Recensione
New Game!
6.5/10
Devo dire che quando l'ho cominciato non avevo molte pretese, ma poco a poco mi ha conquistato.
Certo, l'aspetto realistico su come vanno davvero le cose all'interno di un'azienda che realizza videogiochi lascia molto a desiderare: dubito fortemente che chi lavora realmente a dei videogiochi abbia il tempo di mettersi a fare pausa tè con tanto di biscottini, il tutto condito con chiacchiere da salotto.
La prima stagione mi aveva preso molto, forse perché inconsciamente ci si rispecchia in Aoba, neo-assunta per la primissima volta dopo il diploma, che deve faticare per riuscire a creare un personaggio secondario che vagherà per la città in cui si ambienta il videogioco in corso di creazione.
La seconda stagione, purtroppo, l'ho trovata parecchio noiosa e forse non era così necessaria.
O forse, 12 episodi erano troppi per mostrare ciò che era davvero importante.
Quindi ci si ritrova con episodi che sostanzialmente non servono a nulla.
Nella prima stagione, almeno, la creazione del videogioco proseguiva di episodio in episodio, vedendo attivamente i progressi che venivano compiuti.
Nella seconda stagione, invece, è tutto più "sì, stiamo creando un nuovo videogioco, ma è molto meglio far vedere le protagoniste che fanno le scemotte", così ci si ritrova a dover vedere una che finge di non essere un otaku quando rivede un'amica delle superiori; la capa tal dei tali che ha il pallino di tutto ciò che riguarda il militare; l'amica di Aoba che inizialmente è insopportabile perché non capisce quanto Aoba sia impegnata con il lavoro, continuando a stressarla con cose tipo "andiamo a vedere questo domani? Andiamo laggiù, dopodomani?" per poi arrabbiarsi perché riceve rifiuti e piuttosto ci va da sola.
Se io andassi ancora all'università (che è ciò che sta facendo l'amica di Aoba), non mi permetterei mai di comportarmi così verso una persona che sta lavorando.
Dall'essere una visione cominciata nel migliore dei modi, purtroppo è finita nel peggiore.
Sono arrivata alla fine contentissima di chiudere una volta per tutte con questo anime.
Certo, l'aspetto realistico su come vanno davvero le cose all'interno di un'azienda che realizza videogiochi lascia molto a desiderare: dubito fortemente che chi lavora realmente a dei videogiochi abbia il tempo di mettersi a fare pausa tè con tanto di biscottini, il tutto condito con chiacchiere da salotto.
La prima stagione mi aveva preso molto, forse perché inconsciamente ci si rispecchia in Aoba, neo-assunta per la primissima volta dopo il diploma, che deve faticare per riuscire a creare un personaggio secondario che vagherà per la città in cui si ambienta il videogioco in corso di creazione.
La seconda stagione, purtroppo, l'ho trovata parecchio noiosa e forse non era così necessaria.
O forse, 12 episodi erano troppi per mostrare ciò che era davvero importante.
Quindi ci si ritrova con episodi che sostanzialmente non servono a nulla.
Nella prima stagione, almeno, la creazione del videogioco proseguiva di episodio in episodio, vedendo attivamente i progressi che venivano compiuti.
Nella seconda stagione, invece, è tutto più "sì, stiamo creando un nuovo videogioco, ma è molto meglio far vedere le protagoniste che fanno le scemotte", così ci si ritrova a dover vedere una che finge di non essere un otaku quando rivede un'amica delle superiori; la capa tal dei tali che ha il pallino di tutto ciò che riguarda il militare; l'amica di Aoba che inizialmente è insopportabile perché non capisce quanto Aoba sia impegnata con il lavoro, continuando a stressarla con cose tipo "andiamo a vedere questo domani? Andiamo laggiù, dopodomani?" per poi arrabbiarsi perché riceve rifiuti e piuttosto ci va da sola.
Se io andassi ancora all'università (che è ciò che sta facendo l'amica di Aoba), non mi permetterei mai di comportarmi così verso una persona che sta lavorando.
Dall'essere una visione cominciata nel migliore dei modi, purtroppo è finita nel peggiore.
Sono arrivata alla fine contentissima di chiudere una volta per tutte con questo anime.
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