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Kamisama Hajimemashita, buon anime, ma andiamo con ordine.
La realizzazione grafica dell'anime è di tutto rispetto, sebbene alcuni personaggi, soprattutto maschili, abbiano, a mio avviso, dei volti molto dubbi ed assurdi (gente con delle ciglia spesse come sopracciglia, ok che sei un serpente albino, ma trovati un'estetista!). Le animazioni sono fluide, ben realizzate, e non sono mai inorridito, anzi, ho apprezzato l'uso del colore, anche se alle volte se ne è abusato, personalmente.
Il comparto audio ci ha dato un'opening molto bella ed accattivante, che ci prepara anche al tono "leggero" dell'anime (peccato che opening ed ending non siano di particolare importanza, per me, ai fini di un anime), mentre per quanto concerne le colonne sonore generali, anche andando a riascoltarle accuratamente, non ho notato nulla di eccelso, ma all'atto della visione complessiva, fanno il loro lavoro.

La trama, in generale, è abbastanza semplice e rappresenta eventi meramente consequenziali, con unico, vago, filo conduttore il rapporto tra i due protagonisti. La situazione presentata inizialmente è bellina assai, ma purtroppo non ho apprezzato molto il suo sviluppo, soprattutto perché i due personaggi principali sono molto "meh", e di conseguenza anche i comprimari la cui caratterizzazione è molto vaga. Nota positiva, sebbene ci fossero le premesse per un reverse-harem, ciò non accade (salvo io non mi sia distratto), cosa che ho apprezzato in quanto avrebbe distrutto il già flebile filo conduttore dell'anime.

La narrazione è piacevole, coinvolgente, ma alle volte esasperata (raramente per fortuna). Il ritmo rallenta ed accelera in modo naturale, senza causare disagi o noia, ma senza nemmeno entusiasmare troppo. Occasionalmente, la tempistica adottata per alcune battute sarà talmente perfetta da far rider di gusto.

I personaggi: per quanto riguarda Tomoe, avremo a disposizione alcuni flashback del suo passato, ma per quanto sia il personaggio meglio caratterizzato, avremo di lui un'immagine relativamente indefinita. Il suo sviluppo psicologico nei secoli, soprattutto, resterà molto dubbio, senza farci capire bene se in tempi antichi era un gran bastardo o solo un'amante troppo dedito e brusco. Nanami, invece, è un personaggio a mio avviso scemo. Subirà ripensamenti improvvisi, immotivati e dovuti probabilmente ad esigenze di narrazione (e se ci si accorge della cosa, ciò è male) o al mero fine di dare qualche momento di suspance che comunque non dura. Il suo sviluppo psicologico, il suo senso di responsabilità e svariati altri fattori resteranno sostanzialmente immutati, e l'unica "conquista" che farà sarà il rassegnarsi (?) ad un rifiuto sentimentale, che comunque era molto dubbio. I comprimari, invece, ossia il Corvo ed il Serpente, sono personaggi mossi dalle motivazioni più incognite. Mentre per il Serpente avremo qualche indizio, e capiremo che sostanzialmente agisce come agisce per il proprio benessere, anche se comunque ci resteranno molti dubbi, per il Corvo sarà tutto un vero mistero. Ogni tanto apparirà, farà il figo premuroso ed un po' tsundere (come tutti), presterà un po' di soldi a qualcuno e se ne andrà.

In conclusione, l'anime risulta piacevole, e se si parte con la premessa che non è niente di epocale o di profondo, si tollera facilmente. Nessun pregio particolare né alcuna critica mortale, eccetto quelle già elencate per i personaggi, più altre omesse poiché spoilerose.