Recensione
Days with My Stepsister
6.0/10
Alcuni anni fa avevo iniziato a leggere il manga e mi era piaciuto per il fatto che, una volta tanto, due ragazzi che dall’essere sconosciuti si ritrovano fratello e sorella non cadessero negli soliti schemi di innamorarsi, vedersi mezzi nudi, toccare parti private e via dicendo. Del manga in inglese avevo a disposizione pochissimi capitoli e quindi avevo dovuto interrompere la lettura prima che gli eventi potessero svilupparsi adeguatamente.
Ero giusto rimasta che i due ragazzi trovavano un loro equilibrio e in casa convivevano pacificamente.
Però ora, arrivata alla fine dell’anime, mi viene da pensare che l’anime abbia seguito la light novel e abbia ignorato il manga di cui ero riuscita a leggere qualcosa. Per me, la serie è stata una grandissima delusione.
Niente mi ha colpito in particolare, se non la terribile lentezza che ha impregnato ogni singola puntata. Il primo episodio l’ho trovato lento, ma è il primo, la serie deve ufficialmente iniziare, diamogli fiducia.
Con il secondo episodio è andata un pelino meglio, ma da lì in poi la serie ha mantenuto sempre questi toni lenti, dove non succede niente di niente. Basti anche solo vedere che un’intera puntata è dedicata a Yuta che cerca di trovare un metodo per aiutare Ayase a studiare. O un’altra puntata, dove per metà del tempo i due ragazzi stanno seduti al tavolo di casa a parlare e a parlare. E per giunta tirano fuori discorsi complicati, mai robe semplici come invece fanno realmente gli adolescenti.
Ho trovato pesante anche il rivedere gli avvenimenti successi fino a quel momento dal punto di vista di Ayase: ok riproporli come una sorta di film muto, dove lei parla e parla raccontando le sue sensazioni ed esprimendo i suoi pensieri, ma dover buttare via metà episodio per una cosa del genere, proprio no. E oltre a non succedere niente, ci sono anche cose infilate dentro a caso, come Ayase che va in intimo in camera di Yuta e tenta di infilarsi nel suo letto.
Ma perché? Ce lo chiederemo fino alla fine dei tempi perché questo gesto non troverà mai alcuna risposta.
Semplicemente, verrà trattato come se non fosse mai accaduto.
I personaggi li ho trovati abbastanza dimenticabili, con nessuno che spiccasse a tal punto da poter rimanere impresso un domani, a visione terminata. Al primo impatto, Yuta mi ha ricordato il protagonista di Classroom of Elite per questo suo fare perennemente annoiato, come se niente gli importasse realmente. Gli va bene di sapere all’ultimo che il papà si risposa, gli va bene di ritrovarsi una sorella acquisita della sua età, gli va bene di ritrovarsi due donne a vivere in quella che fino al giorno prima era una casa tutta al maschile. E proseguendo con le puntate, la mia opinione su di lui non è affatto cambiata.
I personaggi secondari li ho trovati sgradevoli per come stavano lì a insinuare che tra Yuta e Ayase dovesse nascere l’amore solo perché erano diventati fratellastri. In particolar modo, l’amica di Ayase, quella con i capelli rossi, davvero odiosa, a tal proposito.
Anche la grafica adottata non mi ha convinta del tutto, specie nel disegno di alcuni visi. Non so, era come se gli mancasse qualcosa, come se fossero dei disegni solamente abbozzati.
Tirando le somme, avevo buone aspettative su questa serie, ma ne sono rimasta profondamente delusa. Ho avuto la sensazione che questo anime non fosse né carne né pesce, che neanche l'anime stesso sapesse bene in che direzione muoversi.
Niente mi ha convinto, perfino il finale, che lascia un profondo senso di amaro in bocca.
Se avete problemi a dormire, questo è l’anime che fa per voi per il suo forte effetto soporifero, altrimenti, e mi spiace davvero dirlo, andate oltre e cercate qualcosa che, nel complesso, abbia decisamente più senso.
Ero giusto rimasta che i due ragazzi trovavano un loro equilibrio e in casa convivevano pacificamente.
Però ora, arrivata alla fine dell’anime, mi viene da pensare che l’anime abbia seguito la light novel e abbia ignorato il manga di cui ero riuscita a leggere qualcosa. Per me, la serie è stata una grandissima delusione.
Niente mi ha colpito in particolare, se non la terribile lentezza che ha impregnato ogni singola puntata. Il primo episodio l’ho trovato lento, ma è il primo, la serie deve ufficialmente iniziare, diamogli fiducia.
Con il secondo episodio è andata un pelino meglio, ma da lì in poi la serie ha mantenuto sempre questi toni lenti, dove non succede niente di niente. Basti anche solo vedere che un’intera puntata è dedicata a Yuta che cerca di trovare un metodo per aiutare Ayase a studiare. O un’altra puntata, dove per metà del tempo i due ragazzi stanno seduti al tavolo di casa a parlare e a parlare. E per giunta tirano fuori discorsi complicati, mai robe semplici come invece fanno realmente gli adolescenti.
Ho trovato pesante anche il rivedere gli avvenimenti successi fino a quel momento dal punto di vista di Ayase: ok riproporli come una sorta di film muto, dove lei parla e parla raccontando le sue sensazioni ed esprimendo i suoi pensieri, ma dover buttare via metà episodio per una cosa del genere, proprio no. E oltre a non succedere niente, ci sono anche cose infilate dentro a caso, come Ayase che va in intimo in camera di Yuta e tenta di infilarsi nel suo letto.
Ma perché? Ce lo chiederemo fino alla fine dei tempi perché questo gesto non troverà mai alcuna risposta.
Semplicemente, verrà trattato come se non fosse mai accaduto.
I personaggi li ho trovati abbastanza dimenticabili, con nessuno che spiccasse a tal punto da poter rimanere impresso un domani, a visione terminata. Al primo impatto, Yuta mi ha ricordato il protagonista di Classroom of Elite per questo suo fare perennemente annoiato, come se niente gli importasse realmente. Gli va bene di sapere all’ultimo che il papà si risposa, gli va bene di ritrovarsi una sorella acquisita della sua età, gli va bene di ritrovarsi due donne a vivere in quella che fino al giorno prima era una casa tutta al maschile. E proseguendo con le puntate, la mia opinione su di lui non è affatto cambiata.
I personaggi secondari li ho trovati sgradevoli per come stavano lì a insinuare che tra Yuta e Ayase dovesse nascere l’amore solo perché erano diventati fratellastri. In particolar modo, l’amica di Ayase, quella con i capelli rossi, davvero odiosa, a tal proposito.
Anche la grafica adottata non mi ha convinta del tutto, specie nel disegno di alcuni visi. Non so, era come se gli mancasse qualcosa, come se fossero dei disegni solamente abbozzati.
Tirando le somme, avevo buone aspettative su questa serie, ma ne sono rimasta profondamente delusa. Ho avuto la sensazione che questo anime non fosse né carne né pesce, che neanche l'anime stesso sapesse bene in che direzione muoversi.
Niente mi ha convinto, perfino il finale, che lascia un profondo senso di amaro in bocca.
Se avete problemi a dormire, questo è l’anime che fa per voi per il suo forte effetto soporifero, altrimenti, e mi spiace davvero dirlo, andate oltre e cercate qualcosa che, nel complesso, abbia decisamente più senso.
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