I manga, lo sappiamo, sono opere di intrattenimento per milioni di lettori in tutto il mondo. Molte di queste opere tuttavia, oltre che regalare momenti di leggiadra estromissione dal mondo reale, fungono anche da inneschi per svariati punti di riflessione che sorgono nella mente durante la lettura. Sin dall'annuncio durante la scorsa edizione di Lucca Comics eravamo consapevoli che Randagi, il nuovo manga edito da J-Pop Manga, scritto e illustrato da Keigo Shinzo, sarebbe rientrato in questa categoria. Randagi infatti va a trattare argomenti spinosi e delicati, come ad esempio l'abuso sui minori, la prostituzione minorile, la violenza e l'abbandono, mescolandoli con una delicata e tenera amicizia tra un uomo adulto, alla ricerca di una ragione per cui vivere dopo la morte della figlia, e una ragazzina adolescente cresciuta tra indifferenza e soprusi, che si auto definisce "randagia".  

Seguiamo quindi le vicende dell'ispettore Hajime Yamada, un uomo che vive le giornate nel costante ricordo della figlia scomparsa, annegata davanti ai suoi occhi durante una vacanza al mare. L'uomo si sente colpevole della morte della giovane, causata da una sua negligenza come padre. Durante una perquisizione all'interno di un locale dove si sospetta vi sia un losco giro di prostituzione minorile incontra Shiori Umino, la quale gli ricorda la sua defunta figlia. Shiori è abbandonata a se stessa, con una famiglia del tutto assente, e vede gli uomini unicamente come strumento per ottenere di che vivere quotidianamente. La perseveranza e il desiderio di redenzione porteranno l'ispettore ad accogliere Shiori sotto il suo stesso tetto ma inizialmente non sarà facile per entrambi riuscire a coesistere.
 

ANALISI DI RANDAGI

Il nuovo seinen manga di casa J-Pop è un'opera matura, densa di significato e dall'alta denuncia sociale. Per tutto l'arco narrativo l'autore suggerisce al lettore innumerevoli spunti di riflessione, e dopo un avvio aspro e freddo, dove i protagonisti faticano a fidarsi delle loro sensazioni e desideri, otteniamo un bello sbocciare di azioni più terrene e dolci, che rendendo l'opera più scorrevole e meno violenta rispetto alle prime battute. Le analogie tra il gatto randagio e Shiori, entrambi abbandonati, dapprima vittime e poi accolti in una nuova casa, la figura della madre prima assente e poi bramosa di riallacciare i rapporti, la scuola d'arte nonché l'intreccio legato ad un misterioso serial killer condiscono la vicenda principale, dandole quella profondità necessaria affinché il manga non si appesantisca troppo durante la lettura, consegnando anche sviluppi diversi rispetto a quelli unicamente incentrati sui due protagonisti. La simbologia gioca un ruolo molto importante, da una giacca ormai logora, ad un paesaggio marino che evoca brutti ricordi, tutto serve ad addensare di malinconia e tenerezza il lettore, stati d'animo che a tratti si tradurranno in struggenti attimi. 

Come già detto in precedenza Randagi si fa carico di puntare il dito verso numerosi paradossi della società attuale, dove un ragazzino abusato non è di troppo interesse per gli inquirenti data l'età non più giovanissima, così come un arresto non è necessario se i piani alti impongono di agire diversamente, ma allo stesso tempo un uomo buono e psicologicamente inerme può essere etichettato senza approfondire troppo la sua vicenda e il suo bagaglio di vita. L'opinione pubblica spinge nel bollare senza conoscere, rovinando vite, cambiando il corso della storia, ma non è altrettanto in grado di riportare tutto sui binari corretti quando ci si accorge di aver preso un abbaglio. Estremamente vero e forte è il dialogo finale tra Hajime e Shiori, dove l'ispettore comprende di non aver salvato la ragazza ma di essere lui stesso ad esser uscito rinato da questa convivenza.

Due vite agli antipodi, diverse, senza alcun collegamento e di diversa età ed estrazione sociale, ma che necessitano in quel momento l'una dell'altro per potersi salvare ed avere una nuova prospettiva di vita. Un percorso intenso nonostante la brevità dell'opera che si è potuto realizzare grazie a disegni evocativi, emotivi, a tratti graffianti sia in un paesaggio metropolitano che rurale, che si possono ben giudicare anche dalle immagini di copertina e che hanno saputo far affiorare tutti i sentimenti dei protagonisti, compresi i personaggi secondari.      
 
     

L'EDIZIONE DI J-POP MANGA

Randagi è proposto da J-Pop Manga in due soluzioni: mensilmente al costo di 7,50 euro a volume, oppure in anteprima attraverso un collection box al costo di 30,00 euro, il quale racchiude tutti i 4 volumi di questa serie breve. Analizzando dapprima i volumi ci troviamo di fronte alla ormai classica e sempre ottimale "comfort zone" proposta dall'editore e da sempre apprezzata dai lettori, con manga in formato 12,4x18cm, con circa 192 pagine, di cui due a colori. Presente la sovraccoperta, lucida e di ottima fattura. Sono apprezzabili le grafiche di copertina, molto attenta e curata sia l'edizione che la traduzione. Il box è maggiormente consigliato, essendo senza alcun rincaro economico rispetto ai volumi singoli. Anche in questo caso se ne sottolinea la buona grammatura dall'involucro, più che sufficiente a contenere in maniera stabile i volumi. Un plauso va sicuramente fatto alle illustrazioni, pulite e semplici, soprattutto frontali e sul retro del box.

Qualcosa di meglio dal punto di vista grafico si sarebbe potuto invece fare sulla costina del contenitore anche se l'illustrazione di Yamada con Gara, il gatto randagio, è molto rappresentativa del manga. In ultimo va fatta una considerazione sul rapporto qualità-prezzo, Randagi è proposto come detto a 7,50 euro a volume ma analoghe edizioni dell'editore vedevano un prezzo leggermente minore. È certamente vero che si tratta di una serie breve e quindi questo piccolo rincaro non peserà troppo nelle tasche dei lettori, ma l'augurio è che questo non diventi un'abitudine per le edizioni analoghe future.  

RANDAGI - GIUDIZIO FINALE

Randagi è un manga semplicemente meraviglioso sotto tutti gli aspetti. Una narrazione fluida che sprigiona dolcezza e durezza allo stesso tempo grazie a disegni convincenti. Due protagonisti ben definiti e caratterizzati tengono compagnia al lettore per quattro volumi che si leggono d'un fiato. Da uno spunto inusuale nasce un'intensa armonia che l'autore è bravo a levigare, facendo sprigionare tutto il sentimento che questi due personaggi tenevano sopito nel loro cuore. Un percorso emotivo molto forte, condito da un finale simbolico e convincente. Nonostante il target di riferimento e il genere non propriamente leggero e spensierato, Randagi può essere letto da tutti indistintamente ed è lodevole il fatto che J-Pop Manga abbia voluto puntare su un'opera così profonda e ricca di significato. Se non lo leggete, vi perdete qualcosa.  



Titolo Prezzo Casa editrice
Randagi  1 € 7.50 JPOP
Randagi  2 € 7.50 JPOP
Randagi  3 € 7.50 JPOP
Randagi  4 € 7.50 JPOP
Randagi Box € 30.00 JPOP