logo AnimeClick.it

-

Io, di solito, i manga preferisco leggerli, piuttosto che parlarne; quindi è davvero raro che mi venga la voglia di scrivere una recensione... Solo che dopo aver finito di leggere l'ultimo volume di "Orange" - e aver pianto come una bambina mentre lo leggevo - non ho potuto fare a meno di venire qui e comunicarvi che questo manga è bellissimo! Era da molto tempo che uno shōjo non mi emozionava così! E non posso fare a meno di consigliarne la lettura!
In pochi volumi la mangaka è riuscita a descrivere molto bene le varie sfaccettature dei personaggi, delineandone la psicologia e le emozioni. Pur essendo presente l'elemento amoroso, credo che "Orange" sia prima di tutto una bellissima storia sull'amicizia. Oltre ai sentimenti che legano le persone, questo manga descrive bene anche la fragilità dell'adolescenza ed il rimpianto, quel rimpianto che porta con sé il dolore del non poter cambiare una cosa già accaduta, il senso di colpa, la rabbia, la nostalgia...
Nonostante la trama possa apparire un po' banale, trovo che sia stata sviluppata con la giusta sensibilità e con modi tutt'altro che banali. Sin dalle prime pagine si viene rapiti: la storia ci trascina con sé e si finisce per vivere le emozioni che vivono i vari personaggi. Tra i personaggi, il più enigmatico è Kakeru: nei primi quattro volumi l'autrice descrive molto bene la distanza che lui ha deciso di frapporre tra sé e gli altri; si intuisce la sua fragilità ed il fatto che sotto al suo sorriso si nasconda un mondo interiore tutt'altro che sereno. I suoi pensieri e le sue emozioni reali emergono solo per brevi attimi, come bagliori sfuggenti, quando gli amici riescono a far breccia nel muro che lui ha innalzato tra sé e gli altri; ma, per quattro volumi, si tratta solo di piccoli frammenti. Nel quinto volume il muro finalmente crolla e l'autrice ci descrive tutto il turbinio di pensieri ed emozioni che il ragazzo ha vissuto fino a quel momento. In poche pagine veniamo immersi nel dolore vissuto da questo ragazzo e nel suo mondo di rimorsi ed insicurezze: la bravura della Takano consiste proprio nel fatto che riesce a descriverci questo universo in maniera concisa e senza scadere nel banale o nel patetico.
Il finale, per quanto possa apparire scontato, non è privo di colpi di scena che mi hanno fatto vivere un grande senso di ansia: riusciranno a salvare Kakeru? O è stato tutto inutile?
Credo che l'autrice abbia voluto sottolineare l'importanza di vivere la propria vita con coraggio, senza fuggire, anche di fronte alle situazioni più dolorose; ma, soprattutto, che abbia voluto evidenziare l'importanza di esprimere chiaramente i propri pensieri e di agire seguendo i propri sentimenti, senza timori, per non ritrovarsi a vivere una vita fatta di rimpianti. E tutto questo lo fa trasmettendoci un messaggio di fiducia e di speranza per il futuro.