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8.0/10
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Prima di addentrarmi nella recensione, ci tengo a chiarire una cosa fondamentale: Rozen Maiden, di 8 volumi, e Rozen Maiden (2008) di 5 volumi in corso, costituiscono un'unica serie. Perciò, evitando qualsiasi spoiler, posso solo consigliarvi di recuperare prima questa parte di serie, composta da 8 volumi (anche se il n°8 per problemi editoriali è una sottiletta), altrimenti la serie targata "2008", conosciuta come "seconda" serie, vi sembrerà scritta malissimo, e giunti al terzo-quarto volume, capirete ben poco nonostante il tentativo di renderla una serie autonoma.

Questa recensione si basa, quindi, sull'arco narrativo dei primi 8 volumi, che ci portano a conoscere tutti i personaggi principali e a condividere con loro momenti esilaranti, alternati a situazioni tristi e un po' drammatiche. Non capisco perchè sia stato etichettato come un "Seinen, Pubblico Adulto", secondo me si tratta di uno shonen che, in virtù della presenza delle bambole, può appassionare anche le ragazze. Certo, si tratta un tema particolare, (quello degli hikikomori) ma non in maniera così profonda da poterlo catalogare come un seinen.
Jun, il protagonista umano, nel corso dei volumi matura molto, al contrario della sorella Nori, sempre uguale sia in questi 8 volumi che nella "seconda" serie.
Ogni bambola ha un proprio carattere ben distinto, che per forza di cose ci farà immedesimare in una di esse, e questo è solo un bene per l'opera.
Graficamente, sia le copertine che tutto il resto, sono disegnati con un bel tratto che ben si adatta al contesto. Certo è che non si può gridare al miracolo, ma comparando ad esempio il manga con l'anime, il primo vince con molto distacco.
Per quanto riguarda l'edizione.. beh, nulla da dire sulla rilegatura e sulla carta usata: il manga si sfoglia benissimo ed è morbidissimo (il n°4 della seconda serie è uscito "rigido" per problemi di taglio della carta). Il prezzo non può essere giustificato dalla presenza della sovracoperta, e l'assenza di pagine a colori è davvero triste. Solo la loro presenza avrebbe giustificato appieno quel prezzo. Tuttavia non so se nei tankobon originali siano o meno presenti, quindi non punterò il dito contro nessuno, ma 1€ in meno sarebbe stato gradito. E se aggiungiamo il prezzo "furto" del volume 8 (sottiletta dal valore di 3€), la casa editrice ha giocato un po' sporco, almeno per quel volume.

Consiglio di seguire anche l'anime perchè prende una piega completamente diversa, quindi non ci sarà rischio spoiler rispetto al manga. Inoltre ho letto che quest'estate uscirà la terza serie. E poi, il doppiaggio è azzeccatissimo per ciascun personaggio! (mi riferisco al doppiaggio giapponese).

Motivi del voto. La storia è particolare e originale. Non si capisce dove si voglia andare a parare, e spero che non si dilunghi inutilmente nel seguito.
Il volume 8 non porta ad un finale, perciò il mio voto non può superare il 7,5 perchè la storia non è finita.
Quando la "seconda" serie terminerà, allora scriverò una recensione globale nella scheda della "seconda" serie. Al momento non si può gridare al miracolo, ma tutti i personaggi, bambole e umani, restano impressi anche a distanza di tempo per le loro personalità ben delineate, quindi non me la sento di dare un voto inferiore. Ci si affeziona alla maggior parte di essi, e i vari siparietti comici, con personaggi super-deformed, strappano sempre qualche risata.
Perciò dategli un'opportunità, e non fatevi scoraggiare dalla presenza dominante delle bambole. Non è un manga per bambine, e neppure uno shojo. E' uno shonen, un po' più maturo della norma, che saprà intrattenervi se avrete la pazienza di proseguire la lettura con la "seconda" serie ancora in corso, e che per forza di cose, in Italia, uscirà sempre più a rilento.