Si sono aggiunti nuovi sviluppi al caso del decesso di Kazuki Takahashi, sessantenne autore di Yu-gi-oh spentosi in mare, a Okinawa, lo scorso 6 luglio.
 

Kazuki Takahashi


Il settimanale Weekly Bunshun ha raccolto la testimonianza di un impiegato di un'azienda di escursioni marittime, che ha ritrovato il corpo dell'autore nelle acque di Okinawa: indossava una maglietta nera, un paio di pinne, e la parte inferiore del corpo ridotto in uno stato pietoso (preferiamo non scendere nei particolari) con evidenti segni di morsi. Uno spettacolo che l'impiegato non voleva mostrare ai suoi clienti, vedendosi così costretto ad annullare le escursioni previste. L'impiegato ha subito avvertito la guardia costiera, che ne ha confermato la morte e lo ha preso con sé, stando attenta a non danneggiare troppo il corpo, operazione difficile data la forte pioggia di quel giorno. È stata successivamente confermata l'identità del deceduto.

A dodici chilometri da dove è stato ritrovato il corpo, a capo Manzamo, è stata ritrovata l'auto che Takahashi, in viaggio da solo a Okinawa, aveva noleggiato.

Kazuki Takahashi


A giudicare dalla ferita, è stato suggerito che la causa della morte potesse essere il morso di uno squalo, ma la guardia costiera non era sicura su questa ipotesi. Più probabile, invece, una morte per annegamento, dato che il mare intorno alla zona di capo Manzamo ha parecchi scogli, la corrente cambia rapidamente e non è raro che ci si trovi in difficoltà a tornare a riva. È stato dichiarato che la data del decesso era di uno o due giorni precedente al ritrovamento del cadavere, ma non è stato ritrovato subito probabilmente a causa delle molte navi ormeggiate sulla costa di Nago, che rendevano difficile vedere per bene il mare.

Il quotidiano Mainichi Shinbun ha reso pubblico, nella giornata dell'11 luglio, che la guardia costiera di Nago ha dichiarato che la morte è avvenuta per annegamento.


Fonti consultate:
Bunshun Online
Mainichi Shinbun