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L'incipit non promette nulla di buono, senza senso: una ragazzina (immatura?) insegue un gatto per dargli un cioccolatino. Per di più sembra sia stato messo più impegno nell'animazione del gatto che nella sua. La tentazione di smettere qua è forte... Il background si salva, continuo un altro po'.
Arriva la sigla di apertura e parte la canzoncina allegra. Da esperienze passate mi dico che forse è meglio andare avanti di un minuto e mezzo (ormai lo standard), ma esito. Una volta finita mi convinco che non è poi così male. Inaspettatamente prosegue in modo positivo, l'animazione diventa più fluida (ci mancava solo che le dita non si muovessero a tempo di musica). Strano osservare sulle facce degli spettatori varie emozioni (noia compresa), mi aspettavo di veder ritratto Kousei come il nuovo Beethoven che lascia tutti a bocca aperta. Punto a favore.
Poi si cade di nuovo in basso come nell'introduzione, e riecco l'impulso di cambiare anime. Segue una scena nonsense: Arima viene colpito alla testa, sanguina, e si vede Tsubaki che non si preoccupa minimamente per lui; pochi istanti dopo il sangue scompare come per magia, ma il vero problema è che, contrariamente a prima, Tsubaki dà di matto per paura che Arima si possa ferire alla mano, quando prova a raccogliere un pezzo di vetro. Troppo forzato questo passaggio da un atteggiamento a un altro di punto in bianco. Inoltre, come ha fatto a non riconoscerlo quando è entrata nella stanza, se sono amici d'infanzia!?
Andando avanti, noto con dispiacere che in assenza di un primo piano i dettagli dei personaggi vengono trascurati.

Questa parte di recensione l'ho scritta durante il primo episodio, precisamente durante la metà del primo episodio. Ho provato a mantenere un atteggiamento simile e criticare anche il resto degli episodi, ma è stato vano. Questo perché, nonostante la prima impressione negativa, "Your Lie in April" mi ha preso e non volevo metterlo in pausa, tantomeno fermarmi dopo un episodio.

Mi sono lamentato per i disegni, ma, quando servivano i dettagli, questi non sono mai mancati.
Mi sono lamentato per la sigla, ma questa da orecchiabile è passata a buona, e poi a fantastica. Sia la musica sia l'animazione. Peccato che a metà serie viene introdotta un'altra.
Mi sono lamentato per la caratterizzazione dei personaggi, ma ovviamente non puoi avere tutto fin dall'inizio e, nel susseguirsi degli episodi, ogni loro azione ha avuto un senso e il suo perché. Ad esempio, avevo l'impressione che Watari non venisse affatto sviluppato, ma poi la scena del bagno è stata più che sufficiente per comprenderlo. Ciò che è stato detto su ogni personaggio è bastato per inquadrarlo nella storia. Su chi si doveva dire tanto, si è detto tanto. Su chi si doveva dire poco, si è detto poco. Pensavo che Aiza fosse stata introdotta per riempire e allungare la serie, eppure non hanno divagato o cambiato trama. Le relazioni tra i protagonisti sono state sviluppate in modo adeguato, né velocemente né lentamente (poi, se un personaggio non si accorge delle emozioni di chi ha intorno, è un altro discorso).
Le scene comiche non abbondano, e dunque non diventano fastidiose, lasciano spazio ai momenti drammatici (d'altronde si rispetta la definizione di commedia drammatica).

Nonostante avessi iniziato un altro anime pochi giorni dopo aver finito "Your Lie in April", i miei pensieri erano ancora su quest'ultimo.
A chi vuole iniziarlo vorrei dire solo una cosa: il genere non è commedia.