Recensione
Masurao
7.5/10
Recensione di VeganWarrior
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PER I MODERATORI, questa recensione va a sostituire la precedente.
"Se esistesse un male che la giustizia non può affrontare, allora è compito di chi ha la forza fermarlo."
Masurao
La storia ha come protagonista Takeshi Yamato, un robusto liceale capo di una banda di teppisti. Scopriamo subito che Takeshi ha un carattere rissoso, dovuto a problemi legati alla sua spropositata virilità, capace di intimidire anche l’uomo più virile e temprato. Trasferitosi da Tokyo a Osaka, Takeshi spera di cambiare vita e godersi i piaceri della gioventù. Tuttavia, il suo "segreto" viene ben presto scoperto, costringendolo a tornare nel suo personale incubo.
È proprio in quel momento che scopre l’esistenza di un torneo annuale organizzato nella sua nuova città, il Masurao, una competizione per eleggere l’uomo più forte. Il vincitore non solo guadagna rispetto, ma riceve anche numerosi benefici, tra cui cibo e vestiti gratuiti. Spinto da questa opportunità, Takeshi decide di mettersi in gioco e intraprendere il proprio cammino per diventare il prossimo Masurao.
Masurao, pur restando su toni leggeri, accenna in modo ironico ai concetti di mascolinità tossica, aspettative sociali e autoaffermazione, dando al protagonista un percorso che, pur comico, è anche simbolico della ricerca di identità.
L’opera alterna combattimenti a momenti comici, offrendo un intrattenimento semplice e scorrevole.
Purtroppo non propone spunti di riflessione particolarmente profondi, e rimane un prodotto leggero, ma godibile.
Sul piano visivo, i disegni sono davvero ottimi: lo stile è dettagliato, ma rimane chiaro e leggibile anche nelle scene più dinamiche. La caratterizzazione fisica dei personaggi è varia e ben curata, con un design facilmente distinguibile.
I personaggi sono ben costruiti, dotati di ideali e abilità differenti. Sebbene alcuni tendano a essere un po’ stereotipati, ognuno riesce a risultare simpatico o interessante a modo suo.
In conclusione, Masurao è una buona opera che parte da un pretesto bizzarro per poi evolversi nel classico torneo da battle manga, pieno di botte da orbi e colpi di scena. Personalmente apprezzo molto questo tipo di prodotti, e Masurao non fa eccezione. Ritengo però che, pur essendo un’opera godibile, presenti alcune debolezze, come personaggi fuori contesto (per fortuna marginali) e una risoluzione di certi scontri troppo affrettata e superficiale specialmente nella parte finale.
Masurao non sarà un capolavoro, ma ha chiaro il suo obiettivo, far divertire chi ama i combattimenti assurdi, i protagonisti sopra le righe e un po’ di follia vecchio stile.
VOTO: 7.6
"Se esistesse un male che la giustizia non può affrontare, allora è compito di chi ha la forza fermarlo."
Masurao
La storia ha come protagonista Takeshi Yamato, un robusto liceale capo di una banda di teppisti. Scopriamo subito che Takeshi ha un carattere rissoso, dovuto a problemi legati alla sua spropositata virilità, capace di intimidire anche l’uomo più virile e temprato. Trasferitosi da Tokyo a Osaka, Takeshi spera di cambiare vita e godersi i piaceri della gioventù. Tuttavia, il suo "segreto" viene ben presto scoperto, costringendolo a tornare nel suo personale incubo.
È proprio in quel momento che scopre l’esistenza di un torneo annuale organizzato nella sua nuova città, il Masurao, una competizione per eleggere l’uomo più forte. Il vincitore non solo guadagna rispetto, ma riceve anche numerosi benefici, tra cui cibo e vestiti gratuiti. Spinto da questa opportunità, Takeshi decide di mettersi in gioco e intraprendere il proprio cammino per diventare il prossimo Masurao.
Masurao, pur restando su toni leggeri, accenna in modo ironico ai concetti di mascolinità tossica, aspettative sociali e autoaffermazione, dando al protagonista un percorso che, pur comico, è anche simbolico della ricerca di identità.
L’opera alterna combattimenti a momenti comici, offrendo un intrattenimento semplice e scorrevole.
Purtroppo non propone spunti di riflessione particolarmente profondi, e rimane un prodotto leggero, ma godibile.
Sul piano visivo, i disegni sono davvero ottimi: lo stile è dettagliato, ma rimane chiaro e leggibile anche nelle scene più dinamiche. La caratterizzazione fisica dei personaggi è varia e ben curata, con un design facilmente distinguibile.
I personaggi sono ben costruiti, dotati di ideali e abilità differenti. Sebbene alcuni tendano a essere un po’ stereotipati, ognuno riesce a risultare simpatico o interessante a modo suo.
In conclusione, Masurao è una buona opera che parte da un pretesto bizzarro per poi evolversi nel classico torneo da battle manga, pieno di botte da orbi e colpi di scena. Personalmente apprezzo molto questo tipo di prodotti, e Masurao non fa eccezione. Ritengo però che, pur essendo un’opera godibile, presenti alcune debolezze, come personaggi fuori contesto (per fortuna marginali) e una risoluzione di certi scontri troppo affrettata e superficiale specialmente nella parte finale.
Masurao non sarà un capolavoro, ma ha chiaro il suo obiettivo, far divertire chi ama i combattimenti assurdi, i protagonisti sopra le righe e un po’ di follia vecchio stile.
VOTO: 7.6
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