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Adrian1

Episodi visti: 13/13 --- Voto 5
"Slayers Evolution-R" è il sequel di "Slayers Revolution", ed è unanimemente considerato (insieme al prequel) tra i prodotti meno originali del franchising, con un'originalità e una freschezza ormai inesistenti.
L'anime ha alcuni problemi, a partire dalla trama, che è in parte confusionaria e in parte riciclata dalle vecchie produzioni, e in parte è totalmente scontata, fino ai personaggi che sono inconsistenti. Lina Inverse, la protagonista, non mostra praticamente nulla di nuovo, nessuna evoluzione del personaggio, e gli altri personaggi non sono molto meglio.
L'animazione è nella norma, anche se pure per l'animazione non c'è nessuna cosa veramente degna di nota, è nella media, ma nulla di più, anzi oggigiorno nel 2023 il prodotto è bello che superato come livello tecnico, inizia a invecchiare male.

In conclusione, è un anime che non offre nulla di nuovo o interessante. Non è un prodotto malvagio, io l'ho seguito senza problemi, però non è neppure qualcosa di imperdibile, anzi secondo me era meglio che, invece di questo, avessero fatto un remake totale della saga. Questo "Evolution R", insieme alla serie precedente "Revolution", non lascia nulla di veramente interessante o di nuovo al franchise, e infatti queste due ultime serie di "Slayers" sono anche le meno conosciute, molto meno delle serie vecchie. Per me è un anime che balla sull'appena sufficienza, ma anche qualcosa in meno.


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Gustavo69

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6,5
"Evolution-R" conclude la storia cominciata in "Revolution", portandoci due vecchie conoscenze come Naga (in forma di armatura, però) e Zeno il monaco rosso (di nuovo!), dopo averlo combattuto per due volte nella prima serie. Non era certo nulla di inaspettato, tuttavia si sperava in qualche nuovo villain per queste nuove serie. Qualcuno forse avrà apprezzato i rimandi alla prima stagione di "Slayers" dell'ormai lontano 1995, ma per me era solo mancanza di fantasia. Ventisei episodi, colpi di scena alquanto prevedibili, uno scontro finale senza infamia e senza lode... giuro che non passava minuto in cui non rimpiangevo le vecchie serie di "Slayers", o perfino qualche OAV divertente. E alla fine è un peccato, perché queste due nuove serie potevano essere un vero e proprio revival per "Slayers", mentre si sono rivelate un fiacco tentativo. E infatti non è stato prodotto più nulla dopo queste due serie animate, dopo più di quindici anni.
Ovviamente, non è obbligatorio produrre serie nuove ogni dieci anni, tuttavia, se "Slayers" fosse stato gestito in maniera più saggia, forse oggi avremmo ancora qualche special prodotto ogni tanto. Chissà qual è il futuro di "Slayers", a questo punto. Il suo creatore continua a scrivere light novel ancora oggi, ma, a parte quello, l'epoca d'oro di "Slayers" è forse tramontata da tempo? I revival impossibili tipo quelli di "Lupin" hanno insegnato che non si può mai dire mai, tuttavia c'è ancora spazio per la piccola Lina Inverse al giorno d'oggi?


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ryo79

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
Lina e soci son tornati! (parte 2)
Ed ecco la seconda e ultima parte della nuova avventura di Lina e compagni. Ripetiamo un paio di punti, giusto per completezza. Innanzitutto bisogna sottolineare il fatto che questa è la seconda metà di una serie ben più lunga, composta da "Slayers Revolution" e da questo "Slayers Evolution-R". Entrambe le serie non sono basate sui romanzi di Kanzaka, ma godono di una sceneggiatura realizzata appositamente per la televisione. La narrazione riprende esattamente dove si era interrotta alla fine della serie precedente. La storia parte un po' in sordina, con i protagonisti che si stanno riprendendo dopo la dura battaglia contro Duclis e il mostro Zanaffar, e prosegue molto sottotono per diversi episodi. I primi quattro episodi sono decisamente insulsi e si basano solo una sequela quasi ininterrotta di gag e situazioni strampalate. C'è solo qualche stralcio della trama di fondo, che poi viene ripresa in maniera abbastanza convincente con il ritorno in scena di Zeross e Zuma.

Qui le cose cominciano a ingranare. Dopo aver chiuso i conti con l'assassino Zuma, Lina e compagni dovranno nuovamente avere a che fare con Rezo, prima con il suo spirito imprigionato nell'urna e poi con il chierico rosso in persona, quando Pokota decide di resuscitarlo per poter salvare il popolo di Taforashia. Da qui le cose procedono in un continuo crescendo che porterà i nostri eroi ad affrontare nuovamente un mostro del loro passato, il signore dei demoni Shabranigdo. A questo punto è d'obbligo fare i complimenti allo sceneggiatore, che non solo fornisce un finale convincente per le vicende iniziate in "Revolution", ma riprende alcuni fili pendenti che erano rimasti in sospeso fin dalla prima serie e li porta alla loro naturale conclusione. E così questo "Evolution-R" riesce a chiudere in maniera più che soddisfacente non solo questo arco narrativo, ma l'intero ciclo delle avventure di "Slayers", il tutto con il solito finale epico ed emozionante a cui siamo abituati.

Come in tutte le produzioni di questa serie approdate in televisione, arriviamo al punto dolente. Quale? L'adattamento italiano, come al solito. Dopo tutti questi anni si ha quasi l'impressione di essersi abituati alle storpiature, ma la nostra amatissima Mediaset è sempre lieta di farci ricredere. Quando ormai sentire Lina lanciare incantesimi come il "Fulmine Rosso" o "Luce nelle Tenebre" non fa più nessun effetto, ecco che la resurrezione di "Sabrani Voodoo" è capacissima di farci cascare le braccia come un tempo (e qui stendiamo un velo pietoso). Per il resto i dialoghi sono sempre censurati e, come al solito, abbondano le offese infantili al posto della traduzione letterale (dire a Lina che ha il seno piccolo in TV non è una bella cosa). Per fortuna è una cosa che accade in maniera più ridotta rispetto alla prima serie... non perché questo tipo di battute non siano state tutte censurate, ma semplicemente perché ce ne sono di meno.

Come per la serie precedente, i personaggi sembrano essere leggermente sottotono. Fortunatamente, dopo le gag iniziali, le cose migliorano notevolmente. Lina è spumeggiante come sempre, mentre il povero Gourry è l'unico che rimane una macchietta di sé stesso per la maggior parte della serie. Quelli che subiscono un significativo miglioramento sono Amelia e Zelgadis. Quest'ultimo, in particolar modo, riacquista un po' dell'aria tormentata che aveva nella prima serie. Una specie di ritorno alle origini che è strettamente legato alla ricomparsa di Rezo. In uno degli episodi assistiamo anche a un azzeccatissimo flashback che ci mostra il periodo in cui il mago era al servizio del chierico rosso, fino al momento in cui quest'ultimo lo ha tradito trasformandolo in una chimera. Ovviamente tornano in scena anche Pokota e Zeross, ma questi personaggi non sono cambiati di una virgola.

Viene approfondita molto bene anche la caratterizzazione degli antagonisti. Viene svelata la vera identità di Zuma e con essa i retroscena legati al motivo che lo ha spinto a diventare un assassino e il perché della sua ossessione per Lina. Poi, il ritrovamento del vaso contenente l'anima di Rezo dà il via a una serie di rivelazioni che chiariranno molti punti oscuri legati al passato del chierico rosso, a partire dalla vera natura di Ozel fino al reale motivo che ha spinto il mago a ibernare in un sonno magico tutti gli abitanti di Taforashia. Una nota doverosa va fatta a riguardo della povera Nama, che compare nei primi episodi della serie. Se nessuno l'avesse ancora capito, la ragazza non è altri che quella pazzoide di Naga (il che spiega perché fa saltare i nervi a Lina) che, nel tentativo di rubare un tesoro, finisce per essere intrappolata in un'armatura.

Per quello che riguarda la realizzazione tecnica, viene mantenuto lo standard qualitativo della serie precedente, con disegni dai colori molto vividi e un character design dai tratti piuttosto arrotondati. Il tutto resta su un buon livello per tutta la durata della serie. Ad accompagnare le immagini c'è sempre un'ottima colonna sonora che, come sempre, raggiunge il suo massimo con le sigle cantate da Megumi Hayashibara. La opening si intitola "Front Breaking", mentre la ending "Sunadokei". Nell'episodio finale viene anche recuperata "Give a Reason", canzone che faceva da opening per "Slayers Next", che viene aggiunta come insert song, mentre la ending viene sostituita dalla melodica "Just Begun". E con questo, dopo ben quattordici anni, siamo arrivati alla conclusione delle avventure televisive di Lina Inverse e compagni, con una serie che parte un po' a rilento, ma che si rivela essere un ottimo finale per una delle più apprezzate saghe fantasy dell'animazione.


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George Tennent

Episodi visti: 13/13 --- Voto 9
Quinta serie di Slayers, ma strettamente legata a Revolution di cui è praticamente la seconda parte (si noti il gioco di parole Revolution con Evolution-R solo spostando la R).
Continua l'avventura, e continua ad aleggiare il fantasma di Rezo: forse c'è un modo per salvare i concittadini di Pokota. Una piccola chicca per chi ha visto anche i film vede la comparsa di un'armatura animata dallo spirito di una ragazza che ha perso la memoria ma ha una risata assurda.

A parte lo scopo ed il "percorso" la trama non brilla per originalità, ripercorrendo sostanzialmente percorsi già tracciati in precedenza: cambia lo scenario ma non la sostanza. Immancabili le gag comiche ed i colpi di scena. Il tipico tocco di mistero riguardo ad un antagonista della serie ben caratterizzato e ben giocato, ma che "scade" un po' nel finale.
La realizzazione è all'altezza dei precedenti: ottima qualità grafica, buona colonna sonora e regia adeguata nello stile classico della saga.

La serie è sicuramente imperdibile sia per gli appassionati che come conclusione di quanto iniziato in Slayers Revolution, ma probabilmente è la meno adatta a nuovi spettatori essendoci troppi elementi di cui non sono a conoscenza.
Valutazione leggermente inferiore rispetto agli standard molto alti della fantastica saga che ha fatto la storia dell'animazione Fantasy.


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Arlec

Episodi visti: 13/13 --- Voto 9
Non c'è niente da fare, Slayers è sempre Slayers, non si smentisce mai. Nonostante tutti i suoi difetti (una cascata di umorismo spesso infantile e banale, una miriade di comparse e personaggi minori assolutamente inutili, una sequela di episodi che, pur non essendolo, sembrano dei filler, tanto sono ininfluenti e slegati dalla trama principale), non si può fare a meno, giunti agli ultimi episodi della stagione, di restare a bocca aperta, pensando a come, ancora una volta, Takashi Watanabe (regista della serie) e Hajime Kanzaka (autrice dei romanzi da cui è tratta la serie), siano riusciti a coinvolgerci e sconvolgerci emotivamente, quando ormai eravamo rassegnati al peggio e credevamo che mai avremmo potuto riprovare le emozioni delle prime tre serie.
Personalmente stavo anche cominciando a chiedermi se fossero state veramente così belle, quelle serie che tanto mi avevano appassionato dieci anni or sono: in fondo allora ero solo un ragazzino e quindi mi bastava poco per emozionarmi, ma adesso che sono cresciuto e innumerevoli anime e manga sono passati sotto i miei occhi, è davvero possibile che le ingenue avventure di Lina Inverse riescano ancora a farmi sognare?
Ebbene, se guardando questi nuovi episodi di Slayers verrete assaliti dai miei stessi dubbi e sarete tentati di interrompere la visione per dedicare il vostro tempo ad altre serie (meglio) animate, beh... vi consiglio di farlo, altrimenti rischiate di ripiombare nel tunnel della Slayers-dipendenza e, dal momento che gli episodi non censurati delle prime tre serie sono attualmente irreperibili in lingua italiana, potreste ritrovarvi ben presto vittime di una tremenda crisi d'astinenza.

Nonostante qualche lievissima variazione nel character design e un'animazione che, almeno nella prima parte della serie (Slayers Revolution), non fa certo gridare al miracolo (ma neanche allo scandalo, come quella di Saint Seiya - Inferno ed Elysion), questi 26 episodi sono infatti perfettamente all'altezza e in linea con la storia e lo spirito degli episodi delle prime tre serie. La narrazione viene infatti ripresa là dove era stata interrotta, nonostante la terza serie (Slayers Try) non fosse a suo tempo stata tratta dai romanzi, ma scritta dalla Kanzaka appositamente per l'anime. Slayers Revolution/Evolution-R si riavvicina in parte ai romanzi (dai quali è stato ad esempio preso il personaggio di Zuuma), ma senza uscire dai binari tracciati dal Try: la spada di Luce ad esempio è ancora dispersa e Gourry deve arrangiarsi con una normalissima spada di metallo (che si rompe dopo ogni fendente).
Ben presto però ci si rende conto che i legami con le precedenti serie, specialmente con la prima e col Next sono assai più profonde, tanto che il finale di Slayers Evolution-R è quasi un ritorno alle origini, che non solo conclude la saga raccontata in queste due nuove serie da 13 episodi ciascuna, ma porta a compimento un arco narrativo molto più vasto, che copre l'intera narrazione animata di Slayers. Dunque, sebbene il finale lasci ancora qualche piccola questione in sospeso (che ci fa sperare in un ulteriore seguito animato), con l'ultimo episiodio di Evolution-R si chiude un ciclo, e lo si fa in maniera straordinaria, con un finale emozionante ed epico (come da tradizione), che ci ripaga abbondantemente per tutta la noia accumulata guardando quegli pseudo-filler comico-demenziali, che sono una costante nella produzione animata dedicata alla nostra eroina "senzatette".

In definitiva consiglio a tutti di vedere questi nuovi episodi (per i fan di slayers è un obbligo morale) perché, nonostante i difetti sopra elencati, possono contare nel complesso su una trama di tutto rispetto (che diventa nelle battute finali estremamente avvincente e profonda), su una regia che compensa bene la non eccessiva fluidità delle animazioni (le quali comunque migliorano abbastanza con l'inizio di Evolution-R) e, ultima ma non meno importante, su una colonna sonora a tratti davvero evocativa che (come nel caso della saintseiyana saga di Hades) è stata interamente ripresa dalle serie precedenti.