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Questo anime è uno dei motivi per cui mi interessai alle canzoni dei Litfiba.
Per anni (parlo di almeno 15 anni fa) è girata la voce che il cantante della sigla italiana di Jeeg fosse Piero Pelù e, dato che allora non esisteva internet, spendevo i soldi nell'acquisto delle MC dei Litfiba nella speranza di trovare ANCHE questa sigla qua... Inutile dire che non l'ha fatta lui.

Ad ogni modo, tornando alla recensione, posso solo dire che questo è uno dei migliori anime in circolazione, sebbene abbia tutti questi anni sulle spalle.
Secondo me è paragonabile solamente al grandissimo Grandizer (Ufo Robot Goldrake).
Le atmosfere che ogni episodio ci mostrava avevano quel non so che di "demoniaco", non nego che il più delle volte avevo la sensazione di star vedendo qualche episodio di Devilman (altro capolavoro Nagaiano).

La storia ruota tutto intorno ad Hiroshi, il protagonista, ed alla famosa "Campana di Bronzo". A dispetto di altri prodotti analoghi, anche lo sviluppo che hanno le storie dei nemici è degno di nota e ci sono alcuni momenti nella trama che colpiscono davvero...

La particolarità fondamentale di tutto l'anime comunque è Hiroshi: lui non è un pilota di robot come tutti gli altri, non è un bambino e non fa parte di una squadra di 3 o 5 componenti: lui è Jeeg nel vero senso della parola. Il suo essere non totalmente umano lo porta a trasformarsi interamente nella testa del Jeeg.
Quanto godevo quando univa i pugni e si trasformava mentre urlava Miwa, dal Bigshooter, provvedeva a lanciargli i componenti!!!
Un anime davvero bello che ha per pregio di avere il sound della sigla tale e quale a quello originale giapponese... se solo tutti avessero seguito il suo esempio... sigh! :)