Queen's Blade - Gyokuza o Tsugu Mono

Gli aspetti migliorativi di questa seconda stagione rispetto alla prima sono: il miglioramento del comparto tecnico, non tanto per l'animazione dei personaggi (che rimane ai livelli già buoni della prima), quanto per la scenografia e i fondali, aumentati di numero e maggiormente dettagliati; un finale degno di essere chiamato tale, e, voi appassionati di anime che leggete, sapete meglio di me che, nelle serie TV anime giapponesi, questa è quantomeno una rarità. Tutti i nodi vengono sciolti, tutte le sotto-trame vengono portate a compimento e dipanate, con colpi di scena mai assurdi e forzati.

Gli aspetti che rimangono negativi rispetto alla prima stagione sono: la storia troppo piatta e semplice; la sceneggiatura e i dialoghi molto elementari; la totale assenza dell'elemento "maschile", che rende il tutto più noioso; le coreografie dei combattimenti praticamente inesistenti, e questo aspetto, per un anime che per la metà del tempo mostra solo combattimenti, pesa molto negativamente sul giudizio finale.

Giudizio finale che, sebbene migliore della prima stagione, resta di poco sotto la sufficienza.

"Queen's Blade - Gyokuza o Tsugu Mono" è la seconda serie anime facente parte del franchise di "Queen's Blade", basato su una serie di game book aventi per protagoniste delle bellissime combattenti impegnate in un torneo per decidere chi sarà la nuova regina a governare sul regno in cui vivono.
La seconda serie è un seguito diretto della prima e riprende esattamente da dove questa finiva. Reina, la protagonista della serie, insieme alle altri combattenti, è arrivata a Gainos, la capitale del regno in cui si terranno le fasi finali del "Queen's Blade".

Anche questa seconda serie ripropone gli stessi elementi che hanno fatto la fortuna dell'anime, come ad esempio il fanservice estremo: tutte le ragazze combattenti sono sempre mezze nude e finiscono ancora più scoperte durante i combattimenti che svolgono.
Ma "Queen's Blade" non è solo questo. La storia prende una svolta più seria e drammatica man mano che il torneo si avvicina alle fasi finali e le guerriere affrontano il loro destino. Non mancano episodi con scene che servono ad approfondire le storie di tutte le diverse protagoniste, facendo comprendere meglio allo spettatore i motivi per i quali combattono. Anche sul punto di vista dei combattimenti ci sono miglioramenti: i duelli sono presenti in quantità maggiore, e sono più intensi, anche se siamo ancora bel lontano da quelli che si possono definire dei combattimenti avvincenti, perché è sempre facile prevedere chi sarà la vincitrice.

Dal punto di vista tecnico, invece, la qualità è identica a quella della serie precedente, e il livello di disegni e animazioni è sempre di alto livello, cosa che tramite i Bluray della serie è ancora più apprezzabile.

Il doppiaggio vede il ritorno di tutto il cast a interpretare di nuovo i personaggi a cui hanno già prestato la voce; peccato che l'angelo Nanael in questa serie compaia poco e di conseguenza anche la voce di Aya Hirano si senta meno.
Le musiche sono sempre azzeccate alle atmosfere delle scene che accompagnano e forniscono un ottimo sottofondo, capaci di far risaltare le scene più importanti con il giusto tocco di epica. Da segnalare la bella e orecchiabile sigla finale "Buddy Body" cantata dalle doppiatrici di Melona, Menace e Airi, disponibile in tre versioni dove ognuna della ragazze parla di sé.

Tirando le somme, questa seconda serie di "Queen's Blade" è sicuramente consigliata a chi ha guardato e apprezzato la prima. Ne ripropone gli stessi punti di forza e smorza lievemente qualche difetto. La cosa più importante è comunque che la storia arriva alla sua naturale conclusione senza deludere o tradire le aspettative.
"Queen's Blade" è il modo giusto di fare un anime ecchi, dato che anche le scene di solo fanservice sono contestualizzate e non messe tanto per fare (questo succede nei mini special inclusi solo per l'home video, che sono al contrario solo fanservice parecchio spinto).
Ci sono le belle ragazze che combattono quasi sempre a seno nudo, ma la trama è valida da sé, e avrebbe funzionato anche senza tutto quel fanservice, ma, in fondo, è proprio per quello che abbiamo visto l'anime in questione o no?

La seconda serie di "Queen's Blade" parte grosso modo da dove eravamo rimasti, ma è proprio in questa seconda parte che troveremo il "piatto forte" di quest'opera. Gli scontri preparatori ai quali avevamo assistito durante la prima serie non erano altro che un una sorta di antipasto, ma il vero torneo, con scontri emozionanti e senza esclusione di colpi, comincia solo adesso. Si farà sul serio e lo si capisce (finalmente) anche dalla dipartita definitiva di alcuni personaggi. In un torneo di combattimento svolto a colpi di armi da taglio e di potenti incantesimi il fatto che nessuno restasse ucciso creava uno sgradevole alone di buonismo che poco si addiceva a un contesto che, battutine e scenette ecchi a parte, si fonda su qualcosa di spietato e serioso.
Scopriremo la potenza rimasta ancora sopita di alcune combattenti e altre, che potevano sembrare personaggi secondari di poco conto, saranno rivalutate non poco. Tranne Nanael, l'angelo scemo che... scemo era e scemo resterà. Alla fine il suo compito è quello di smorzare i toni e di far sorridere, e ci riesce discretamente bene, sembra un personaggio uscito fuori dalla fantasia di Koshi Rikudo ("Excel Saga"). Il finale è discretamente soddisfacente, avrei preferito qualcosa di meno prevedibile e di più "laborioso", ma si lascia guardare ugualmente con un certo trasporto. Se dovessi trovare un unico difetto a questa seconda serie, sarebbe l'eccessivo e frettoloso sviluppo della protagonista Reina. Siamo alla ventiquattresima puntata della seconda serie, ma ho avuto lo stesso la netta impressione che le sue capacità si siano evolute troppo precocemente, in modo tutt'altro che logico e graduale. L'ho vista un po' come una mezza forzatura ed è un aspetto che non mi ha convinto granché. Nonostante questo "Queen's Blade" si riconferma come uno dei migliori ecchi sulla piazza.

Gli special a fine serie sono un po' più divertenti e un po' meno "volgari" di quelli visti a seguito di "Queen's Blade - Rurou no Senshi". Ma restano pur sempre decisamente espliciti.

Appena finita la prima serie è ora della seconda, che inizia con le nostre guerriere arrivate finalmente alla capitale Gainos che si preparano per affrontare finalmente il torneo del Queen's Blade.
Oltre ai personaggi già noti troveremo una sacerdotessa che usa il "Kamasutra" per lanciare colpi e magie, un'amica di Echidna (il suo giocattolo erotico, in pratica) e verrete sconcertati da Nyx, che trae il suo potere da Funikura, un demone tentacolare che, diciamo così, introduce il potere attraverso tutti gli orifizi possibili del corpo umano in puro stile hentai.
In ogni episodio assisteremo a due combattimenti piuttosto brevi tra le varie partecipanti in cui ci sarà un tripudio di fanservice - in fondo Queen's Blade si guarda per questo no?
Come ben avrete capito, le più accreditate saranno Clodette, la sorella maggiore di Reina, Tomoe, la sacerdotessa pudica, l'unica che conosce dei vestiti che coprono il corpo, e Reina e Risty anche se presto a quest'ultima accadrà qualcosa che però non posso svelarvi.
Alcuni combattimenti, sopratutto quelli finali saranno anche piuttosto belli mentre la parte divertente è affidata alla solita Nanael, a cui è stata affidata una boccetta di latte sacro che non dovrà versare altrimenti perderà i suoi poteri.

Nanael troverà in Melpha, la sacerdotessa, una discepola che la venera come arcangelo, la quale le insegnerà suo malgrado le tecniche Kamasutra da combattimento, se vogliamo chiamarlo così.
Il combattimento finale sarà ovviamente tra Reina e la Regina, che nasconde un oscuro segreto: siccome l'anime è piuttosto banale come trama non credo nemmeno che questo si possa definire spoiler dato, che credo che chiunque lo abbia già intuito dalla prima o dalla seconda puntata. Purtroppo, però, questo duello viene trattato forse un po' troppo superficialmente, visto che è il più importante ci si poteva soffermare forse di più.
Concludendo, Gyokuza o Tsugu Mono non è l'anime dell'anno, ma devo dire che le guerriere del Queen's Blade mi sono un po' mancate una volta finita la visione.
Confermato lo stesso voto della prima serie in quanto praticamente tutti i pro e i contro sono riconfermati.

Dopo un lungo viaggio ricco di insidie e duri combattimenti, tutte le guerriere aspiranti al titolo di regina sono finalmente giunte alla capitale di Gainos, dove avrà luogo la fase finale del torneo Queen's Blade la cui vincitrice otterrà il diritto di governare sulle terre del continente per i successivi quattro anni.
Si ritrovano quindi nello stesso posto Reina, Risty, Tomoe, Nowa e tutte le altre guerriere che aspirano al titolo, stavolta non più come alleate o compagne di viaggio, ma come avversarie per la vittoria finale...

Siamo alla seconda stagione per<i> Queen's Blade</i>, con cui entriamo nel vivo del torneo vero e proprio che dà il nome all'anime. L'atmosfera generale è quasi quella di un film di arti marziali, orientale o occidentale che sia, dove una rosa di personaggi piuttosto ampia, ciascuno dei quali con il proprio passato più o meno doloroso e con personali motivazioni, si dà battaglia per la vittoria finale in una grande competizione. Un cotesto che, tra uno scontro accanito e l'altro, ci darà diverse occasioni per conoscere meglio ognuna delle protagoniste, ottenendo tra l'altro un risultato migliore rispetto alla prima, introduttiva stagione.
L'anime tiene anche un buon ritmo grazie a scontri piuttosto intensi, colpi di scena e risvolti anche drammatici che non mancheranno di far appassionare lo spettatore. È presente anche una discreta dose di allegro umorismo, specialmente quando è in scena Nanael, l'angelo casinista doppiato (anzi, doppiata) da Aya Hirano, che ne combinerà di cotte e di crude. E per i più otaku non mancheranno momenti puramente fan-service, che saranno concentrati specialmente nell'ending dove le tre servitrici della misteriosa Strega della Palude (la gommosa Merona, la pseudo-egizia Menace e la spirit-maid Airi), daranno spettacolo.
Migliorano anche le ambientazioni, che appaiono più varie e ricche di elementi nonché maggiormente curate rispetto alle lande spoglie e desolate che le guerriere hanno attraversato per giungere alla capitale.
Il tutto nell'atmosfera sfacciatamente sexy che caratterizza <i>Queen's Blade</i>, con i personaggi femminili che alla fine non sono neanche così svestiti come si potrebbe pensare.

Impressioni molto buone insomma da questa stagione che completa le avventure della guerriera errante Reina e delle sue compagne/rivali d'armi (sono comunque previsti degli OAV a seguire...). Uniche stonature le troviamo forse nel finale, in cui l'ultimo combattimento magari poteva essere un po' più epico e la conclusione meno convenzionale.
Una visione sicuramente consigliabile, ovviamente in abbinamento o in prosecuzione alla prima serie per ottenere alla fine un blocco di un unico anime decisamente interessante.

TADAH!!! Ed ecco la seconda serie di Queen's Blade piu' sconcia che mai! Queen's Blade sarebbe lo stesso senza nudita'? No! poco ma sicuro.

Questa seconda serie di apre all'insegna (appunto) del Queen's Blade l'unico torneo con le sexy guerriere, come detto prima ancora piu' sconcio.. perche'? beh perche' sembra che ancora una volta ci siano stati dei tagli ai vestiti (???quali?) delle sexy protagoniste, dopo un breve sfogo vediamo di ricapitolare un po'..

La storia riprende dove la prima serie ci aveva lasciato cioe' alla corte della regina attuale del Queen' Balde Aldra, in questa seconda parte vedremo nuovi personaggi solo introdotti dalla prima serie in piu' ci saranno nuovi scontri e battaglie in una storia che entrera' nel vivo , riusciranno Leina e Tomoe a mantenere integra la loro amicizia? riuscira' Risty a farsi odiare ancora di piu'? Melona e Co fermeranno Leina? ci sara' un episodio che non finisca con una tetta da fuori? se volete saperlo seguite le loro avventure nella seconda serie di Queen's Balde!!!