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Nagisa98

Episodi visti: 24/24 --- Voto 8,5
Nel 2007 arriva sugli schermi delle TV giapponesi “Higurashi no Naku Koro ni Kai”, seconda serie dell’omonima e famosissima saga creata da 07th Expansion. L’anime, che consta di ventiquattro episodi, è ancora una volta realizzato dallo studio Deen e diretto da Chiaki Kon.

Questa seconda serie adatta gli ultimi due “Answer Arc” presenti nella sound novel originale: si nota, dunque, un profondo cambio di registro rispetto alla serie precedente. Se “Higurashi no Naku Koro ni” si configurava come un horror splatter pieno di situazioni truculente e apparentemente senza senso, “Kai” viene impostato più come un giallo che si pone l’obiettivo di svelare i misteri della prima serie. Il ritmo si fa dunque molto più pacato, le atmosfere meno opprimenti (fatta eccezione per un paio di episodi), ma ciò non intacca il valore complessivo dell’opera. Al contrario, ricevere le risposte ai nostri interrogativi è proprio quello che desideravamo, e alla fine della serie non si può che applaudire l’intricata trama, ricca di rivelazioni sorprendenti e perfettamente logiche, che gli autori hanno imbastito per noi.

Nel suo lungo viaggio alla ricerca delle risposte, e ovviamente di un finale che possa accontentare personaggi e spettatore, “Kai” si prende anche il tempo di veicolare messaggi davvero semplici, ma che ogni tanto è opportuno ribadire: l’importanza della forza di volontà, la determinazione nel voler combattere un destino già deciso, la collaborazione che permette di sconfiggere qualunque avversità.
Sul fronte personaggi, se nella prima serie il punto di forza era rappresentato dalla folle paranoia che colpiva protagonisti e comprimari, in questa stagione si punta su una caratterizzazione più ordinaria, sia per i ragazzi che per gli adulti.

Ma il più grande cambiamento che si può osservare da una serie all’altra sta sicuramente nel comparto visivo: se nell’anime del 2006 ogni fotogramma era un pugno in un occhio, in “Kai” è impossibile non notare come i disegni siano visibilmente migliorati (molte meno sbavature, più cura dei dettagli e più armonia nei corpi dei personaggi) e le animazioni siano molto più fluide. Invariato rimane il comparto sonoro, che si arricchisce però di due nuove sigle: in particolare ho apprezzato l’opening “Naraku no Hana”, che con la sua vena drammatica ma comunque ricca di speranza ben si sposa con le tematiche dell’opera.

Tirando le somme, “Higurashi no Naku Koro ni Kai” si presenta come la perfetta conclusione delle misteriose vicende ambientate nel villaggio di Hinamizawa. Il finale non presenta nulla di rivoluzionario, ma le spiegazioni ai numerosi interrogativi non possono che soddisfare la curiosità dello spettatore. Voto: 8,5.


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Ataru Moroboshii

Episodi visti: 50/24 --- Voto 7,5
"Higurashi/When they Cry" è un anime di genere horror e mistero. Mi trovo invece in disaccordo con la definizione di anime splatter da molti attribuita poiché le scene più pesanti, pur macabre, sono spesso tagliate o comunque non enfatizzate, non c'è infatti quell'insistenza sul dettaglio truculento a parte pochissime scene che comunque in cinquanta episodi sono gocce nel mare. Viene invece enfatizzato il crollo psicologico di alcuni personaggi in determinate situazioni e si alimenta almeno nella prima serie un alone di mistero che invece di dissiparsi, tenderà ad inspessirsi sempre di più; tanto che lo spettatore potrebbe arrivare alla parte centrale con il sentore di guardare un anime senza capo ne coda. Fortunatamente non è così, anzi c'è un ampio numero di puntate destinate allo svelamento; uno dei problemi principali di "Higurashi", per lo più riscontrabile nella seconda serie, è proprio che svelato il mistero o per lo meno una buona parte di esso, comincia a perdere di mordente: lo spettatore non è più disposto a sorbirsi l'atmosfera di eterno dejavù poiché non è più in cerca di indizi per svelare la trama.

Un altro problema riguarda i protagonisti, anche se il cast principale forma solo sulla carta un harem per l'unico protagonista maschio ed è invece tutt'altro che stereotipato, è coinvolto per i miei gusti in fin troppi intermezzi comici-slice of life, se non del tutto Moe che hanno il difetto di allungare la visione di un anime di per sé già abbastanza lungo e non sempre scorrevole. Suggestiva invece è l'ambientazione del villaggio sperduto e scostante di aperta campagna che cova qualcosa di sinistro ed in cui chi detiene delle informazioni si guarda bene dal divulgarle. Ricorda moltissimo telefilm come "Twin Peaks" o film come "It". Molto buona anche la sceneggiatura che pur complicata, non pasticcia mai troppo con i numerosi avvenimenti, presenta però alcune forzature nel comportamento di personaggi secondari chiave che appaiono con un determinato carattere nelle puntate iniziali per poi perdere a volte di coerenza nel tratto finale. L'ultimo neo di quest'opera riguarda la grafica ed il chara design dello studio Deen che ho trovato qualitativamente basso, anche per un anime del 2006. "Higurashi" resta comunque un anime piacevole e sorprendente, nonchè fonte di ispirazione per altre sucessive opere riuscite come "Puella Magi Madoka Magica" e "Your Name".


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rum42coach

Episodi visti: 24/24 --- Voto 8
La seconda serie di "Higurashi", denominata Kai, prosegue sulla falsariga della prima per quanto concerne l'alone di mistero e la storia in sé, puntando, però, più sulle soluzioni e meno sulle domande, vero e proprio dramma (per alcuni) della scorsa serie.
Nota fondamentale è la presenza di un nuovo, dolcissimo, e importante personaggio, ossia Hanyuu, la quale accompagna gli altri ragazzi e soprattutto Rika, vera protagonista della serie, alla scoperta dei misteri di Hinamizawa.
La struttura degli episodi è identica a quella della serie precedente, però qui abbiamo solo tre archi, più ampi e ricchi di dettagli importanti al fine di comprendere tutti gli avvenimenti della precedente serie. Tutto o quasi è spiegato in questa serie e ogni tassello torna al suo posto, in un modo difficilmente ipotizzabile in precedenza, anzi, credo proprio fosse impossibile comprendere o intuire certe cose dietro gli eventi della storia. I nemici sono finalmente svelati e non mancano le sorprese a tal proposito, perché lo svisceramento del passato, presente e futuro è tale da confondere inizialmente lo spettatore, salvo successivamente portarlo a scoprire i motivi e le ragioni che spingono i personaggi ad agire in quella maniera. Anche le stragi della prima serie sono spiegate nel dettaglio e motivate senza possibilità di appello alcuno.

I personaggi, come scritto in precedenza, sono gli stessi più l'aggiunta di Hanyuu, fondamentale per le sorti della storia e con un segreto importantissimo. Per il resto, gli altri ragazzi sono più uniti rispetto alla prima serie, mettendo quindi da parte le loro incomprensioni e "pazzie" omicide, a favore di un clima disteso e di collaborazione. Personalmente, dispiace di questo notevole cambiamento ma è appropriato ai fini della trama. Certamente mancano le scene splatter e horror che hanno reso famosa la serie, in quanto la seconda si concentra esclusivamente sulla componente mistery. Tuttavia, non è un difetto grossolano e ci si abitua dopo qualche episodio. Nota piacevole è anche Rika, la piccola bambina all'apparenza semplice e dolce, la quale nasconde un bel carattere e una personalità profonda e degna di essere approfondita. I suoi ragionamenti e le sue riflessioni sono la colonna portante di certi episodi, non risultando mai scontati o comuni, proprio a causa dell'ottima caratterizzazione del personaggio. Infatti, la sua tristezza lascia il posto ad una determinazione intensa che farà la differenza nel corso della serie, specialmente nel climax finale.

Un difetto a livello di trama è il finale, un po' scontato ed eccessivamente buonista, sebbene capisco che dopo innumerevoli morti e tragedie ci fosse bisogno di un po' di speranza. Tuttavia, a parte questo, la modalità del combattimento (?) finale lascia a desiderare e non mostra intensità e suspense, rasentando persino il ridicolo. Dettagli, comunque, per un'ottima trama, originale e con pochissimi buchi di sceneggiatura.

Il lato tecnico è migliorato notevolmente se paragonato a quella della prima serie: sia i disegni che le animazioni sono di livello appropriato e superano agevolmente la sufficienza. Gli stessi personaggi sono disegnati, pur nella loro semplicità, con correttezza e armonia. Le musiche della serie sono grosso modo quella utilizzate nella precedente, salvo novità di scarso spessore. Eccellenti invece l'opening e l'ending, quest'ultima in particolare l'ho amata per la perfetta armonia tra immagini e sonorità. Una delle più belle e delicate.

"Higurashi Kai" è una serie che risponde a tutte le domande della prima serie e soltanto questo rende l'opera obbligatoria per tutti coloro che si interrogano sul perché lasciare in sospeso una serie del genere, mediante finale aperto. Certamente, difatti, dopo la visione, sarete soddisfatti nel bene o nel male, ma comunque soddisfatti. Personalmente la reputo al livello della prima, già ottima, dunque propendo verso una conferma dell'8 attribuito in precedenza. Magari ci fossero serie mistery così più frequentemente nel settore dell'animazione!


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Kida_10

Episodi visti: 24/24 --- Voto 10
Se "Higurashi no Naku Koro ni" non faceva altro che confondere lo spettatore attraverso una serie di cicli ripetitivi e apparentemente insensati, questa seconda serie fa finalmente luce sulla storia di Hinamizawa, preoccupandosi di risolvere tutti i misteri e di dare una risposta a tutte le domande lasciate in sospeso.

A differenza della prima serie che è suddivisa in molti archi narrativi, questa volta la struttura di base è composta solamente in due archi principali. Si può finalmente riconoscere un protagonista principale che si rivela il fulcro di tutti gli eventi precedenti, e viene introdotto un un nuovo personaggio molto interessante. Al centro delle vicende rimangono comunque i soliti ragazzi che dovranno combattere contro il crudele destino che per loro è stato riservato; si scopre anche chi c'è dietro la maledizione del monaco, il vero antagonista insomma.
La trama è molto più fluida e in ogni puntata si vede qualcosa di nuovo, sparisce completamente quel senso di ripetitività che rischiava di annoiare da un momento all'altro, anzi, le rivelazioni che vengono fatte riescono a sconcertare lo spettatore spiazzandolo quando meno se lo aspetta. I personaggi, che nella scorsa serie venivano presentati in modo sempre differente a seconda dello svolgersi degli eventi, vengono ben delinati e si ha infine una chiara visione del loro effettivo carattere.

Dal punto di vista tecnico vi è stata una vera e propria rivoluzione; i disegni hanno fatto un salto di qualità incredibile nonostante il tempo passato fra una produzione e l'altra sia stato molto breve. Le musiche invece sono rimaste sullo stesso livello, in fondo perchè andare ad intaccare qualcosa che è già perfetto?
La regia ha svolto un lavoro impeccabile, riuscendo a chiarire ogni punto di domanda in modo esaustivo e facile da seguire, nonostate gli sbalzi nel tempo e quant'altro, che sicuramente non hanno reso facile questo compito.

In conclusione, una serie essenziale da vedere per coloro che han visto la prima, e soprattutto per quelli che non sono riusciti ad apprezzarla a pieno. "Higurashi no Naku Koro ni Kai" e "Higurashi no Naku Koro ni" devono essere considerate nel complesso e non singolarmente.
Se la prima serie non vi ha convinto la seconda vi farà ricredere, se invece vi è piaciuta sin dall'inizio... beh meglio ancora!


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eracliano

Episodi visti: 24/24 --- Voto 9
Si tratta del seguito, ma io preferisco dire "seconda parte inscindibile", di "Higurashi no Naku Koro ni". In virtù di questo, ne è ovviamente caldamente sconsigliata la visione a quanti non abbiano visto l'altra serie, visto che si può tranquillamente asserire che, se la prima è la serie delle domande, questa è quella delle risposte.
Tecnicamente si potrebbe anche dire "mi guardo questa, e poi mi guardo l'altra, già conoscendo le risposte magari me la godo meglio", però io lo sconsiglio, sarebbe come giocare a poker conoscendo le carte degli altri: dov'è il divertimento?

Comparto tecnico: questa seconda serie a mio avviso si mantiene, qualitativamente parlando, sul livello della precedente, né più né meno. Quindi un 7 per quanto riguarda il comparto grafico (ci sono ancora, come nel secondo episodio, momenti in cui i disegni sono al livello "pugno in un occhio", ma poi risale e di molto) e un 9 per il sonoro (anche qui mi sono piaciute molto sia l'opening che l'ending; quest'ultima, in particolare, è molto dolce e piacevole da ascoltare).
Trama: riesce a dare anche quella coesione che era mancata nel prequel, arrivando a impreziosirlo. La storia rimane interessante, e la sorte dei singoli personaggi non è chiara fino a poco prima della fine. Secondo me è costruita molto bene, e non annoia mai lo spettatore, per cui assegno un 10 su questo punto (anche per il "servizio fatto" all'altra serie).
Finale: secondo me è leggermente inferiore al resto della storia, però dopo tutto quello che accadrà ai personaggi nei vari archi... beh ci sta. Non dico di più per non spoilerare 8.
Personaggi: si completa il quadro iniziato nella prima serie, chiarendo aspetti poco chiari e svelando particolari anche sorprendenti. A fianco a questo, però, c'è anche una componente di crescita individuale che si comincia a vedere gradualmente prima e più marcatamente oltre la metà, e anche i comportamenti estremi di alcuni personaggi nella prima serie vengono chiariti e giustificati. Nel complesso assegno un 9+.

Globalmente assegno un 9.

Un consiglio: non interrompete la visione con l'ending, rischierete di perdervi ben più di un po' di fan-service.


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Julaaar

Episodi visti: 24/24 --- Voto 10
Se siete arrivati qui vuol dire che siete fra i fortunati che hanno apprezzato la prima serie nonostante il suo sistema ad archi narrativi e i tanti punti rimasti all'oscuro dopo la visione dei ventisei episodi. Con "Higurashi no Naku Koro ni Kai" e i suoi ventiquattro episodi tutto verrà svelato in maniera ottima, tutto verrà spiegato in maniera sensata e tutti i tasselli andranno al loro posto.

La serie come la precedente sarà divisa in archi narrativi, ma perderà la sua vena splatter per lasciare più spazio al mistero e alla sua risoluzione. A livello di personaggi non c'è quasi nulla di nuovo tranne l'ingresso nel cast di "Furude Hanyuu", sul quale non dirò nulla visto che è il personaggio chiave insieme a Rika di questa seconda parte dell'opera. C'è un piccolo miglioramento a livello di disegni e animazioni, anche se siamo ancora a livelli abbastanza bassi. Nonostante tutto risultano godibili e non fanno perdere per nulla il fascino della serie. Per quanto riguarda il comparto musicale siamo sempre a ottimi livelli con delle canzoni veramente toccanti perfette per il clima della serie. Inoltre ho trovato apprezzabile il piccolo dettaglio che cambia alla fine dell'opening dopo un fatto che succede nella serie. L'unica cosa che potrebbe risultate indigesta a molti: il finale. Infatti gli ultimi minuti confondono lo spettatore rimandando al caos iniziale della prima serie. Lo ammetto, è successo pure a me, ma dopo la visione di "Umineko no Naku Koro ni" anche questo nodo è stato sciolto rendendo così tutta la serie perfetta.

Ma ora passiamo a parlare dell'opera nella sua totalità, ovvero di tutte e cinquanta le puntate ripartite nelle due serie. Non si può fare altrimenti, visto che una serie non può esistere senza l'altra. Quindi di cosa vuole parlare "Higurashi"? Cosa vuole trasmettere allo spettatore? Semplicemente è la dimostrazione che la forza di volontà può essere una cosa potentissima, che il destino è concepito per essere cambiato e che basta anche una piccola azione da parte di una sola persona per cambiare l'esito finale da positivo a negativo e che la speranza può aiutarti anche nei momenti più difficili. Ma cosa succede quando la forza di volontà e la speranza si scontrano? Questo lo lascio scoprire a voi con la visione di questa splendida seconda serie.

Io consiglio quest'anime sia a chi ha amato la prima parte di "Higurashi" sia chi l'ha in qualche modo disprezzato, magari visionando il tutto potrebbe cambiare idea. Dal mio punto di vista il dieci se lo merita tutto anche se il voto è influenzato anche dalla prima serie, da cui è impossibile distaccarsi per dare un giudizio unico. Non sarà un capolavoro, ma è una serie che rimarrà nel cuore di tutti quelli che l'hanno amato per molto tempo.


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feffe86

Episodi visti: 24/24 --- Voto 9
Una volta giunti alla fine di "Higurashi No Naku Koro Ni Kai!" è impossibile non lasciarsi andare a un'esclamazione del tipo "ah, ora capisco!". Ma a cosa mi riferisco? Ora mi spiego. I 24 episodi di Kai! costituiscono il seguito di "Higurashi No Naku Koro Ni", prima serie formata da 26 episodi e che, senza farne un "mistero", mi hanno lasciato un po' perplesso, così come probabilmente successo a tanti altri che come me avevano deciso di accettare la grande "sfida" Higurashi. Sì, perché davvero credo che la parola "sfida" sia la più adatta a descrive quest'anime. Diciamoci la verità: quanti di voi avrebbero effettivamente continuato la visione della prima serie oppure cominciato la seconda senza essersi prima andati a spulciare le recensioni di coloro che avevano già osato guardarlo prima, definendolo pure un capolavoro? Di certo, il sapere che in questa serie tutte le cose nonsense successe nella prima stagione avrebbero trovato il loro grande senso compiuto, perdipiù nemmeno troppo strampalato, ha rappresentato una bella spinta nella visione di quest'anime. E così, forte delle precedenti recensioni, ho iniziato la sfida Higurashi. E l'ho vinta. Perché giunti alla fine, non si può non provare un senso di beata soddisfazione: sì, loro avevano ragione, e ora capisci perché tutti ti dicevano di guardarlo, perché ti dicevano di dargli una chance anche dopo la prima serie, perché ti dicevano di non scoraggiarti anche nei momenti in cui risultava un po' noiosetto, perché viene considerato una perla.

Non mi dilungherò troppo nella trama, oramai ben nota. La storia riprende le vicende di Keiichi, Rena, Mion, Shion e delle due piccole Satoko e Rika. Anzi, la storia non "riprende", bensì "ricomincia". Perché anche questa seconda serie risulta suddivisa in archi narrativi, per un totale di tre. Tuttavia, rispetto alla prima serie, ci sono delle differenze sostanziali. Innanzitutto le scene splatter, che sono state notevolmente diminuite, vuoi perché anche in Japan non erano state gradite troppo, vuoi perché la trama non ne aveva piú bisogno. Secondo, la storia trova la sua vera protagonista, cioè la piccola Rika, a cui viene giustamente dedicata anche l'opening. Terzo, l'introduzione di nuovi personaggi. E infine, vengono svelati i due principali misteri che accompagnavano la prima stagione: le varie sparizioni, maledizioni e omicidi che accadono nel tranquillo paesino di Hinamizawa e il perché vedevamo ripetersi le vicende più e più volte, lasciando quel senso di frustazione piuttosto… frustante.

Passiamo adesso al lato tecnico.
Trama: sicuramente questo rappresenta il punto forte dell'anime. L'intreccio di misteri e il non capirci un'acca fino alla fine portano lo spettatore a continuare la visione, a volte rinunciando anche a pranzi e cene: perché, meglio prima che poi, "io" devo sapere che mi***ia sta succedendo.
Scorrevolezza: l'anime si presta moltissimo all'endurance, tuttavia ammetto che in certi momenti possa risultare anche noioso. Ma questi momenti sono davvero rari, e non inficiano certo il valore generale dell'opera. Ammetto pure che nel terzo arco potrei aver pensato di stare a guardare una mi***iata (<b>leggero spoiler</b>: le scene dei combattimenti nel bosco): pensiero tranquillamente trascurabile!
Musiche: l'opening e l'ending sono davvero carine. Tuttavia, a mio parere, non reggono il confronto con l'opening della prima serie, assolutamente divina, e questo nessuno sano di mente potrebbe contestarlo. La canzoncina che accompagna le scene più intense è sicuramente azzeccata. E per alcune scene del primo dei tre archi, permette di raggiungere lo stato di pelle d'oca (oramai cosa rara con gli anime d'oggi).
Personaggi: in questa seconda serie i personaggi principali come Rena, Keiichi-kun, Mion e Shion perdono di interesse a favore, giustamente, di altri. Un inchino, in particolare, a Satoko e Rika: sicuramente dei personaggi che si fanno ricordare.

Commento finale: ricordate quando dicevo che nelle recensioni che avevo letto Higurashi veniva definito spesso come un capolavoro? Permettetemi di dissentire. Ci sono i capolavori e poi ci sono le leggende. Non credo che Higurashi possa essere definito un capolavoro (chara design non ottimo, incongruenze nella storia, troppo lungo e difficilmente si fa riguardare, comparto musicale non eccelso, per dirne alcuni). Tuttavia, esso è parte delle leggende e sfido chiunque a toglierlo da là. Voto: 9.


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¬SasoRi

Episodi visti: 24/24 --- Voto 9
Sequel della serie "Higurashi n naku Koro ni", si ripropone di districare gli intrecci tessuti nella prima stagione; difatti in questa tutto verrà spiegato, tutto tornerà, tutto risulterà chiaro.
I primi episodi presentano ancora archi narrativi simili a quelli della precedente stagione, proprio per introdurre e spiegare il principio che governa l'intero mondo di Higurashi. Gli episodi seguenti saranno ancora divisi in archi narrativi, ma molto meno splatter e molto più chiarificanti. Anche in questo caso non voglio spiegare molto della trama, se non che gli archi narrativi che vengono presentati dopo il quinto episodio sono in pratica gli stessi della prima stagione, solo che cambiano completamente.

I personaggi sono gli stessi, viene introdotto soltanto un nuovo personaggio, Furude Hanyuu, sul quale non mi esprimo per evitare eventuali spoiler, e viene molto meglio definito il personaggio di Furude Rika, protagonista di questa seconda stagione.
Le animazioni sono migliorate rispetto alla precedente serie, per il resto sono sempre molto adatte.
Idem per la colonna sonora: la nuova opening e l'ending sono stupende e molto toccanti direi, sia per le parole della canzone sia per la loro correlazione alle immagini mostrate.

Commento personale: eccovi servita la spiegazione; parlo soprattutto con coloro che hanno parlato male della prima serie perché finiva senza spiegare un tubo di ciò che stava accadendo né del perché stesse accadendo. Ovviamente è straconsigliata, anzi direi d'obbligo, a tutti coloro che hanno visto la prima serie, che sia piaciuta o meno ha poca importanza. Qui si rivela la potenza nascosta nella precedente stagione, ogni singolo evento e ogni singola azione di ogni singolo personaggio influiscono sul suo destino e non solo... Il finale è molto bello e forse questa parte appassiona ancora di più della prima, ti obbliga quasi a vedertela tutta d'un fiato, spinto dalla voglia di sapere come va a finire e di scoprire la verità. Ma non tutto va sempre per il verso giusto o almeno non al primo colpo, creando quindi vari colpi di scena che stravolgono il poco che eravamo certi di sapere.


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Lyla

Episodi visti: 24/24 --- Voto 6
Finalmente tutte le domande che mi ero posta durante la visione della prima serie hanno avuto risposta. A parte i primi cinque episodi che mi hanno sconfortato in quanto procedono sulla falsa riga della prima serie, i restanti diciannove (visti tutti d'un fiato per la fretta di vedere i misteri svelati) hanno saputo colmare ogni dubbio.
La sigla iniziale è sempre stupenda, forse più di quella della prima serie, molto melodica e capace di diventare un tormentone per giorni durante la visione degli episodi, mentre il character design qui è più "definito" rispetto alla prima serie, dalle linee più marcate, ma forse ancora più anonimo, comunque sufficiente. Le musiche si sentono di più ma non sono nulla di memorabile. La serie è più malinconica e introspettiva, e meno "sanguinolenta" rispetto alla prima, con momenti di sentimentalismo quasi commovente. I personaggi di Rika e Takano, che nella prima serie non mi avevano detto nulla, sono più centrali e meglio approfonditi, così come gli altri. Ma Rika e Takano spiccano di più, a mio parere, e si finisce quasi per compatirle entrambe. Viene spiegato il motivo delle misteriose morti, delle presenze avvertite alle loro spalle dai vari personaggi nonché dei rumori di passi, la verità dietro la "maledizione del monaco" o di "oyashiro-sama" che dir si voglia e tanto altro, il tutto contornato da tematiche già viste in altre serie come quella dell'unione che "fa la forza", dei "vecchi che devono lasciare il posto ai giovani", e del "destino che va costruito con le proprie mani". La serie conclusiva di "Higurashi" è un prodotto dipendente strettamente dal precedente in quanto ne costituisce la spiegazione e la soddisfacente conclusione: anche se in generale ha deluso le mie aspettative e non mi cambierà la vita, si è rivelata buona come passatempo senza troppe pretese.

Anonimo

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Anonimo

Episodi visti: 24/24 --- Voto 7
Sequel di "Higurashi no Naku Koro ni", "Higurashi no Naku Koro ni Kai" è composto da tre archi narrativi di cui il secondo e il terzo che servono a spiegare i misteri legati all'anime originale. Rispetto al primo Higurashi, di certo vengono meno le atmosfere horror, il senso di angoscia e tensione, la violenza efferata: tutti gli elementi che contribuivano al fascino della storia. Tuttavia i misteri vengono svelati senza contraddizioni e ambiguità e la cura tecnica dell'anime è molto elevata. Il finale buonista non è piaciuto a molti fan, ma è coerente con il resto della trama. L'anime è seguito da "Higurashi no Naku Koro ni Rei", una serie di OAV poco collegati con la serie originaria.


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Crashis

Episodi visti: 24/24 --- Voto 9
'Higurashi no Naku Koro ni kai' è la seconda serie pubblicata dallo Studio Deen, in collaborazione con Ryukishi07, e risulta come la serie conclusiva del brand dall'omonimo nome.

La trama
Essendo un anime molto, ma molto intricato, posso giusto spenderci due parole generiche per evitare troppi spoiler: basti giusto sapere che la seconda serie seguirà il filone narrativo della prima parendo anche ben più convincente della serie precedente. Eccoci quindi che arriviamo di fronte al più grande interrogativo di questa serie: che diamine sta succedendo? Non bisogna fare altro che osservare con calma tutta la serie per comprenderne il significato e le varie sfaccettature. I personaggi, nonostante le storie siano a sé stanti, continuano a crescere nel tempo e maturano tantissimo, fino alle battute finali in cui avranno una piena padronanza di loro stessi.

Lato tecnico
Dal punto di vista tecnico non ho visto mai nulla di simile: uno stile grafico molto, molto migliorato rispetto a quello della serie precedente, contornato da animazioni ancora migliori e ambienti curati in ogni minimo dettaglio. E anche dal punto di vista sonoro troviamo ottime tracce e opening ed ending favolose.

Commento finale
Insomma, questa serie conclusiva di 'Higurashi' lascia molti interrogativi, come è giusto che sia. L'ho molto apprezzata e la consiglio a chiunque abbia molta pazienza e possa avere il giusto tempo per ragionare sulle varie sfaccettature di ogni avvenimento. Voto finale: 9


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Rumiko

Episodi visti: 24/24 --- Voto 8
"Higurashi No Naku Koro Ni Kai" è il secondo - e conclusivo - capitolo della saga di "Higurashi". I misteri insoluti della prima serie ci sono finalmente chiariti e tutti i nodi vengono al pettine. Scopriremo allora cosa c'è dietro alle morti misteriose che hanno sconvolto il placido villaggio di Hinamizawa e qual è il legame che lega tra loro le storie, apparentemente scollegate, incontrate nella stagione precedente.

In realtà, quello che a prima vista può sembrare un pregio è, a mio avviso, un difetto. Nel senso che la risoluzione degli enigmi è un po' sottotono rispetto alle aspettative create nella prima stagione. Manca dunque quella suspense e quella tensione crescente che mi avevano fatto tanto apprezzare "Higurashi", sostituite da un'atmosfera più "normale". A ben vedere, in ogni caso, l'anime non è affatto male. Gli ho dato otto, a riprova che lo ritengo decisamente al di sopra della media. La soluzione dell'enigma non è affatto scontata e praticamente impossibile da comprendere. Così come il finale non è per nulla banale. Insomma, i colpi di scena non mancano e l'autore riesce magistralmente a mescolare momenti di tensione estrema con altri di comicità a sfondo più o meno ecchi. L'unica cosa è che la prima stagione aveva creato in me aspettative maggiori, in parte disattese.

Per quanto riguarda i personaggi, la loro caratterizzazione giunge a compimento. Ci sarà ora molto più chiara la loro personalità, con tante sorprese che ci faranno vedere i protagonisti sotto una luce completamente nuova.
Da un punto di vista stilistico, torna l'uso del superdeformed, utilissimo nel creare quel mix di leggera comicità e dramma e che aumenta, per contrasto, la tensione e l'horror. Molto forte anche il ricorso allo splatter, mai pesante e sempre dosato con estrema cura.
Ineccepibile anche il doppiaggio, che per la verità non delude quasi mai quando è in lingua giapponese.

<b>ATTENZIONE: POSSIBILE SPOILER</b>
Ottima l'opening, che secondo me è un vero gioiello della canzone nipponica. Dalla melodia delicata e originale, è dedicata a Rika Furude e alla sua condizione di fuggiasca del tempo.
<b>FINE SPOILER</b>
Insomma, chi ha apprezzato la prima serie non può perdere questa seconda.


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Andrea Levorato

Episodi visti: 24/24 --- Voto 9
Da dove si era fermata la scorsa serie, riparte ingranando la quinta, la serie di "When They Cry" con "Higurashi no naku koro ni kai".
Rika con l'aiuto dell'inseparabile Hanyuu cercherà di fare luce sul mistero del suo destino truce e ciclico.
Come serie rientra maggiormente nei canoni per approfondire meglio le vicende nascoste di Hinamizawa e i personaggi. I disegni sono decisamente più curati e finalmente non si gira più intorno alle risposte che cercavamo e ne rimaniamo abbondantemente soddisfatti. In fondo è una bella e struggente storia, splatter, sul destino e la vittoria sulla paura di affrontarlo, sulla ricerca ingrata di un mondo senza perdenti.
Rika, giustamente promossa a protagonista, è tosta e fa davvero faville.


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Io, Lui, L' Altr

Episodi visti: 24/24 --- Voto 9
"Higurashi no Naku Koro Ni Kai" è il seguito di "Higurashi no Naku Koro Ni".

Storia
Il primo episodio ci catapulta vent'anni nel futuro, e assisteremo al dialogo tra alcuni personaggi che non vi nomino perché sarebbe già spoiler.
Dal secondo episodio, invece, torniamo nel giugno del 1983, ad Hinamizawa, e sembrerebbe che la storia si imposti nuovamente sul binario della prima serie: capitoli separati e apparentemente a sé stanti. Non è così. In primo luogo, il ruolo di protagonista si sposta da Keiichi a Rika, e già dal primo capitolo avremo alcune delucidazioni su di lei e sul "come" relativo al ripetersi della storia, delucidazioni che però porranno ancora più interrogativi.
Verrà data una spiegazione a ogni cosa, anche alcuni avvenimenti che credevamo di sapere si rivelano per ciò che sono stati realmente, e la cosa più straordinaria è forse la semplicità disarmante con cui viene spiegato il tutto. Contrariamente a quanto ci si sarebbe aspettati dalla prima serie, gli elementi soprannaturali, per quanto presenti, avranno un ruolo relativamente marginale nel districarsi degli avvenimenti e nell'intrecciarsi dei personaggi.

Però devo fare presente due punti che mi sono sembrati poco "gradevoli". In primo luogo, il ripetere quasi ossessivamente, verso gli ultimi episodi, quello che si può a tutti gli effetti definire uno dei messaggi che la serie vuole trasmettere. Ho capito che è importante e che, visto quello che succede, è normale, ma scade quasi nel ridicolo. In secondo luogo, gli avvenimenti finali. Il comportamento dei personaggi rimane coerente, ma mi sembra che ci sia stata una piega un po' buonista, quasi forzata a mio avviso, ma che, in fondo, non mi sento di definire brutta.
Il finale (in questo caso quel pezzetto dopo l'ultima ending) potrebbe non piacere ad alcuni, ma trasmette un bel messaggio.

Personaggi
Oltre ai protagonisti della prima serie avremo qualche nuovo personaggio, non molti ma fondamentali, e altri che si credevano archiviati e dimenticati tornano a dare il loro contributo alla storia, in maniera non trascurabile.
Fondamentalmente la caratterizzazione e l'evoluzione dei vari personaggi è della stessa qualità della prima serie, forse un po' migliore.

Audio e colonna sonora - disegni e animazioni
Sul lato tecnico la serie è quasi uguale alla prima. Le musiche sono molto buone, migliorate l'ending e in particolare l'opening. I disegni hanno mantenuto la stessa particolarità, semplicemente sono realizzati meglio.

Apprezzamento personale
"Kai" mi è piaciuto molto di più della prima serie, e non solo grazie a tutte le spiegazioni fornite. Personalmente lo ritengo un ottimo anime, validissimo esponente del suo genere.
Voto complessivo: 9
Se vi è piaciuta la prima serie o semplicemente volete sapere come si conclude la storia, la visione di "Kai" è praticamente obbligatoria.


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Ironic74

Episodi visti: 24/24 --- Voto 9
Se siete arrivati a leggere questa recensione significa che siete entrati con pieno diritto tra coloro cui questa serie è piaciuta o tra quelli che almeno ne sono stati incuriositi nonostante 26 puntate davvero dure da digerire con una conclusione che non dava alcuna spiegazione alle molte domande che era lecito farsi visto la trama tanto intricata.
Proprio dopo un lungo e faticoso cammino però, il premio arriva a chi è stato costante; la seconda stagione infatti, pur iniziando sulla falsariga della precedente (creando non poco sgomento immagino nello spettatore), svelerà cosa c'è davvero dietro tutti i misteri che si celano dietro la bucolica città di Hinamizawa, a cominciare dalla vera protagonista, rimasta sottotraccia durante tutta la prima serie.

Come si è arrivati a una serie tanto particolare, capace di dividere gli appassionati come pochi anime prima di essa? Cos'è che piace, che intriga e cattura nonostante una serie di eventi ripetuti fino allo sfinimento? Una risposta a queste domande arriva direttamente dall'ideatore del mondo di Hinamizawa, tale Ryukishi07 (uomo di punta della casa di produzione video ludica 07th Expansion); egli ha ammesso di essersi ispirato al successo delle opere della Key, visual novel molto popolari in Giappone come 'Air' o 'Kanon', copiandone in parte il canovaccio narrativo basato un inizio piuttosto ordinario, quasi da slice of life, per farlo poi virare inaspettatamente verso una trama nettamente horror (invece che quella drammatico/sentimentale classica della Key).

Lo Studio Deen ha avuto il coraggio di riproporre nella serie animata lo stesso impianto della visual novel, dando appunto maggior rilevanza, a scapito dei disegni - che in effetti non sono il punto forte di questa produzione -, alla storia e alle atmosfere con un colonna sonora davvero notevole creata dalla sapiente mente del celebre compositore Kenji Kawai.
Da evidenziare che questa seconda serie è caratterizzata un minor utilizzo di scene "forti" e non poteva essere altrimenti dopo alcuni fatti di cronaca che l'avevano fatta additare da tutti i media nipponici come titolo ispiratore di violenza nei giovani. Anche senza lo splatter però questa serie conquista, anzi prende ancora di più nonostante alcuni lati poco chiari (fonte di spassose parodie in rete) e di alcune licenze ed esagerazioni specie nella parte finale, che comunque non inficiano il valore globale di un'opera che a mio avviso reputo davvero molto buona.

Hinamizawa - che esiste davvero ma si chiama Shirakawa , guardate su Wikipedia - resterà nel nostro immaginario per lungo tempo con il rimpianto che, nell'italietta bigotta di oggi, questo titolo non arriverà mai sui nostri palinsesti. Come ho detto nella recensione della prima serie, 'Higurashi', come Rena nella sua discarica, rimarrà come un tesoro trovato nel ciarpame delle serie moderne, da suggerire a chi come noi ama l'animazione giapponese proprio per quella sua capacità di stupirci ogni volta.


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npepataecozz

Episodi visti: 24/24 --- Voto 9
Confesso che quando ho recensito la prima serie di questo anime ho pensato che la cosa migliore da fare fosse usare prudenza: sono rimasto quasi subito affascinato dai misteri di Hinamizawa, ma l'assenza di una spiegazione - rimandata per l'appunto a questa seconda serie - faceva sorgere un enorme punto interrogativo sul suo valore complessivo. E se poi l'ottima struttura di base avesse fatto acqua da tutte le parti nel momento in cui si fosse cercato di darne un senso compiuto?
Fortunatamente "Higurashi no Naku Koro ni Kai" è, invece, più che degna delle aspettative dello spettatore più esigente, ossia quello che non si accontenta di spiegazioni superficiali o pressapochiste ma che chiede a una trama le qualità di logicità, coerenza e assenza di (troppe) contraddizioni.

A onor vero non potrei affermare con assoluta certezza l'assenza di controsensi tra l'evoluzione delle diverse trame che si svolgono nei diversi "mondi" di cui si compone questo anime e l'epilogo che viene proposto per il tutto; credo sarebbe necessario rivedere le due serie una seconda volta per potere notare meglio certi dettagli che inevitabilmente saranno sfuggiti alla mia attenzione nel frenetico tourbillon di eventi che si susseguono l'uno dopo l'altro. Sono quasi sicuro, inoltre, che alcune parti sono abbastanza "anomale" e potevano essere evitate.
Tuttavia nell'attesa di un anime che riesca a tenere conto di ogni singolo dettaglio, possiamo tranquillamente gustarci questo "Higurashi no Naku Koro ni Kai" che rappresenta, nonostante tutto, un prodotto che si avvicina davvero molto a quel fine ideale; e se c'è qualche pecca qua e là, essa viene facilmente perdonata dallo spettatore, dispostissimo a chiudere un occhio data l'alta qualità della trama presa nel suo complesso - almeno per il suo genere.

Le differenze tra la prima e la seconda serie sono facilmente rilevabili. Nella prima dominava l'elemento sanguinario: i vari personaggi finivano, in un modo o nell'altro, per diventare degli assassini psicopatici e la trama era dominata da omicidi compiuti, spesso, con armi davvero inquietanti. Nella seconda, invece, questo elemento viene meno quasi del tutto: i vari personaggi cercano di sfuggire al triste destino che li attende ma senza fare male a una mosca. Si afferma, dunque, una visione buonista che può piacere o meno a seconda dei gusti dello spettatore.
Certamente deprecabile, invece, è la battaglia che viene inscenata fra un gruppo di ragazzini e un corpo militare addestrato; nel contempo non ho potuto fare a meno di chiedermi che fine abbiano fatto le Tre Famiglie - famiglie in stile Yakuza a cui appartenevano tre dei personaggi principali - nel momento cruciale. Possibile siano svanite nel nulla?
Ed è proprio quest'ultimo fattore che mi spinge a non assegnare a "Higurashi no Naku Koro ni Kai" la massima valutazione possibile: un vero peccato perché per il resto si tratta di un bellissimo anime che mi ha tenuto incollato al video dall'inizio alla fine.
Consigliatissimo a tutti coloro che non si impressionano per un po' di sangue.


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tornado127

Episodi visti: 24/24 --- Voto 10
"Higurashi no Naku Koro ni Kai" per me è decisamente superiore alla prima serie. Il puzzle si compone, il cerchio si stringe, dite come volete. La trama ciclica della serie precedente ha finalmente un senso. Si entra nel fantasy, ma il realismo di quest'anime non ne risente affatto.
Non si può non restare stupiti nel vedere che la chiave di tutto è la piccola Rika, che all'inizio era quasi una comparsa, che lotta contro il destino -mi fermo qui altrimenti spoilero. Le tematiche affrontate sono molte e fanno riflettere. È incredibile il coinvolgimento emotivo che può avere la lotta di Rika e dei suoi amici. Infatti ciò che mi è piaciuto di più è il messaggio che l'anime vuole trasmettere: il destino, vale a dire l'avvenire di fatti che sembrano inevitabili, può essere sconfitto, cambiato. E in questo può contare molto se non essere fondamentale l'aiuto di amici, a cui, nel caso dell'anime, Rika inizialmente non racconta la verità, più per rassegnazione che per paura di non essere creduta. Solo dopo capirà di avere riposto la propria fiducia in loro troppo tardi, perché essi le hanno dato la possibilità di arrivare alla verità.
Non ho mai dato il voto massimo a un anime, ma questo per me se lo merita tutto.


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Marco23111988

Episodi visti: 24/24 --- Voto 8
<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>

Higurashi no Naku Koro ni Kai è decisamente meglio della prima serie, che era comunque interessante, il problema era la trama senza né capo né coda: alla fine di 'sta storia, della quale non si arriva mai a capire il senso della trama, uno arriva a stufarsi.
Eppure, mi dispiace per chi, scoraggiato dalla prima serie, non ha voluto vedersi la seconda, perché devo riconoscere che la seconda serie spiega veramente tutto, credetemi. Non c'è più roba nonsense, solo l'unica pura trama.

Alla fine dunque si capisce che se c'è un vero protagonista in questa serie quella è la piccola Rika che, nonostante il suo aspetto da bambinetta innocua che fA tanti versetti simpatici come "nipaa", dimostra di avere molti segreti e non mancherà di coinvolgere lo spettatore.
Ad ogni modo quasi tutti i personaggi dimostreranno delle doti inaspettate e uno si dimostrerà essere decisamente più malvagio e pericoloso di quando si sarebbe detto.
Inoltre compare un nuovo personaggio: uno spirito che ha le stesse sembianze di Rika.

Se devo essere onesto, la grafica mi fa davvero schifo!, troppo luminosa e poi non mi piace come i designer disegnano i personaggi, troppo infantili.
Però la trama è veramente intricata come piace a me. (Death Note forever, giusto per fare riferimento a un altro dei miei anime preferiti molto molto intricato).
A ogni modo, la storia alla fine ci fa riflettere perché tutto quello che succede nella prima serie in realtà era la visione di tanti universi paralleli che non trovavano una via d'uscita e alla fine di ciascuno Rika moriva sempre, questo è il destino.
Ma la piccola Miko (e il suo spirito alleato) grazie ai suoi amici capirà che in realtà, se lo vogliamo veramente, nessun destino può fermarci, siamo noi in realtà a decidere come vanno le cose, non il fato.

Solo, contino a pensare che la serie si poteva accorciare, lo so che 24 episodi sono pochi, ma secondo me se ne potevano fare ancora di meno, insomma l'ultimo capitolo è veramente troppo allungato e si perde troppo in descrizioni che si potevano ignorare o gli si poteva dare comunque meno importanza.


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Pauzz85

Episodi visti: 4/24 --- Voto 8
La serie successiva a "Higurashi No Naku Koro ni" parte in quarta. La trovo molto interessante sin dall'inizio, in cui dalla prima puntata i personaggi iniziano a dare spiegazioni sull'epilogo dell'ultima storia della stagione precedente. Poi si ricomincia di nuovo con le storie cicliche, apparentemente disconnesse. Fin dai primi episodi s'inizierà a scoprire come mai questa serie è formata da diverse ministorie apparentemente disconnesse tra loro. Le parti comiche, in netto contrasto con l'horror che compone la maggioranza della serie, diventeranno più frequenti e lunghe.
Higurashi no Naku Koro ni Kai è un'altra bella serie che intendo seguire fino in fondo, nonostante a tratti divenga noiosa. Notevole la sigla di apertura, che ho gradito molto più di quella della stagione precedente.

Rachyelfa

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Rachyelfa

Episodi visti: 24/24 --- Voto 8
<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>

Il degno erede di Higurashi no naku koro ni, nonostante abbandoni buona parte delle sue caratteristiche splatterose. La grafica è notevolmente migliorata, compare un nuovo personaggio e la serie si orienta molto più sul thriller che sul'horror.
Il passato della persona che si scopre essere la cattiva mi ha un po' annoiato e lo splatter pressoché mancante abbassano il voto, che però rimane comunque un bel 8 per la trama fantastica. Finalmente si riescono a spezzare gli archi e si scopre che Satoshi, il fratello di Satoko, in realtà è ancora vivo.
La trovo una bella serie, veramente.


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Shiva87

Episodi visti: 24/24 --- Voto 9
Come nel caso della prima serie, ecco che basta la stupenda sigla per sentirci già a nostro agio. La seconda serie di Higurashi, meno violenta rispetto alla prima, è la spiegazione di tutto. E il bello è che non è per nulla banale, ma anzi, fantasiosa e originale. Tutto quello che sembrava campato in aria nella prima serie qui ha una motivazione plausibile ed emozionante.
Ma questa serie, oltre alle risposte, è grande per la caratterizzazione dei personaggi, che ritengo già ottima in precedenza. Il personaggio di Rika è meraviglioso; un po’ in ombra nella serie precedente, qui è la vera protagonista, colei che spiega il tutto.

I disegni sono molto migliorati e l'emozione e il coinvolgimento sono alle stelle. Difficile dire per me quale tra le due serie per me sia stata la più bella. La prima l’ho trovata bella per molti motivi, forza delle scene, mistero e giallo, la seconda secondo me è bella per altri, risposte soddisfacenti, drammaticità degli eventi, maturità. Non do un 10 perchè Higurashi non è perfetto da solo, o meglio, ha bisogno di altre serie collegate, come Umineko naku koro ni, perché si comprenda al meglio la "storia dietro la storia". Però lo consiglio, a mio avviso non delude!


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Samvise

Episodi visti: 24/24 --- Voto 8
La prima serie di Higurashi mi aveva lasciato un po' a bocca asciutta, con tutta la sfilza di misteri che persino dopo l'ultima puntata rimanevano irrisolti. A causa della natura ciclica degli episodi, inoltre, mi aveva appassionato ben poco, anche se trovavo che ogni personaggio della serie avesse del fascino a suo modo. Decisi di dare una possibilità a questa seconda parte proprio per capire il significato di tutti i misteriosi avvenimenti della prima. Mi aspettavo qualcosa di simile alla serie precedente, e invece qui, con mia gioia, ho trovato molte novità.

Innanzitutto tra i personaggi principali se ne comincia a individuare uno che fa da protagonista, che si contrappone a un altro. I protagonisti ora hanno uno scopo, un obiettivo da conseguire, e il rischio che corrono è molto alto. Ai tanti interrogativi viene fornita risposta fin dalle prime puntate, e la trama è riuscita a catturarmi completamente, sebbene alcuni episodi della seconda metà della serie fossero un po' lenti.

Ho cominciato ad amare di più alcuni personaggi e ad identificarmi un po' in loro, cosa che la prima serie rendeva quasi impossibile fare. Ho sperato con loro, ho tenuto per loro durante la loro lotta disperata, sono rimasto molto coinvolto. E il finale, beh, è stato dei migliori, sebbene fosse un po' scontato.
Secondo me Higurashi no Naku Koro ni Kai è una bella serie, che merita pienamente il mio 8.


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giorgio13

Episodi visti: 24/24 --- Voto 8
In questa serie, sequel di Higurashi no naku koro ni, tutti i segreti e i misteri che erano rimasti inspiegati nella prima, lasciando lo spettatore con un profondo amaro in bocca, verranno svelati.
L’ultimo arco narrativo della prima serie, per quanto non spiegasse ancora nulla sugli omicidi seriali che avvengono la notte del Watanagashi (la festa in onore del dio locale, Oyashiro), aveva fatto trapelare un certo barlume di speranza, in quanto nessuno dei protagonisti perde la vita nonostante la “follia” di Rena, che viene placata da Keiichi. Nell’ultima scena, la piccola Rika, con una voce da adulta, rifletteva sul fatto che l’unione fa la forza, che bisogna fidarsi dei propri amici, che non bisogna avere segreti con loro, e infine affermava di voler continuare a giocare con l’eterno ripetersi di quelle due settimane di giugno.

Ci si aspetterebbe di ripartire per l’ennesima volta nel 1983, e invece ci si ritrova nel 2007 in compagnia dell’agente Akasaka - che era comparso nell’arco narrativo con protagonista Rika -, di un detective Oishi in pensione, nonché di una Rena sulla trentina, unica sopravvissuta al grande “disastro” perché era stata trattenuta dalla polizia nel paese vicino quando aveva minacciato di far saltare la scuola. Questo primo episodio è quindi la diretta conclusione dell’ultimo arco della prima serie: i due poliziotti e la donna discutono dell’effettiva natura della calamità che colpì il villaggio, di un misterioso quaderno appartenuto a Miyo Takano, una delle due vittime della “maledizione”, e dello strano comportamento assunto da Rika poco prima che tutti morissero.
Dall’episodio successivo si riparte dal solito giugno, e l’attenzione viene posta proprio su Rika che, come si era intravisto in alcuni momenti della prima stagione, sembra avere una doppia personalità: una infantile e giocosa, caratterizzata dall’uso frequente di versetti quali “ni-pah”, “mii” e “nano desu”, e una adulta che continua ad affermare che sarà uccisa. Quando è in questo stato sembra che parli da sola, e ciò suscita in Satoko non poche preoccupazioni.

Nell’arco successivo si scopre che in realtà Rika parla con Hanyu (una bambina che solo lei riesce a vedere); l’argomento principale è sempre quello: l’impossibilità di cambiare la propria sorte, di sconfiggere il destino, in pieno accordo con i principi del Verismo e del Pessimismo shopenaueriano e leopardiano.
Per fortuna ci penseranno Keiichi con il suo grande carisma e gli altri membri del club studentesco a dimostrare a Rika che se si è uniti e ci s'impegna a fondo è possibile cambiare le cose; un esempio di ciò è l’incredibile mobilitazione di forze che riescono a ottenere per aiutare Satoko, abusata dallo zio Teppei.
Il delicato tema del maltrattamento dei bambini verrà affrontato molto direttamente anche con un altro personaggio, facendo capire come un’infanzia infelice possa segnare indelebilmente una persona e possa portarla, una volta diventata adulta, sulla cattiva strada.

Altro tema importante presentato nella seconda parte della serie sono le scoperte scientifiche, e in particolare quanto sia difficile che una nuova teoria venga accettata dalla comunità scientifica, soprattutto se rischia di minare le basi di tutto quello che era stato detto prima: ciò fa pensare alla teoria eliocentrica di Copernico, alla teoria della selezione naturale di Darwin e alle scoperte dei primi del ’900 nell’ambito dell’elettromagnetismo e della relatività. Tali scoperte hanno rivoluzionato rispettivamente l’astronomia, la biologia e la fisica, ma hanno influenzato in maniera incredibile molti altri campi ben al di fuori dell’area scientifica.

Come ho scritto all’inizio, tutti i misteri presentati nella prima stagione saranno spiegati: verrà fatta luce sulla “guerra della diga”, sugli omicidi seriali, su chi vuole uccidere Rika e perché, sul grande “disastro” di Hinamizawa, e sulla “follia”.
Tutte queste cose verranno spiegate razionalmente, mentre quella più strana di tutte, il “riavvolgersi del tempo”, verrà classificata come soprannaturale; ciò però non stona affatto, perché sarà proprio questo eterno ripetersi del giugno 1983 a permettere ai protagonisti di scoprire la verità su tutto il resto.
Ci sarà meno splatter e più ragionamenti rispetto alla prima serie, e di certo nessun episodio annoierà, infatti negli ultimi 5 la tensione salirà davvero alle stelle.
Bè, cosa aspettate? Andate a mettere in ordine tutti i pezzi del puzzle del destino!


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Manuel

Episodi visti: 24/24 --- Voto 6
Calo di qualità enorme.
Questa seconda serie inizia mostrando una Hinamizawa del futuro (trent'anni dopo la strage del gas) dove è sopravvissuta soltanto Rena, il tutto in perfetto stile Higurashi, thriller, perché mentre le chiedono cosa successe in quei giorni, anche l'anime si sposta indietro di trent'anni e ritorniamo a quei giorni oppressivi e pieni di tragedie che tanto abbiamo amato nella prima serie.
L'inizio è magnifico, pieno di aspettative... che non verranno rispettate.

Purtroppo, davvero a malincuore per una serie che mi ha dato tanto, devo dire che la seconda serie in un primo momento riesce a spiegare molte cose (si troveranno i veri colpevoli, si scopriranno ancora nuovi elementi sulle vite di alcuni personaggi), ma non riesce a reggere minimamente il confronto con la prima, anzi qui man mano che si va avanti tutto si perde in un bicchier d'acqua, fino alla banalità assoluta e a un finale ridicolo.
Ho pensato che sarebbe stato meglio NON vederla, molto meglio rimanere con il finale dubbioso della prima serie (davvero molto meglio), quindi cercate di darmi retta se potete.

<b>ATTENZIONE! POSSIBILI SPOILER!</b>
Oltre alla scarsa qualità generale ho riscontrato punti focali non sviluppati. Rena è l'unica sopravvissuta nella prima puntata (quella del futuro), ma non verrà più ripresa, una volta tornati nella Hinamizawa del passato si rimarrà lì, quindi mi chiedo perché mostrarci inutilmente quel futuro? Avevano in mente qualcos'altro?
Vengono mostrati personaggi nuovi di cui non viene spiegato nulla, nemmeno alla fine, e anzi uno di loro viene mostrato proprio alla fine.
Non parliamo del finale, fatto con i piedi, privo di qualsiasi senso.
A voi la scelta se tuffarvici o meno.

Utente1336

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Utente1336

Episodi visti: 24/24 --- Voto 6
Higurashi no naku koro ni kai è il seguito della serie Higurashi no naku koro ni kai. In essa verranno svelati tutti i misteri della trama che nella prima serie non hanno avuto risposta. E' un anime abbastanza complicato, con una trama davvero ottimamente costruita. Peccato solo che proceda in maniera veramente lenta, in alcune puntate rischiavo addirittura di addormentarmi. Gli episodi che vanno dal 2 al 12 sono di una noia mortale, ma raccontano anche una triste vicenda che capita a uno dei personaggi. Si risolleva negli episodi 13 e 14 in cui si scoprono davvero moltissime cose sulla maledizione del monaco e su chi c'è dietro a tutti gli efferati omicidi che negli ultimi anni avevano sconvolto gli abitanti della cittadina di Hinamizawa. Dopo queste due puntate che ti tengono col fiato sospeso, la serie crolla di nuovo per riprendersi negli ultimi episodi, cioè quelli che vanno dall'episodio 19 a 25, in cui sono rimasto incollato allo schermo del pc per via dei continui colpi di scena!
I disegni di questa seconda serie sono migliorati molto rispetto a quelli della serie precedente ma, ad essere sincero, non mi fanno impazzire. La colonna sonora è quasi inesistente, come nella prima serie. Bella l'Opening e carina l'Ending. I personaggi li ho trovati più carismatici in questa serie e più uniti tra di loro, altrimenti non avrebbero aiutato le loro compagne nel momento del bisogno.
Pagella:
Disegni 6 Sono migliorati i disegni, ma devo dire che non mi sono piaciuto molto
Colonna sonora 6 Ci sono più musiche rispetto alla prima serie, ma non sono nulla di speciale
Personaggi 7 Approfonditi meglio i personaggi, in alcune scene comiche strappano anche più di un sorriso, più carismatici e comunque simpatici, ma soprattutto meno pazzi rispetto all'altra serie!!
Trama 6 La trama non mi ha appassionato molto, in entrambe le serie, ma do comunque la sufficienza perchè è costruita ottimamente.
Devo dire che come serie non mi è piaciuta più di tanto, ma la consiglio a chi piacciono gli anime splatter (prima serie) oppure quelli con una trama intricata (prima e seconda serie) .

LL

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LL

Episodi visti: 24/24 --- Voto 9
Da vedere assolutamente se avete già avuto modo di visionare la seconda serie. Come già detto da molti altri recensori prima di me, il tono dell'anime si sposta più verso il thriller dall'horror mano a mano che le puntate vanno avanti. Tutti i nodi vengono meravigliosamente al pettine, quella che sembrava una storia inverosimile diventa un'elaborata trama finemente costruita, arrivando ad un finale che ho trovato a dir poco meraviglioso. L'unico motivo per cui non ho messo la valutazione massima è stata qualche svista nelle puntate prima del finale, sviste che non creano discontinuità di trama ma che pongono davanti ad un paio di situazioni più che inverosimili, poco adatte al tono del cartone. Comunque questo incidente di percorso verrà presto dimenticato e nel complesso il cartone ne risente davvero poco.

Da vedere assolutamente

Alexander

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Alexander

Episodi visti: 24/24 --- Voto 8
Bellissima serie e imperdibile per chi ha amato la prima. Come è stato già detto, finalmente qui tutti i misteri vengono risolti appieno (cosa piuttosto rara in un anime) senza alcuna eccezione (o se c'è, al momento non mi viene in mente); chi pensava che Higurashi fosse una serie assurda e insensata qui si dovrà ricredere! E' sicuramente meno violenta della precedente, forse si può dire che il genere è passato da horror a thriller e questo ha i suoi pro e i suoi contro, ma la qualità globale dell'anime è almeno pari alla serie precedente (cioè altissima).


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koji_77

Episodi visti: 24/24 --- Voto 9
Introduzione
Serie successiva ad "Higurashi no Naku Koro ni" ancora più intrigante e che chiarisce definitivamente i misteri lasciati in sospeso o ancora non chiariti del tutto nella prima serie. A seguire abbiamo 5 Oav denominati Higurashi no Naku Koro ni Rei che ancora non ho visto, anche se da quel che ho letto in giro il primo OAV sembra leggero ed inconsistente mentre già nel secondo OAV la trama segue il filo conduttore della trama originaria ed inizia ad essere più intrigante...

Trama

Hinamizawa è un paesello di montagna dove nella seconda guerra mondiale sono successi una serie di episodi bizzarri che hanno portato delle persone ad interessarsi in modo particolare al paesello ai loro abitanti ed alla festa annuale che si tiene a giugno chiamata Watanagashi!
Nella sera del Watanagashi sembra che succedono degli eventi, ovvero la maledizione del monaco, una persona scompare ed un'altra muore! Rika, erede della famiglia furude una delle 3 famiglie che dirige il villaggio da secoli sembra che abbia la facoltà di prevedere il futuro e di sapere in anticipo quello che succederà ma Keichi insieme agli altri membri del club della scuola (Mion, Rena, Satoko, Shion,sorella di Mion, ed appunto Rika) combatteranno il destino ed il fato avverso per cambiare definitivamente il futuro...

Scopriremo chi e/o cosa si cela dietro la maledizione del monaco, scopriremo come Rika riesce ad essere a conoscenza di eventi futuri, quale rapporto ci sia con la famiglia sonozaki, il legame delle 3 famiglie, il perchè di tanto interesse di alcuni politici verso Hinamizawa e tutto ciò che riguarda i lavori alla diga che vennero bloccati, tutto ciò che riguarda la clinica Irie e come Asegawa riesce ad interagire sia con Oishi che con i ragazzi per risolvere tutta una serie di faccende che sembravano ormai precipitare in un verso piuttosto che in un altro, tutti gli eventi si intersecano tra loro in maniera ottima miscelando le conoscenze che abbiamo della prima serie con questa, che secondo me dal punto di vista della narrazione è ancor più superiore, nonostante qualche stereotipo nella trama, che però non mi ha fatto storcere in naso anzi...

Considerazioni Tecniche

L'anime offre una bellissima opening veramente d'impatto sia per la scelta delle scene sia per la musica, la colonna sonora in certe scene è veramente ben realizzata ed azzeccata, le animazioni sono molto buone e fluide, con delle inquadrature che riescono a ribaltare da un momento all'altro l'ambientazione e le sensazioni che si provano nel guardare l'anime. La caratterizzazione dei personaggi è ottima e viene approfondita tantissimo sia dal punto di vista psicologico che caratteriale a seconda delle vicissitudini che verificano nel corso della visione.
La sceneggiatura è molto buona ci sono delle trovate e della azioni che ben rendono questa seconda serie, nonostante per certi versi la reputi inferiore alla prima, per degli altri è sicuramente superiore, certo è il fatto che quai momenti angoscianti della prima serie li ritroviamo anche in questa ma in maniera diversa e meno splat.

Considerazioni personali
Da un primo episodio che mostra una Hinamizawa devastata da una fuga di gas 30 anni prima, che mostra Oishi ormai in pensione e Asegawa che si mette ad investigare da solo sul caso nel secondo episodio l'antifona cambia totalmente riportandoci ad un Hinamizawa di 30 anni prima, quella che noi tutti conosciamo nella prima serie dove i nostri protagonisti si troveranno ad aver a che fare con quel qualcosa o qualcuno che rappresenta la "maledizione del monaco"
Avvincente, colpi di scena continui, verità nascoste che vengono svelate pian piano fino a formare il puzzle completo.


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ALUCARD80

Episodi visti: 24/24 --- Voto 10
Ribadisco il concetto espresso nella recensione della prima serie di higurashi: entrambe le opere sono complementari, non è possibile venderne una e comprenderne il contenuto effettivo. credo che sia dai tempi di Evangelion che non mi trovavo di fronte ad una storia così contorta e complicatissima, e devo ammettere che alla fine dei conti tutto torna, anche se alcuni passaggi sono sottili, c'è bisogno di ragionamento e riflessioni.
Higurashi no naku koro ni & Kai è semplicemente un capolavoro. Raramente si possono incontrare lavori del genere, di una profondità psicologica e di un ritmo tali. Se la prima serie metteva di fronte allo spettatore situazioni che apparivano sconclusionate e prive di senso, qui si vanno a svelare il perchè di tutte le vite vissute e rivissute nello stesso medesimo periodo di Rika, (un pò come il divertentissimo film di Bill Murray "Ricomincio da capo"). Il livello di terrore e sangue è drasticamente abbassato, e sebbene la seconda serie latiti di momenti "tenebrosi", si tramuta lentamente in un anime d'azione, trattando argomenti come l'amicizia, l'esoterismo, infittisce la trama di ogni personaggio, caratterizzato all'inverosimile. Mi è anche venuto il dubbio che la prima serie fosse stata creata senza l'idea di un seguito, e allora in quel caso tutte le persone che la criticavano perchè priva di senso, una semplice accozzaglia di sangue e morti potevano avere anche ragione. Ma questo seguito è stato creato troppo bene, ogni pezzo combacia perfettamente se non di più, ogni tassello della storia va al suo posto, e ciò mi fa supporre che questa fantastica conclusione era sicuramente premeditata. Man mano che gli episodi vanno avanti, la saga che inizialmente era un intrigo di misteri e situazioni drammatiche e strazianti, diviene sempre più chiara e lineare, ma c'è bisogno di una certa attenzione, perchè è meglio non perdere i dialoghi chiave, che sono sottili, trasversali e da decifrare.
Sapendo che questo lavoro è ispirato ad una visual novel della type moon, gli stessi creatori di Fate Stay Night, e che Kenji Kawai è l'autore delle musiche, (sempre quello di FSN e del videogioco per ps3 Folklore) potete stare certi che la parte sonora è qualcosa di indimenticabile. L'opening ci getta subito in quel mondo sofferto che abbiamo vissuto col cuore in gola nella prima serie, ma l'inizio della prima puntata pare ancor più amaro, iniziando ben 30 anni dopo quegli infausti eventi.
Higurashi è un anime particolare, indirizzato ad un pubblico sicuramente adulto e con una certa maturità, e lo consiglio ai patiti di thriller, mentre da evitare per chi si spaventa per poco :)
Il resto degli appassionati di anime non dovrebbero però farsi sfuggire questa meravigliosa fiaba dark al limite dell'occulto, che tira in ballo antiche credenze popolane, esoterismo, amicizia, azione, e sul finale assolutamente struggente e quasi in sordina, anche momenti dolci e teneri. Una gamma di emozioni che varia dall'inzio alla fine; forse un finale diverso avrebbe avuto un impatto maggiore, ma credo che l'originale sia più che perfetto. Per la veste grafica e il chara design è abbastanza migliorato dalla prima serie, ma pressoché siamo li, ad un ottimo livello.
Niente da dire, un capolavoro con la C maiuscola, forse sottovalutato da molte persone. Meraviglioso.


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Sayuri

Episodi visti: 24/24 --- Voto 10
Sarò strana io, ma a me è piaciuta molto di più questa seconda serie rispetto alla precedente, forse perché questa da finalmente le risposte che tanto aspettavo? Sarà, ma l'ho trovata magnifica.
E' tutta un crescente di suspance continua, con la stessa atmosfera horror della serie precedente, anche se forse qui c'è meno violenza (attenzione! ho detto meno rispetto alla prima, ma non ho assolutamente detto che non c'è).
In questa serie scopriremo tutto riguardo i misteri di Hinamizawa, i perché e i come dei fatti avvenuti nella prima serie e via dicendo, quindi se avete visto e apprezzato la prima fiondatevi di corsa sulla seconda, se non l'avete apprezzata molto perché non ci avete capito niente (plausibilissimo, alla fine se si prende solo la prima serie non ha nessuna spiegazione logica) allora guardate questa seconda serie che vi farà rivalutare la prima, si spera almeno.
Nota di merito è il disegno che è stato migliorato e le ottime musiche come al solito, soprattutto l'opening è davvero bellissima.
Una piccola pecca che ci si può trovare sta negli episodi finali, dove ci sono delle esagerazioni, ma va bene anche così, il 10 pieno secondo me se lo merita lo stesso.

Lupanga

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Lupanga

Episodi visti: 26/24 --- Voto 10
Per quanto potesse sembrare impossibile la seconda serie per me è addirittura superiore alla prima, ogni "nodo viene al pettine", vengono spiegate tutte le uccisioni e la follia dei protagonisti nella prima serie, anche se è meno horror della prima (infatti ci saranno più scenette comiche) questa serie sarà più significativa rispetto a quella precedente.
Se avete visto la prima serie non potete di certo perdervi quest'altra.
P.S. Ho sentito che è in corso anche una terza serie formata da 6 OAV, ovviamente non vedo l'ora di vederla.

sonozaki shion

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sonozaki shion

Episodi visti: 24/24 --- Voto 10
Questa serie mi è piaciuta un sacco, la grafica è ottima i disegni sono un po meno kawaii e la trama mi ha fatto innamorare. Trovo fantastica questa serie, un po' meno horror della precedente (le scene di violenza sono poche e soprattutto di violenza psicologica salvo lo zio di Satoko e Takano e qualche omicidi) perchè approfondisce la psicologia dei personaggi e anche se non usa scene splatter riesce a comunicare un sottile senso di inquietudine e ansia che non lascia indifferenti e per farlo andare via serve molto tempo. Devo inserire nel voto anche le fantastiche sigle di apertura e chiusura fatte da Eiko Shimamiya che riescono sempre a riflettere l'emozione predominante dell'anime, infatti per il primo Higurashi le sigle erano più "violente" e trasmettevano ansia e preoccupazione che sono i temi principali delle emozioni dei protagonisti. Queste sigle sono più calme e gentili come Higurashi no Naku Koro ni Kai.

kobashi-chan

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kobashi-chan

Episodi visti: 24/24 --- Voto 9
La serie presenta la stessa dose di horror della precedente. In quanto alle animazioni, non c'è nulla da dire poichè sono realizzate in maniera oltremodo egregia. La personalità dei personaggi principali, spesso farcita di sadismo e violenza gratuita allo stato puro viene resa reale dal susseguirsi incalzante delle vicende che spesso e volentieri lasciano una dose di brivido non indifferente. Il mistero che ruota attorno alla sinistra festa del Watanagashi sostiene la trama intricata ed originale di quest'opera che si distacca ulteriormente dagli horror stereotipati delle serie di nostra conoscenza. Il tema principale oltre ad una grande sequenza di splatter e scene sanguinolente ma mai troppo forzate posseggono una naturalezza inquietane e allo stesso tempo affascinante agli occhi dello spettatore alla quale non resta altro che chiedersi se il sottile filo del destino mai si spezzerà. Per chi non lo sapesse tuttavia esiste un altra serie, la precedente composta da 26 episodi la quale chara design è stato curato dallo Studio Deen famoso per aver curato serie famose come Vampire Knight, Fruits Basket, Ranma 1/2 e l'indimenticabile serie Maison Ikkoku. Per qualità e rendimento delle scene più drammatiche codesto studio si è superato soprattutto per il tratto morbido e in un certo senso molto "kawaii". Secondo la mia modestissima opinione per chi ha amato HIGURASHI NO NAKU KORO NI, di sicuro non potrà fare a meno di seguire anche quest'ultima serie che dicono, avrà un terzo seguito nel 2008/9. E' doveroso comunque avvisare che per chi non abbia visto la prima serie sia un pò confuso nel vedere la seguente ergo consiglio prima la visione della suddetta oppure una semplice lettura della trama prima di gettarsi nei filoni di omicidi che attorniano la festa del Watanagashi e degli abitanti del tenebroso villaggio. Lasciatevi trasportare dal potere del destino e d"divertitevi" a scoprire e capire cosa sia davvero la misteriosa figura che crea tanto scompiglio. Buona visione!
TRAMA: A distanza d'anni dalle vicende della festa e degli omicidi del piccolo villaggio di Hinamizawa, ove una adulta Rena parla con degli investigatori giunti dalla città. Cosa accadrà ora che tutto sta per ripetersi? Nessuno lo sa... per ora...