Recensione
"I fiori del male" è un viaggio disturbante e magnetico che mi ha inquietato dal primo all’ultimo volume.
Shuzo Oshimi è un vero maestro: la sua scrittura è crudele, sincera e capace di aprire ferite emotive reali, mettendo a nudo pulsioni, vergogne e desideri repressi.
La vicenda narrata è morbosa, claustrofobica, sempre sul filo del disagio, e la psicologia dei personaggi è trattata con una precisione devastante. Anche in questo caso i disegni di Oshimi non sempre mi hanno convinto, ma la potenza della storia è tale da superare ogni riserva.
Un’opera cupa, intensa e indimenticabile: per me vale 8/9, e penso meriti assolutamente di essere letta, almeno una volta
Shuzo Oshimi è un vero maestro: la sua scrittura è crudele, sincera e capace di aprire ferite emotive reali, mettendo a nudo pulsioni, vergogne e desideri repressi.
La vicenda narrata è morbosa, claustrofobica, sempre sul filo del disagio, e la psicologia dei personaggi è trattata con una precisione devastante. Anche in questo caso i disegni di Oshimi non sempre mi hanno convinto, ma la potenza della storia è tale da superare ogni riserva.
Un’opera cupa, intensa e indimenticabile: per me vale 8/9, e penso meriti assolutamente di essere letta, almeno una volta
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