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ryo79

Episodi visti: 2/2 --- Voto 9
"Yokohama Kaidashi Kikou" (anche conosciuto come "YKK") è un manga scritto e illustrato da Hitoshi Ashinano. Da questo manga sono state tratte due brevi serie di OAV composte da due episodi l'una: "Yokohama Kaidashi Kikou" e "Yokohama Kaidashi Kikou ~ Quiet Country Cafe". L'anime è ambientato in un futuro dove degli sconvolgimenti ambientali hanno portato a un innalzamento delle acque, e narra la vita giornaliera di Alpha, un androide che gestisce una piccola caffetteria vicino alla costa della penisola di Miura, in Giappone. La serie, così come il manga, si contraddistingue per i bellissimi fondali e per uno stile narrativo piuttosto lento e tranquillo. Questi primi due OAV sono diretti da Takashi Anno e prodotti dalla Ajia-do Animation Works tra maggio e dicembre del 1998. Il titolo dell'opera è tratto da un cartello che Alpha è solita lasciare sulla porta del caffè quando si assenta che dice "Sono a Yokohama per shopping".

«Sin da che io ricordi il locale è stato tutto il mio mondo.
Il proprietario, l'unica persona che conoscessi.
Poi, conoscendo oji-san, Takahiro e Kokone, senza accorgermene,
il mio mondo ha iniziato lentamente ad espandersi.

Mi sono fermata per due mesi a Kamakura.
Lì ho trovato lavoro in una caffetteria. Come inizio è andato bene.
Oggi Enoshima è diventata un'isola semi-deserta.
Quindi, da lì mi sono diretta verso la capitale del Kanagawa.
E' un sacco di strada.»

Quattro anni dopo la realizzazione dei primi due OAV, viene ripreso in mano "Yokohama Kaidashi Kikou" come soggetto di un'altra breve serie di OAV, andando a realizzare questo "Quiet Country Cafe". Nonostante il lavoro sia stato svolto da un regista e da uno studio di animazione diversi, le cose non sono molto cambiate e continuiamo a seguire la gioviale Alpha alle prese con la sua vita di tutti i giorni. Non sto più a dissertare sull'ambientazione, dato che è sempre la stessa, quindi passiamo direttamente alla trama. Le cose scorrono tranquille. Come al solito al caffè non ci sono clienti, ma l'arrivo di un tifone abbatterà il locale, sconvolgendo le abitudini di Alpha e portandola a prendere la decisione di partire per un viaggio.

A differenza della serie precedente che raccoglieva dei brevi racconti autoconclusivi, qui c'è una trama che si delinea per la lunghezza di entrambi gli episodi. A parte la gita con Kokone, che fa da introduzione al primo episodio e che è tratta dal capitolo 84 del volume 9 del manga, il resto della storia è la trasposizione dei volumi 7 e 8 (dal capitolo 57 al 73), narrando dell'arrivo del tifone e del viaggio di Alpha con tutti gli incontri e le esperienze da lei fatte durante il suo peregrinare. La narrazione è sempre molto lenta e segue i pensieri e le riflessioni di Alpha. A farle compagnia ci sono sempre Kokone, il vecchio oji-san (sempre sorridente) e il giovane Takahiro. Oltre a questi vengono inseriti anche una serie di personaggi secondari che fanno da comparsa durante il viaggio di Alpha.

I silenzi di cui era ricca la serie precedente questa volta vengono riempiti dalla colonna sonora, composta da Taku Iwasaki e interpretata dai Choro Club, che è basata principalmente su delle melodie suonate con la chitarra o con il flauto. Sono queste dolci melodie che seguono Alpha nel suo vagabondare e accompagnano lo spettatore nella visione dei meravigliosi paesaggi che contraddistinguono questo anime. I fondali sono infatti uno dei punti di forza di questo anime, bellissimi disegni dai colori pastello che sembrano dei veri e propri dipinti (nei primi due OAV i fondali erano belli, ma in questi sono davvero spettacolari). Il character design è sempre molto pulito, ma è migliorato molto rispetto dalla serie precedente. I personaggi si distinguono maggiormente dallo sfondo e sono molto più definiti e ricchi di dettagli. Quasi mi dimenticavo... le sigle sono sempre cantate dalla doppiatrice di Alpha, Hekiru Shiina, che fa un ottimo lavoro in entrambi i ruoli. Un anime tanto particolare quanto bello, con una dolcissima protagonista e una bellissima ambientazione.

«Prima di questo viaggio credevo che il passo di Asahina fosse il confine della mia regione.
Ora so che non è così.
Il mio mondo... si sta espandendo.
Sento le mie emozioni tramutarsi in colori e dissolversi nell'azzurro del cielo.»