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Mirai Shonen Conan, realizzato nel 1978 dal maestro Hayao Miyazaki, è stato trasmesso in Italia per la prima volta nel 1982 ed è conosciuto con il titolo di "Conan il ragazzo del futuro". E' una serie anime di 26 episodi liberamente tratta dal racconto per ragazzi di Alexander Key “The incredible tide“, pubblicato nel 1970 e reperibile anche in Italia (collana dei romanzi della Star Comics).

Incipt
Premessa [in maggior parte rappresentata nella sigla di apertura]: anno 2008, durante la terza guerra mondiale, il mondo venne devastato dalle esplosioni causate dall'impiego di bombe magnetiche che, molto più potenti di qualsiasi arma atomica conosciuta, intaccando la crosta terrestre e spostando l’asse di rotazione del mondo, causarono la frattura dei continenti e il quasi totale inabissamento delle terre emerse. Il pianeta in prevalenza è un immenso turbolento oceano.
Solo pochi sopravvissuti riuscirono fortunosamente a salvarsi dalle gigantesche ondate, rimanendo isolati nei pochi territori emersi. Ricominciando da zero fondarono, nella maggior parte dei casi, delle piccole società autosufficienti riunite in villaggi rurali.
L’unica città rimasta, ancora basata sulla tecnologia, è la dispotica Indastria (Industria nel libro), dove le persone sono divise in caste e la maggior parte della popolazione è sfruttata dai potenti e privilegiati, i cittadini, e ridotta a uno stato di schiavitù.
Conan è un ragazzo nato dopo la catastrofe, unico bambino concepito da due componenti del gruppo di astronauti sopravvissuti alla grande catastrofe e precipitati su di una brulla isola deserta. Tale isola, ribattezzato dai superstiti “Isola Perduta”, altro non è che un l'affioramento della cima di un monte.

La storia è ambientata nel 2028. Conan è cresciuto, ha 12 anni e vive sull’isola perduta con l’ultimo degli astronauti sopravvissuti che chiama nonno, il quale pensa che sulla Terra non siano rimasti altri abitanti oltre a loro due. E' dotato di una forza e di una agilità fuori dal comune, è un abile pescatore e può resistere in immersione molto più a lungo delle altre persone. La vita di Conan è semplice e in intimo contatto con la natura.
Un giorno Conan trova sulla spiaggia Lana, una ragazza svenuta della sua stessa età che è naufragata sull’isola. Soccorsa e curata da Conan - molto incuriosito in quanto non ha mai visto una femmina! - e dal nonno, la ragazza rivela di provenire da un'isola chiamata Hyarbor dove vivono molte altre persone sopravvissute alla catastrofe. Hyarbor è un luogo dove le persone vivono in pace e armonia, anche se la loro comunità è minacciata dalla popolazione di un'altra isola, la lontana ed aggressiva Indastria.
Poi sull’isola arriva un aereo di Indastria, il Falco, che sta cercando Lana e sconvolgerà in pochi minuti la vita di Conan. Ha così inizio una lunga e mirabolante avventura che porterà Conan, alla ricerca di Lana, in un viaggio pieno di nuove amicizie e di lotte per la propria sopravvivenza e per la liberazione dall'oppressione della tirannia di Indastria.

Conan il ragazzo del futuro è stato il primo anime che mi abbia veramente preso. Avevo 9 anni e volevo essere come lui (nemmeno i robottoni Mazinga e Goldrake, con i rispettivi eroi, reggevano il confronto), fare salti incredibili, nuotare e stare in apnea come un pesce, avere le dita dei piedi prensili - riuscendo a metterle nel naso! -, eguagliare il suo coraggio e la sua forza di volontà.
Già la sigla d’apertura è qualcosa di perfetto in quanto oltre a mostrarci l'antefatto, importante dal punto di vista narrativo, ci immerge direttamente nell’atmosfera della storia. E per fortuna noi italiani abbiamo aggiunto la splendida sigla (musica e parole) cantata da Giorgia Lepore.
Questo è un'anime di trent'anni fa che mantiene tuttora, per intero, il proprio fascino. Ha una storia senza tempo che ne fa, a mio giudizio, l'anime per eccellenza degli anni '70.

Questa recensione diventa più intima e personale delle altre in quando riguarda la mia infanzia e i ricordi che sono rimasti scolpiti per anni nella mia memoria, quando non esisteva, o quasi, il videoregistratore e per rivedere il tuo anime preferito o un certo episodio dovevi aspettare che lo ritrasmettessero in tv.
Dopo anni di oblio l'ho rivisto qualche anno fa e come capita a tutti il passare del tempo ha portato un punto di vista diverso, se volete è stato un po' come salire sulla cattedra del professor Keating (sta storia dell'attimo fuggente ogni tanto la tiro fuori) e guardare con un'altra prospettiva il mondo quotidiano che ci circonda.
Questo magnifico anime comprende tutto quello che secondo me una serie dovrebbe insegnare a un bambino: amore, amicizia, rispetto per il prossimo, solidarietà, vivere in armonia con, e non sopra, le persone e con l'ambiente che ci circonda. Per me sono queste le cose semplici e veramente importanti della vita.
L'alternanza dell'allegria e della tristezza, della felicità e del dramma mi fanno paragonare "Conan" a certi grandi film in bianco e nero, dove attori e registi degni di questo nome - dei giganti - rappresentavano in modo incredibile ciò che la vita dà, ciò che la vita toglie, ciò che la vita è.

Quest'anime ha anche un altro grande pregio, può essere adorato da un bambino che s'innamora delle mirabolanti avventure di Conan, e apprezzato, o amato, come dal sottoscritto, dagli adulti che abbiano la volontà, il senso critico e/o lo spirito di osservazione necessari per recepire il messaggio che quest'opera può/vuole trasmettere. Nelle vicende narrate si ritrovano tutti i mali moderni e sempre attuali della nostra società: la smania di potere, l'egoismo, la violenza, l'iniquità sociale, l'oppressione della libertà, lo scempio dell'ambiente, la mancanza di scrupoli.
Ma c'è sempre speranza. Il messaggio di sottofondo è presente in tutta l'opera, un messaggio forte che si dovrebbe sentire più spesso ai nostri giorni. Forse semplice, se non addirittura ingenuo - forse sarebbe meglio dire: spontaneo come il pensiero di un bambino -, non è mai banale. La morale riguarda pertanto la speranza, che va coltivata, ricercata, anche combattendo, tramite il non arrendersi mai se si vuole ottenere quello in cui si crede. Insomma, "Conan" è un anime incredibilmente positivo, molto Miyazakiano, probabilmente old style ma attualissimo, un'opera sempre verde, propedeutica anche a livello pedagogico a mio avviso.
"Conan il ragazzo del futuro" è un anime che ho guardato e continuo a guardare con i miei figli.

Ha un contenuto molto profondo, ma allo stesso tempo comprensibile per un bambino di 7-8 anni. In più aggiungiamo una bella dose di divertimento perché in quest'anime si ride, si ride molto.
Ci sono sequenze indimenticabili: il primo incontro tra Conan e Lana, dove lui la osserva stranito con “addosso” uno squalo che, appena la povera Lana apre gli occhi, spalanca la bocca facendola svenire un’altra volta; il primo incontro tra Conan e quello che diventerà il suo migliore amico ovvero Gimpsy, con la gara a chi è il più forte; i piagnistei del capitano Deis; l'equipaggio del barracuda, etc.

Le ambientazioni ed i paesaggi sono suggestivi e volutamente contrastanti - la verde e lussureggiante Hyarbor vs. la fredda e desolata Indastria dove esiste solo roccia, terra e metallo. Personalmente mi hanno sempre impressionato molto le immagini dei grattacieli in fondo al mare, con i pesci che ci nuotano vicino, e i sotterranei della torre del sole, con tutti quei tunnel e cunicoli bui, per non parlare dello “sprofondare” (scendere) nel nucleo (core). Ogni contrasto è vivido e si può semplificare in natura armoniosa versus fredda opera, tecnica e scienza, dell'uomo.
Beninteso, la tecnologia non è il male assoluto, è la deriva del suo impiego, il fine distorto che gli uomini sbagliati ne fanno che viene condannato dall'autore. Lo sminuire l'uomo togliendogli il ruolo centrale che deve sempre avere conduce a perdere di vista quel concetto di armonia che tanto è caro a Miyazaki.
Parlando invece del lato sentimentale, oltre all'intreccio di affetti personali tra i personaggi, voglio spendere una parola per il rapporto che c’è tra Lana e Conan. Hanno solo 12 anni ma c’è qualcosa di molto tenero nel loro rapporto, un “embrione” di amore e cioè un sentimento puro. Le vicende li portano a separarsi di continuo e tutto quello che fanno è finalizzato a rivedersi. Questa cosa mi toccava a 9 anni e mi intenerisce ancora oggi, a 36.
Una nota per il super cattivo di turno ovvero Lepka, un personaggio tragico. Miyazaky ha sempre tratteggiato così i suoi cattivi, con una punta di pietà. E' talmente ossessionato dal suo desiderio di avere l’energia solare per “nutrire” la sete di dominio e di conquista del mondo da rasentare la follia, finendo anche in una punta di comico.

Infine per quanto riguarda l'aspetto tecnico direi che Conan è il massimo che un'anime poteva essere negli anni '70 sia dal punto di vista delle animazioni (disegni, fondali, colori e l'inconfondibile character design di Miyazaki) sia per quanto concerne le musiche, coinvolgenti e sempre adatte alle situazioni. Alcuni motivi sono veri e propri tormentoni che entrano nella testa e che ci si ritrova a canticchiare o ricordare.
In conclusione mi sento di consigliare a chiunque di guardare questo fantastico anime perché ha veramente un cuore e sa trasmettere emozioni, parlando di amicizia, amore, spirito di sacrificio e delle semplici ma importanti cose quotidiane, donandoci un punto di vista un po' infantile ma puro, utile per comprendere la vera essenza della vita, che deve essere vissuta in armonia.

P.S.
Se alcuni nomi vi sembrano strani o diversi è perché ho usato quelli del doppiaggio storico.