É ormai assodato che l'industria dell'intrattenimento audiovisivo è nel pieno di un periodo di transizione dovuto all'avvento e l'affermazione dello streaming come principale mezzo di distribuzione video, e ciò è evidente persino in un mercato storicamente legato al supporto fisico come quello giapponese.

I dati parlano chiaro: nella prima metà del 2021 le vendite fisiche sono calate del -53,8%, ciò dovuto in parte anche a causa della pandemia che ha naturalmente limitato i consumi. Curiosamente questo dato negativo nasconde in realtà gli ottimi risultati del settore anime che nello stesso periodo ha segnato un aumento del +57,5% pari a 26,077 miliardi di yen e rappresentanti il 37,5% del mercato totale. Non sorprende che tale risultato sia dovuto unicamente grazie alla spinta dello stesso Best Seller che ha salvato gli incassi cinematografici dell'anno scorso ovvero Demon Slayer the Movie: il treno Mugen.
 
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Più precisamente l'ultimo semestre ha segnato un calo degli introiti del -2,7% rispetto all'anno precedente fermandosi a 69,527 miliardi di yen. Da notare come ormai i DVD siano in netto declino con una diminuzione del -11,5% rispetto al supporto Blu-Ray che invece segna un aumento del +5,3%. A farla da padrone e l'animazione giapponese, che per la prima volta ha superato il settore musicale.

Crisi nera anche nel noleggio con un calo del 53,8% rispetto allo scorso anno per un totale di 6,971 miliardi di yen. In questo campo gli anime non risultano immuni con un calo del -52,2%. Stessa situazione per l'animazione straniera compreso il colosso Disney che ormai sembra sempre più indirizzato all'aumento delle offerta su Disney+.
 
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Fonti consultate:
Crunchyroll