Il 15 aprile 2011 alle 1:15 di notte andava in onda il primo episodio di una serie animata molto apprezzata sia in Giappone che nel resto del mondo: Anohana - Ancora non conosciamo il nome del fiore che abbiamo visto quel giorno.
 
La storia di un gruppo di amici d'infanzia che cercano di riavvicinarsi alle superiori dopo essersi persi di vista; uno di essi, Jintan, cercherà di esaudire il desiderio di Menma, l’unica ad essere rimasta la stessa nel corso degli anni, facendo incontrare di nuovo tra di loro i vecchi amici ormai distanti.

Scritto da Mari Okada, col Character Design di Masayoshi Tanaka e la regia di Tatsuyuki Nagai, Anohana è un anime originale realizzato da A-1 Pictures arrivato anche in Italia grazie a Dynit e trasmesso persino in TV da RAI4.
 
 
All'epoca ero occupata nella stesura di molte sceneggiature di ispirazione moe e cercavo di scrivere i personaggi femminili nel modo più onesto possibile, tuttavia le persone mi dicevano che le ragazze che scrivevo "distruggevano i sogni degli uomini" o "erano troppo focalizzate sulle cose negative delle ragazze". Personalmente non avevo mai avuto intenzione di scrivere ragazze realistiche, ma avevo cercato di dare loro giusto un piccolo tocco di realismo. Pensavo che in quel modo le ragazze avrebbero preso vita. [...]
La bellezza dell'animazione è che c'è solo uno spicchio di realtà. Il desiderio di rappresentare un personaggio che marina la scuola era la mia forza motrice, ma non potevo dirlo ad alta voce. Quando feci la mia proposta dissi che volevo raccontare una storia sull'amicizia adolescenziale. Proposti la storia per la competizione, che venne accettata. Mi venne detto che potevo scegliere sia il regista che il Character Designer con cui desideravo lavorare.
Fui stupita ancora prima di esserne felice. Ero sempre stata scelta dal regista o dal produttore, questa era la prima volta che potevo dare inizio ad un progetto in quanto sceneggiatrice / soggettista. Sarebbe stato un anime originale di mia creazione.
Contattai Tatsuyuki Nagai e Masayoshi Tanaka rispettivamente come regista e character designer. Avevo già lavorato con entrambi, ed eravamo tutti del 1976, quindi all'epoca intorno alla trentina. Tutti dicevano che eravamo ancora giovani, e fu il primo progetto a cui lavorai in cui regista, character designer e addetto alla composizione della serie erano tutti della stessa età. [...] Volevo creare qualcosa con persone della mia generazione. Sul documento di pianificazione della serie definii l'ambientazione in questo modo:

"Circondato dalle montagne, è difficile respirare. Sento come se non potessi andarmene da qui."

L'ambientazione è una moderna cittadina di campagna nelle vicinanze di Tokyo. "Voglio fare qualcosa. Sento come se ci fosse qualcosa che posso fare. Ma alla fine, non riesco a fare il primo passo." La località dovrebbe accrescere il dilemma della solitudine adolescenziale. 
Dovrebbe essere vicina a Tokyo, in modo che la moda e gli usi non siano lontani da quelli della grande città. Ma è comunque in campagna, per cui non importa quanto alla moda vestano i personaggi, rimane qualcosa di rustico in essi.


Indirettamente mi stavo riferendo a Chichibu. Non avevo mai immaginato tuttavia che un'ambientazione realmente esistente come Chichibu potesse venire usata per un anime. All'epoca c'erano molti anime ambientati in luoghi realmente esistenti, che i rispettivi fan visitano in veri e propri pellegrinaggi. [...] Era consuetudine, tuttavia, che gli addetti agli sfondi creassero città inventate. Anche se venivano usate foto di ambienti cittadini reali, tutte le scene avevano luogo in ambientazioni uniche. Difficilmente qualcuno diceva pubblicamente da cosa si erano ispirati. Durante la pianificazione avevo solamente proposto di ambientarla in una città simile a Chichibu, ma qualcuno propose di ambientarla davvero lì. 
Mari Okada
(From Truant to Anime Screenwriter: My path to "Anohana" and "The Anthem of the Heart")
 

Per celebrare il decimo anniversario della serie, riportiamo da Crunchyroll un articolo dedicato ai luoghi realmente esistenti della città di Chichibu che hanno ispirato l'anime. 

L'anime ha lasciato un segno pesante sull'ambientazione reale da cui è stato ispirato, facendo sì che la tranquilla cittadina rurale di Chichibu, Saitama, comparisse nelle mappe dei turisti e di un numero senza precedenti di appassionanti di anime non giapponesi.
 

Il modo migliore per arrivare a Chichibu da Tokyo è tramite la linea Seibu Chichibu, che collega la stazione di Ikebukuro a Tokyo con la stazione Seibu di Chichibu (che potete osservare nell'immagine qui sopra). Tramite la Chichibu Limited Express si arriva da Ikekuburo a Chichibu in circa un'ora e mezza, un viaggio di grande attrattiva per i fan di anime che hanno un giorno libero mentre sono a Tokyo.
Non appena si arriva appare evidente come quella sia la città di Menma, dato che il suo sorriso compare su molti dei prodotti che vengono venduti nei negozi della stazione, mentre nel cafè è possibile provare la bevanda dei Super Busters della pace.
 
 
Ad un quarto d'ora di camminata dalla stazione si arriva al parco di Hitsujiyama, da cui si ha una splendida visuale della città. Il parco è famoso principalmente per i suoi campi colorati dai fiori di Shibazakura, presenti anche all'interno della serie. Tuttavia uno dei luoghi più iconici per gli amanti dell'anime è sicuramente la staccionata su cui Poppo si siede durante la sigla di apertura.
 

Da lì sono necessari altri venti minuti circa per tornare in città, al distretto commerciale in Bamba Street; per i frettolosi è prevista anche la possibilità di noleggiare biciclette alla stazione.
 
 

Camminando per la città si capisce quanto sia grande l'influenza che la serie ha avuto e ha tuttora, dal momento che si possono trovare oggetti a tema Anohana praticamente ovunque, dalle bottiglie d'acqua alle pubblicità. Seppur in misura minore rispetto ad Anohana, si trova anche qualcosa legato ad altre due opere scritte da Mari Okada: Her Blue Sky e Kokosabe.
 
 

Alla fine di Bamba Street si arriva al Tempietto di Chichibu. Sebbene si tratti di un antico tempio con elaborati intagli di legno sicuramente meritevole di una visita, non è un luogo così importante all'interno dell'anime. Molto più significativo è un altro tempio che si trova lì vicino.
 
 
 

Andando ad est del tempio si torna alla stazione dei treni, attraversando una strada usata piuttosto spesso dai personaggi dell'anime. A molti fan quella strada ricorderà anche una scena piuttosto dolorosa dell'opera dove si inizia a intuire la verità su Menma. Sullo sfondo si può anche ammirare il monte Buko. 
 

Chissà se quella pubblicità sarà stata efficace, con tutti gli appassionati di anime che devono esserci passati davanti.
 
 
 
 

Dopo un altro quarto d'ora a piedi si arriva al bizzarro ma iconico tempio di Jorin, uno dei luoghi fondamentali dell'anime. Infatti è qui che i ragazzi erano soliti riunirsi quando erano bambini ed è sempre qui che iniziano a riavvicinarsi dopo essersi persi di vista per anni.
 
 

Il piccolo tempio è situato al di fuori del percorso più battuto e per questo il numero di visitatori era in calo, finchè l'arrivo di appassionati di anime ha donato nuova vita al luogo. All'interno del tempio sono visibili numerose tavolette votive dedicate ad Anohana.
 
 

I fan saranno felici di sapere che il bambino che sorregge il nome del tempio è ancora presente.
 
 

Dato che ci siete, potete esprimere un desiderio.
 
 
 

Dietro il tempio potete visitare il parco di Keyaki, dove si trova la stessa panchina su cui si siede Jintan nel terzo episodio.
 
 
 
 

Ultimo ma non meno importante, c'è il più memorabile e iconico tra i luoghi dell'anime, i due ponti di Chichibu uno affianco all'altro che attraversano il fiume Arakawa. Qui avvengono molti degli eventi dell'anime ed è anche rappresentato nella sigla di apertura, dove Menma sta attraversando il ponte di Kyuchichibu.
 

Subito a fianco si può vedere il riconoscibile ponte strallato di Chichibu, costruito nel 1985.
 

E tra i due ponti è possibile il pilastro di un terzo ponte che un tempo si trovava in quel punto.
 

Il ponte di Chichibu dista 50 minuti a piedi dalla stazione di Seibu Chichibu, tuttavia a dieci minuti si trova la più vicina stazione di Onohara, da cui è possibile tornare comodamente nel centro città.
Non è qui presente l'impalcatura del Ryusei Rocket Festival, dove si svolge il finale della serie, essendo parecchio lontano dalla città. Tuttavia la maggior parte dei luoghi di Anohana è facilmente visitabile in una giornata. 


Fonti consultate:
Crunchyroll - Anime vs. Real Life: The Spirit of Anohana Still Lives on in the Town of Chichibu
- From Truant to Anime Screenwriter: My path to "Anohana" and "The Anthem of the Heart"