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Heartwarming, heart-warming.
Simili ma diversi, come una potenziale coppietta. Il primo significa "commovente", quindi che colpisce le nostre emozioni e scatena in noi un moto sentimentale di coinvolgimento. Il secondo significa, letteralmente, "che scalda il cuore". Questa coppia di parole simili ma diverse definisce perfettamente "Tsuredure Children", anime che parla d'amore, amore sentimentale, nell'accezione più ampia del termine. Per farlo, senza incagliarsi in una coppia principale (che comunque, ai miei occhi, c'è) e tante coppie secondarie, la serie si arma di un esercito di personaggi, con cui mostrarci le tante sfaccettature di quella pietra preziosa color cremisi che è l'amore.
L'amore incerto, l'amore timido, l'amore passionale, l'amore nato dall'ammirazione, dalla gentilezza, da un'amicizia di lunga data che si sveglia, e scopre d'essere qualcosa di più.
"We were seventeen, but he was sweet and it was true", cantava un brano di un noto film per sognatori, e qui ci siamo vicini: i protagonisti sono tutti compagni di scuola, adolescenti, quindi se non seventeen poco ci manca, e vivono il turbinio dei loro sentimenti intrecciando le loro vite ai doveri scolastici, che a volte si rivelano pure provvidenziali...

Vi siete mai dichiarati? Siete mai stati seduti in una stanza, pregando per un sì, in attesa di un segno, di una risposta, emozionati, tesissimi, prede assolute dell'ansia?
In quei momenti, può capitare di sentire un terribile freddo alle mani, freddo che, in caso di piccolo grande miracolo, sparisce abbastanza in fretta.
Ancora, heart-warming.
Silenziosamente, "Tsuredure Children" vuole "contagiarci" con l'emozione dell'amore che nasce, mostrandoci un inizio di vicende immerso nella neve, in pieno inverno, e chiudendosi con l'inizio dell'estate: come il corpo, così il cuore e il paesaggio si riscaldano, grazie all'inarrestabile correre delle stagioni, inamovibile come un sentimento radicato nel nostro cuore e impossibile da rimuovere. L'anime, dunque, sfrutta lo scorrere del tempo per trasmetterci la sensazione "riscaldante" di una felicità che piano piano cresce, rendendoci consapevoli della sua presenza.
L'uragano dell'amore è fatto di tante piccole folate di vento emotive, e con il "trucco" delle coppie multiple quest'anime ce le fa provare praticamente tutte: l'illusione di poter essere felici, l'illusione di non poterlo essere, il dubbio, la paura, l'incertezza, i piccoli malintesi, quelli grandi, gli errori, quelli sciocchi e quelli gravi, tutto vissuto dal punto di vista di un ragazzo di oggi, di una persona di oggi.
L'amore ai tempi dello smartphone, dove un messaggio non visualizzato ci fa fare viaggi mentali danteschi (perché infernali) tanto quanto una mano non presa, lasciata, un bacio dato troppo presto o rifiutato o voluto o mancato. E non menzioniamo quelli visualizzati e lasciati lì, ci sembra quasi di vedere un mazzo di rose buttato nel cestino, rifiuto amoroso nella sua accezione più letterale.
E, sì, probabilmente è solo un film mentale interiore, però in quel film mentale ci viviamo finché non esce fuori un "The End".

Non bisogna farsi, però, distrarre da tutti questi dubbi e incubi: lo spirito di "Tsuredure Children" è uno spirito allegro, solare, positivo e, spesso, comico: la serie è ricca di un umorismo genuino, che intrattiene e diverte, per la maggior parte del tempo.
Perché, per quanto per amore si soffra, è così che dev'essere l'amore ed è così che va rappresentato: con allegria, felicità e risate, perché, se un amore fa più male che bene, non è un amore giusto, è un amore velenoso, che va risolto, in qualunque modo, al più presto.
Felicità e positività sono trasmessi anche dal comparto visivo dell'anime: i personaggi sono tanto semplicistici nell'aspetto, quasi stilizzati, quanto espressivi, con enormi sorrisi a V che fanno ben capire cosa stanno provando in quel momento.
Si fa anche un largo uso di deformazioni comiche di volti e corpi dei personaggi, mettendo da parte il realismo a favore di un'espressività maggiore, come il sentimento, in noi, prende facilmente il posto della razionalità.
La sensazione d'allegria è trasmessa anche da un ampio uso di colori accesi, che ammantano tutte le vicende di una luce brillante, anche considerate le chiome multicolore dei protagonisti. Chiome multicolore necessarie, perché, dato il contesto, purtroppo solo da queste e da pochi altri dettagli è possibile distinguere fisicamente i personaggi l'uno dall'altro, ed essendo il cast estremamente ricco di protagonisti tutti sullo stesso piano, questo col tempo diventa un problema (non particolarmente drammatico, però).

La sensazione di allegria e l'umorismo fulminante vengono alimentati anche dal fatto che la serie è strutturata in episodi da dieci minuti ciascuno circa, divisi in quattro micro-puntate, ognuna con protagonista una coppia differente, scelta liberamente: non sappiamo prima dell'inizio della puntata quali coppiette ne saranno protagoniste, e questo, aggiunto al dono della sintesi delle storie brevi, rende il tutto estremamente leggero e frizzante, perché, se anche dovesse capitare qualcosa di noioso, o dovesse essere presente una coppia che poco ci aggrada (ma è difficile!), questa non durerà più di tre minuti sullo schermo, alleggerendo un genere, quello sentimentale, che troppo spesso rischia d'appesantirsi a causa dell'esplorazione interiore dei protagonisti.
La brevità delle singole "avventure" però non deve far pensare a una certa inconcludenza nella narrazione, o a una scarsità di contenuti: la serie sa, semplicemente, esprimersi come dovrebbe esprimersi l'amore in sé, non con migliaia di parole vuote e orpelli, ma con estrema semplicità e genuinità, portando avanti le storie d'amore di tutti e facendo raggiungere a tutte uno status ben preciso, perché "conclusione" non è il termine più adatto per le relazioni di una serie così positiva.

Questo ovviamente non significa che per tutte le coppie sarà sempre tutto rose e fiori: l'amore e i suoi lati oscuri possono fare veramente male, soprattutto se, come i giovani protagonisti di questa serie, si ha spesso difficoltà a gestirlo e dimostrarlo nel modo corretto.
Ed è giusto che sia così: una sensazione forte come l'amore, priva di "spine", perderebbe molto del suo fascino, diventerebbe scontata, e "Tsuredure Children" stesso, scontato non è.
Niente e nessuno ci dice che i sogni sentimentali di tutti si realizzeranno, ed è giusto così, perché la sensazione di "cuore che si scalda" non si può avere se non c'è, prima, un po' di freddo da ansia.
D'altronde lo dice anche l'opening: I wish, I feel, my sweet. Opening ("Aimai Moko" di Inori Minase) che, come la serie, è dolcissima e dalla sonorità positiva, che ben introduce le vicende dei numerosi protagonisti, così come estremamente adatta è l'ending, "Dear" di Yui Ogura, che morbidamente e con tono quasi malinconico chiude ogni puntata.
Per quanto la combinazione "opening allegra, ending lenta" sia vecchia quanto gli anime stessi, in questo particolare frangente si rivela assai azzeccata, dando una sferzata d'allegria prima dell'inizio delle "danze", con le vicende tenerissime e assurde delle coppie protagoniste, e una specie di "coccola sonora" poi, una volta che la frenesia delle avventure degli innamorati è giunta a placarsi.

"Tsuredure Children" è dolcezza pura, ma non è melenso: dovendolo paragonare a un sapore dolce, è più simile alle caramelle frizzanti, elettrico, divertente e particolare, tanto da distinguersi e farsi ricordare facilmente.
La serie non si permette di produrre miele su miele, perché è troppo occupata a incanalare e spargere tutta la sua energia emotiva colorata attraverso le sue quattro, rapidissime puntate per volta, divertendo, emozionando e narrando, con una semplicità sorprendente, tante piccole grandi storie d'amore.
Ci apre rapidissime finestre sulle vite sentimentali dei protagonisti, facendoci sentire circondati dagli abitanti di questo microcosmo scolastico, quasi come fossimo anche noi studenti di quell'istituto.
Adatto ai romantici, ma non solo: adatto a chi vuole una storia estremamente positiva, a chi vuole ridere genuinamente, a chi si vuole affezionare, a chi ama i cast particolarmente nutriti, i personaggi caratterizzati e strani, ma credibili, a chi ama l'amore e a chi fa fatica a seguire una serie sentimentale (perché questa, molto abilmente, si libera di numerosi dei problemi delle storie d'amore medie).
Consigliato sostanzialmente a tutti, insomma, perché è un anime poliedrico, energico e, perché no, anche poco impegnativo da seguire.