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Proteggi la mia Terra è un’opera realizzata dalla mangaka Saki Hiwatari dal 1987 al 1994; ho recuperato questo manga grazie all’ultima edizione in 12 corposi volumi pubblicata da Panini Comics.
La storia parla di una tipica studentessa delle superiori, Arisu che ha come vicino un ragazzino di 7 anni, Rin che la prende in giro ogni volta che la vede, perciò lei lo detesta.
A scuola, la ragazza si imbatte in due bei ragazzi (Jinpachi e Issei) ma ascoltandoli fraintende la loro relazione e scappa via.
Più tardi, li incontra di nuovo allo zoo con Rin, a cui faceva da babysitter per un giorno. Quando i due ragazzi chiariscono l'equivoco, si scopre che entrambi fanno gli stessi sogni;dicono persino di avere un déjàvu con Arisu.
Tornato a casa, Rin è arrabbiato e geloso dei compagni di scuola della ragazza e nel battibecco fra i due Rin precipita dal balcone.
Da quel momento in poi la storia inizia a dipanarsi sul misterioso potere di Rin e sulle vite precedenti di Arisu e altri ragazzi che si ritrovano a fare dei sogni comuni da cui si scoprirà che ognuno di loro aveva una vita precedente e una misteriosa missione sulla luna.
Quest’opera è fra le più originali ma, al tempo stesso, più ingarbugliate storie che mi sia mai capitato di leggere. La difficoltà principale, soprattutto nel primi volumi, è ricordarsi chi sono tutti i personaggi e le loro controparti nelle vite precedenti. Inoltre, vengono introdotte anche altre persone che rendono il tutto molto difficile da seguire.
C’è stato di sicuro un gran lavoro per caratterizzare le diverse personalità però alla fine non sono riuscita ad affezionarmi a nessuna di loro e a gran parte del cast avrei fatto fare una brutta fine.
I poteri esper hanno all’inizio attirato la mia attenzione, ma gli scontri sono stati piuttosto confusi tanto da non capire chi stesse avendo la peggio fino all’ultimo.
Mi ha intrigato di più il racconto del passato di Shion (ovvero Rin) e di Mokuren (ovvero Arisu) mentre ciò che è accaduto sulla base spaziale mi ha spesso annoiato fino al momento più traumatico.
Il finale mi sembra stato fatto solo per venire incontro ai fan perché lo considero al quanto improbabile sia per la differenza di età fra i due protagonisti sia per tutto ciò che ha combinato in precedenza il pestifero Rin e il detestabile Shion.
Resta un buon fumetto, molto ben disegnato che può appassionare chi cerca un’opera diversa dal solito piena di drammi e misteri, in cui spiccano elementi soprannaturali e religiosi.