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"La malinconia di Haruhi Suzumiya" è un anime molto popolare che evoca curiosità già a partire dal titolo, così stranamente enigmatico, eppure così apparentemente semplice. Certamente è un'opera d'animazione che fa discutere, divide tra chi lo considera un capolavoro e chi lo denigra, bocciandolo spudoratamente. Qual è la novità, starete pensando? Probabilmente nessuna, ma alcuni aspetti della storia e determinati personaggi della serie in merito sono assolutamente caratteristici, unici nel proprio genere; non per niente il personaggio di Haruhi Suzumiya è divenuto tanto famoso nei sondaggi di popolarità e si è posto come simbolo di una parodia specificatamente peculiare, della quale non posso scrivere, se no svelerei il tratto fondamentale dell'intera opera.

La trama ruota, ovviamente e letteralmente, attorno a una ragazza eccentrica: tale è Suzumiya, che appare sempre annoiata, insoddisfatta, malgrado sia brava a scuola e sia pure una bella ragazza. D'altronde ognuno di noi ha i propri sogni e obiettivi, certo è che quelli della protagonista sono sbalorditivi: lei desidera avere a che fare con alieni, persone provenienti dal futuro e sensitivi, non nutrendo invece alcun interesse verso gli esseri umani.
Da qui se ne vedranno di tutti i colori, ma le carte principali saranno svelate in maniera superficiale, preferendo piuttosto dare maggior importanza alla comicità spaventosa della protagonista e dei suoi "seguaci", ossia la brigata SOS. Questo elemento è da un lato favorevole, perché consente di divertire spesso e volentieri, sebbene a volte risulti esageratamente ripetitivo nelle dinamiche e nelle situazioni di fondo, mentre dall'altro lato penalizza fortemente la trama di fondo, accennata e forse davvero sempliciotta (volutamente?), nonostante si cerchi di mascherare il tutto colloquiando di concetti fisici avanzati, ad esempio spazio-tempo, teoria della relatività e altri concetti complessi che, però, qui vengono portati all'estremo, superando di netto la realtà. C'è anche da aggiungere che la storia principale non termina qui, essendo queste ventotto puntate soltanto la trasposizione animata delle prime light novel, ovvero l'opera principale, perciò sotto questo piano non pretendo eccessivamente.
Tuttavia critico fortemente, associandomi alle altre critiche in merito, le otto puntate denominate Endless Eight, puntate sostanzialmente identiche che mettono a dura prova la lucidità mentale dello spettatore, incentivato dopo le prime due-tre ad oltrepassare le altre, poiché veramente sono adatte a maniaci delle peculiarità e a fanatici, non per i comuni mortali. Posso capire farne due-tre, ma otto sono un fatto negativo, senza attenuanti generiche. Il loop temporale è abusato da tante opere d'animazione (e non), che risultano comunque piuttosto godibili e diversificate tra loro, dunque tutto l'opposto di ciò che accade in questo anime.
Per il resto della trama si alternano saghe godibili e indovinate ("Il sospiro di...", "La malinconia di...") ad altre rivedibili e noiose che fanno pensare a un pressappochismo generale. Non critico neanche i buchi di trama e situazioni abbastanza irreali che, pur in un contesto irreale, dovrebbero essere un attimino serie (vedi la risoluzione del nominato Endless Eight).

I personaggi sono il punto forte dell'anime. Innanzitutto Suzumiya è un personaggio diabolico nella sua creazione, perché ha un risalto unico nel suo genere, pontificato dall'aura di mistero che emana, associata a comportamenti stravaganti e anormali per una normale liceale. Premesso ciò, il bello di questo personaggio, a parte la simpatia, è che si è riusciti a trasformare un personaggio, persino normale nella sua anormalità, in un'icona di costume oltre che punto di riferimento nei confronti degli altri personaggi femminili, di questo anime e non solo. In effetti, parlandoci chiaro, Haruhi senza il suo segreto e senza i propri poteri cosa sarebbe? Semplicemente una normale stramba ragazza, eccentrica, avente la pretesa di dettare legge su tutto e tutti. Naturale poi che la caratterizzazione certosina della sua personalità, le velate (ma non tanto) battute che fa sono piacevoli e permettono di comprendere a pieno lo scopo della serie, specialmente della parodia preponderante riservata alla stessa protagonista. Non voglio anticipare nient'altro su di lei, ma basti sapere che ci sono velati riferimenti, giocosi e secondo me nemmeno dissacranti, alla religione, alla figura di una divinità, immaginandola in una maniera atipica o semplicemente, forse, più umana di quanto si possa pensare.

Passando agli altri personaggi, Kyon è il coprotagonista della serie, persona più vicina ad Haruhi e narratore dell'intera vicenda. E' un ragazzo piacevole, l'unico ad essere realmente normale nel gruppo della brigata SOS, aiuta lo spettatore ad essere coinvolto nella storia, ponendosi le stesse identiche domande che ci poniamo noi durante la visione. Inoltre, le sue battute di spirito (a volte mezze verità) non possono che divertire ed essere approvate. Sempre lui è il protagonista indiscusso di palesi riferimenti a celebri opere dell'animazione giapponese come "Gundam", "Evangelion" e "Full Metal Panic". Insomma, un personaggio a tutto tondo, perfetto nel suo ruolo.
Gli altri personaggi principali sono Yuku Nagato, ragazza intrigante, misteriosa e che attira il sottoscritto per la sua caratterizzazione, apparentemente piatta e semplice, bensì profondamente complessa e priva di chiavi di volta superficiali. Aggiungo che è ispirata sia esteticamente sia nella personalità a Rei Ayanami, celebre personaggio di "Neon Genesis Evangelion", facendo quindi parte di quel filone di personaggi nati dopo il 1995 e quasi simbiotici.
In seguito cito la dolcissima Mikuru, di certo il soggetto più tenero dell'opera. Ispira continuamente voglia di abbracciarla, anzi ispira un vero senso di protezione, essendo così indifesa. Nasconde un segreto abbastanza enigmatico e poco approfondito, però alcune puntate sono piacevoli anche (e soprattutto) per merito suo. Degna di menzione è la celebre, ricorrente, sequenza di parole "informazione riservata", piazzata dappertutto come se fosse un qualcosa di serio, quando probabilmente, in realtà, è una forma di auto-censura di un'informazione non di primaria importanza come si potrebbe credere.
Infine menziono il buon Koizumi, il più anonimo dei personaggi principali che a volte lascia trasparire segreti inconfessabili, ma non imprime la carica dei compagni. Preferisce sorridere e assecondare il tutto, esentandosi da intervenire direttamente, a meno di urgenze imposte da altre persone.

Il lato tecnico è carino e può andare bene. Mi sarei aspettato un pochino di più dai disegni dei personaggi e in quelli delle ambientazioni, le quali sono spartane e anonime, comunque sia le animazioni sono di buon livello e non si notano gravi errori.
Le musiche sono più che buone, allietano la visione trasmettendo positività e allegria, inoltre ottime sono le canzoni della doppiatrice di Haruhi, Aya Hirano, che canta sia le sigle di apertura e chiusura (simpaticissime) nonché un brano originale durante la serie che sorprende per intensità e carica di energia. Promosse!

Il doppiaggio è ottimo in entrambe le versioni: la prima serie l'ho vista in italiano e ho gradito tutte le interpretazioni, avendo cercato di immedesimarsi nei personaggi dell'anime. Ottimo anche il doppiaggio giapponese, nel quale preferisco la doppiatrice di Mikuru, Yuko Goto, bravissima nell'interpretare la dolcezza, la paura e la timidezza del personaggio.

Cosa rimane di questo anime? E' un anime consigliato a chi desidera soddisfare la curiosità che si cela dietro a Suzumiya Haruhi, soddisfare una curiosità impellente e magari frutto di screen visti in giro per il web o in altri contesti. Personalmente mi è piaciuto solo in parte, dunque la sufficienza piena la ottiene, ma mi dispiace anche constatare il non poter andare oltre il 6. Mi sarei aspettato maggior brio dalla storia, meno ripetitività nelle situazioni e colpi di scena costruiti su fondamenta solide. Sufficiente ma non esaustivo!