémon vengono colpiti da mosse come Iperraggio e Idropompa non siano esattamente il massimo. Va però riconosciuto che le poche lotte e mosse peculiari presenti sono state rese con la giusta spettacolarizzazione. Infatti, i molteplici teletrasporti e le Forzasfera di Mew e Mewtwo sono decisamente godibili, e soprattutto un determinato scontro che avviene tra Charizard e un altro Pokémon convince nella sua scenicità e resa visiva.
 
Tuttavia, accade neanche troppo di rado che la pellicola subisca dei bruschi e fastidiosi cali di frame, soprattutto nella parte centrale, durante un particolare susseguirsi di combattimenti.
L’overworld, invece, risulta quasi completamente convincente: sono molte le scene in cui la CGI raggiunge picchi di realismo e verità decisamente ottimi. In particolare, durante una determinata sequenza che vedrà i nostri protagonisti affrontare le intemperie dell’oceano. Sebbene in alcune sequenze, soprattutto iniziali, i liquidi diano la sensazione di essere un “brodo molto denso” (in particolare, quando vengono rotte alcune capsule nel Laboratorio di Mr. Fuji), il mare è reso in modo decisamente realistico e con imperfezioni atte a renderlo più vero.
 
“Il modo in cui si viene al mondo è irrilevante, è quello che fai del dono della vita che stabilisce chi sei.”
(La più iconica citazione di Mewtwo)
 
 
Al netto di un comparto tecnico molto lacunoso, Mewtwo Colpisce Ancora: L’Evoluzione convince nella sua veste di pellicola per i fan di vecchia di vecchia data, fornendo anche un buon punto di ingresso al media animato per i piccolini che stanno conoscendo adesso il mondo dei Pokémon. La trama, rimasta essenzialmente invariata dall’originale, funziona ancora tutt’oggi nonostante la sua semplicità, e l’emozionante finale, attuale ancora ai giorni grazie al suo messaggio di commiato allo spettatore, commuove e convince come se fosse la prima volta.

Il film riesce a riportare il cuore dello spettatore a quando aveva ancora una console con schermo non retroilluminato tra le mani, a quando guardava un cartone in televisione, e nonostante a mente fredda possa fargli notare dettagli e difetti che, con la crescita, ha imparato a riconoscere, riesce anche ricordargli qual era stato il sogno di quel ragazzino col Game Boy: andare dove gli va, lanciare la sua sfera e catturare ogni Pokémon per diventare il migliore di sempre.
Gotta Catch’em All.

Pokémon: Mewtwo colpisce ancora - L’evoluzione 01

Titolo italiano:  N.D.

Data italiana: N.D.
Data in patria: 12/07/2019
Durata: 0 minuti

Totale voti:   14   5   4 


E-chan

Stupendo! Ci sono alcune piccole differenze con l'og, gli errori sono stati corretti. Le animazioni sono ancora più spettacolari, più intense. I tempi di molte scene sono allungati. L'aspetto è più realistico. Belle le musiche. Mi sono commossa. Promosso!

 03/02/2024

Scarlett7

Mi sembra molto simile al film del lontanissimo 1998 (lì c'era più pathos almeno per me) ma ricordo poco e non azzardo niente. Comunque Mewtwo è proprio un cretino, incredibile, e sul finale, insieme agli altri Poké-cloni, va palesemente al "Creatore".

 11/11/2023

gros chat

Non si può pretendere che un film dei Pokémon abbia una trama particolarmente elaborata...

 02/07/2023

Rivai333

Rivai333

Buon film

 21/05/2022

The Narutimate Hero

Fondamentalmente inutile in sé e per sé, ma quantomeno in occidente possiamo avere la trama originale, con la colonna sonora originale, e non una reinvenzione americana. Peccato che il look sia così così...

 14/08/2021

Kotaro

Uguale al vecchio (quindi inutile di per sé), ma si è cercato di dare un aspetto realistico a una serie che non è mai voluto esserlo ed è anzi sempre stata l'apoteosi dell'espressività anime e il film non ne giova. Adattamento di Netflix pessimo.

 14/08/2021

TheRealNear

Al netto di qualche imperfezione grafica, che comunque mi ha convinto, devo dire che il remake mi è piaciuto abbastanza. Ottimo lavoro fatto sulle musiche, fantastiche le reinterpretazioni in italiano

 27/03/2020

CrisTheTuber

Aggiungo solo di accettare queste operazioni in vista di altre che portino qualcosa di nuovo. Tradizione e innovazione, stupiscimi GF

 05/03/2020

Mitsuki_92

Più realistico, un po' come Detective Pikachu, però meno espressivo. La storia stupenda, come quella del primo film, effetto nostalgia 1000‰. Tutto sommato, ho pianto, quindi ha avuto il suo effetto!

 01/03/2020

Lelouch97

Buon remake, con grafica eccezionale (specialmente fondali e Pokémon con lo stile di Detective Pikachu) e qualche trovata originale. Han corretto alcuni errori logici, ma i dialoghi son più scarni...

 28/02/2020

Constance91

Visto solo per commemorazione del primo film visto 10 anni fa. Sembrava di vedere il trailer di un videogioco fatto negli anni 90...veramente penosa la grafica. La storia anche ha ritmi lentissimi...

 12/07/2019


Altri Voti



4

mPandux mPandux   SoulEvil SoulEvil   Utente114196 Utente114196   Jambo!Hero! Jambo!Hero!