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6.0/10
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Tra tutti generi degli anime, l'horror è quello solitamente più raro da trovare. Per questo motivo, ogni volta che esce un anime etichettato come horror, un amante del genere dell'orrore come me non può che precipitarsi a guardarlo. "Tokyo Ghoul" prometteva moltissimo: nel solo arco di una puntata, l'anime gettava lo spettatore in una Tokyo asettica popolata da mostri dall'aspetto e intelligenza umana, chiamati Ghoul, i quali sono peraltro molto ghiotti di carne umana.

Dopo un inizio splatter che accende ancor più le speranze, la storia presenta il proprio protagonista, Kaneki, un ragazzo molto timido e gentile, il quale riesce a coronare il proprio sogno di uscire con l'affascinate Rize. Purtroppo per lui, tale sogno si trasforma ben presto nel peggiore dei suoi incubi... Come capita a me ogni volta che preparo una torta, gli ingredienti sono ottimi, ma il risultato è ben al di sotto delle aspettative.
Il protagonista è il classico ragazzo piagnucolone, incapace di esprimere anche solo una propria opinione, e che diviene fin da subito oggetto bistrattato da nemici e "amici". Egli non sa accettare il nuovo corso che hanno preso gli eventi, ma allo stesso tempo neppure lo rifiuta, rimanendo come bloccato nell'indecisione e tentennamento, in un limbo di apparente quanto finta pace domestica. Altra nota dolente sono i "cattivi" della serie (dividere tra buoni e cattivi è estremamente semplicistico e funziona solo nelle favole, è vero, però è il termine più semplice per definire coloro che attaccano il protagonista). Essi mancano quasi del tutto di ragioni dietro alle loro azioni, e danno la fastidiosa sensazione di essere semplicemente "matti da legare" con uno spiccato gusto nel prendere di mira l'ignavo Kaneki. Le altre figure che ruotano attorno al protagonista sono vuote e stereotipate, e mancano di profondità e spessore.

Il vero ingrediente di un horror però non sono i protagonisti, e nemmeno lo splatter (molto presente nell'anime, ma mostruosamente danneggiato da censure ridicole), bensì il senso di opprimente angoscia e inquietudine che deve permeare la realtà. Purtroppo, di essa non c'è traccia in tutto l'anime.
Alla fine, "Tokyo Ghoul" rimane una serie vagamente horror e splatter, che racconta la solita storia del diverso in un ambiente piatto e semplicistico. Da salvare sono di sicuro la realizzazione grafica, a dir poco meravigliosa, e i colori. In definitiva, un'altra delusione.