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8.5/10
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Appena finito di leggere "Takane & Hana", e credo sia il miglior shoujo che mi sia mai capitato di leggere.
A differenza di molti titoli del genere, non è affatto sdolcinato o melodrammatico: a parte un episodio un po’ più serio (ma isolato), evita ogni deriva tossica o lacrimosa. Punta tutto sulla comicità, con un tono leggero e spassoso, che funziona benissimo soprattutto grazie ai due protagonisti.

Takane è un giovane rampollo di una famiglia altolocata: brillante, vanitoso, egocentrico fino al ridicolo, ma anche sinceramente impacciato nelle relazioni umane. Hana, al contrario, è una liceale dal carattere diretto, vivace, senza peli sulla lingua e con una verve che la rende subito simpatica. I due si incontrano per puro caso durante un miai, un incontro prematrimoniale combinato a causa di uno scambio d’identità. Da lì parte una lunga serie di battibecchi, sfide verbali e situazioni assurde: lui tenta di conquistarla ostentando ricchezza e status, lei lo prende continuamente in giro, smascherandone le insicurezze e riportandolo coi piedi per terra. Il risultato? Una dinamica brillante che funziona a meraviglia: tra loro è tutto un gioco di ruoli, scambi di frecciatine e piccole vendette, che però si fonda su un rispetto reciproco sincero e mai banale.
La differenza d’età di dieci anni potrebbe far storcere il naso, ma viene affrontata con grande leggerezza e senza forzature romantiche: i due si muovono su un piano di parità emotiva e intellettuale, ed è questo che rende credibile il loro rapporto. Anzi, a rendere il tutto ancora più gustoso è proprio la tensione tra due mondi apparentemente inconciliabili: l’élite economica di Takane e la quotidianità scolastica di Hana.

Anche i personaggi secondari sono perfettamente riusciti e sempre divertenti: dal playboy italiano Nicola Luciano all’amica trans, dalle famiglie ai compagni di scuola.
Consiglierei questo manga anche a chi solitamente non ama gli shoujo, perchè ribalta completamente i clichè del genere: qui non ci sono sospiri infiniti né baci rubati sotto la pioggia (beh, a parte uno… ma con un cetriolo di mare). Il tono ricorda piuttosto le schermaglie comiche di Sandra e Raimondo.

Peccato che non sia mai stato tratto un anime – e davvero non capisco perché – ma solo un live action.