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Ho iniziato a guardare questo anime spinta dalla sua popolarità; pur avendo dei dubbi sulla trama, ero più che aperta alla possibilità che i miei pregiudizi su di essa fossero infondati e che, dandole una possibilità, avrei finito con l'apprezzarla. Purtroppo non è stato così.
I miei dubbi sulla trama si sono concretizzati fin dal primo episodio: un'aliena che arriva sulla terra con un'astronave e non trova di meglio da fare che mettersi a fare l'insegnante in un liceo, per poi farsi una tresca con uno studente, per di più con l'aspetto di un dodicenne? Fantasioso, senza dubbio, ma un po' troppo campato per aria.

Trama a parte, che può piacere o non piacere, il problema più consistente di Please Teacher è la differenza fra i due protagonisti. Di amori che sbocciano fra studenti e insegnanti se ne vedono in quantità in manga, anime, film e telefilm, peccato che la caratterizzazione di questi due personaggi in particolare rende la loro relazione amorosa davvero ridicola da vedersi. Kusanagi, a causa di una misteriosa malattia chiamata "teitai", che causa frequenti blocchi del suo corpo impedendogli di crescere, sembra decisamente troppo piccolo per intrecciare una qualsiasi relazione amorosa addirittura con una coetanea, figuriamoci con una donna adulta. Da parte sua, Mizuho si veste come nonna papera, cosa che le dà, più che l'aspetto della fidanzata di un adolescente, quello della madre. Il risultato è che i due sono una coppia davvero inguardabile.
Probabilmente se la trama mi fosse piaciuta anche solo un minimo sarei stata in grado di passare sopra questo problema, ma la somma di questi due difetti così grandi mi ha fatto totalmente passare la voglia di proseguire la visione di questo anime oltre il quarto episodio.

L'unico punto a favore di Please Teacher è costiutuito, a mio parere, dalla grafica, molto curata a gradevole da vedersi, che tuttavia non lo salva da una valutazione decisamente negativa.