logo AnimeClick.it

-

Di solito le storie di zombie non mi piacciono, ma, anche se qui sono di semplice contorno, la storia non decolla. Per carità, le animazioni sono molto buone e la trama aveva del potenziale. Sprecato.
La prima parte ispirata a quanto lasciato di “Project Itoh” è un po’ lenta e non brilla, la seconda parte ispirata da Toh EnJoe, che ha concluso il romanzo da cui è tratta l’opera, è un po’ confusionaria, non risponde a varie domande, anche se è più basata sull’azione.

Io odio anche i peplum (succedeva di più quando ero ragazzo) e gli autori qui imitano la brutta abitudine di quei film in cui personaggi celebri della tradizione greco-romana venivano citati o resi protagonisti di storie completamente inventate o poco verosimili. Fare del citazionismo mettendo i nomi di personaggi di romanzi celebri dell’ottocento (Frankenstein, Watson, Venerdì, Karamazov...) che però si comportano in modo diverso da come si comportavano in quei romanzi è solo una strada comoda per sembrare colti.
E non diciamo che in contesti diversi i personaggi famosi di Mary Shilley, Arthur Conan Doyle, Daniel Defoe, Fedor Dostoevskij si comporterebbero in modo diverso... questo è lampante, il problema è che qui si parla anche di anima, e quei personaggi hanno un’anima che li renderebbe persone con comportamenti sempre simili anche se diversi in base al contesto. Ma qui andiamo nel campo della filosofia, e non riuscirei ad argomentare bene. Diciamo solo che i loro comportamenti sono assurdi in base all’essenza che ha istillato il loro creatore originario. Poi si può fare di tutto: ho letto un romanzo in cui Machiavelli indagava su delitti perpetrati da Savonarola, siamo al livello della pseudo-storia che possiamo trovare in "Arte", serie TV in cui si spaccia un’Italia rinascimentale dove i personaggi non vivono l’anima del tempo. È l’eterno duello fra “Ivanoe” e i suoi eredi e “I promessi sposi” e chi si ispira al Manzoni.

Comunque, non volendola tirare per le lunghe, infognandomi sulla scarsa attenzione alla psicologia dei personaggi, gli assegno un cinque.