Qual è uno dei più grandi incubi degli amanti di anime? La censura. Che sia per qualche scena “troppo spinta”, troppo sanguinolenta… dà sempre fastidio vederla. Ma ci sono delle situazioni ben peggiori, ovvero anime che sono stati letteralmente banditi da certi paesi. Scopriamo quali!

L’Attacco dei Giganti (Cina)
 

La Cina è un paese decisamente rigoroso sotto molti aspetti, ed ovviamente non si risparmiano anche nei controlli su cosa viene trasmesso in televisione. Nonostante la sua immensa fama l’Attacco dei Giganti non è stato ritenuto idoneo per il popolo cinese, unica consolazione? Non essere solo! Difatti la stessa sorte è capitata ad altri 37 anime! Tra i titoli più famosi possiamo trovare: Kiseiju, Tokyo Ghoul, Sword Art Online II, Psycho-Pass, Death Note, Kill la Kill ed ovviamente molti altri ancora. Queste opere sono state vietate dal governo cinese perché includevano scene di “violenza, pornografia, terrorismo e crimini contro la morale pubblica”.

Hetalia (Corea del Sud)
 

Nel caso non lo conosceste, Hetalia è un anime che prende le nazioni del mondo e le rende dei personaggi altamente stereotipati. Ovviamente è un’opera dove nulla viene preso sul serio, completamente ironico, ma in Corea del Sud non l’hanno vista in questo modo. Una volta venuto a scoprire come sia il personaggio rappresentante il proprio paese i cittadini si sono sentiti così umiliati da chiedere che lo show venisse cancellato, tramite una petizione capace di raccogliere oltre 16.000 firme! Sicuramente a noi potrebbe sembrare un’esagerazione, ma bisogna considerare i problemi storici tra la Corea del Sud ed il Giappone Imperiale durante il 20° secolo, la tensione tra questi due paesi è sempre molto alta.

Fate/kailed Liner Prisma Illya (Russia)
 

Sappiamo bene che certi anime, soprattutto con giovani ragazze, possano andare decisamente oltre. Molto semplicemente, in Russia hanno considerato quest’anime pornografia infantile e quindi ecco il divieto di trasmetterlo.

Puni Puni Poemy (Nuova Zelanda)
 

Trattasi di una sorta di spinoff di Excel Saga, quindi parliamo di un’opera completamente fuori dagli schemi e pronta ad abbracciare il nonsense; ma per alcuni paesi è stato visto come un anime promotore “dello sfruttamento dei bambini per fini sessuali”, il divieto anche in questo caso non poteva farsi attendere.

High School DxD (Nuova Zelanda)
 

Rimaniamo in Nuova Zelanda, il destino di quest’opera si è concretizzato per motivi piuttosto simili, ovvero a causa di scene dove bambini vengono sfruttati sessualmente.

Pokémon (Arabia Saudita)
 

Le autorità religiose in Arabia Saudita detengono un grande potere, quindi non avendo ritenuto Pokémon adatto è stato bandito dal paese. Una commissione si è riunita nel 2001 determinando che i Pokémon possiedono le menti dei bambini, promuovendo sionismo ed il gioco d’azzardo. È stata inoltre emessa una fatwa che ha avuto come conseguenza quella di bandire, oltre l’anime, anche i videogames ed i giochi di carte. Recentemente la stessa mossa è stato estesa pure per Pokémon GO… che quindi vi siano tante palestre vuote?!

Aki Sora (Giappone)
 

Un’opera che è addirittura troppo per gli stessi giapponesi. Di questa controversia ne parlammo in questa news, ma essenzialmente il motivo è da rivedere nel tema dell’incesto… il quale probabilmente non è una grande novità, ma la situazione venne presa abbastanza sul serio, tanto da bloccare le ristampe dei volumi 1 e 3.

Doraemon (Francia)
 

Secondo il Consiglio Educativo francese l’anime è assolutamente negativo per la crescita emotiva dei bambini, perché Doraemon risolve ogni loro problema con la sua tasca infinita. Beh, nel caso la giustificazione dovesse sembrarvi ridicola sappiate che non siete gli unici a pensarla così. Però per esser precisi bisogna specificare che Doraemon tecnicamente non è bandito, ma dato che il Consiglio lo ha classificato come inappropriato non viene trasmesso e nessun bambino sembra che conosca il personaggio.

Kodomo no Jikan (USA)
 

Essendo un anime che vede una bambina avere interessi sessuali nei confronti di un professore 23enne non è sorprendente leggere che abbia causato delle controversie. Anche questo tecnicamente non è bandito, ma più semplicemente nessuno ha accettato di licenziare quest’opera negli Stati Uniti, nonostante la precisa volontà del mangaka. Ma a quanto pare si è mosso addirittura Kickstarter, con una campagna che sta andando a gonfie vele che mira a pubblicare il manga entro ottobre 2017.

Ultraman (Malesia)
 

Parliamo di una di quelle opere che sono maggiormente insite nella cultura giapponese, ma in Malesia non sembrano molto interessati a questo dettaglio. Difatti dopo che nel manga è stato nominato Allah il governo ha chiesto di non pubblicare più quest’opera perché potrebbe “confondere i bambini musulmani e danneggiare la loro fede”.

Per fortuna grazie ad internet possiamo dire di poter vedere queste situazioni con una certa superficialità, ma viene un po’ il magone a pensare a situazioni come quella cinese! Cosa ne pensate? Temete che qualche altro anime possa venir bandito?

Fonte Consultata:
GoBoiano