Recensione
Psycho-Pass 2
7.0/10
Mi sono accorto che su Cruncyroll si possono vedere serie in altre lingue e così non essendoci in italiano ho cercato il seguito di una delle mie serie preferite in inglese.
Il seguito è questa seconda parte di Psycho-Pass una delle poche opere a cui ho assegnato un dieci: vale anche per la serie di cui parlo oggi?
No.
Perché?
La regia è buona e Kiyotaka Suzuki e Naoyoshi Shiotani nonostante non siano registi molto quotati fanno un buon lavoro; idem le animazioni che vedono qui al posto della Production I.G lo storico studio Tatsunoko, certo ora è un piccolo studio rispetto ai tempi d’oro ma comunque ha fatto un egregio lavoro.
Il problema è la sceneggiatura: Jun Kumagai e Tow Ubakata (quest’ultimo alla series composition) non si dimostrano all’altezza dei loro predecessori.
La prima serie si incentrava su due protagonisti brillanti: il segugio Shinya Kogam e il villain Shogo Makishima, che si scontravano con citazioni e arguzie dando vita ad una partita a scacchi diabolica e intrigante.
In Psycho-Pass 2 la protagonista Akane Tsumemori è piatta e non ho trovato nessuna brillantezza in Kirito Kamui, Sakuya Togane e Misato Togane… anzi fin troppi cattivi per una serie di 11 episodi!
Si i villain sono stati gestiti proprio male!
Uno assetato di vendetta e due psicopatici!
Promettevano sfaceli ed invece è stato un continuo di scene splatter non coperte da nessuna grande idea che desse il là a tutto.
Praticamente i disegnatori facevano vedere solo come erano bravi a disegnare scene pesanti e i registi a come erano bravi a metterle insieme…
Per il resto il meglio già visto e il peggio è la poca empatia che creano i personaggi: molte volte un peccato mortale dei sceneggiatori.
Insomma da una grande aspettativa una serie da sette!
Il seguito è questa seconda parte di Psycho-Pass una delle poche opere a cui ho assegnato un dieci: vale anche per la serie di cui parlo oggi?
No.
Perché?
La regia è buona e Kiyotaka Suzuki e Naoyoshi Shiotani nonostante non siano registi molto quotati fanno un buon lavoro; idem le animazioni che vedono qui al posto della Production I.G lo storico studio Tatsunoko, certo ora è un piccolo studio rispetto ai tempi d’oro ma comunque ha fatto un egregio lavoro.
Il problema è la sceneggiatura: Jun Kumagai e Tow Ubakata (quest’ultimo alla series composition) non si dimostrano all’altezza dei loro predecessori.
La prima serie si incentrava su due protagonisti brillanti: il segugio Shinya Kogam e il villain Shogo Makishima, che si scontravano con citazioni e arguzie dando vita ad una partita a scacchi diabolica e intrigante.
In Psycho-Pass 2 la protagonista Akane Tsumemori è piatta e non ho trovato nessuna brillantezza in Kirito Kamui, Sakuya Togane e Misato Togane… anzi fin troppi cattivi per una serie di 11 episodi!
Si i villain sono stati gestiti proprio male!
Uno assetato di vendetta e due psicopatici!
Promettevano sfaceli ed invece è stato un continuo di scene splatter non coperte da nessuna grande idea che desse il là a tutto.
Praticamente i disegnatori facevano vedere solo come erano bravi a disegnare scene pesanti e i registi a come erano bravi a metterle insieme…
Per il resto il meglio già visto e il peggio è la poca empatia che creano i personaggi: molte volte un peccato mortale dei sceneggiatori.
Insomma da una grande aspettativa una serie da sette!
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