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"Agatha Christie no Meitantei Poirot to Marple" è una serie in trentanove episodi risalente al 2004 che, come è arguibile dal titolo, è una trasposizione in stile anime delle avventure di due dei più celebri investigatori della letteratura mondiale: l'ex-poliziotto belga Hercule Poirot e la vecchietta inglese Jane Marple, per l'appunto. Facciamone un'analisi maggiormente approfondita.

Trama:
Poirot e Miss Marple possono coesistere nello stesso universo? Se sì, in che modo? La risposta ci viene fornita dagli ideatori della serie, ed è giustificata grazie ad un piccolo espediente narrativo che quasi non incide sulla storia, né ne intacca la fedeltà all'originale: l'introduzione di Maybelle/Mabel, nipotina della zitella di St. Mary Mead che una sera, ad una festa con furto, vede all'opera un certo ometto baffuto dalle cellule grigie molto attive e decide di diventarne l'assistente. Da qui un susseguirsi di casi tratti da racconti o romanzi della regina del giallo.

Disegni:
A prima vista, di quest'opera colpiscono positivamente il character design e le animazioni, entrambi di buona qualità, benché non eccezionali. I personaggi sono disegnati con tratto semplice e nitido e, nella maggior parte dei casi, il loro aspetto è direttamente basato su quello delle loro versioni cartacee, caratteristica che conferma il desiderio degli autori dell'anime di rispettare il più possibile i lavori della Christie. Ambientazioni e colorazioni (eccettuate un paio di capigliature blu) sono curate e hanno un tocco di vecchio stile che ben si armonizza con il contesto storico della serie(Inghilterra degli anni '20-'30).

Storia:
Altro aspetto positivo di questo titolo è che vengono preservati, in qualche maniera, anche i ritmi e le trame di ciascun libro preso a modello, facendo sì che lo sviluppo delle vicende non sia né troppo rapido, né troppo lento. In media, tre-quattro puntate servono per riproporre un romanzo, mentre un episodio soltanto è sufficiente per un racconto breve. Un difetto, a mio avviso, risiede però nel "finale", a proposito del quale basterà dire che trasmette la spiacevole impressione che gli sceneggiatori non sapessero come concludere la storia, optando così per una soluzione fin troppo aperta che, in tutta onestà, non fa nemmeno capire allo spettatore di trovarsi di fronte all'ultima puntata.

Personaggi:
Poirot e Miss Marple non hanno bisogno di presentazioni: chi ha letto almeno un volume con loro per protagonisti ne conoscerà già abitudini, aspetto e, soprattutto, metodo investigativo. Nell'anime sono così come vengono proposti su carta stampata. Qualche licenza poetica, al contrario, è stata presa per alcuni personaggi secondari: Hastings, ad esempio, da amico del detective belga che appare solo sporadicamente, diventa il suo giovane e scattante braccio destro e, apparentemente, cattura le attenzioni di Maybelle. Questa diciassettenne, figlia dello scrittore Raymond West e di sua moglie, la pittrice Joan, non ha mai un ruolo determinante nella risoluzione dei vari misteri, e probabilmente il suo inserimento è stato dettato da due motivi: la necessità di andare incontro alle esigenze di un target d'età abbastanza basso (a provarlo è anche la presenza del papero Oliver, animaletto domestico della ragazza) e il bisogno di creare un anello di congiunzione che unisse i protagonisti. D'altronde, i suoi conflitti col padre e il suo sogno di seguire le orme della zia e del "capo" vengono solamente accennati e, si potrebbe dire, lasciati in sospeso, come se fossero dettagli totalmente privi d'importanza.

Giudizio globale:
Il mio voto finale è 8: "Poirot and Marple" è un buon anime, ideale per chi, come me, ama le opere di Agatha Christie. Aspetto grafico soddisfacente, poche falle nella sceneggiatura, discreta caratterizzazione dei personaggi, belle ambientazioni. Un'alternativa non disprezzabile ai telefilm.