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Hetalia: Axis Power è un prodottuccio fatto e confezionato all'unico scopo di far passare cinque minuti in simpatia e di attirare fan di certo più interessate a far accoppiare Tizio con Caio che al reale svolgimento dei fatti e alla validità storica di quello che stanno guardando.
Personalmente mi ritengo una fan abbastanza moderata; sono ben altri i prodotti su cui amo spendere il mio tempo libero e le mie energie, piuttosto che un webcomic carinuccio fatto da un tipo che, palesemente, non sa e non capisce un fico secco di quello di cui sta (s)parlando. Essì che Himaruya non aveva certo idea che sarebbe arrivato anche in televisione, con il suo piccolo manga ""satirico""... essì che era piccolo, aveva a malapena 18 annini compiuti or ora...
Quanto ad ironia e humor, per quel che penso io, non è che sia proprio il massimo: nei primi episodi ci sono state delle scene che mi sono piaciute, le ho trovate piuttosto azzeccate e spassose, tipo quella in cui Spagna, Austria e Francia palleggiano con Italia del Nord e Italia del Sud. Ma tralasciando la sigla finale, che la prima volta mi ha fatto salire un brivido lungo la schiena, e poi quel penoso riferimento all'Italia che sarebbe "un demente, un cane a cui si dà da mangiare" (<= non voglio credere che ci sia veramente scritta roba simile in quel fumetto, - dato che pare che gli episodi siano parecchio moderati nei toni e nei termini - e sinceramente NON HO VOGLIA DI CONTROLLARE), con l'andare degli episodi la serie perde fascino, scadendo nello scontato e nel ripetitivo.
Si dice in giro che Hetalia prenda per fesse tutte le nazioni in maniera totalmente imparziale; io non la penso così. Certamente l'Italia è la più sbeffeggiata e la più stereotipata [ci mancherebbe, dato che è anche la protagonista della serie], e a volte i livelli di estremismo arrivano un po' a risultare banali e piuttosto grotteschi (vedi Veneziano, che - sì che è un idiota - in pieno deserto con l'acqua ci bolle la pasta.)... tuttavia, mi pare che Himaruya, con alcune nazioni, (America, Giappone e SOPRATTUTTO Germania) ci vada parecchio coi piedi di piombo. L'America è un buffo cialtrone col complesso dell'eroe che mangia solo hamburger: può ""anche"" passare, ma se si paragona il modo in cui tali stereotipi sono trattati dall'autore col modo in cui lui calca e ricalca la mano sui difetti di Italia, mi sento un po' basita. Giappone è solo un otaku, ti pareva, un tipetto insicuro e taciturno con la spada al fianco, vestito come un personaggio di Versailles no bara; essì che in Giappone, da quel che mi par di capire, otaku = sfigato cronico, e quindi presumo che non sia esattamente un complimento per loro, ma quanto a quello che ho letto su ciò che hanno combinato i giapponesi durante la seconda guerra mondiale... non è che mi figuri PROPRIO un ragazzetto timidello, come esponente della nazione. E infine Germania... è il più normale di tutti, là dentro, l'unico con qualche neurone che gli gira nel cervello, un perfetto generale ariano altobiondofortefico. Non c'è altro da aggiungere.
Bella l'idea di creare due personaggi per un'unica Italia, tanto per dare più risalto alle peculiarità delle varie zone (terroni cazzari e nordisti cazzoni? lol.), tanto per rendere la cosa ancora un po' più stereotipata e spassosa. A parte il fatto, però, che mi ha un po' perplesso sentire Romano (Lovino/Robino?) chiamare Germania "mangia patate": al primo impatto, pur essendo del sud, non capivo da dove diavolo saltasse fuori questa espressione, poi ho fatto due più due e ho compreso che forse forse "mangia patate" sarebbe il gemello del "polentone - mangiapolenta" che i meridionali utilizzano per "insultare" i fratellini del nord Italia, opportunamente adattato al contesto. Deduco che la principale fonte di orientamento di Himaruya, per quanto riguarda gli stereotipi nord-sud Italia, siano quattro fesserie scritte su internet da un qualunque esponente Lega Nord, quindi lascio correre.
In sintesi: sicuramente non sono il tipo di fan che se ne va in giro a urlare "PASTAAAA!!" tutta contenta. Diciamo solo che non credo sia molto intelligente dare troppo peso ad un cartonuccio del genere (la Corea ha minacciato di morte l'autore... ?), e che vada guardato così, alla leggera, magari per ammazzare il tempo, senza accanirvisi troppo.
Certo è che, se finisse fra le mani di un bambino, probabilmente ci sarebbero delle conseguenze [nel senso che, nei cervelletti sottoculturati dei marmocchietti con lo zainetto sulle spalle, si alimenterebbero ulteriormente pregiudizi e stereotipi inutili], ma tant'è...
Il mio giudizio finale si ferma sul cinque e mezzo. Sei per essere accomodante. In fondo, questa serie qualche sorriso me l'ha regalato.

P.S: Sicilia e Sardegna, nel logo, mancano per una questione di estetica, vero? Vero.