Gantz:G
Opera sicuramente marginale, con prezzi attuali stratosferici a causa delle mancate ristampe e del nutrito numero di fan di Oku curiosi di leggere tutto del maestro (io sicuramente uno di questi).
Allora Gantz:G non aggiunge nulla di utile a chi ha amato la serie originale di Gantz, si svolge in una città non ben specificata ed i personaggi non entrano mai in relazione con i protagonisti della prima serie.
Però capisco anche perchè Ota ha avuto il bisogno di scrivere questa storia... forse il cash dei fan? no dai c'è anche altro! Leggendo Gantz:G ho capito cose dell'opera Gantz che prima mi erano sfuggite, per esempio il fatto che tutta la costruzione teorica del contesto di Gantz è uno strumento narrativo nelle mani dell'autore che serve per raccontare storie e legami tra i personaggi.
Senza spoilerare troppo, credo che il filo rosso principale sia il cambio di carattere (si potrebbe dire maturazione ma sarebbe limitante) di una delle protagoniste.
Mi stupisco quando trovo autori che riescono a far evolvere in direzioni imprevedibili i loro personaggi, quindi bravo Ota che negli anni riesce a portare avanti la sua passione per la narrazione che era iniziata con HEN: se non l'avete letto, consigliatissimo dato che alla fine i personaggi femminili hanno un carattere molto simile alle protagoniste di HEN.
Allora Gantz:G non aggiunge nulla di utile a chi ha amato la serie originale di Gantz, si svolge in una città non ben specificata ed i personaggi non entrano mai in relazione con i protagonisti della prima serie.
Però capisco anche perchè Ota ha avuto il bisogno di scrivere questa storia... forse il cash dei fan? no dai c'è anche altro! Leggendo Gantz:G ho capito cose dell'opera Gantz che prima mi erano sfuggite, per esempio il fatto che tutta la costruzione teorica del contesto di Gantz è uno strumento narrativo nelle mani dell'autore che serve per raccontare storie e legami tra i personaggi.
Senza spoilerare troppo, credo che il filo rosso principale sia il cambio di carattere (si potrebbe dire maturazione ma sarebbe limitante) di una delle protagoniste.
Mi stupisco quando trovo autori che riescono a far evolvere in direzioni imprevedibili i loro personaggi, quindi bravo Ota che negli anni riesce a portare avanti la sua passione per la narrazione che era iniziata con HEN: se non l'avete letto, consigliatissimo dato che alla fine i personaggi femminili hanno un carattere molto simile alle protagoniste di HEN.