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3.0/10
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Anime originale in undici episodi e andato in onda nel contenitore Noitamina, "Galilei Donna" ha il triste "merito" di essere una delle peggiori produzioni, per non dire la peggiore, andata in onda nel contenitore solitamente indirizzato ad un pubblico adulto e che di solito trasmette serie con argomenti maturi e interessanti.

Protagoniste di questa inutile vicenda tre sorelle "presunte" discendenti di Galileo Galilei in un intreccio di complotti politici e industriali in un mondo futuristico in piena crisi energetica. Le tre ignare sorelle saranno oggetto di una spietata "caccia all'uomo", o piuttosto "alle sorelle", da parte della polizia, di una multinazionale e persino dei pirati. Tutti vogliono sapere, e impadronirsi, del Tesoro di Galilei, ossia una fonte energetica in grado di salvare le sorti di un mondo destinato alla glaciazione e in grado di arricchire chi la possiede.
Le tre ragazze, dopo aver faticato ad accettare la questione, tranne la piccola una sorta di scienziata pazza, una "Doc" in versione moe, decidono di venir a capo della questione mettendosi alla ricerca dei sei schizzi della Luna, ossia dei disegni che Galileo fece osservando le macchie lunari col suo cannocchiale. Il ritrovamento dei sei schizzi indicherà come ritrovare un fantomatico settimo schizzo, chiave per ottenere il Tesoro. Ogni volta che le sorelle recupereranno uno schizzo dovranno decifrarne un messaggio in codice in una sorta di Codice Da Vinci galileiano.

C'è da precisare che le tre ragazze hanno la madre italiana e il padre giapponese; cosa curiosa questa visto che di cognome fanno Ferrari (Il padre è giapponese, eh... forse sono discendenti del fondatore della famosa marca automobilistica) ma hanno tutte e tre nomi giapponesi. E non è la sola incongruenza... Il capo dei pirati ha un nome decisamente "portoghese", tal Cicinho, nonostante sia contornato da tanti "picciotti" (uno si chiama Salvatore). E che dire del cattivo della questione, il solito personaggio di anime che dopo aver subito un trauma infantile si trasforma in un assassino complessato, che si chiama Roberto Materazzi? Facepalm a manetta...

Eviterò poi di addentrarmi nella spinosa questione circa la vera vita di Galileo che non era un costruttore (la macchina volante a forma di pesce). Forse i giapponesi lo hanno confuso con Leonardo Da Vinci, che desiderò veramente di costruire una macchina che permettesse all'uomo di volare come gli uccelli. Ciliegina sulla torta l'incontro tra la piccola scienziata e un Galileo giovincello in versione moe nell'arco narrativo che precede il gran finale. E a tal proposito appare, bucando la sceneggiatura che fa acqua da tutte le parti, uno strano ammasso nuvolare in grado di fungere da portale temporale, grazie al quale Hozuki incontra Galileo. Eviterò altresì di argomentare la presunta "love story" tra i due perdurata nei secoli e impressa nella storia dai già citati schizzi...

A chiudere questa serie farlocca il gran finale con tanto di processo farsa alle tre sorelle, che si chiuderà però con una magica e irrazionale assoluzione totale da ogni accusa.

Cosa dire infine? Che andassero a studiare seriamente la storia di Galileo? Che hanno perso l'occasione di produrre una serie innovativa sfruttando la figura del fisico italiano, padre della scienza moderna? E infine il processo, che mi rappresenta, un modo simpatico di reinterpretare il processo mosso dall'Inquisizione dell'epoca ai danni del fisico, reo di sostenere il sistema eliocentrico?

Dunque trama e personaggi gravemente insufficienti. Per quanto riguarda il comparto sonoro si salvano le sigle soprattutto l'opening, mentre la colonna sonora è anonima e non pervenuta. L'unico vero pregio di questa serie, che la salva da un voto bassissimo, è il comparto grafico in toto di ottima fattura (chara, ambienti, animazioni, mecha).

Il mio consiglio? Lasciatelo perdere, c'è di meglio, molto meglio in giro anche se amanti dei generi a cui appartiene (animationfag, mecha, moe e prevalenza di personaggi femminili).