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5.0/10
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Non mi sento di dare neanche la sufficienza a un anime del genere. Pecca di originalità, di continuità e soprattutto di un finale quantomeno decente. Ma andiamo per gradi.

Trama: "Special A" è una commedia composta da ventiquattro episodi, che narra le avventure di Hikari, la protagonista, da sempre seconda a Kei, che si innamorerà - ma come fa? - di lei. Non mi sento di aggiungere altro, la trama è bene o male questa, intervallata forse da situazioni comiche (o almeno così dovrebbero apparire) ad alleggerire un anime già di per sé trasparente.

Personaggi: giuro, non saprei cosa trovarci di positivo. I personaggi sono troppo perfetti, troppo belli, bravi e via dicendo. Non sembrano neanche umani e il modo in cui vengono venerati è assurdo. Hanno addirittura una "sala" dove riunirsi a scuola, e mica per studiare, no, ma a prendere the e cucinare! La protagonista... allora, parliamone. Proprio non riesco a capacitarmi del fatto che possa essere una delle più brave... allora gli altri sono proprio dei somari. L'unica caratteristica che la salva è la determinazione, perché per il resto... mamma mia! Non riesce a capire che Kei è innamorato di lei nonostante persino l'erba del prato se ne accorge.
Gli altri personaggi non mi hanno lasciato niente.

Grafica: ecco, un punto a favore può essere la grafica. L'animazione è fluida e i disegni sono ben realizzati, almeno secondo il mio modesto parere. Ma questo non basta per portare "Special A" sopra la sufficienza.

Il finale: tremendo. Se c'è una cosa che detesto di questo genere di anime (come "Kaicho wa Maid-sama" e altri) è il non-finale. La storia già di per sé scialba va a colare a picco con una fine che non c'è, o, se proprio c'è un finale, resta per lo più lineare con la trama e potrebbe benissimo essere spostato che non ce ne accorgeremmo.

In conclusione, "Special A" non lo consiglio a nessuno, a meno che non vogliate perdere tempo con una visione leggera e del tutto inconcludente.