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8.0/10
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8 è un voto decisamente troppo alto per una serie come "School Days", che si meriterebbe addirittura un'insufficienza. A partire dal lato tecnico, con corpi sproporzionati, come ad esempio quello di Makoto dopo appena dieci secondi del primo episodio, o quello di un qualunque altro personaggio ripreso da più di dieci metri di distanza. Le animazioni, per un'opera del 2007, potevano essere decisamente migliori. Le OST sono del tutto anonime, l'opening a mio parere è bruttina e l'ending accettabile, adatta alle situazioni drammatiche quando messa in sottofondo in alcuni episodi.

Parlando della trama abbiamo di fronte un classico harem da galge a sfondo erotico, da cui poi è ispirata la serie, col tipico ragazzo anonimo che diventa il più ambito della scuola. Irrealistico quindi, spesso odioso. Insomma, un disastro! Perché 8 allora? Ebbene, parlando adesso soggettivamente, "School Days" è una delle serie anime che più mi ha divertito e sorpreso, e ne ho viste tante. Potremmo definirlo un "so bad it's so good", se riconoscete la citazione. "School Days" eccede, in tutto. Parte come una normale commedia romantica, ma si capisce fin dai primi episodi che è diversa dalle trame cui ci hanno abituato i mielosi anime sentimentali degli ultimi anni. Infatti la serie osa, con un protagonista maschile che non si accontenta della ragazzina timida che si vergogna a tenersi per mano con l'amato. Lui vuole pomiciare, lui vuole toccarle il seno, lui vuole farci sesso. Da questo punto di vista è decisamente più realistico di altre serie. La ragazza, che però non riesce a stare dietro alle ambizioni di lui, lo respinge, facendogli inevitabilmente perdere interesse. Makoto va così alla ricerca di qualcun altro, qualcuno che possa dargli quello che vuole. Diventerà così sicuro di sé che riuscirà ad avere tutto quello che brama, portando lo spettatore ad odiarlo, perché diventerà un vero figlio di... ehm... Questo suo atteggiamento lo scaraventerà ovviamente verso drammatiche conseguenze, apice delle quali, il finale. Anche qui un finale eccessivo, sopra le righe. Cambia il genere dell'opera in qualcos'altro, un finale che, cavolo, è difficile da immaginarsi in una commedia scolastica.

Questi i motivi per cui quest'opera riesce, in modo inaspettato (perfino probabilmente a chi l'ha creata), a fare dei suoi punti deboli e dei suoi errori la parte migliore e più apprezzata, riuscendo infine a intrattenere e sorprendere. Il mio 8 è quindi del tutto soggettivo e da attribuire al fatto che questa serie è riuscita a farmi stare, nonostante tutto, attaccato allo schermo e a prendermi alla sprovvista.
Consigliata a chi vuole vedere qualcosa di diverso senza pensare troppo alla realtà dei fatti, cioè che sta guardando una bella 'trashata'.