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“Osamake: Romcom Where the Childhood Friend Won't Lose”, come dice il titolo, è una commedia romantica, ma con una differenza: la vincitrice sarà l'amica d'infanzia. Ma ovviamente tutto l'harem sarà composto da amiche d'infanzia.

Partirei dai lati positivi, il character design e l'ending. I colori e le linee morbide sono davvero azzeccati per un’opera del genere. L’ending è davvero carina, a differenza dell’opening che non è nulla di che; chiariamoci, anche l’ending non è la migliore che io abbia mai ascoltato, ma ha un bel ritmo e il lato grafico ha dei bei disegni, ho trovato le parti con i personaggi chibi disegnate con uno stile piacevole.

Ora passiamo ai lati negativi, che sono ovviamente tutto il resto.
La vicenda comincia quando il nostro protagonista, ex star della televisione, comincia a credere che la ragazza più popolare della scuola sia innamorata di lui, perché lei gli rivolge la parola, tornano a casa insieme, visto che devono percorrere la stessa strada, e si è commossa perché lui ha detto di aver amato la light novel che lei ha scritto. Ovviamente dei buoni motivi per credere di piacere a qualcuno. Il brillante protagonista, però, deve fare i conti con la cruda realtà: a quanto pare, la ragazza lo ha illuso. Dietro le lacrime di commozione, dopo che qualcuno fa degli apprezzamenti sulla tua opera, non si nascondeva una tenera fanciulla innamorata del nostro, per nulla egocentrico, protagonista. Bensì una perfida ragazza che si permette di illudere il povero protagonista, infatti, a quanto pare, la popolare ragazza sta uscendo con un altrettanto popolare senpai. In aiuto del protagonista ferito viene Kuroha, una sua amica d'infanzia, che è stata rifiutata tempo prima dal protagonista, che gli propone di vendicarsi della ragazza popolare.

Questo è l’incipit dell’anime, e già da qui si può capire quanto sia fastidioso e stupido Sueharu, il protagonista, ma anche gli altri personaggi non saranno da meno.

Infatti ora voglio parlare dei personaggi, la parte peggiore di quest’anime.

Partiamo dal protagonista. Sueharu Maru, come già detto, è un ex attore bambino, che ha abbandonato la televisione per via della morte della madre, che avviene in una maniera ridicola. Non c’è molto da dire su di lui, tranne che è stupido, e per questo viene manipolato dalle ragazze dell’harem, per cercare di farlo innamorare. Per esempio, una delle ragazze cerca di farlo sentire in colpa, facendo finta di perdere la memoria a causa di un trauma emotivo, una soluzione degna delle migliori soap opera, e il nostro protagonista ci crede.

Passando alle ragazze dell’harem, abbiamo Kuroha Shida, la prima amica d’infanzia, che ricalca appieno il suo stereotipo. Dovrebbe essere un personaggio profondo, che si fa carico delle responsabilità di sorella maggiore, ci viene mostrato in una scena e poi mai più. È protagonista di molte scelte e scene ridicole, come il fatto che, dopo un video virale in cui lei rifiuta Sueharu, un’agenzia per attori la vuole scritturare come attrice. Logico, no?

Nel meraviglioso harem abbiamo anche la popolare Shirokusa Kachi. Lei è perfetta, è popolare, è bella, è una modella che va anche in TV, un’affermata autrice di light novel che ha vinto un importante premio già alla sua prima opera. Salvo dimenticarci di quest’ultima cosa alla puntata cinque, da quel punto in poi non si parlerà più del suo essere un’autrice.
Tutta la sua esistenza gira intorno al protagonista. Inizialmente, per vendicarsi del protagonista, che ha fatto l’errore di averci giocato due volte quando erano piccoli (ciò ovviamente la eleva a status di amica d’infanzia), e di averla scambiata per un maschio. La matura Kachi farà di questo il motivo della sua esistenza. Più tardi nella storia vivrà solo per cercare di far innamorare il protagonista.

Più tardi nella storia l’harem si arricchirà di Maria Momosaka, che ha il ruolo di amica d’infanzia loli, con atteggiamenti da sorellina. L’unica cosa che dico su di lei è che ho sperato che facesse una fine brutta e dolorosa.

Un’opera come “Osamake: Romcom Where the Childhood Friend Won't Lose” non riesce nemmeno a divertire, anche se ci prova disperatamente.
La sconsiglio a chiunque, anche a chi - come me - è un fan delle commedie romantiche.
Le uniche emozioni che avrete dopo la visione saranno la noia e il fastidio per tutte quelle scene stupide e forzate, di cui quest’opera è piena.