Recensione
Tokyo Ghoul
7.5/10
Recensione di VeganWarrior
-
"Io... sono un ghoul"
Tokyo Ghoul.
Interessato tantissimo dalla popolarità, e soprattutto dalle tematiche che sembrava trattare questo manga, alla prima possibilità l'ho recuperato.
La trama si svolgerà in una Tokyo alternativa dove gli esseri umani vivono con la consapevolezza dell'esistenza dei ghoul, esseri simili agli umani ma che cacciano e divorano questi ultimi.
Il nostro protagonista, Ken Kaneki, si ritroverà, dopo varie circostanze a ricevere trapiantati degli organi di ghoul. Da questo momento la sua vita cambierà.
Ho evitato di spoilerare troppo riguardo la trama per evitare di rovinare la lettura, in quanto secondo me la storia è ben scritta sotto il punto di vista della costruzione, molto meno sotto il punto di vista della spiegazione.
La tematica principale è il punto di vista da un individuo che si trova fra due mondi, come verrà rimarcato più volte durante la storia. Kaneki inizia a conoscere i ghoul, li vede non più dal punto di vista di predatori, ma di individui con dei sentimenti, ne conosce i drammi e le difficoltà. Allo stesso tempo resta una persona che ha vissuto nel mondo degli umani per la maggior parte della sua vita, quindi non vede gli umani come prede e non riesce a contemplare la caccia dei ghoul a discapito della razza umana.
Quindi verrà evidenziata ed analizzata questa conflittualità che affligge Kaneki.
Questa secondo me è la tematica principale, poi ovviamente di contorno ci saranno anche altri temi toccati, come la violenza, il sadismo, la mancanza di empatia ed anche gli abusi, fisici e psicologici.
Ovviamente questo dipende da persona a persona per come vi colpiscono alcune scene e dei piccoli flashback che vengono proposti, niente di più e niente di meno.
I personaggi sono gradevoli e abbastanza variegati. Ovviamente Kaneki sarà il personaggio più riuscito, assistere al suo sviluppo fisico e psicologico è stato davvero entusiasmante sotto alcuni punti di vista, anche se a mio avviso sarebbe servito un po' di più per renderlo iconico.
I personaggi secondari saranno tanti e molto vari, anche se mi è sembrato che alcuni siano rimasti un po' troppo in ombra, nel senso che l'autore non li ha approfonditi più di tanto, ed infatti spesso ho avvertito una sensazione di incompiuto nei loro riguardi.
Ciò nonostante credo sia comunque sbagliato non riconoscere, quantomeno lo sforzo, di aver voluto proporre tanti personaggi che comunque non annoiano mai e tutti con un carattere differente, ed in alcuni casi con dei background per nulla scontati.
Artisticamente mi trovo abbastanza in conflitto, perché lo stile mi è piaciuto molto, ed in alcune tavole si raggiunge davvero un livello alto. Alcune scene sono crude e trasmettono bene la pesantezza del momento ed in alcuni casi anche la condizione psicologica di alcuni personaggi.
Di contro, alcune tavole invece mi sono sembrate più abbozzate ed abbastanza spesso ho avuto un po' di difficoltà a seguire le azioni dei combattimenti.
Comunque resta valido e solido come tipo di disegno, ma credo che possa piacere in maniera differente da persona a persona.
Fra i lati negativi ci sono sicuramente i tanti interrogativi, forse anche importanti, che non vengono svelati. Alcuni personaggi con un altissimo potenziale persi nel nulla, o comunque senza aver avuto la possibilità di esprimersi.
Anche l'idea del Kagune mi è piaciuta tanto, ma credo che non sia stato espresso al massimo potenziale, anzi secondo me è stato reso più complesso di quello che in realtà fosse, con un sistema di 4 diverse tipologie di kagune con punti deboli e di forza fra di loro che in sostanza è stato quasi inutile come concetto, ed infatti non mi è sembrato così importante al fine degli scontri specialmente con lo scorrere della storia.
In conclusione Tokyo Ghoul rientra fra i must di un collezionista?
La risposta purtroppo è no.
Non fraintendetemi, l'opera è valida, con una complessa rete di rapporti, personali e politici. Kaneki è un personaggio con cui si empatizza molto velocemente e che piace. E la storia non è neanche male, semplicemente alla fine non si realizza. Lascia troppi dubbi, ottimi colpi di scena che comunque lasciano più curiosità che altro, spesso mi sono ritrovato a pensare "ma come va a finire questa storia?".
Ed è un peccato perché sarebbe bastato un po' in più per rendere questo lavoro un ottimo manga, ma mi rendo conto che oggettivamente andrebbe consigliato solo agli amanti del genere.
P.S. Questa recensione è basata sulla sola lettura di Tokyo Ghoul, il seguito, la serie RE, ancora non l'ho letta quindi questa recensione è a caldo delle mie impressioni riguardanti la storia fino alla fine della prima serie.
Tokyo Ghoul.
Interessato tantissimo dalla popolarità, e soprattutto dalle tematiche che sembrava trattare questo manga, alla prima possibilità l'ho recuperato.
La trama si svolgerà in una Tokyo alternativa dove gli esseri umani vivono con la consapevolezza dell'esistenza dei ghoul, esseri simili agli umani ma che cacciano e divorano questi ultimi.
Il nostro protagonista, Ken Kaneki, si ritroverà, dopo varie circostanze a ricevere trapiantati degli organi di ghoul. Da questo momento la sua vita cambierà.
Ho evitato di spoilerare troppo riguardo la trama per evitare di rovinare la lettura, in quanto secondo me la storia è ben scritta sotto il punto di vista della costruzione, molto meno sotto il punto di vista della spiegazione.
La tematica principale è il punto di vista da un individuo che si trova fra due mondi, come verrà rimarcato più volte durante la storia. Kaneki inizia a conoscere i ghoul, li vede non più dal punto di vista di predatori, ma di individui con dei sentimenti, ne conosce i drammi e le difficoltà. Allo stesso tempo resta una persona che ha vissuto nel mondo degli umani per la maggior parte della sua vita, quindi non vede gli umani come prede e non riesce a contemplare la caccia dei ghoul a discapito della razza umana.
Quindi verrà evidenziata ed analizzata questa conflittualità che affligge Kaneki.
Questa secondo me è la tematica principale, poi ovviamente di contorno ci saranno anche altri temi toccati, come la violenza, il sadismo, la mancanza di empatia ed anche gli abusi, fisici e psicologici.
Ovviamente questo dipende da persona a persona per come vi colpiscono alcune scene e dei piccoli flashback che vengono proposti, niente di più e niente di meno.
I personaggi sono gradevoli e abbastanza variegati. Ovviamente Kaneki sarà il personaggio più riuscito, assistere al suo sviluppo fisico e psicologico è stato davvero entusiasmante sotto alcuni punti di vista, anche se a mio avviso sarebbe servito un po' di più per renderlo iconico.
I personaggi secondari saranno tanti e molto vari, anche se mi è sembrato che alcuni siano rimasti un po' troppo in ombra, nel senso che l'autore non li ha approfonditi più di tanto, ed infatti spesso ho avvertito una sensazione di incompiuto nei loro riguardi.
Ciò nonostante credo sia comunque sbagliato non riconoscere, quantomeno lo sforzo, di aver voluto proporre tanti personaggi che comunque non annoiano mai e tutti con un carattere differente, ed in alcuni casi con dei background per nulla scontati.
Artisticamente mi trovo abbastanza in conflitto, perché lo stile mi è piaciuto molto, ed in alcune tavole si raggiunge davvero un livello alto. Alcune scene sono crude e trasmettono bene la pesantezza del momento ed in alcuni casi anche la condizione psicologica di alcuni personaggi.
Di contro, alcune tavole invece mi sono sembrate più abbozzate ed abbastanza spesso ho avuto un po' di difficoltà a seguire le azioni dei combattimenti.
Comunque resta valido e solido come tipo di disegno, ma credo che possa piacere in maniera differente da persona a persona.
Fra i lati negativi ci sono sicuramente i tanti interrogativi, forse anche importanti, che non vengono svelati. Alcuni personaggi con un altissimo potenziale persi nel nulla, o comunque senza aver avuto la possibilità di esprimersi.
Anche l'idea del Kagune mi è piaciuta tanto, ma credo che non sia stato espresso al massimo potenziale, anzi secondo me è stato reso più complesso di quello che in realtà fosse, con un sistema di 4 diverse tipologie di kagune con punti deboli e di forza fra di loro che in sostanza è stato quasi inutile come concetto, ed infatti non mi è sembrato così importante al fine degli scontri specialmente con lo scorrere della storia.
In conclusione Tokyo Ghoul rientra fra i must di un collezionista?
La risposta purtroppo è no.
Non fraintendetemi, l'opera è valida, con una complessa rete di rapporti, personali e politici. Kaneki è un personaggio con cui si empatizza molto velocemente e che piace. E la storia non è neanche male, semplicemente alla fine non si realizza. Lascia troppi dubbi, ottimi colpi di scena che comunque lasciano più curiosità che altro, spesso mi sono ritrovato a pensare "ma come va a finire questa storia?".
Ed è un peccato perché sarebbe bastato un po' in più per rendere questo lavoro un ottimo manga, ma mi rendo conto che oggettivamente andrebbe consigliato solo agli amanti del genere.
P.S. Questa recensione è basata sulla sola lettura di Tokyo Ghoul, il seguito, la serie RE, ancora non l'ho letta quindi questa recensione è a caldo delle mie impressioni riguardanti la storia fino alla fine della prima serie.
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