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8.0/10
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Dopo diversi tentennamenti, qualche dubbio e una certa repulsione per il character design adottato, ho deciso di concedergli una possibilità. Guardiamoci Clannad.
Tutto è cominciato dopo aver letto, nel corso degli ultimi anni, innumerevoli commenti entusiastici... che però, riguardavano la seconda serie, ovvero: Clannad- After Story. Le classifiche di molti siti lo riportano come uno dei migliori anime in circolazione, l'utenza internettiana lo innalza a capolavoro, ovunque mi giri Clannad è sinonimo di intense emozioni... che però, riguardano sempre la seconda serie, ovvero: Clannad - After Story. E allora partiamo dall'inizio, quando Clannad era solo Clannad senza l' "After Story", sperando che le premesse di quello che viene considerato un capolavoro abbiano lo stesso valore.

La storia è tanto semplice quanto nota, un ragazzo di nome Okazaki Tomoya, una sorta di teppistello alla buona, incontra per caso una timida e singolare ragazza, Nagisa Furukawa. Lei, intenzionata a ridare vita al Club di Teatro, cercherà con l'aiuto di Okazaki di realizzare il suo sogno.
Questa è la struttura di base, le radici da cui si dipaneranno le diverse vicende che compongono una trama ben più fitta e intensa, dando vita a una serie di eventi che scivoleranno lentamente verso la fine. Clannad è una classica commedia scolastica, con l'aggiunta di una spruzzatina leggera di elementi soprannaturali e con una comicità che sfiora di tanto in tanto il demenziale.

L'intera storia sembra essere idealmente divisa in quattro capitoli, all'interno dei quali la linea principale, la vicenda madre, scorre senza esitazione. All'interno di questi quattro "momenti" si alternano alcuni personaggi chiave, che diventano, per un breve periodo, il fulcro essenziale dell'opera. Sono anelli di congiunzione, strumenti utili che accompagneranno i due protagonisti durante la loro crescita, come esperienze fondamentali di un lungo percorso.
Attraverso una ovvia e scontata concatenazione di eventi, la conquista dell'obiettivo sarà quella di mutare le paure radicate di questi due ragazzi, in un'amore maturo e allo stesso tempo simbolo di una crescita parziale.
I personaggi di contorno hanno una loro precisa identità, non solo quindi strumenti utili alla trama, ma elementi chiave e individuali di tutta la storia.

Gli eventi attraverso i quali si muovono i nostri protagonisti hanno un sapore malinconico di base, come un ripetersi continuo che costringe lo spettatore a non distogliere mai l'attenzione dal punto chiave. Ma è proprio questo elemento, il cui obiettivo è quello di andare a stimolare una certa tipologia di emozioni, che spesso spinge con esagerazione su determinati tasti cercando una "tristezza" troppo facile. In questo contesto si muovono i diversi personaggi, che, grazie a una caratterizzazione ben studiata, aiuteranno ad indirizzare i sentimenti dello spettatore a seconda delle situazioni. Lì dove però alcuni elementi sono ben costruiti e con una loro originalità, altri risulteranno fortemente stereotipati e obsoleti, lasciando spesso quella sensazione di déjà-vu.
Se la trama è abbastanza semplice, ma ben architettata, si avverte di tanto in tanto una certa ingenuità di base nel trattare alcuni argomenti, così come nella caratterizzazione di diversi personaggi. Una nota decisamente stonata che può lasciare perplessi.

Malgrado un character design non proprio vicino ai miei gusti, gli intensi sfondi e le atmosfere sono realizzate con gusto, e riescono a tramettere le giuste emozioni.
Clannad per quanto mi riguarda è un anime con degli alti e bassi abbastanza marcati. E' un universo costruito con cura, dove è bello perdersi lasciandosi trascinare dalle tante storie che ci racconta, ma che pecca di tanto in tanto d'ingenuità, con alcuni personaggi decisamente stereotipati e con un volere forzare delle lacrime troppo facili.
Attendo con ansia di cominciare "After Story", la curiosità è decisamente molta, voglio capire come un anime nella media possa riuscire in un salto così lungo.