Nelle ultime settimane vi avevamo riportato la notizia della condanna di Romi Hoshino, una delle menti dietro Mangamura, uno dei siti di manga illegali più diffusi in Giappone che venne però chiuso nel 2018. Nonostante il duro colpo ricevuto ricevuto dalla pirateria, pare invece che la diffusione di materiale non ne abbia risentito più di tanto e si sia anzi diffusa ancor di più nell'arco degli ultimi tre anni.
 
Pirateria: aumentata la popolarità dei siti manga illegali in Giappone

I dati riportati da un articolo dell'Asahi Shimbun dicono che nel 2021 le visite mensili ricevute dai siti illegali di manga si attestano sulle 240 milioni circa. Le stime sono state fornite dall'Authorized Books of Japan, un'associazione con sede a Tokyo che ha sommato le cifre raccolte dai dieci siti illegali più popolari in Giappone. In confronto, Mangamura riceveva circa 100 milioni di visite al mese. Dopo la sua chiusura, sono rimasti attivi in rete altri 750 siti.

In un primo momento, la scomparsa di Mangamura aveva giovato al settore dei manga, ma dal 2019 in avanti la proliferazione dei siti pirata è aumentata notevolmente: fra il gennaio del 2020 e l'aprile del 2021 le visite ricevute dai tre canali illeciti più importanti è cresciuto di quattordici volte tanto. Sono numeri che fanno preocupare Atsushi Ito, capo delle pubbliche relazioni presso l'Authorized Books of Japan e responsabile della sezione anti-pirateria dell'editore Shueisha, il quale ha affermato che la situazione oggi è ben più grave rispetto a quando Mangamura era nel suo periodo d'oro. Secondo Ito, uno dei fattori chiave del dilagare della pirateria è stata la pandemia che ha costretto milioni di persone a rimanere in casa. Shueisha sta lavorando incessantemente per la rimozione di ogni tipo di materiale caricato in maniera non autorizzata sul web.


Fonte Consultata:
Anime News Network