Recensione
Questo manga ha avuto un potere particolare, un'influenza, dal momento in cui lo vidi in fumetteria per la prima volta. Lo snobbavo, lo guardavo, lo sfogliavo, non lo acquistavo, ma ne ero sempre attratto, finché non è uscito l'ultimo numero. Ancora curioso dopo un anno, è bastato sfogliare le prime pagine del primo numero e sono stato rapito letteralmente, ho comprato tutta la serie in una botta.
Non so voi ma l'ho letto tutto in una sera, una cosa stupefacente che non mi era mai capitata prima.
La trama è un continuo punto di domanda e l'assoluta bravura dell'autore è quella di obbligare il lettore ad andare avanti e non riuscire a smettere.
Il protagonista, Takao Kasuga, per un impulso involontario o inconscio finisce nella rete ricattatoria di una sua compagna di classe, per giunta seduta dietro di lui, Sawa Nakamura, che lo tormenterà fino a raggiungere un apice di non ritorno per entrambi. In tutto ciò verrà coinvolta la musa, la ragazza dei sogni di Takao, Nanako Saeki.
A dire la verità la prima parte è stata un po' dura da mandare giù, nel senso che ho trovato tutto un po' esagerato: alcune cose non le ho condivise, o meglio avrei voluto che fossero scritte e disegnate in maniera diversa, ma probabilmente Oshimi ha voluto dare appositamente questa impronta pesante e cupa sulle perversioni adolescenziali e sulle opinioni delle persone che si rifugiano nel grigiore della standardizzazione, senza tirar fuori ciò che più desiderano per paura di giudizi e condizionamenti. Fatto sta che le conseguenze di quello che accade nella prima parte del manga aprono le porte ad un'autentica storia brillante da leggere a perdifiato nella seconda parte: infatti è un continuo di momenti profondi, una lotta interiore dei protagonisti, un coinvolgimento che lascia il vuoto finale. Con una trama così intricata e così cervellotica si sarebbe potuti cadere facilmente nella banalità e nelle assurdità, o addirittura nel perverso e nella volgarità, ed invece di questi neanche l'ombra se non un leggero accenno nei primi capitoli. Paradossalmente sembra un manga dove non c'è spazio per dolcezza e romanticismo, ma in qualche modo escono fuori magicamente dalle pagine pervase fino all'ultimo da un'atmosfera unica.
I disegni sono meravigliosi, i fondi, i luoghi e i protagonisti sono resi benissimo, i premi che ha vinto questo mangaka sono veramente strameritati.
Invito a chi si è fermato ai primi numeri di andare avanti, c'è una evoluzione negli eventi che vi catturerà fino alle ultime pagine. Personalmente non mi sarei mai aspettato determinati colpi di scena, non c'è nulla di scontato praticamente mai, e il finale mi ha soddisfatto tantissimo.
Il mio voto sarebbe otto e mezzo, ma solo perché come ho detto in apertura i primi numeri mi hanno lasciato un po' l'amaro in bocca e quindi non raggiunge le vette di altri capolavori. Resta comunque un lavoro grandioso di cui vanno lodate l'idea e lo sviluppo perfetto di essa, e quando alla fine rimani col vuoto puoi aver letto solo una grandissima opera.
Non so voi ma l'ho letto tutto in una sera, una cosa stupefacente che non mi era mai capitata prima.
La trama è un continuo punto di domanda e l'assoluta bravura dell'autore è quella di obbligare il lettore ad andare avanti e non riuscire a smettere.
Il protagonista, Takao Kasuga, per un impulso involontario o inconscio finisce nella rete ricattatoria di una sua compagna di classe, per giunta seduta dietro di lui, Sawa Nakamura, che lo tormenterà fino a raggiungere un apice di non ritorno per entrambi. In tutto ciò verrà coinvolta la musa, la ragazza dei sogni di Takao, Nanako Saeki.
A dire la verità la prima parte è stata un po' dura da mandare giù, nel senso che ho trovato tutto un po' esagerato: alcune cose non le ho condivise, o meglio avrei voluto che fossero scritte e disegnate in maniera diversa, ma probabilmente Oshimi ha voluto dare appositamente questa impronta pesante e cupa sulle perversioni adolescenziali e sulle opinioni delle persone che si rifugiano nel grigiore della standardizzazione, senza tirar fuori ciò che più desiderano per paura di giudizi e condizionamenti. Fatto sta che le conseguenze di quello che accade nella prima parte del manga aprono le porte ad un'autentica storia brillante da leggere a perdifiato nella seconda parte: infatti è un continuo di momenti profondi, una lotta interiore dei protagonisti, un coinvolgimento che lascia il vuoto finale. Con una trama così intricata e così cervellotica si sarebbe potuti cadere facilmente nella banalità e nelle assurdità, o addirittura nel perverso e nella volgarità, ed invece di questi neanche l'ombra se non un leggero accenno nei primi capitoli. Paradossalmente sembra un manga dove non c'è spazio per dolcezza e romanticismo, ma in qualche modo escono fuori magicamente dalle pagine pervase fino all'ultimo da un'atmosfera unica.
I disegni sono meravigliosi, i fondi, i luoghi e i protagonisti sono resi benissimo, i premi che ha vinto questo mangaka sono veramente strameritati.
Invito a chi si è fermato ai primi numeri di andare avanti, c'è una evoluzione negli eventi che vi catturerà fino alle ultime pagine. Personalmente non mi sarei mai aspettato determinati colpi di scena, non c'è nulla di scontato praticamente mai, e il finale mi ha soddisfatto tantissimo.
Il mio voto sarebbe otto e mezzo, ma solo perché come ho detto in apertura i primi numeri mi hanno lasciato un po' l'amaro in bocca e quindi non raggiunge le vette di altri capolavori. Resta comunque un lavoro grandioso di cui vanno lodate l'idea e lo sviluppo perfetto di essa, e quando alla fine rimani col vuoto puoi aver letto solo una grandissima opera.