A giudicare dal numero di commenti agli episodi, alle notizie con le prime impressioni e alle discussioni sulle varie schede utente del sito, possiamo constatare che sono in molti gli appassionati che seguono gli anime più recenti in diretta col Giappone, settimana per settimana. Oltre a questi, tuttavia, esiste una fetta non trascurabile che preferisce invece attendere la conclusione delle varie serie, per poi orientarsi sui titoli maggiormente apprezzati senza la necessità di sottostare alle uscite giapponesi, ma potendo gestire a propria scelta i tempi di visione. Questa rubrica nasce principalmente per questi ultimi, per dare una visione conclusiva della stagione e consigliare gli anime maggiormente apprezzati dai vari redattori del sito. Abbiamo preso in esame tutte le serie concluse nell'inverno e preparato una lista dei titoli consigliati. Dopo una breve introduzione all'opera, i vari redattori hanno stilato un breve commento con la loro opinione.

Questa rubrica vuole anche dare l'occasione agli utenti che hanno seguito le varie serie in diretta di consigliare a loro volta i loro titoli preferiti. Pensate che qualche anime meritevole sia passato in sordina? Oppure non siete rimasti molto convinti da qualcuno dei successi stagionali? Ditecelo nei commenti.

Prima di lasciarvi all'elenco dei consigli, vi linkiamo il file in cui abbiamo raccolto tutti i voti dei redattori al fine di selezionare le varie opere, così da darvi un'idea più completa della stagione (e per permettervi di orientarvi meglio qualora ci sia qualche redattore dai gusti più affini ai vostri).

P.S. Si è deciso di considerare quelle serie che arrivano ufficialmente in Italia in streaming con qualche mese di ritardo nella stagione del loro arrivo in Italia.

THE CASE STUDY OF VANITAS


Serie da 24 episodi, tratta da manga (in corso)
Finale: NO

Genere: Soprannaturale, mistero
 
Viveva un tempo un vampiro conosciuto come Vanitas, odiato dalla sua stessa razza per essere nato sotto una luna piena blu, mentre la gran parte di essi nasce in una notte di luna rossa. Solo e spaventato, creò "Il libro di Vanitas", un grimorio maledetto che un giorno si sarebbe vendicato di tutti i vampiri. Il manga segue le vicende di Noè, un giovane uomo che nel diciannovesimo secolo a Parigi, viaggia su un dirigibile con un solo scopo in mente: trovare Il libro di Vanitas. L'improvviso attacco di un vampiro lo conduce all'incontro con il misterioso Vanitas, un medico specializzato in vampiri e, con grande sorpresa di Noè, un comune essere umano. L'uomo ha ereditato sia il nome che il libro del Vanitas della leggenda e usa il grimorio per guarire i suoi pazienti. Dietro questo comportamento gentile però, si cela qualcosa di sinistro...
 
Arashi84: Grazie pandora Hearts, Jun Mochizuki è diventata una mia Dea: potente, divertente, crudele e molto pesso incomprensibile. Mentre stiamo ancora qui ad aspettare il remake anime di Pandora Hearts, è The Case Study of Vanitas a riportare sul palcoscenico anime la mangaka, con questa serie tanto affascinante quanto complessa. Vanitas è molto probabilmente un'opera che si svilupperà su un numero di volumi abbastanza cospicuo, e seguendo la scia del lavoro precedente, non sembra proprio che la Mochizuki voglia spiegarci tutto subito, anzi, mettere in confusione il lettore è probabilmente il suo sport preferito, cosa che ovviamente si riflette anche sulla trasposizione anime. Torna alle musiche Yuki Kajiura, e si sente senza margine d'errore. Il doppiaggio è ottimo e Studio Bones lavora con meticolosità dall'inizio fino alla fine e riesce a mettere in risalto le atmosfere del manga. La trama intriga, i personaggi coinvolgono e l'atmosfera cattura, ma bisogna armarsi di pazienza e accettare il fatto che in questa serie, non avremo quasi nessuna risposta. Possiamo sperare in un prosieguo, oppure accontentarci di ciò che abbiamo avuto, che è comunque tanta roba.
Voto: 8,5/10
 
Alex Ziro: Vanitas è stata un'esperienza potente e travolgente, ho apprezzato davvero diversi aspetti di questo anime, i personaggi, le musiche e le storie che tutti loro sanno raccontare, che portano appresso a loro. Un anime che, quindi, posso dire di aver apprezzato ma devo essere sincero... la sceneggiatura è stata una gran confusione! Avrei potuto apprezzarlo molto di più, avrei potuto dire molte cose positive ma devo ammettere che è stato difficile seguirlo per bene, mancava poco per avere un prodotto di classe superiore.
Voto: 8/10
 
ladynera: Da cosa posso iniziare se non dal comparto tecnico? Le OST di questa serie sono qualcosa di magico, la mano di Yuki Kajiura è inconfondibile, ha accompagnato grandi serie come Madoka e Fate/Zero (tra le tante). Musiche che arricchiscono il quadro e sottolineano in maniera sublime scene che in Vanitas hanno dalla loro anche animazioni potenti e ben costruite grazie all'ottimo lavoro dello studio Bones. Altro punto che mi preme toccare da subito sono i personaggi, scritti molto bene, coinvolgenti, che sia il duo di protagonisti o quelli leggermente più secondari. Noé in particolar modo è entrato sin da subito nel mio cuoricino, con quel suo modo di fare adorabile e quell'enorme pregio/difetto che è la sua marcata ingenuità, ma devo dire che ho un po' un debole per questo genere di personaggi, fortissimi ma estremamente gentili. Anche Dominique mi è piaciuta molto, e sono contenta che sia stata approfondita nell'ultima parte. In generale tutti i personaggi (almeno i più importanti) sono ben sfaccettati, con contrasti più o meno marcati. Sono rimasta colpita anche dalla sensualità che trasmette la serie, complice una regia davvero ispirata che alterna molto bene anche i momenti comici con quelli più seri. Mi starò dimenticando sicuramente qualcosa ma direi che è abbastanza chiaro il mio apprezzamento verso questo titolo.
Voto: 8/10
  
Hachi194: La Mochizuki ha un obiettivo nella vita: farci innamorare di storie complicatissime grazie a personaggi adorabili e ad ambientazioni ricche di fascino e mistero. Grazie anche ad un ottimo comparto tecnico, Vanitas ci porta in un mondo alternativo dove i vampiri devono essere curati da un morbo letale ed è un umano a essersi preso questo incarico. Ma ovviamente c'è molto di più. Tanto di più. Non tutto è chiaro, per una spiegazione avuta si ottengono almeno altri tre quesiti irrisolti. Ma a Noè e Vanitas si perdona tutto e si aspetta fiduciosi che arrivino altre puntate per continuare ad essere sorpresi ed incantati
Voto: 8/10
  
Thorgrim: In tutta onestà, non sapevo cosa aspettarmi da questa nuova opera di Jun Mochizuki, autrice nota ai più per il suo "Pandora Hearts", serie dal gusto fantasy vittoriano che si ispirava alla letteratura inglese di quel periodo. Ed è nel periodo vittoriano che "The Case Study of Vanitas" ha luogo, ma anziché Londra stavolta il setting è la Parigi della Belle Époque con le sue atmosfere romantiche fra gotico e steampunk. E la scelta si rivela azzeccata poiché tutto funziona alla meraviglia grazie all'immenso lavoro di Studio Bones, non proprio dei dilettanti, che ricrea ed esalta le atmosfere del manga. Anche se in un primo momento può sembrare caotico e dispersivo, il racconto è organizzato come un mosaico i cui pezzi vanno ricomposti episodio dopo episodio. L'intero cast è di spessore, caratterizzato ottimamente e con dei background coerenti con il mondo che li circonda. A questo aggiungeteci le splendide musiche di Yuki Kajiura, una garanzia nel settore da oltre 20 anni, e avrete più o meno un'idea di quella che, senza ombra di dubbio, è una serie che merita tanta, ma tanta, attenzione.
Voto: 8/10
 
CloveRed: Intrigante, misterioso e divertente, The Case Study of Vanitas l'ho adorato dalla prima all'ultima puntata. Jun Mochizuki è riuscita a raccontare in maniera nuova e fresca una storia di vampiri senza cadere nei soliti clichè. Certo mi rendo conto che in alcuni punti la storia risulti di difficile fruizione, ma nell'insieme non si puòi restare indifferenti a tutti i suoi protagonisti, nessuno escluso. Ambientazione, storia, character design, musiche tutti questi elementi intrecciano una solida ed intricata tama che ci porta piano piano, ahimè questa è la nota dolente, verso un finale ancora non scritto, ma che non è assolutamente un difetto al momento, almeno per me. Quello che rimane alla fine di Vanitas è un piacevole viaggio in compagnia di un variegato gruppo di personaggi, eroi ed antieroi, che hanno saputo farsi amare ed intrattenerci con le loro storie, perciò non resta che aspettare speranzosi il loro ritorno dicendo un caro e sentito...a presto^^.
Voto: 8/10
 

RANKING OF KINGS


Serie da 23 episodi, tratta manga (in corso)
Finale: NO

Genere: Avventura, fantasy
 
Bojji è un principe sordo e senza poteri che non riesce neanche a brandire una spada giocattolo. Essendo il primogenito, sogna di diventare il più grande re del mondo, ma molte persone sparlano di lui alle sue spalle, dicendo che è un buono a nulla e che non potrà mai essere un re. Bojji fa allora amicizia con un'ombra di nome Kage, che in qualche modo lo capisce molto bene. Kage è l’unico membro sopravvissuto di un clan di assassini, quasi del tutto spazzato via. Non più un assassino, ora continua a vivere rubando. La storia segue così la crescita di Bojji mentre incontra diverse persone nella sua vita, a partire dal fatidico incontro con l'ombra.
 
Alex Ziro: Un abbraccio, un colpo al cuore, una fiaba o semplicemente un ottimo anime. In pochi avevano puntato su Ranking of Kings al momento dell'annuncio ma eccoci qua, mesi dopo ad incensare questa opera, e a ragione. Un anime che è riuscito a fare provare tantissime emozioni, soprattutto nel primo cour nel quale le premesse ci obbligano a vedere il dolcissimo (ed eccellente) protagonista prendere calci un po' dovunque, un ritratto crudele ma essenziale per entrare al meglio in questo mondo. L'evoluzione della storia e dei suoi meravigliosi personaggi porta però anche l'anime a diventare progressivamente più prevedibile e magari perdere un po' di quei tocchi speciali che si erano apprezzati inizialmente. Ovviamente niente di tutto ciò posso considerarlo un difetto particolarmente grave, le emozioni che è stato capace di far provare (anche grazie a uno staff di classe altissima) non possono essere dimenticate facilmente.
Voto: 8/10
 
CloveRed: Ōsama Ranking è stato sicuramente l’anime all’inizio più sottovalutato da molti utenti. Tutti ci aspettavamo una storietta pucciosa e semplicistica, insomma il classico anime usa e getta, ed invece con mia grande sorpresa si è rivelato un ottimo anime dai temi forti, intenso e per nulla scontato; insomma il principe Bojji ci ha ingannato tutti^^. Richiamando fiabe più o meno conosciute, come i vestiti nuovi dell’imperatore, la prima parte dell’anime di Ōsama Ranking ci trae in inganno facendoci credere che la storia possa ripercorrere le classiche linee giuda ormai consolidate presenti in molte fiabe. Da subito, invece, ci rendiamo conto che non è così; già il nostro protagonista il principe Bojji è un eroe atipico, isolato e deriso dal suo regno e dalla famiglia, per colpa della sua patologia che gli impedisce di sentire e parlare. Il piccolo principe vive una vita solitaria che però non lo ha reso schivo o ombroso anzi, nel suo cuore alberga tanto affetto e coraggio da lasciarci sbigottiti, in poche parole non puoi non voler bene o tifare per il piccolo Bojji. Nel corso dell’intera serie (primo e secondo cour) ci rediamo conto che questo anime si discosta molto dalle atmosfere zuccherine e mielose delle favole: tradimenti, violenze, massacri, battaglie sanguinarie e patti con i demoni la fanno da padrone ed anche se in un secondo momento la storia risulta più prevedibile non perde mai quella ricchezza grafica ed emotiva, grazie anche ad un folto cast di personaggi scritti davvero bene e multisfaccettati, che aleggia sull’intera opera lasciandoci piacevolmente soddisfatti ed appagati nell'aver seguito le gesta eroiche di questo piccolo, grande Re.
Voto: 8/10
 
Zelgadis: Ranking of Kings è stata veramente una bella sorpresa con una parte iniziale molto bella e toccante. Anche lo stile artistico dei disegni che possono ricordare quelli di una favola è molto bello e particolare e meritevole di plauso. Purtroppo, pur mantenendosi ad un buon livello, la seconda parte a mio parere non mantiene la qualità di scrittura della parte iniziale. Spesso la presenza di tanti personaggi non lascia spazio ad un adeguato approfondimento e sviluppo e anche le informazioni sul loro passato, svelate in modo frammentario, a volte non sembrano sufficienti a giustificare il loro comportamento o il loro schierarsi da una parte piuttosto che dall'altra. Inoltre a mio parere il riferimento politico alla colonozzazione giapponese in Corea del Sud è abbastanza innegabile e forse si poteva evitare. Comunque volendo giudicare solo l'anime per quello che è non posso negargli un voto alto; mi rimane solo il rammarico che forse sarebbe potuto essere ancora più alto se la qualità di scrittura avesse mantenuto lo stesso livello della prima parte, ma resta indubbiamente un'opera da vedere.
Voto: 7,5/10
 

DEMON SLAYER: ENTERTAINMENT DISTRICT ARC


Serie da 11 episodi, tratta da manga (concluso)
Finale: NO

Genere: Soprannaturale, combattimento
 
La storia riprende nel distretto dei piaceri, nel quale i quattro protagonisti dovranno eseguire un'operazione sotto copertura per trovare le tre mogli del pilastro del suono, Tengen Uzui. Un qualcosa di demoniaco, tuttavia, si nasconde tra le ricche ville della zona...
 
Arashi84: Chi come me ha amato Demon Slayer sin dalla messa in onda del primo episodio, non può far altro che essere felice del crescendo che la serie mostrando di volta in volta. Entertainment District Arc fa un ulteriore passo in avanti, muovendosi con ardore nel quartiere dei piaceri più famoso del Giappone. Ho amato molte cose di questo arco: Tengen Uzui, la colonna dal temperamente straripante e sfacciato ma dal cuore generoso, Nezuko che va in berserk e la ninna nanna che la consola, Zenitsu, Inosuke e Tanjiro che continuano a crescere come ammazzademoni e come squadra, il parallelo tra i fratelli Kamado e i demoni protagonisti. E i topini muscolosi. Il comparto tecnico continua a fare faville e gli ultimi episodi sono spettacolari e con una regia mozzafiato. Ottimo come sempre il lavoro del cast di doppiaggio, ma questa volta le lodi vanno a Myuki Sawashiro e Ryota Ohsaka, incredibilmente bravi a dare voce ai demoni Daki e Gyutaro. Restano tante cose da scoprire su Demon Slayer, e fortunatamente una nuova stagione è già stata annunciata, nel frattempo però, questo arco lo rivedo ancora una volta, e sempre con gli occhi sgranati e il cuore pieno di affetto.
Voto: 9/10
 
Alex Ziro: Non sono mai stato ossessionato da Demon Slayer, l'ho sempre ritenuta una serie molto buona, un manga divertente, un anime che ha esaltato ogni suo elemento rendendolo a modo suo unico. Questo cour mi ha fatto ricredere, penso che i personaggi abbiano espresso finalmente tutto il loro potenziale, e il fatto che il caro Zenitsu sia stato addormentato per così tanto tempo lo ha reso migliore, perché la sua "personalità" che prende il sopravvento è davvero ottima. Nezuko in questa nuova forma è stato un ulteriore passo avanti, Tengen è stato un eccellente personaggio, perciò cosa dire? Tutto è stato estremamente molto più godibile e preferisco vedere il tutto ambientato nel quartiere dei piaceri più che in un bosco per 24 episodi. Ovviamente si rinnovano tutti i complimenti che chiunque ha già fatto sul comparto tecnico.
Voto: 8,5/10
 
Hachi194: Se la prima serie mi aveva molto divertito, questa mi ha rubato il cuore. Dalla splendida ambientazione nel quartiere dei piaceri ai costumi dei nuovi personaggi ai nuovi personaggi stessi, davvero azzeccati e pieni di sfumature. Un comparto tecnico di eccezione che accompagna lo spettatore in un viaggio oscuro e pericoloso, dove è labile il confine fra bene e male e il come si è vissuto il passato condiziona anche il presente. Il tutto condito da momenti esilaranti: dal trio "venduto" come fanciulle apprendiste ai topini muscolosi, tutto è stato vistoso in questa serie. Musiche ad hoc. Non stupisce se questa serie sta frantumando ogni record.
Voto: 8/10
  
Thorgrim: Ogni nuova serie di Demon Slayer è sempre un evento a modo suo, vuoi per il successo riscosso, vuoi perché dove mettono mano quelli di ufotable è praticamente successo garantito. A differenza della precedente, questa S2 è stata saggiamente divisa in due distinti archi narrativi; vuoi per tenersi quanto più fedeli al manga, vuoi perché lo Studio era appena uscito dallo scandalo per evasione fiscale, fatto sta che i primi 7 episodi ampliano quanto già detto nel lungometraggio "Il treno Mugen" per poi andare a quello che è il main focus: l'arco del quartiere a luci rosse. Differentemente da quanto avevamo visto in precedenza, questo arco mostra i motivi per cui Demon Slayer è diventato un fenomeno editoriale, ossia un mix perfetto tra drama, azione e comicità "fisica" in cui tutti i protagonisti riescono a brillare di luce propria, demoni compresi. Tecnicamente ineccepibile, vede negli ultimi episodi il proprio climax con ritmi assurdi ed espedienti registici di prim'ordine. Un ritorno graditissimo che ci ha, fra le altre cose, regalato uno degli hashira più chad dell'intera serie, quel Tengen Uzui mattatore assoluto per tutti gli 11 episodi.
Voto: 8/10
  
Slanzard: Dopo un inizio demenziale assai pesante e fastidioso in cui il trio ha dato il peggio di sè, questo nuovo arco narrativo propone alcuni degli scontri più avvincenti e coinvolgenti della serie fino a questo momento ed anche una piacevole digressione sul passato dei demoni affrontati. Ma il maggior pregio di questa stagione è l'aver fatto addormentare Zen'itsu per svariati episodi. Il silenzio e la tranquillità derivati dall'assenza della sua costante e fastidiosissima demenzialità sono stati un balsamo taumaturgico e rinvigorente per lo spirito. 
Voto: 7,5/10
 

MY DRESS-UP DARLING


Serie da 12 episodi, tratta da manga (in corso)
Finale: NO

Genere: Commedia, sentimentale
 
Wakana Gojou è un liceale di quindici anni che in passato è stato traumatizzato a causa delle sue passioni. Questo incidente l'ha trasformato in un recluso, finché un giorno non ha incontrato Kitagawa, una gyaru molto socievole che è il suo completo opposto. Presto i due si trovano a condividere le loro passioni, facendo nascere un rapporto piuttosto bizzarro.
 
Alex Ziro: Sicuramente parliamo di un anime che in un modo o nell'altro ci accompagnerà per tutto l'anno. Non sorprende che quest'anime sia stato così amato, del resto è stato fatto in maniera ottima dall'inizio alla fine e il fatto che questa trasposizione animata possa essere considerabile molto più ecchi della sua controparte cartacea non riceverà lamentele da parte mia. La coppia funziona, ho preferito lei quando ha compreso meglio i propri sentimenti, in modalità innamorata ha guadagnato molti più punti ai miei occhi. Un anime fatto bene che presenta tutti gli ingredienti per essere apprezzato.
Voto: 8/10
 
Hachi194: Serie iniziata in ritardo, recuperata grazie al tam tam della rete e amata molto inaspettatamente. Graficamente molto curata, è meno superficiale di quello che sembra. Al netto di un fanservice che riesce comunque a mantenersi sempre nei giusti limiti, resta una storia di crescita, di amicizia, di imparare a volersi bene. Merito soprattutto di una protagonista che è difficile non amare, tanto è bella e simpatica e matta. E quante cose ho imparato sulla dura vita di un cosplayer!
Voto: 8/10
  
Thorgrim: Conoscevo già l'opera di Shinichi Fukuda, una romcom con ambientazione singolare (il mondo dei cosplayer) con una coppia di protagonisti decisamente affiatata, ma mai mi sarei aspettato un adattamento del genere. MAPPA fa letteralmente la voce grossa e sforna un lavoro capace di mettere in ombra l'intera concorrenza grazie ad un comparto tecnico che definire "miracoloso" è riduttivo. Al di là della paccata di fanservice, delle gag sparse qua e là, e del waifu material ambulante corrispondente al nome di Marin Kitagawa, "My Dress-Up Darling" vanta animazioni mozzafiato (che per molti versi mi hanno ricordato quelle della prima stagione di One Punch Man), un comparto audio fenomenale e una regia capace di non annoiare mai lo spettatore e di far scorrere piacevolmente la storia nonostante il main topic non sia per tutti. Un lavoro eccelso che di sicuro vedrà un seguito, ma che nel frattempo ha imposto MAPPA come il miglior Studio al momento in circolazione.
Voto: 8/10
 
CloveRed: Forse è scontato, forse no, ma quello che io ho apprezzato di più di My Dress-up Darling è stata la genuina e spensierata emotività dei due protagonisti. Marin e Gojo sono l'immagine di due tipici adolescenti con passioni, sogni e preoccupazioni ma he insieme riescono a compensarsi e supportarsi in una valanga di sentimenti travolgenti che non possono lasciare lo spettatore indifferente. Non mi sorprende che l'anime, ma soprattutto Marin, siano stati così apprezzati, ognuno di noi può ritrovare nella sua trama fatti ed emozioni che più ci interessano, apprezzandone il messaggio positivo e speranzoso che offre oltre che al sano fanservice che non guasta mai^^.
Voto: 8/10
 

SASAKI TO MIYANO


Serie da 12 episodi, tratta da manga (in corso)
Finale: NO

Genere: Commedia, sentimentale
 
Miyano è un liceale con un segreto: è un fan dei Boys Love. Anche se li adora non riesce a condividere facilmente la sua passione con gli altri, almeno fino a quando non incontra il senpai Sasaki. Sasaki non ha la più pallida idea di cosa significhino “seme” e “uke”, né comprende perché dovrebbe preoccuparsi quando Miyano lo minaccia di disegnare delle doujinshi su di lui, ma è desideroso di imparare tutto ciò che c'è da sapere sull'hobby del suo nuovo amico!
 
Arashi84: Che di anime tratti da manga Boy's Love se ne facciano (troppo) pochi, è anche vero che la notizia di una serie tv tratta da Sasaki e Miyano è stata una sorpresa tanto bella quanto inaspettata. Da lettrice dell'opera di Syō Harusono ho subito pensato che potesse essere una trasposizione non semplicissima dato che la parte iniziale del manga ha una struttura 4koma; fortunatamente sono stata subito smentita, poiché sin dal primo episodio la serie è "uniforme" e scorrevole. L'anime copre solo parte dei volumi usciti finora, ma nella sua dozzina di episodi riesce a raccontarci l'incontro, la conoscenza e lo sbocciare dell'amore dei due protagonisti, in maniera molto dolce, tenera e divertente. Nonostante la maggior parte dello spazio sia dedicato ai due protagonisti, Sasaki e Miyano appunto, la serie presenta un buon numero di personaggi a cui ci si affeziona immediatamente e di cui si vorrebbe scoprire di più. Nonostante segua alcuni classici cliché del BL scolastico, Sasaki e Miyano riesce a distinguersi per quella particolare situazione in cui un fervente lettore di BL si ritrova ad esserne protagonista in real life, senza però averlo mai desiderato. La cosa crea tanti momenti divertenti in cui il nostro fudanshi Miyano si ritrova in realtà a riflettere seriamente su cosa il suo cuore voglia, indipendentemente da quello che ha pensato di volere fino a quel momento. La storia d'amore è dolce, pura e cresce pian piano insieme alla coppia, che ci fa penare fino alla fine perché i cliché vogliono che tutto si concluda all'ultimo episodio dopo millemila fraintendimenti, paure e imprevisti. Il tutto però è talmente tenero che quest'agonia finisce per diventare motivo di amore sempre più crescente per la serie. Anche se il comparto grafico non è stato il migliore possibile, ho trovato molti espedienti interessanti e originali, mentre il doppiaggio è praticamente perfetto. L'anime è consigliato a chi vuole una storia d'amore molto dolce e affettuosa ma anche a chi mastica poco o nulla di BL e vuole solo godersi un anime sentimentale spensierato e divertente.
Voto: 8,5/10
 
zettaiLara: Sembra una commedia romantica che più classica non si può, quella raccontata in Sasaki and Miyano: due persone che frequentano il medesimo liceo, ma che paiono accorgersi per la prima volta delle rispettive esistenze solo quando il caso le porta a imbattersi casualmente l'una nell'altra. Due giovani che fanno amicizia, si ritrovano desiderosi di vedersi più di frequente, si scoprono curiosi di trascorrere un tempo insieme così piacevole e sereno che sembra non avere dimensioni. Per poi giungere all'inevitabile interrogarsi: non sarà che, in fin dei conti, quella persona ci interessa anche romanticamente parlando? Sia il tenero Miyano che il senpai Sasaki sono due maschi, ma ciò che l'anime ci racconta con un piglio dolcissimo e un deciso taglio slice-of-life è lo sviluppo di una tenera affezione che cerca di non fermarsi alle barriere di genere e alle difficoltà di un amore magari inconsueto rispetto alla media. E di interrogarsi, semmai, sul comprendere meglio se ciò che nasce nel cuore può essere l'inizio di uno sviluppo di sé nella persona, nei sentimenti e nei rapporti con gli altri. E' facile affezionarsi ai due protagonisti, così come ai loro (talora squinternati) amici, e tutto sommato poco importa se il comparto tecnico della serie animata è a malapena sufficiente a reggerne la delicatezza: gli sguardi intensamente curati dalla produzione, l'ironia del manga di partenza, un ottimo doppiaggio e una storia che scorre con inusitata morbidezza avranno sicuramente la meglio su tutto il resto. 
Voto: 8/10
 
CloveRed: Tra i tanti titoli BL, che il panorama nipponico ci offre, ammetto di apprezzare molto quei titoli come Sasaki to Miyano dove la componente romantica e Slice of Life predomina sull puro e sfacciato rapporto fisico, sarà perchè vuoi o non vuoi alla fine si sogna sempre la storia d'amore a lieto fine? Chissà. Tenero, ingenuo e romantico all'ennesima potenza, Sasaki to Miyano è una dolce coccola che con estrema delicatezza ci racconta un anno scolastico di due giovani ragazzi che tra primi turbamenti, la passione per i manga BL e sentimenti che faticano a trovare un nome cercano di trovare loro stessi. Ambientato in una scuola maschile, ne ricalca leggermente alcuni clichè, ma tenendo sempre bene a mente che questi sono solo strumenti che servono a mettere, tassello dopo tassello, le basi per portare i due ragazzi a comprendere quello lo spettatore intuisce già dalle prime immagini. Gli elementi grafici, mai invasivi, rendono la visione dell'anime ancora più dolce e appagante alla vista con una buona colonna sonora trainata dalla, per me, bellissima opening Mabataki della band Miracle Chimpanzee che con un testo semplice ed efficace riesce subito a farti rilassare, innamorare dell'opera. L'unica pecca, forse, è stata quella di non aver dato sufficiente spazio anche agli altri protagonisti della storia, che dimostrano da subio essere altrettanto interessanti e carismatici come i due protagonisti, ma spero che questa mancanza venga risolta nel sequel annunciato subito dopo la fine della serie^^.
Voto: 8/10
 
Alex Ziro: Una serie che ho apprezzato tanto e che mi dona tante piccole cose che io cerco quando vedo un anime: tanti bei personaggi strutturati al meglio, leggerezza ma anche la voglia di vivere la vita con un certo piglio serio se non emotivo quanto basta. Ho voluto bene ai personaggi e mi dispiace solo non averli potuti conoscere abbastanza alcuni di loro (ma ci rifaremo). Questa è una storia d'amore pura, con la giusta dose di drama, forse un po' troppo da favola ma non è per nulla un problema, mi sta benissimo, è questo quello di cui a volte abbiamo bisogno della vita. Mi dispiace solo che la serie da un punto di vista puramente tecnico non abbia avuto proprio nulla che lo potesse esaltarlo.
Voto: 7,5/10
 
ladynera: Se volete immergervi in un mare di dolcezza, essere sommersi da triangolini, quadratini, cerchietti e figure geometriche varie, Sasaki to Miyano è la serie che fa per voi. Come nelle più classiche commedie romantiche abbiamo guanciotte rosse, occhi sognanti, mani che si sfiorano, sempre in bilico tra la voglia di far capire all'altro i propri sentimenti e i mille timori che accompagnano le prime esperienze. Questa storia è così, piccolissimi passi verso la comprensione e l'accettazione di se stessi, grazie anche al supporto degli amici. Alle volte questa immensa lentezza risulta frustrante ma appena ci si arrende al fatto che non combineranno niente per tutta la serie ci si mette davvero il cuore in pace (circa). Non ho trovato molto curato l'aspetto grafico, abbiamo proprio il minimo indispensabile condito alle volte con qualche faccia derpina. Nel complesso ho comunque apprezzato parecchio la serie, è molto dolce, ha dei personaggi che mi sono piaciuti tanto e avrà pure una seconda stagione, cosa di cui sono davvero tanto contenta, spero un attimino più curata sotto l'aspetto tecnico.
Voto: 7,5/10
 

Vi sono alcune serie che, pur essendo state consigliate da alcuni redattori, non hanno riscosso un apprezzamento sufficiente all'interno della redazione da venire incluse nella lista di consigli sopraesposta. Abbiamo quindi deciso per un breve elenco di seguito.

- 86 - Eighty-Six
Consigliato da: tenshi5100. Sconsigliato da: Thorgrim
- Akebi's Sailor Uniform
Consigliato da: tenshi5100, ladynera
- Hakozume
Consigliato da: Alex Ziro
- Kotaro abita da solo
Consigliato da: Kotaro
- Love of Kill
Consigliato da: Zelgadis
- Princess Connect Re:Dive 2
Consigliato da: Thorgrim

Vi sono, inoltre, alcune serie conclusesi in questi mesi che purtroppo non siamo riusciti a visionare. La loro assenza tra i consigli non è quindi imputabile a questioni qualitative, ed è possibile che tra esse si nasconda qualche titolo meritevole di visione. Nel nostro documento riepilogativo sono presenti tutte le serie visionate da almeno un redattore.

AnimeClick.it consiglia: Gli anime terminati nel...
 

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