Nonostante l'epidemia di Coronavirus continui a mettere in forse le Olimpiadi di quest'anno, il comitato continua per la sua strada e il 12 marzo ad Olimpia è stata accesa la fiamma di fronte alle rovine del tempio di Hera.
La cerimonia si è tenuta esattamente il giorno dopo la commemorazione del terremoto del 2011, dando così all'evento un significato speciale e sottolineando il sostegno del comitato olimpico alla popolazione di queste regioni. L'Olympic Torch Relay mostrerà al mondo i progressi che le popolazioni del Tohoku colpite dal disastro hanno fatto nel ricostruire le loro vite e aprirà così un nuovo capitolo, intitolato "La Speranza illumina la nostra esistenza".
 


Partita da Olimpia il 12 marzo, la torcia arriverà ad Atene il 19 marzo. Da sottolineare che per la prima volta nella storia dei giochi il primo tedoforo è una donna: a ricevere la fiamma è stata infatti la medaglia d'oro olimpica di Rio 2016, Anna Korakaki.
Noguchi Mizuki, medaglia d'oro nella maratona femminile ai Giochi Olimpici di Atene 2004, è stata il secondo corridore nella tappa greca e il primo giapponese. Purtroppo, per evitare assembramenti che metterebbero a rischio la salute pubblica a causa del virus, il Comitato olimpico greco (Hoc) ha annunciato la cancellazione della staffetta sul proprio territorio. Nella nota ufficiale si legge quanto segue: "Alla luce degli ultimi sviluppi relativi alla diffusione del Covid-19, questo Comitato, in accordo col Ministero greco della Salute, è arrivato alla conclusione che fosse la miglior decisione possibile per cercare di contenere l'emergenza".
La cerimonia per consegnare la fiamma a Tokyo 2020 si terrà il 19 marzo allo stadio di Atene a porte chiuse e da qui si dirigerà quindi in Giappone dove arriverà il giorno dopo.

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Tokyo2020Instagram