Recensione
Recensione di Focasaggia
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«Hitori no Shita: The Outcast 2» ("Yi Ren Zhi Xia Di Er Ji" originalmente) è un anime, a cura dello studio di animazione Emon Animation Company, tratto dal manhua di successo "Yi Ren Zhi Xia" scritto da Dong Man Tang e disegnato da Mi Er, che facendo seguito alla prima parte narra di un torneo per decretare il nuovo Tensei e delle sue conseguenze.
La storia riprende da dove terminata la precedente, Cho Soran e Fu Hoho verranno invitati a partecipare al torneo organizzato per decretare il nuovo Tensei, a questo evento parteciperanno molti dei personaggi noti a cui si aggiungeranno alcuni che successivamente svolgeranno un ruolo importante, quali Shokatsu Sei e Ouya che daranno vita alle sfide più interessanti. Di tale distrazione approfitterà l'organizzazione denominata Zensei.
Il fascino del torneo, per quanti si siano fatti in tanti anni di animazione, non ha mai perso quel gusto dolce e salato al contempo, in questo caso a farla da padrone saranno tecniche magiche a confronto, mentre le arti marziali saranno poco utilizzate, in molti episodi vi sarà una parte, talvolta eccessiva, dedicata ai dialoghi che spezzeranno l'azione. La parte comica è ridotta rispetto alla precedente serie ma presente, anche con alcune trovate di dubbio gusto che potrebbero non piacere. Molti degli scontri risulteranno brevi ma intensi, a pochi di essi verrà dato maggior spazio.
I nuovi personaggi introdotti sono interessanti, oltre ai due citati sopra si ricorda Kyokei della Zensei che saprà regale un finale di serie davvero notevole. L'anziano Cho Jiiei è garanzia di forza, la sua rabbia sarà poi trasposta in un OAV a parte. La psicologia dei personaggi viene poco approfondita in questa serie.
Le animazioni risultano fluide e dinamiche, curate dallo studio Emon Animation Company di recente fondazione (2015) che ha sempre seguito l'anime nelle sue varie serie, il loro lavoro migliora, matura, si evolve fino ad esplodere nella successiva terza stagione. I disegni sono curati, chiari, sempre comprensibili. Come nella serie precedente l'opening ha una versione originale (in cinese) e una nell'edizione giapponese, in questo caso la prima risulta più ritmata della seconda.
Consigliato a chi apprezza un buon misto di azione e comicità, con una punta drammatica.
La storia riprende da dove terminata la precedente, Cho Soran e Fu Hoho verranno invitati a partecipare al torneo organizzato per decretare il nuovo Tensei, a questo evento parteciperanno molti dei personaggi noti a cui si aggiungeranno alcuni che successivamente svolgeranno un ruolo importante, quali Shokatsu Sei e Ouya che daranno vita alle sfide più interessanti. Di tale distrazione approfitterà l'organizzazione denominata Zensei.
Il fascino del torneo, per quanti si siano fatti in tanti anni di animazione, non ha mai perso quel gusto dolce e salato al contempo, in questo caso a farla da padrone saranno tecniche magiche a confronto, mentre le arti marziali saranno poco utilizzate, in molti episodi vi sarà una parte, talvolta eccessiva, dedicata ai dialoghi che spezzeranno l'azione. La parte comica è ridotta rispetto alla precedente serie ma presente, anche con alcune trovate di dubbio gusto che potrebbero non piacere. Molti degli scontri risulteranno brevi ma intensi, a pochi di essi verrà dato maggior spazio.
I nuovi personaggi introdotti sono interessanti, oltre ai due citati sopra si ricorda Kyokei della Zensei che saprà regale un finale di serie davvero notevole. L'anziano Cho Jiiei è garanzia di forza, la sua rabbia sarà poi trasposta in un OAV a parte. La psicologia dei personaggi viene poco approfondita in questa serie.
Le animazioni risultano fluide e dinamiche, curate dallo studio Emon Animation Company di recente fondazione (2015) che ha sempre seguito l'anime nelle sue varie serie, il loro lavoro migliora, matura, si evolve fino ad esplodere nella successiva terza stagione. I disegni sono curati, chiari, sempre comprensibili. Come nella serie precedente l'opening ha una versione originale (in cinese) e una nell'edizione giapponese, in questo caso la prima risulta più ritmata della seconda.
Consigliato a chi apprezza un buon misto di azione e comicità, con una punta drammatica.
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