Gli sceneggiatori e scrittori Tappei Nagatsuki (Re:ZERO, Warlords of Sigrdrifa) e Eiji Umehara (Re:ZERO, Chaos;Child) dell'anime original Vivy: Fluorite Eye’s Song di Wit Studio hanno parlato in un'intervista a Mipon della possibilità di una seconda stagione. Hanno detto che la storia è stata pianificata per essere completa come una serie a "singolo cour", quindi non pensano che la storia potrebbe essere proseguita con una seconda stagione.

"Sia Umehara-san che io sentivamo che tutto si fosse risolto abbastanza bene, quindi non ci sembrava giusto forzare ulteriormente la storia", ha commentato Nagatsuki. "Non credo che potremmo aggiungere un altro corso alla storia, anche se il primo è stato un successo e ha ottenuto recensioni entusiaste."
 
Vivy
 
Siamo nell'anno 2056 e i progressi tecnologici hanno portato alla creazione di un'intelligenza artificiale autonoma e di androidi che possono imitare in tutto per tutto l'aspetto umano. Per superare alcuni vincoli di programmazione, tuttavia, le IA sono progettate per compiere una "specifica missione". Una cantante IA di nome Vivy ha la missione di rendere felici le persone con le sue canzoni e lavora per salire un giorno sul palco principale del parco di divertimenti in cui lavora. Ad un tratto, incontra un'altra IA di nome Matsumoto che afferma di provenire da 100 anni nel futuro per prevenire una guerra distruttiva tra umani e IA. Inizia così il lungo viaggio di Vivy per salvare il mondo...

Tuttavia, ha detto che se c'è abbastanza richiesta, potrebbero essere in grado di creare un CD di doppiaggio o un OAV. Ha anche esposto la possibilità di creare una storia secondaria non correlata alla trama principale, la quale potrebbe concentrarsi sulle sorelle segrete di Vivy o sui punti di singolarità sigillati.

L'intervista rivela anche un altro fatto sulla durata prevista della storia dell'anime. Anche se concepita come una serie a singolo cour, solamente in fase di sviluppo si è arrivati al 13° episodio. Nagatsuki ha detto che lui e Umehara hanno pregato il produttore di aggiungere un altro episodio dopo che i due hanno incontrato difficoltà nel raccontare la storia dei primi due episodi in un singolo episodio. "Sarebbe stato quasi impossibile inserire tutto in 12 episodi", ha osservato.
 
Vivy 2

La storia era infatti partita come una concept novel, che solamente dopo ha preso la sua forma animata.

Umehara ha esposto come abbia "voluto incorporare tecniche che hanno avuto successo con i titoli passati sui quali avevo lavorato. Quindi per Vivy, volevo avere un romanzo scritto prima di lavorare alla sceneggiatura".

Questo approccio è risultato vantaggioso, avendo contribuito a stabilire una visione condivisa del lavoro tra il personale. Il romanzo è divenuta una guida da seguire, una caratteristica che lo distingue dai titoli completamente originali. Man mano che la produzione procedeva, spiega, Nagatsuki, sono emerse delle differenza in base alla "personalità dei personaggi, degli eventi della storia e anche dell'arco narrativo che porta alla fine". Hanno dovuto inoltre sfruttare una "quantità tremenda di tempo" per finire il progetto. Un coltello a doppia lama, che ha prolungato i lavori dalla fine del 2016 fino all'uscita del primo episodio, con la stesura della novel dal 2017 fino alla metà del 2018. 






Fonte consultata:
AnimeNewsNetwork I, II