Negli scorsi giorni ha sicuramente stupito l'annuncio del nuovo anime di Naoko Yamada (K-On!, La forma della voce, Liz to aoi tori) in lavorazione per Science SARU, segnando il suo distacco dallo studio con chi finora aveva realizzato tutte le sue opere: Kyoto Animation.
Per meglio comprendere la situazione e i possibili sviluppi futuri riportiamo dal noto sito Sakugabooru un'interessante analisi dell'attuale situazione di Naoko Yamada e dei due studi coinvolti.
 

La partenza di Naoko Yamada da Kyoto Animation e la dolorosa reinvenzione di Science Saru: la fine di un'era, l'inizio di un'era?


La più famosa regista di KyoAni, Naoko Yamada, ha lasciato lo studio a cui aveva dedicato la sua intera carriera e sta ora dirigendo Heike monogatari a Science Saru - uno studio nel pieno di disordini creativi e lavorativi. Cosa può significare questo per le parti coinvolte?

Naoko Yamada aveva dichiarato più volte di non aver alcuna intenzione di lasciare Kyoto Animation. E, detto francamente, perchè avrebbe dovuto? Era l'unico studio d'animazione che conosceva, il luogo in cui era stata attentamente addestrata, ed un ambiente unico per quanto riguarda non solo le condizioni lavorative ma anche l'abilità nel rendere al meglio le sfumature del character acting attorno al quale è costruito il suo intero stile. Tuttavia, dall'ultima volta in cui aveva dichiarato la sua fedeltà allo studio la situazione è tragicamente cambiata.
 

Le conseguenze di un evento orribile come l'incendio doloso accaduto alla Kyoto Animation vanno sempre oltre la perdita di vite umane e le ferite fisiche. I sopravvissuti, anche quelli non presenti fisicamente al momento della tragedia, devono affrontare la perdita e le ferite dei colleghi che, considerando il modello lavorativo dello studio, erano in molti casi le sole persone con cui avessero mai lavorato. La forza di KyoAni deriva principalmente dalla profonda unità della loro squadra, cosa che rende ancora più devastante l'impatto di una tragedia simile. Sebbene lo studio abbia continuato a offrire sostegno psicologico a tutte le vittime e alle loro famiglie, resta un colpo devastante per ognuno di loro, tale da desiderare di voler ricominciare da zero.

Inizialmente venne riportata ufficialmente una notizia positiva per lo studio: tutti quelli che erano ancora in salute si erano radunati per completare al meglio delle loro possibilità il progetto principale a cui lo studio stava lavorando - il film conclusivo di Violet Evergarden - in modo da non sprecare neanche il minimo sforzo dei loro compagni scomparsi. Ma nonostante il progetto sia stato completato nel primo trimestre del 2020, mesi prima del suo eventuale debutto ed in occasione della conclusione dell'anno fiscale, alcuni membri dello staff si sono licenziati per ricominciare le proprie carriere da altre parti.
 

Saeko Fujita, che si era diplomata alla scuola KyoAni e aveva lavorato allo studio da allora, si è già fatta notare per aver curato le animazioni più vivide della seconda ending di Jujutsu kaisen. Yuki Tsunoda, uno dei loro direttori dell'animazione negli ultimi anni, ha fatto una comparsa in Kemono jihen. L'animatore chiave Ryosuke Shirakawa ha semplicemente annunciato di voler prendere una pausa dall'animazione ma ha già iniziato, timidamente, a cercare lavoro altrove e persino uno dei loro character designer manca all'appello. Per uno studio di circa duecento lavoratori a tempo pieno non sarebbe un grave problema il ritiro di una dozzina di persone, tuttavia le particolari ragioni - assolutamente comprensibili - dietro tali scelte lo rendono un periodo molto delicato.

C'è da specificare come, nonostante accada quotidianamente che i creatori di anime cambino luogo di lavoro, questa non sia una pratica comune in KyoAni; l'ultimo report ufficiale mostrava come in media i suoi dipendenti avessero lavorato per un decennio esclusivamente per quello studio, cifra che sarebbe probabilmente aumentata. Chiaramente c'era stato qualche abbandono, dovuto a questioni personali o al fascino del lavoro da freelance, ma mai di gruppi di dimensioni importanti. Ma se si aggiungono lo shock di una tragedia simile e l'addio di uno dei loro capi creativi diventa un trand facile da comprendere. E questo è esattamente quel che è successo: anche Naoko Yamada, probabilmente la figura più influente degli ultimi tempi all'interno dello studio, ha lasciato KyoAni.
 

Yamada ha avuto un'enorme influenza su sui colleghi più giovani, occupandosi anche dell'addestramento di molti di questi nonostante esprimersi a parole non sia mai stato il suo punto forte. Wonder Egg Priority è un ottimo esempio di quanto profondamente lei abbia plasmato la sensibilità registica di chi oggi lavora nel mondo dell'animazione giapponese. Questo per dire due cose: non solo che si tratta di un altro pesante colpo per KyoAni, ma anche che lei ha già donato allo studio i semi per il futuro. I suoi allievi come Taichi Ogawa e soprattutto Haruka Fujita, se deciderà di restare, sono destinati a diventare la prima linea del processo creativo col nocciolo rimanente di veterani - Tatsuya Ishihara, Noriyuki Kitanohara, Taichi Ishidate - a guidarli qualora necessario.

Questa è la fine di un'era per Kyoto Animation. Dopo la peggior perdita di talenti in un singolo evento della storia dell'animazione giapponese ora devono anche affrontare l'addio della regista più brillante della sua generazione, cosa che probabilmente spingerà altri suoi colleghi a seguirla. Lo studio aveva già affrontato dei rinnovamenti in passato, ma mai di queste proporzioni; molti artisti di talento lasciarono alla fine degli anni '00 in cerca di un luogo in cui potersi mettere in risalto e persino il volto dello studio Yukiko Horiguchi si era licenziata nel 2014 per allontanarsi dall'animazione. 
Nonostante in passato siano sempre usciti più forti di prima dopo questi rinnovamenti, questa volta devono affrontare questa sfida senza alcuni dei loro più importanti duraturi maestri. L'impegno generale dello studio al modello che li ha portati al punto in cui sono ora, insieme alle conoscenze lasciate da persone come Yamada, confermano che lo studio ha un futuro. Lo staff è pieno di facce nuove. Questa non è la fine, ma certamente sembra come una conclusione, e si spera possa essere anche un inizio.

C'è però anche un altro lato di questo racconto. Naoko Yamada non ha lasciato KyoAni per prendersi una pausa - nonostante se la fosse ampiamente meritata - ma piuttosto per iniziare immediatamente a dirigere qualcosa di nuovo: Heike monogatari.
 

L'idea di Naoko Yamada che lavora per Science Saru può sembrare scioccante, tuttavia ha perfettamente senso andando a guardare la sua carriera. Consideriamo ad esempio Kensuke Ushio, che negli ultimi anni si è alternato tra i lavori di Yamada e quelli di Science Saru, compresa la serie in arrivo. Lui è diventato un buon amico di Yamada, dicendo pubblicamente di desiderare di lavorare ancora con lei; all'interno della produzione dei suoi anime la regista si è affidata a lui anche per ruoli ben al di là di quelli di un normale compositore. Un discorso simile può essere fatto per Reiko Yoshida, vecchia compagna che ha scritto praticamente tutti i suoi lavori e che negli ultimi anni si è occupata della sceneggiatura anche dei film di Science Saru - compreso il prossimo Heike monogatari. Seppur non rilevante per quanto riguarda questo progetto, Yoshida ha anche tenui contatti con Toho, il distributore dei progetti cinematografici di Science Saru.

Lasciando stare le connessioni esistenti, Science Saru è semplicemente una scelta adatta per una personalità come Yamada: una regista che più sperimentale non si potrebbe trovare all'interno dell'industria dell'animazione commerciale, una nerd cinematografica che non ha mai perso la propria essenza nonostante il successo; in pratica, esattamente il tipo di regista che uno studio abbastanza alternativo come Science Saru sarebbe lieto di accogliere. C'è anche da considerare la questione lavorativa: essendo abituata alle maggiormente favorevoli condizione lavorative di KyoAni sarebbe difficile per Naoko Yamada adattarsi ai normali studi d'animazione giapponese, mentre invece dovrebbe sentirsi più a suo agio con i tentativi di Science Saru di mantenere un ambiente di lavoro sano ed equilibrato... o almeno sarebbe bello poter scrivere una cosa simile. Questa non è più la realtà lavorativa di Science Saru, purtroppo, per lo meno stando a quanto racconta chi ci lavora realmente. Ogni volta che su Sakugabooru è stato elogiato il loro modello produttivo, gli animatori di Science Saru hanno privatamente contattato gli autori per specificare come tutto questo smetta di essere vero non appena la lavorazione inizia a diventare un po' affollata.

E di recente la situazione è sempre stata molto affollata. Il successo di Science Saru ha permesso allo studio di mettere in cantiere un progetto dietro l'altro, costantemente con sovrapposizioni produttive, rendendo la situazione orribile per i propri dipendenti. La situazione ha fermentato per molti mesi prima che qualcuno decidesse di lamentarsene pubblicamente; lamentele a cui l'autore dell'articolo di Sakugabooru non fa fatica a credere, avendo ricevuto le stesse notizie da altri animatori dello studio. La disgustosa reazione dello studio a queste notizie edulcorate su quanto accade all'interno dello studio è stata di far notare che potrebbe denunciare coloro che hanno parlato, il peggior segno di buona fede nei confronti dei propri dipendenti per il futuro.
 

Sebbene questi problemi lavorativi potrebbero essere riassunti in "Science Saru realizza troppi anime in relazione alle dimensioni dello studio", si tratterebbe di un'eccessiva semplificazione che non racconta la storia completa. Per prima cosa, a portare a questa sovrapproduzione è proprio quell'efficiente sistema pensato per proteggere l'equilibrio lavorativo dei dipendenti.

Science Saru era orgogliosa di attirare artisti da tutto il mondo per rendere il proprio lavoro diverso in ogni aspetto, e per questo le persone che attirava erano diverse dal classico animatore oltreoceano che vediamo nell'attuale industria degli anime. Solitamente questi ultimi sono adolescenti privi di esperienze professionali ma una grande passione per gli anime di cui approfittare fino allo sfruttamento. Saru invece ha naturalmente attirato artisti che quantomeno erano abituati a produzioni professionali occidentali - ben lontane da situazioni lavorative ideali seppur almeno migliori di quelle delle normali produzioni anime.

Questa è la parte complicata da comprendere. Science Saru non è improvvisamente diventata uno dei peggiori studi d'animazione, ma ha piuttosto mal gestito il proprio successo in un modo che l'ha fatta scivolare nell'orribile normalità dell'industria anime. Sono problemi comuni e non peggiori di quelli presenti in altri studi. L'impatto sui lavoratori non assolutamente preparati a questo è stato enorme e anche gli stessi giapponesi hanno sofferto gravi problemi - ma come detto non è nulla di diverso dalla normalità del mondo dell'animazione giapponese. Questo non significa che si possa semplicemente alzare le spalle, è semplicemente imperdonabile che uno studio fondato con l'idea di proporre condizioni lavorative più sane sia diventato una tale fonte di dolore per i suoi lavoratori, specialmente considerando come, a differenza di molti altri, avrebbero gli strumenti per fare le cose in modo diverso. Nonostante la loro impulsiva reazione sia stata la peggiore possibile, non resta che sperare che i vertici dello studio si diano una svegliata e sfruttino questo periodo di transizione per correggere la rotta. Altrimenti, Science Saru continuerà ad allontanarsi da ciò che avrebbe dovuto rappresentare.
 

Science Saru ha bisogno di questo sforzo introspettivo anche a livello creativo. Non è che si siano impantanati, del resto non sono passati neanche due anni dalla fantastica trasposizione di Keep Your Hands Off Eizouken!, tuttavia lo studio è al centro di un cambio di direzione che richiede una riscoperta della propria identità. Per i suoi primi sette anni di vita lo studio è stato sinonimo di Masaaki Yuasa: co-fondatore, presidente e regista di tutti i lavori dello studio. Occuparsi di tutto quel lavoro su molteplici fronti è diventata un'esperienza estenuante persino per un noto stacanovista come Yuasa, che l'anno scorso si è finalmente dimesso dal ruolo di presidente della compagnia per prendersi una pausa.

Come ha spiegato la stessa co-fondatrice Eunyoung Choi, Yuasa continuerà a lavorare con lo studio. Nonostante il desiderio di prendersi una pausa Yuasa è infatti al lavoro sul film originale Inu-Oh ed è persino coinvolto in un progetto non ancora annunciato, che sta venendo animato da Science Saru da qualche tempo e sarà diretto da un suo allievo; come si può ben vedere non è esagerato affermare che l'attitudine dello studio ha portato a livelli osceni di sovrapproduzione. Anche lasciando da parte questo aspetto, tuttavia, questo pone i riflettori sull'imbarazzante situazione in cui lo studio si trova al momento: cercare di allontanarsi dal modello Yuasa-centrico che lo caratterizzava rimanendo tuttavia legato a lui per molti dei propri progetti.
 

Limitarsi semplicemente a sostituire Yuasa con Choi - una regista talentuosa quanto lui - rischierebbe solamente di portare anche lei all'esaurimento. Invece Choi ha affermato che stanno cercando di lavorare con nuovi registi - e qui è dove potrebbe posizionarsi Naoko Yamada. Non è che lei sia destinata a diventare il nuovo fulcro di Science Saru, tuttavia è l'esempio esaltante di quello a cui potrebbe portare questo nuovo modello verso cui vogliono dirigersi; uno in cui registi freelance con una visione unica come quella di Yuasa possano alternarsi nei vari progetti, rendendo le proposte di Science Saru più variegate che mai. Potremmo stare osservando l'inizio di una nuova era. Con delle prospettive diametralmente opposte, in qualche modo collegate a Yamada stessa, questo è il punto in cui si trovano Kyoto Animation e Science Saru in questo momento.


Fonte consultata:
- Naoko Yamada's Departure From Kyoto Animation and Science Saru's Painful Reinvention: End of an Era, Start of an Era? (blog.sakugabooru.com)