“Odio la divisa. È noiosa e scomoda. D’estate tiene caldo e d’inverno geli anche se la indossi.
Ma soprattutto… mi ricorda ogni mattina che sono una donna.”

Non è la prima volta che nei manga viene trattato il delicato e difficile tema dell’identità di genere. Titoli come G.I.D. di Yōko Shōji, o Claudine di Riyoko Ikeda, hanno già cercato di affrontare tale argomento, ma forse è proprio con Boys Run the Riot di Keito Gaku che finalmente riusciamo a comprendere cosa si prova davvero a vivere una vita non propria.
 
Ryo ha il corpo di una donna e il cuore di un uomo, ed è in crisi con la propria identità di genere. Frequenta il secondo anno ed è stanco di dover indossare la gonna, come vuole l’uniforme scolastica. Un giorno, nella sua classe, arriva Jin, uno studente ripetente dal look originale e decisamente anticonformista: porta la barba, ha i buchi alle orecchie, tiene i capelli lunghi. L’indomani Jin si avvicina a Ryo e gli chiede: "Non è che vorresti creare un brand con me?"... Comincia così la storia di un marchio d’abbigliamento che scatenerà una vera rivoluzione!
 

“Eh già. Sono io quella sbagliata. Sono nata in un corpo di donna e non ho modo di cambiarlo. È la mia testa ad essere sbagliata.”

Quello che subito salta agli occhi leggendo le prime pagine di questo avvincente volume, è il contrasto cromatico che si crea tra la divisa di Ryo, di un blu scuro anonimo, ed i colori spray vibranti e vivi dei graffiti che lo stesso Ryo realizza.
Questa sottile ma importante differenza è proprio il fil rouge che ci accompagna per tutta l’opera.
Ryo vive una doppia vita: un'esistenza sociale e ingabbiata dove si ritrova a essere prigioniero di sé stesso e delle sue paure, che gli impediscono di poter vivere serenamente la quotidianità di tutti i giorni, ed un’altra più reale e sincera ma che in realtà non mostra a nessuno.
Persino nel modo di parlare è diverso: se nella prima vita, quando è a contatto col mondo, parla di sé al femminile, nell’altra parla di sé al maschile.
Questa forte paura che Ryo ha verso gli sguardi altrui provoca in lui un meccanismo di autodifesa che lo fa chiudere in sé, nella speranza che nessuno noti cosa gli piace e come egli sia in realtà, ma che ha come unica conseguenza solo un lento e progressivo isolamento.

Il ragazzo accusa il peso di una società che implicitamente lo rimprovera di non rispettare dei canoni estetici oltre che sociali ben definiti: infatti porta i capelli cortissimi, odia la divisa scolastica femminile ed è per questo motivo che indossa solo la tuta, venendo costantemente rimproverato per questo. Non ama chiacchierare con le sue coetanee preferendo parlare con i suoi amici maschi, almeno fino a quando le evidenti differenze fisiche non creano una rottura. Ryo cerca insomma a fatica di trovarsi uno spazio suo, una specie di safe zone, ma è costantemente ostacolato da situazioni esterne che gli impediscono di vivere la vita come vorrebbe.
Persino il bullismo e le offese che affronta quando viene accusato di parlare con i ragazzi solo ed esclusivamente per poterseli "fare", risulta agghiacciante, come se la vita di una donna girasse tutta intorno solo alla componente affettiva, ad esempio: non sei fidanzata/sposata? Allora non sei nessuno, sei merce avariata.

Sapere che l’autore è un uomo transgender dà un valore aggiunto alla storia. Si percepisce, nel leggere quest’opera, che si parte da una base reale di esperienza vissuta in prima persona, e non soltanto per sentito dire o letto. Questo aspetto rende l’opera prima di tutto meno incline alla drammatizzazione, che spesso accomuna queste tematiche, ma soprattutto molto più veritiera rispetto ad altri titoli simili, infatti viene spontaneo approcciarsi e parlare di Ryo al maschile. Da subito si ha la percezione che lui è a tutti gli effetti un ragazzo; anche la sua frustrazione nel non accettare il suo corpo è concreta, il suo timore di essere sempre deluso, la sua voglia di non farsi conoscere per quello che è, la sua consapevolezza nel nascondersi e fuggire è reale, persino la sua rabbia e lo sconforto che vive sono sentimenti così autentici che si ha l’idea di non leggere una storia inventata ma pagine di un diario personale.
 
 
“Con i miei vestiti abbatterò tutti gli stereotipi.”

Ma come in tutte le storie che si rispettino, il fattore scatenante che dà il via alla “rivolta” di Ryo ha un nome specifico, e in questo caso è quello di Jin Sato. Diverso dai tipici liceali giapponesi, Jin è ripetente, porta il pizzetto, un taglio di capelli sfumato e il codino, i piercing alle orecchie e indossa sempre un paio di occhiali da sole; insomma come dice Ryo “Vuole proprio farsi riconoscere”.
Se esteticamente Jin risulta il classico "tipo losco", quello che porta guai insomma, la realtà non può essere più che lontana. Jin è un tipo che sa cosa vuole, sa chi è, ed è uno dei pochi personaggi che non giudica Ryo, e pur non comprendendone la sofferenza, quotidianamente cerca di aiutarlo nel dare voce al suo vero io, proprio come quel meraviglioso murales che rappresenta un uomo che, urlando, esce da un involucro femminile.

Ma cosa accomuna questi due ragazzi? Cosa li unisce, cosa ha creato un punto di contatto tra questi due individui così, apparentemente, differenti? La risposta è: la moda.
L’abbigliamento, o meglio il sentirsi liberi di poter esprimere il loro vero essere, è il fattore scatenante che li unisce e fa crescere la loro amicizia, tanto da spingere Jin a chiedere a Ryo di creare con lui una linea di abbigliamento per “abbattere tutti gli stereotipi”. Anche se inizialmente titubante, Ryo accetta e assistiamo così alla nascita del loro brand, Boys Run The Riot, e della loro prima T-shirt, dal design semplice e d’impatto, graficamente resa tramite l’utilizzo della scritta motivazionale No Shame in my Game, perché come dice Ryo “Chi non si vergona è il più forte di tutti”.

I personaggi secondari, benché alcuni si vedano poco in questo primo volume, ricoprono ruoli ben scritti e riconoscibili. Ad esempio ci sono le figure di supporto emotivo, come la professoressa Hinata e Chika, amica e interesse amoroso di Ryo, che svolgono con semplicità e onestà il ruolo di sostegno del giovane, aiutandolo, chi volontariamente chi involontariamente, verso la sua accettazione e presa di coscienza. O personaggi come Itsuka Todo, che diventa il terzo componente del brand d’abbigliamento in qualità di fotografo ufficiale, il quale, grazie all’aiuto dei suoi due nuovi compagni, deciderà di abbandonare il suo modo di fare “invisibile” per abbracciare con coraggio la sua passione, perché in primo luogo Boys Run the Riot è una storia di amicizia e di supporto per chiunque si crede incapace di dare libera voce al vero sé stesso.
 


Il tratto di Keito Gaku si presenta morbido ma deciso ed energico. Le tavole pulite e dettagliate rendono la lettura di questo primo volume scorrevole e mai confusa, ed è impressionante quanta cura sia stata messa nel rendere gli sfondi e soprattutto l’abbigliamento. I sentimenti e le emozioni dei vari protagonisti sono resi in maniera egregia, senza mai strafare o diventare eccessivi, grazie ad una sapiente regia delle tavole dove l’autore preferisce concentrarsi sui loro primi piani.
I temi presenti in quest’opera - bullismo, disturbo dell’identità di genere - sono trattati in maniera così diretta, così coraggiosa, e senza essere troppo incline a creare allusioni, da avere la percezione di non leggere un manga ma più un fumetto americano o europeo. Forse è proprio questa sua caratteristica di essere un titolo universale, cioè libero da forme stilistiche rigide e controllate, che ha reso possibile la sua pubblicazione anche in America, tramite la Kodansha USA Publishing, come infatti dimostra l’interessante intervista all’autore che si trova alla fine volume.

L’edizione che ci presenta Star Comics è davvero pregevole. Infatti, il manga di Boys Run the Riot è proposto in due versioni: una regular, brossurata dal formato 15x21cm, con pagine sia a colori che b/n e sovraccoperta al prezzo di 7,50 €, e un'edizione a tiratura limitata con allegato un pratico box per raccogliere l’intera serie, composta da quattro volumi, con un simpatico dettaglio situato all’interno del box stesso che richiama la T-shirt creata da Jun e Ryo, al prezzo di 12,50 €. Le copertine utilizzate sono quelle dell'edizione americana.
 
Boys Run the Riot è una meravigliosa storia dal sapore internazionale, coinvolgente, coraggiosa e libera. Un racconto di amicizia e di formazione che non giudica, ma che aiuta a dare piena voce all’individualità personale, in un’esplosione di colori gioiosi, come i graffiti di Ryo, nell’attesa che finalmente inizi la “Rivolta” che possa dare il via alle nostre “vere” vite. 

Boys Run the Riot  1

Ryo ha il corpo di una donna e il cuore di un uomo, ed è in crisi con la propria identità di genere. Frequenta il secondo anno ed è stanco di dover indossare la gonna, come vuole l’uniforme scolastica. Un giorno, nella sua classe, arriva Jin, uno studente ripetente dal look originale e decisamente anticonformista: porta la barba, ha i buchi alle orecchie, tiene i capelli lunghi. L’indomani Jin si avvicina a Ryo e gli chiede: "Non è che vorresti creare un brand con me?"... Comincia così la storia di un marchio d’abbigliamento che scatenerà una vera rivoluzione!

Opera:  Boys Run the Riot
Editore: Star Comics
Nazionalità: Italia
Data pubblicazione: 15/06/2022
Prezzo: 7,50 €


Totale voti:   20  0  0


alis89

Bel primo volume! Ci si appassiona subito ai due protagonisti, sia a Ryo, sia a Jin. Quest'ultimo mi ha colpito particolarmente per il suo modo di essere e per le parole che dice.

 01/09/2023

Shiho Miyano

Un primo volume decisamente "col botto" molto diversi fra loro, ma due personaggi con cui è facile empatizzare: Ryo e Jin mi sono piaciuti da subito. Disegni spettacolari!

 01/11/2022

zettaiLara

Una lettura che colpisce, volenti o nolenti, grazie a dei dialoghi veramente diretti e d'impatto. "Vivere liberi significa sempre perdere qualcosa." Il personaggio di Jin mi ha stupito veramente, ancor più di Ryo stesso.

 13/08/2022

Zero___Zone

Mi ha davvero conquistato, ha personaggi profondissimi che andrebbero presi a modello: Ryo, Jin e Itsuka creano un marchio di moda e danno un calcio ai giudizi superficiali degli altri e alla vergogna (le cose più ODIOSE che possano esistere al mondo).

 20/07/2022

Arwen1990

Con Ryo si entra subito in sintonia.. nonostante sia un'anima tormentata ha tanto da raccontare e da dare, l'incontro con Jin è la salvezza e a loro volta diventano salvezza per qualcun altro. Il trio inizia un'avventura di crescita e di scommesse.

 09/07/2022

Benihime

Comprato per sbaglio perché mi sono confusa con un altro titolo, ma mi è andata bene! Molto bello!

 03/07/2022

shinji01

Con un titolo che rimanda ai Sex Pistols, questo manga è un atto di ribellione punk contro il conformismo, un grido come il murales sotto la sovracoperta. Belli i disegni, bella la storia e i personaggi.

 01/07/2022

Kotaro

I personaggi sono interessanti e alla storia di questo gruppo di strani ma volenterosi amici ci si affeziona subito. Vediamo come andrà avanti.

 24/06/2022

Tiziacaso

Manga Molto bello con un tema delicato come la disforia di genere e tanta voglia Di ribellarsi. NO SHAME IN MY GAME

 25/06/2022

Arashi84

Un primo volume molto interessante e con dei bei disegni.La storia di Ryo e Jin è forte e coraggiosa, e probabilmente incontrerà molti altri ostacoli,ma la determinazione di questi due ragazzi, non fa altro che farci tifare per loro sin dalla prima pagina

 20/06/2022

CloveRed

Una meravigliosa storia coraggiosa, coinvolgente e libera. Un racconto di amicizia e di formazione, meravigliosamente disegnato. Sfacciato ma delicato. Un aiuto per chiunque cerchi di dar voce al proprio io interiore. Consigliatissimo😊

 15/06/2022


Altri Voti



Boys Run the Riot - Limited Edition con Box  1

Ryo ha il corpo di una donna e il cuore di un uomo, ed è in crisi con la propria identità di genere. Frequenta il secondo anno ed è stanco di dover indossare la gonna, come vuole l’uniforme scolastica. Un giorno, nella sua classe, arriva Jin, uno studente ripetente dal look originale e decisamente anticonformista: porta la barba, ha i buchi alle orecchie, tiene i capelli lunghi. L’indomani Jin si avvicina a Ryo e gli chiede: "Non è che vorresti creare un brand con me?"... Comincia così la storia di un marchio d’abbigliamento che scatenerà una vera rivoluzione! [Edizione a tiratura limitata con allegato un pratico box per raccogliere l’intera serie, composta da quattro volumi. Disponibile in libreria, fumetteria e negli store online]

Opera:  Boys Run the Riot
Editore: Star Comics
Nazionalità: Italia
Data pubblicazione: 15/06/2022
Prezzo: 12,50 €


Totale voti:   4  2  0


shinji01

Il motivo del giallo è solo che la copertina è identica alla versione standard tranne per una piccola scritta LIMITED EDITION. Potevano sprecarsi a fare una cover diversa. Il box è bello. Il voto sul manga nell'altra edizione.

 01/07/2022

CloveRed

Un box pregevole e di ottima fattura, con un dettaglio grafico davvero interessante (posto al suo interno) che richiama la t-shirt di Jin e Ryo😊. Un racconto profondo che ci dà il via nell’innescare la “rivolta” per vivere la nostra vera vita.

 15/06/2022


Altri Voti




Titolo Prezzo Casa editrice
Boys Run the Riot  1 € 7.50 Star Comics
Boys Run the Riot  2 € 7.50 Star Comics
Boys Run the Riot  3 € 7.50 Star Comics
Boys Run the Riot  4 € 7.50 Star Comics
Boys Run the Riot - Limited Edition con Box  1 € 12.50 Star Comics