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Il filosofo illustre vale 03

Episodi visti: 11/11 --- Voto 7
Sto per dire una cosa che a molti non piacerà: questa stagione mi è piaciuta lo stesso.
Sicuramente non è assolutamente al livello della prima, ma sinceramente ho apprezzato la storia raccontata. Ci sono tantissimi problemi, alcuni anche logici, ma sinceramente ci passerei sopra.
Il finale è un abominio, perché sono quattro immagini che scorrono sotto una musichetta, e ti fanno capire ben poco, si vede che hanno fatto tutto questo o per pigrizia o per un motivo economico.
A me non dispiacciono i tagli del manga, effettivamente qua si è un po' esagerato, ma ho apprezzato tutti gli episodi lo stesso; forse mi sono affezionato ai personaggi così tanto, da far passare le lacune in secondo piano. È vero, è tutto molto affrettato, ma non lo so, sono comunque riuscito ad empatizzare e a tifare per la giusta causa; non c'era ovviamente la stessa sensazione della molto bella stagione 1, ma sinceramente anche nel manga che sto leggendo (sto al volume 9 e devo leggere il 10) l'opera si sta un po' perdendo.
Comunque, pensavo molto peggio.


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Kinzoku Bebbo

Episodi visti: 11/11 --- Voto 4,5
Attenzione: la recensione contiene spoiler

Premetto che ho fermato per alcuni motivi la mia lettura del manga di questo titolo, ma ricordavo ci fossero altri personaggi e soprattutto un estremo movimento dei protagonisti, che nella seconda stagione mancano completamente. Occhio, non voglio paragonare manga e anime, ma nella prima stagione dell'anime i difetti erano infimi e soprattutto era assai legato al manga.

La stagione due, tuttavia, non solo non presenta alcuni elementi del manga (non so se sia un bene o un male), ma è riuscita a sintetizzare quelle dieci/undici edizioni in undici puntate, una cosa assurda. Nell'anime appare evidente che le idee c'erano, ma, per motivi di tempo o per non creare magari grossi buchi di trama, hanno sintetizzato all'estremo, dando risalto a inutili episodi come quello della scoperta di un rifugio sotterraneo, utile per la scena del telefono (dove si sente la voce di Minerva), ma ai fini della trama serve a poco, poiché vengono scoperti alcuni giorni dopo.

Non solo la velocità di spiegarti il tutto rende confusionario l'anime, ma non ti fa emozionare, quando ci sono nuove scoperte; nella prima stagione, infatti, quando uno del trio scopriva qualcosa di nuovo, utile magari a scappare da Grace Field House, tutti restavano a bocca aperta, nella seconda stagione devi essere rapido ad assimilare la nuova scoperta, non hai neanche il tempo di restare a bocca aperta, perché c'è già un'altra nuova scoperta.

Questa stagione inoltre mi ha lasciato meravigliato per l'esagerazione (forse per la velocità degli episodi o forse per la testardaggine di Emma), infatti, se nella prima i ragazzi si "limitano" a scappare, nella seconda stagione si arriva addirittura alla scoperta di più fattorie, di un mondo di demoni che vivono come gli umani e poi subito di un veleno che può ucciderli tutti. Esagerato fino allo sfinimento, ricordiamo che hanno dodici anni, e Norman, pur intelligente quanto sia, non solo è scappato da un laboratorio super-controllato, ma ha organizzato una specie di resistenza contro i demoni. Emma è la solita buonista che, sebbene tutto, vuole la pace nel mondo senza violenza, e la cosa che dà fastidio è che ci riesce.

Alla fine, in maniera random, Norman trova la formula per curare la sua malattia, Emma in poche immagini scarrellate riesce a salvare il mondo, mentre gli altri bambini hanno trovato la parte di mondo appartenente al genere umano. No, no e ancora no, ricordiamo che tutto ciò avviene in undici puntate da venti minuti, e io ho bisogno di un finale vero, non di una scarrellata di immagini dove Emma e gli altri salvano il mondo; a quel punto potevi farci un'altra stagione, ma hanno preferito la scarrellata.

Mi dispiace punire l'anime, soprattutto dopo le idee e il successo della prima stagione, ma, se le cose devono essere fatte solo per i soldi (perché si vede che hanno buttato giù idee alla veloce, per poi chiudere subito), allora non va bene.

Guardatelo tutto e capirete come si arriva dal capolavoro al disastro in ventitré semplici puntate.


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EmJAM

Episodi visti: 11/11 --- Voto 5
Devo ammettere, a malincuore, che la seconda stagione di "The Promised Neverland" mi ha lasciato non poco insoddisfatta, ma soprattutto abbastanza perplessa. Premetto di non aver letto il manga (che sto recuperando adesso) prima della visione dell'anime, tuttavia, avendo letto delle recensioni riguardanti le caratteristiche principali (che purtroppo si riveleranno essere perlopiù difetti) di questa seconda stagione, sapevo che non avrei vissuto l'esperienza completa che la versione cartacea mi avrebbe assicurato.

Avendo apprezzato moltissimo la prima stagione, mi aspettavo una seconda stagione di un certo livello, ma ciò non è stato possibile a causa del budget ridotto. "Okay, significa che taglieranno un paio di scene inutili e cercheranno di spiegare la trama in modo breve", pensavo. E invece no! Parlando in particolare dell'episodio conclusivo, questa stagione non spiega proprio un bel niente, lasciando molti dubbi e addirittura aprendo nuove questioni dal nulla. Con questa affermazione, mi sto riferendo proprio al Power Point finale che, secondo la mia opinione, poteva benissimo essere evitato, per non confondere le idee a coloro che il manga non l'hanno letto affatto. Solo dopo aver deciso di recuperare il manga, mi sono resa conto che, se la prima stagione in dodici episodi adatta i primi cinque volumi del manga, la seconda stagione pretende di adattare i restanti quindici in soli undici episodi. In poche parole, la storia è stata tagliata in maniera eccessiva, e persino le parti che sono state adattate procedono troppo velocemente, con nuovi personaggi intravisti a malapena.

Non ho riscontrato problemi nella qualità dell'animazione, che mi sembra ottima (fatta eccezione per la CGI che non ho apprezzato molto) e, per quanto riguarda il doppiaggio, sia giapponese che italiano, non ho nulla da dire.
Opening ed ending entrambe carine.

Speravo in qualcosa di più, ma, per le ragioni elencate sopra, non me la sento di dare una sufficienza.

Utente147406

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Utente147406

Episodi visti: 11/11 --- Voto 6
Premesso che questa è una piccola recensione, di per sé l'anime non è male per chi non ha visto il manga, anzi la grafica a volte riesce anche a catturare lo spettatore, e il doppiaggio, sia quello giapponese che italiano, non è da meno; bella anche la ending, un po' meno l'opening. Sicuramente però ci sono tanti punti che non si capiscono, specialmente nell'arco finale, e tante parti che non sono presenti nel manga, che sono secondo me assolutamente essenziali; è un peccato, perché sarebbe potuto diventare un bell'adattamento, se fossero stati fatti almeno venti episodi, ma evidentemente il budget era ristretto.
Nulla da togliere però a quest'opera che, senza includere questa seconda stagione dell'anime, è ben fatta.


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Iris03

Episodi visti: 11/11 --- Voto 5,5
Attenzione: la recensione contiene spoiler

- Ma è completamente diverso dal manga!
- La seconda stagione non si può guardare, hanno modificato alcune scene, il finale, non si capisce nulla.

Basta. Valutiamo la stagione di “The Promised Neverland 2” per quella che è, supponendo la non presenza di un manga. A differenza della prima stagione, in cui ero indecisa tra un voto alto e uno altrettanto positivo, in questo caso il livello si è abbassato parecchio, bisogna ammetterlo, e con esso anche la mia valutazione, che merita una sufficienza ma scarsa, per quanto mi riguarda.

Da dove iniziare? Io direi di partire da dove ci eravamo lasciati: Emma, in compagnia di Ray, Gilda, Don e gli altri bambini sono finalmente riusciti a fuggire dalla fattoria e da Isabella, lasciandovi però il piccolo Phil e gli altri ragazzi e ragazze sotto i quattro anni. Fino alla seconda puntata lo scopo sarebbe stato quello di preparare un piano nuovo per andare a recuperarli, poi improvvisamente l’attenzione si sposta tutta su cosa di preciso non saprei, arrivando di colpo alla decima, se non undicesima puntata in cui, grazie alla radiotrasmittente i nostri protagonisti tornano sulla Terra e realizzano che sarebbe anche ora di pensare a quei poveri orfanelli abbandonati... senza contare che è una trappola, loro ne sono più che consapevoli, ma cosa fanno? Beh, ma ci vanno lo stesso, mi pare ovvio, dai!

A coloro che non hanno desiderio di leggere il manga consiglio comunque di vederla, perché rimane pressoché piacevole, dal momento che va sempre tutto bene, a differenza della prima stagione, con intriganti colpi di scena; ma quindi perché 5,5?
Beh, intanto quello che era alla base della prima serie, suspense, ansia, complotti, qui scompare tutto. Nella prima stagione mi prendevo dei traumi, delle sincopi, mentre qui ogni singola volta ripetevo: “Tanto riescono a fuggire... strano, non muore nessuno”. Non che desiderassi qualche perdita, ma è incredibile pensare che siano passati in totale dalla prima stagione forse (e dico forse) quasi due anni e non sia morto nessuno dei bambini, neanche uno tra quelli fuggitivi. L’unica morte l’abbiamo lasciata alla prima puntata della scorsa stagione con Connie... ah, e poi ci sarebbe anche il fratello di Minerva, il quale, del tutto insoddisfatto della vita trascorsa e giusto per lanciare un altro messaggio positivo, pensa bene di suicidarsi di fronte a tutti i bambini (spoiler: nessuno se ne preoccupa, ma okay).

Una componente che tutti non possono fare a meno di notare è la questione del tempo. Se passino dei giorni, delle settimane o dei mesi penso lo sappia solo William Minerva che, tra l’altro, è ormai all’altro mondo, ma che come un orologio svizzero fa suonare il telefono proprio nel momento in cui Emma e gli altri aprono una porta misteriosa. Dopo essere stati trovati (non si sa come) all’interno del nascondiglio preparato dal divino scrittore ed essere riusciti a scappare (non si sa come), risulta pazzesco il passaggio dalla quarta alla quinta puntata in cui, per quanto sentito da dei demoni plebei, sarebbero trascorsi dai sei mesi a un anno: tutti sono leggermente cresciuti, Anna ha una ricrescita di capelli allucinante che, a differenza di Gilda ed Emma, è alquanto imbarazzante. Ah, e a crescere non sono solamente le chiome, bensì anche le orecchie, come quello mozzato di Ray, ma queste sono sottigliezze...
Incredibile come impieghino settimane ad attraversare la sponda di un fiume, ma poi, per andare a recuperare gente che potrebbe essere benissimo dall’altra parte del mondo, tornare al villaggio in fiamme, preparare il piano della vita per salvare quasi cinquanta bambini e dirigersi nel mondo umano, che comporta anche la realizzazione di mongolfiere, esplosivi e altro ancora. Il tutto accade nel giro di forse (e dico forse) uno o due minuti, mentre i restanti venti della puntata sono dedicati a scene toccanti, le attività all’interno di 40 metri quadrati, il rosso che suona al piano, musiche commoventi, tutto molto bello, insomma.

Ma le stranezze mica finiscono qui: io non ho ancora capito dove sia andata la ex nonna, la quale sosteneva che avrebbe fatto presto ritorno dai bambini, ma forse mi sono persa qualcosa...
Assistiamo a persone che svengono di colpo (quanto mi fa scassare questa cosa, ve lo giuro!), altri che ricompaiono come per magia, Norman che, ah, sì, è vivo, ora lo chiamano boss, dio, salvatore della patria o come vi pare, che c’ha gli sbalzi di umore peggio di Isabella, a quanto pare è un bimbo prodigio che ha provocato un incendio (giustamente il piano ha funzionato una volta, perché cambiarlo, no?!) ed è riuscito a trovare degli alleati attraverso dei biglietti scambiatisi all’interno di un cubo di Rubik 7x7, mentre nella scorsa stagione stava per crepare con uno schiocco di dita. Tuttavia, giusto per farci empatizzare un po’ con i demoni, ecco che ritorna Emma e il suo senso del dovere, decisa a salvare tutti ancora una volta, persino la mamma che le aveva rotto una gamba, al contrario degli altri, intenzionati prima a ridurre in cenere ogni cosa e un secondo dopo li ritroviamo a piangere, consapevoli di star agendo nel modo scorretto solo perché la protagonista ha porto loro la mano o fatto dei discorsi alla Naruto Uzumaki - È sbagliato essere malvagi! Perché si, all’interno di undici puntate, i cattivi sembrano spuntare come delle margheritine, ma alla fine, inspiegabilmente, il nemico si riduce a uno, che però, come già detto, si toglie la vita da solo.

Durante la seconda stagione mi ha alquanto infastidito la volontà di Norman di voler fregare Emma e Ray con bugie, piani malvagi che non sono più venuti fuori, una malattia che sembrava lo stesse per ammazzare da un momento all’altro, ma che guarisce dal nulla. Tra l’altro, c’è da dire che, se la scorsa generazione di bambini era esageratamente intelligente, quella nuova, a eccezione di Phil, è fin troppo stupida: questi bambini non solo non trovano strano che li abbiano chiamati tutti insieme, ma al segnale di Emma iniziano tutti, e dico proprio tutti, a correre, accettando impassibili ogni cosa che viene detta loro.
Mi ha fatto fin troppo ridere, e qui chiudo, il twist in cui Isabella passa magicamente dalla parte dei buoni, e, quando le chiedono il motivo, si limita a dire: Semplicemente mi sono scocciata del modo di fare della fattoria. Cioè, ora ti saresti scioccata? No, spiegami.
E con questo, addio.


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Seve

Episodi visti: 11/11 --- Voto 3
Da dove comincio?
Cominciamo allora con una specie di lezione.
Dato un setting chiuso (ad esempio, che so, un orfanotrofio da cui è impossibile uscire), la storia che ne ricavi è "implosiva", vale a dire che, per fare disgiunzione (il "colpo di scena"), usi gli elementi limitati del setting. Nel caso di "The Promised Neverland" avevi un orfanotrofio, e poi - ta-da! - invece davano in pasto i bambini ai demoni. Non è originale (vedi Clive Barker, per dirne uno di tanti), ma almeno in animazione non si era veduto ancora, quindi ok.
Come allarghi, cioè espandi orizzontalmente la premessa? Non puoi.
In sceneggiatura, o la premessa contiene già gli elementi espandibili o ti trovi chiuso nel contesto che hai creato. Immaginate di scrivere o disegnare un racconto breve dell'orrore (bambini smarriti usati come cibo), di fare il colpaccio e, beh, finisce là. Il vostro lavoro l'avete fatto e la storia, anche se breve, si regge in piedi da sola. Fa abbastanza successo, quindi vi chiedono di... continuare. In nome del Dio Quattrino. Ma la storia non aveva alcun elemento espandibile! Il gioco si basava sul credere di essere in un orfanotrofio "gaslight" e invece c'erano i mostri... come lo continui? Lo continui male.
E questo, oltre a concludere la breve iniqua lezione di scrittura creativa, vi spiega perché "The Promised Neverland" ha fatto un tonfo colossale.

Fino a che la storia si reggeva sulle premesse (i bambini fuggono dal contesto), ancora ancora potevi cavartela. E poi? E poi fine, non sai che fare.
Il manga infatti ha un calo di struttura diabolico, esemplare, con reiterazioni, rimpalli situazionali, deus ex a pioggia e rivelazioni farlocche, con l'espansione di un contesto che finisce per essere gordiano. Gli autori non avevano immaginato inizialmente un mondo demoniaco, gli altri orfanotrofi, cosa diavolo mai sarebbe accaduto fuori da quelle mura. Gli elementi dl setting chiuso cozzavano con una possibile espansione orizzontale (cui dovresti poi associarne una verticale, ma questi sono orfani abbandonati senza storia, cosa espandi in profondità? Infatti, si sono inventati un cast addizionale di adulti con background, che però non c'entrano una mazza e fanno cadere la tensione).

Il manga insomma sta deragliando. Mette un sacco di carne al fuoco, ma in bilico sull'abisso.

Data questa premessa, la seconda serie animata cerca di mettere una pezza, almeno inizialmente. Siccome gli autori del manga vagavano alla cieca mentre lo redigevano, l'animazione posteriore elide ogni elemento che costoro avevano inventato sul momento per 'svangarla' e semplificano, rendono lineare e armonizzano la trama. La trama di per sé migliora abbastanza. Non ci sono misteri lasciati a mezzo e boiate mistiche buttate là a caso per allungare il brodo. Francamente, la serie animata cerca di rimettere in piedi un teatrino crollato. "Vediamo se, ad armonizzarlo, il pubblico si appassiona di più", devono essersi detti i produttori dell'anime.

Fino a che il manga si conclude e tutti lo odiano. L'opera fa il tonfo e, non sapendo come concluderlo, gli autori della versione manga decidono per un "martirio dolce". Il finale ha fatto schifo un poco a chiunque. Semplicistico, tranciante, svogliato. "The Promised Neverland" non è più continuabile, non è un cavallo su cui puntare.

Stabilito questo fallimento, i produttori dell'anime decidono che è davvero inutile cercare di salvare il concept dalla sua evidente malattia genetica: l'essere nato racconto breve e poi eutrofizzato per battere cassa.
All'undicesimo episodio si guardano negli occhi, si chiedono "Che si fa?" e tranciano tutto: l'intera rivoluzione di un mondo si risolve in quattro pannelli statici didascalici.
Invece di un finale agrodolce ne mettono uno inutile, sbrigativo. Un happy ending veloce veloce senza sugo. Che non è meglio del terribile finale della versione manga, è solo uno scarico di responsabilità e applicare il "protocollo Disney": i buoni sentimenti non ti mandano in galera.

Non lo guardate. Il perché è presto detto. Si tratta di una dimostrazione palese che a volte gli autori prendono cantonate micidiali e si cerca di salvare il salvabile perché ci sono dei soldi di mezzo.
Io preferisco ancora credere in un bel mondo di ideali e di artisti ispirati.

Torom

Episodi visti: 11/11 --- Voto 1
L'idea di tagliare molto del materiale (per me) in eccesso del manga era ottima, ma il risultato è stato emozionante quanto il riassunto di un poema epico fatto da uno studente disinteressato all'interrogazione di latino.

Quando ho saputo che la seconda stagione stringeva di molto i tempi, la cosa mi aveva intrigato in positivo, perché non ho assolutamente amato la piega che ha preso il manga dopo l'arco narrativo di "Grace Field House" (coperto dalla prima, bellissima stagione dell'anime, e l'unico che sia davvero un gran capolavoro). Ma purtroppo, anziché migliorare la situazione, sono riusciti a peggiorarla, e anche di molto.

Sono contento dell'eliminazione dell'intero arco narrativo della riserva di caccia, assolutamente inutile e noioso, così come mi fa piacere l'eliminazione di molti personaggi, totalmente superflui e privi di qualunque spessore. Il manga di "The Promised Neverland" era partito con le premesse di un ottimo seinen, per poi sfociare nelle dinamiche più trite dei peggiori shonen, e questo, sarà che non ho più quindici anni bensì venti in più, mi aveva fatto perdere interesse per la storia, che ho comunque, sia pure un po' a fatica, portato a termine.

Ottima l'idea di dare una sfoltita, quindi, ma non mi è assolutamente piaciuto il modo in cui il materiale narrativo rimasto dall'opera di taglio è stato gestito. Ciò che sto per dire l'hanno già notato in molti: la prima metà della serie è fin troppo lenta, indugiando su dettagli che potevano essere affrontati in modo molto più scorrevole o anche omessi. Ad esempio, perché non saltare a piè pari la vicenda del rifugio? Dati i tagli operati, non ha avuto alcuna utilità per la trama, riuscendo solo ad annoiare e rubare spazio a momenti ben più salienti. Momenti salienti a cui si è giunti in scarsità di tempo e affrettando il tutto in modo estremamente goffo.

Questa serie non si prende il tempo di creare il pathos necessario, affinché lo spettatore si senta coinvolto nei momenti risolutivi. Viola tutte le regole non scritte (e anche quelle scritte) della narrativa, quelle conosciute fin dal dramma classico di oltre tremila anni fa. È come se qualcuno mi avesse raccontato a grandi linee cosa succede in una determinata storia, senza farmela però vivere.

L'opera di taglio, in ogni caso, l'ho apprezzata in linea di principio, ma è stata esagerata fino allo stravolgimento totale. Omettere va bene, quando dei dettagli non sono essenziali, ma qui sono stati davvero cambiati i connotati della trama, e alcune omissioni non potevano essere fatte senza privare la storia, come di fatto è successo, dei suoi pilastri narrativi. E il mondo dei demoni è appena accennato, sfiorato, troppo poco approfondito.

L'apoteosi è nel finale dell'ultima puntata, costituita da un montaggio di scene statiche rappresentanti lo svolgimento di alcuni fatti essenziali narrati nel manga e omessi nell'anime, il cui ordine cronologico è stato invertito senza apparente ragione, e che sono assolutamente incomprensibili per chiunque non abbia letto il manga (e assolutamente inutili per chiunque lo abbia letto). Un abominio.

Sì, un abominio. Non c'è molto altro da aggiungere. Purtroppo questa storia è riuscita a lasciarmi l'amaro in bocca tanto in versione cartacea quanto in versione animata. Eppure, quanto avevo amato la prima stagione dell'anime...

P.S. Voto 1 perché 0 non esiste, ma anche perché sono molto belle le BGM. E sottolineo le BGM, ovvero le musiche di sottofondo, perché le sigle sono insipide quanto l'adattamento della storia e impallidiscono dinanzi ai due capolavori che erano le sigle della prima stagione.


 5
Focasaggia

Episodi visti: 11/11 --- Voto 4
«The Promised Neverland 2», originalmente «Yakusoku no Neverland 2», è un anime, seguito della precedente serie, a cura dello studio di animazione CloverWorks, tratto dal manga scritto da Kaiu Shirai e disegnato da "Posuka Demizu", che delude sotto ogni aspettativa, che si conosca o meno il manga.

Un gruppo di ragazzi è riuscito a fuggire da una realtà terribile, dove erano prigionieri dei demoni, a discapito delle apparenze. Ora sono liberi in un luogo che rimane spaventoso, pieno di demoni che desiderano divorarli. Emma e Ray insieme agli altri lotteranno per trovare una soluzione, un modo per vivere e non sopravvivere, cercando sempre quella terra promessa.

Se la prima serie in dodici episodi copriva quasi cinque numeri del manga, con questa, in meno episodi, hanno deciso di coprire tutta la parte restante, parliamo di quindici volumi. Fra le varie scelte possibili (inventarsi completamente la storia o adattare solo una piccola parte per un eventuale continuo), questa è stata quella più sbagliata possibile.

Il condensare in maniera esagerata porta essenzialmente a uno squilibrio nella comprensione di quello che si vede. Una storia con un ritmo di narrazione veloce riesce ad essere comprensibile, qui si va oltre, con omissioni di varia natura (non si mostrano moltissimi personaggi, le poche sfide interessanti vengono eliminate, alcune sotto-trame vengono cancellate), rendendo il tutto confusionario, sfumato. Veramente poco viene salvato dell’opera originale, e quel poco di originale che viene inserito è chiaramente sbagliato, i protagonisti sono fuori personaggio, vengono sminuiti, persino visivamente. Da notare infatti che alcuni personaggi sembrano ancora bambini, nonostante alcuni anni siano trascorsi e dovrebbero essere più adulti.

Il contrasto con la prima serie è evidente, palese, manca tutto di quella parte, i giochi di intelligenza a cui eravamo abituati... qui, ancora più della controparte cartacea, rimangono solo ricordi lontani. Certi comportamenti di alcuni personaggi risultano incomprensibili come nel manga. Non vi è crescita caratteriale dei protagonisti, nulla cambierà l’esagerata ingenuità di Emma, personaggio che può piacere o meno. E a chi vorrebbe cambiare, crescere, maturare, la ragazza si opporrà con decisione.
Rispetto alla prima serie anche il comparto musicale è di qualità inferiore, le OST sono quasi assenti e dimenticabili. Pathos praticamente inesistente, dialoghi quasi sempre piatti. Personaggi interessanti si aggiungono alle vicende (Cisla, Vincent, Barbara), ma risultano quasi appartenessero a una storia diversa, più matura rispetto a quella fanciullesca che scorre sotto i nostri occhi.

Lo studio d'animazione è, solitamente, sinonimo di qualità (fra i tanti: "Fugō Keiji Balance: Unlimited", "Shadows House" e "Wonder Egg Priority"), ma in questo caso sembra non si vogliano impegnare, come la regia, che risulta anonima; l’ultimo episodio è quanto di più negativo per animazioni e regia ci possa essere.

In definitiva, è un'occasione mancata sotto ogni punto di vista, si poteva preferire un'impronta maggiormente tetra rispetto al manga che è mancata del tutto, ma, se c'è qualcosa che è mancato in questa produzione, è proprio il coraggio, sembra che siano stati costretti a farlo. Serie che probabilmente non porterà nemmeno a un lontano rifacimento che darebbe giustizia al manga.

È un'opera che non consiglio, ma nel caso piacesse, consiglierei sicuramente il manga, il quale saprà darvi maggiori soddisfazioni.


 4
Andrea.Mt

Episodi visti: 11/11 --- Voto 4,5
Purtroppo faccio parte di quel gruppo di fortunati che ha letto interamente tutto il manga, prima di cimentarsi nella visione dell'anime, quindi non potrò mai sapere quale esperienza stupefacente abbia vissuto l'altro gruppo di spettatori che non può aver capito cosa sia successo realmente.
Della trama originale trucidata lo sanno tutti, degli interi archi narrativi saltati di netto, nonostante fossero tra i momenti di maggiore spessore del manga, se ne parlava ovunque, mentre le puntate uscivano, così come della perdita di potenza di momenti fondamentali che qui risultano quasi una casualità sorvolabile.
Sono comunque cose che già in passato è capitato di vedere, fa sempre male, ma stavolta mi ha colpito nel profondo un aspetto diverso dal solito: la presenza di dettagli fondamentali del manga che però qui non significano nulla.

Provo ad immedesimarmi in chi non ha letto il manga: guardo le puntate, è tutto un po' insulso, ma resta comunque coerente con sé stesso; filano via a fatica dieci puntate, seguendo questa morale, ma poi arriva l'ultimo episodio; qui penso che lo spettatore medio si senta come se avesse saltato un intero semestre di lezioni all'università e una settimana prima dell'esame volesse studiare tutta la materia, guardando le diapositive mostrate dal professore durante le lezioni.
Cominciano a spuntare a schermo immagini statiche, che guardi conscio della tua ignoranza, e senza nessuna spiegazione cerchi di comprendere frame privi di significato, dove per metà vengono mostrate le reali regole del mondo narrativo del manga (ma come saperlo senza aver letto il manga?) e per l'altra metà immagini che mostrano la riscrittura scialba del finale in modo per niente appagante.

Immagino che il vero errore sia stato stravolgere l'intera trama, finale compreso, per poi sottintendere comunque che si sia giunti a conclusione scegliendo la stessa strada del manga, senza neanche spiegarne i dettagli.
Incompleto, ancor prima di brutto.


 0
maxcristal1990

Episodi visti: 11/11 --- Voto 6
"The Promised Neverland", uno degli anime che era riuscito molto a colpirmi nella prima stagione, propone questa seconda serie realizzata in maniera molto trascurata e poco convincente.

Iniziando dalla storia, a mio giudizio, molto interessante, mi sento di confermare la bellezza della trama, come avevo fatto nella stagione precedente. Fuori da Grace Field, non mi aspettavo di trovare un mondo strutturato in questa maniera: non avendo letto il manga, è stata una bella sorpresa. La parte centrale e il finale sarebbero potuti essere molto interessanti, se non rovinati dalla narrazione e una pessima regia. Tutto si conclude con tre/quattro immagini, a prima impressione buttate giù a caso, tanto che ho pensato solamente di aver perso tempo.
Le animazioni restano abbastanza simili alla precedente stagione, e la realizzazione grafica dei nuovi personaggi demoni non mi è per niente dispiaciuta. Per sfortuna, mancano due chiavi fondamentali per la realizzazione di un ottimo anime: la narrazione, completamente sbagliata, che inizia a rilento in una fase del racconto dove non c'era veramente bisogno di soffermarsi, andando fin troppo spedita nelle parti importanti; suspense e regia, l'anime non trasmette niente e perde quel lato adrenalinico che riusciva a mostrare, come ho descritto nella prima recensione, con inquadrature e musiche molto adatte, passando avanti, e chi si è visto si è visto! Sicuramente influisce molto sulla valutazione, in questo caso, l'aspettativa che avevo, molto alta.

Nel complesso, a malapena sufficiente, e ne sono deluso. Spero in un remake fatto bene, perché rimango dell'idea dell'ottima storia proposta.


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MegaRoby

Episodi visti: 11/11 --- Voto 2
Seconda e pessima stagione di "The Promised Neverland".

Dopo essere finalmente fuggiti da Grace Field, Emma e la sua famiglia devono fare i conti con la dura realtà al di fuori della fattoria. Il mondo esterno è pericoloso e pullula di demoni. Le difficoltà sono tante, ma in un modo o nell'altro i bambini riescono a sopravvivere e a giungere in un rifugio, seguendo le indicazioni di Minerva. La vita al di fuori delle fattorie però non è tutta rosa e fiori, anzi diversi demoni sono alle loro costole. L'unica loro speranza di sopravvivenza è quella di riuscire a raggiungere il mondo degli esseri umani.

Attenzione: il seguente paragrafo contiene spoiler

La trama di fondo dell'opera è estremamente interessante e curata, ma lo sviluppo nell'anime è a dir poco disastroso. Mentre la prima stagione ha avuto un ottimo adattamento, intrigante, piacevole, coinvolgente ed emozionante, questa seconda stagione è di una piattezza e di una noia mortale. All'inizio le cose possono anche andar bene, ma si comincia già a sentire una certa fretta. In pochi episodi la fretta di concludere l'anime è talmente galoppante ed evidente, che vengono tagliati interi archi narrativi, e quelli raccontati vengono spremuti fino all'osso. Il risultato sono episodi alla velocità della luce, che ad ogni scena danno, allo spettatore, un senso di vuoto e fretta ansiogena. Tutto questo alla fine di ogni episodio porta lo spettatore a non capirci nulla e a rendersi conto che mancano dei pezzi. Gli accadimenti si svolgono senza nesso logico e in maniera estremamente semplicistica e banale. I bambini decidono di andare in un posto o fare qualcosa di particolare, parliamo ad esempio del rifugio oppure del piano di Norman sia di fuga che di sterminio, tutte cose per le quali c'è bisogno di una profonda preparazione e pianificazione, ma che in due scene viene sviluppato, al contrario della prima stagione che, se non erro, adatta un solo arco narrativo. In questa stagione credo si contino circa quattro o cinque archi narrativi condensati, forse anche di più. Tagliando a destra e a manca, ovviamente vengono fuori anche dei buchi narrativi non indifferenti, uno banale è ad esempio che Norman e compagni stanno per morire per gli effetti degli esperimenti di Lambda, con tanto di crisi e rigetti di sangue che poi non si vedono più. L'apoteosi è l'episodio finale, dove Emma e compagnia cantante decidono di restare per stringere un nuovo patto con i nobili dei demoni, per salvare il mondo e poi ritrovare gli altri nel mondo degli umani: qui viene fatto un time-skip davvero pauroso in neanche un minuto di musichetta e immagini che scorrono, dove passano da mocciosi ad adulti, hanno salvato il mondo e si sono riuniti agli altri che erano già scappati. Come se non bastasse, in tutto questo Emma, Norman e Ray si allungano e non cambiano minimamente, mentre gli altri bambini ben più piccoli si sono oramai fatti adulti. Tutto fatto alla carlona, e tutto si svolge a casaccio, perché Emma lo vuole.

Fine parte contenente spoiler

Questo è un perfetto esempio di come non adattare un'opera. Se non avevate soldi, tempo, avevate paura o chissà cos'altro, potevate far a meno di realizzare questa porcheria, per un'opera che a parer mio avrebbe potuto essere ottima sotto forma di anime. Avevo grandi aspettative, ovviamente tutte deluse.

I personaggi sono gli stessi della serie precedente, più qualche nuovo arrivo e vecchie facce che si rifanno vive. La caratterizzazione, per colpa dei tagli e dei buchi, resta pressoché quella della stagione precedente, senza alcuna crescita. I nuovi personaggi, stilisticamente parlando, sono validi, ma poveri e banali, sempre per colpa della fretta. Secondo me, l'idiozia di Emma è davvero rivoltante.

Il comparto tecnico è buono, forse addirittura ottimo, unica cosa che si salva.

In conclusione, un pessimo adattamento, non perdete tempo a guardare questa spazzatura. Piuttosto, recuperatevi il manga o la light novel, come farò io, per poterci capire qualcosa.


 4
xAnnAx

Episodi visti: 12/11 --- Voto 4
Credo che questa seconda stagione di "The Promised Neverland" sia stata una tra le più attese della stagione invernale del 2021. Anche la seconda, così come la prima, è stata prodotta da "CloverWorks", e dovrebbe costituire la trasposizione animata dell'omonimo manga. Purtroppo, però, non solo non è stata all'altezza della prima stagione, ma ha completamente distrutto una bellissima storia quale era quella di "The Promised Neverland".

Io non ho ancora letto il manga, ma so che in questa trasposizione sono stati saltati diversi archi narrativi. Nonostante ciò, il problema principale non sta nel fatto che abbiano omesso alcune parti, ma in ciò che vi hanno inserito. Infatti, tutto quello che viene narrato in questi undici episodi risulta essere sviluppato non male, ma peggio: veloce quando si necessitava una narrazione nettamente più lenta e lenta quando doveva essere più veloce. Oltre a questo, ci si accorge fin da subito come nessun avvenimento sia d'impatto, anche nei casi in cui avrebbe dovuto esserlo. Tutta la bellissima storia è narrata così male, da non trasmettere proprio nulla allo spettatore.
L'apice di questo orrore si raggiunge durante gli ultimi due episodi, sviluppati ancora peggio dei precedenti, con cui si capisce chiaramente che i produttori si sono stancati di questa serie, dando vita ad un prodotto di così bassa qualità. Infatti, tralasciando per il momento il lato tecnico, la conclusione necessitava molto più tempo e molte più spiegazioni per poter essere considerata accettabile, e non solo quattro minuti stentati alla fine dell'undicesimo episodio che mi sono sembrati messi lì a caso, tanto per accontentare chi stava guardando questo prodotto.

Discorso più o meno simile per i dialoghi, che non riescono a catturare assolutamente l'attenzione dello spettatore, anzi in alcuni casi li ho trovati insensati e inseriti solo per occupare spazio, come se ne avessero da vendere...
Passando al fatto che vi siano solo undici episodi (anzi dodici, considerando quello riepilogativo), non posso dire si tratti di un'idea malvagia, perché (lo ripeto) il problema non si sarebbe creato se quello con cui hanno deciso di creare questo sequel fosse stato sviluppato bene. Certamente avrebbe scontentato chi si aspettava una trasposizione pedissequa, ma sarebbe stata accettabile. Dopo una cosa del genere, invece, penso che abbiano scelto solo undici episodi tanto per concludere "The Promised Neverland" in fretta e furia, proprio come se si fossero stancati di quest'opera.
Per quel che riguarda il lato tecnico, buono all'inizio, meno buono man mano che si prosegue la visione, fino a giungere all'ultimo episodio (appunto l'apice) che mi ha dato l'impressione di star guardando uno di quei video che spesso la galleria del mio smartphone crea di suo spontanea volontà, e con questo spero di essere stata abbastanza chiara. Per il resto, l'opening e l'ending costituiscono uno dei pochissimi lati positivi di questa stagione.

Già dal primo episodio mi ero accorta che questa seconda stagione non fosse all'altezza della prima, e già questo aveva in parte distrutto le mie aspettative. Pensavo che, al massimo, si sarebbe posizionata nella media, ma qui si va oltre i limiti dell'accettabile. Le mie alte, altissime aspettative non solo sono state distrutte, ma sono state malamente massacrate e calpestate dai produttori di questa seconda stagione. Non posso definirlo in alcun modo, se non un insulto a tutti coloro che come me attendevano con ansia questo sequel.

Da questa oscenità (e mi duole dirlo, dato che la prima stagione è una tra le mie opere preferite), ho capito ben poco di quella che dovrebbe essere la vera storia di "The Promised Neverland", però, viste le potenzialità della prima stagione, credo di recuperare il manga, così da capirci qualcosa.
Sinceramente non so cosa si aspettassero i produttori da un prodotto del genere, e ciò che mi ha più disturbata è stato il fatto che anche loro stessi si sono accorti dell'orrore di quello che stavano producendo, scrollandosi di dosso ogni responsabilità con "la fuga degli sceneggiatori". Con questo penso proprio che si siano superati i limiti dell'assurdo.
In definitiva, "The Promised Neverland 2" è stato uno tra i più attesi quanto deludenti sequel di sempre...

Voto: 4/10

SimoSimo_96

Episodi visti: 11/11 --- Voto 3
Parliamoci chiaro. C'erano sentori di una stagione rivisitata in funzione di un'accelerata generale degli eventi, anche se il risultato ha superato di gran lunga le attese. Perché che il finale del manga era piaciuto poco o niente era chiaro a tutti, altrettanto lo era quindi il fatto che, a investire troppo sforzo economico e produttivo per ottenere un livello di qualità tendenzialmente accettabile, c'era il rischio che non avrebbe ripagato. L'opera originale ha avuto sì successo, ma non il successo sperato, di conseguenza la paura di 'floppare' indipendentemente dalla qualità dell'adattamento animato era palese e concreta. Personalmente, quando a suo tempo lessi delle parti originali, ho ingenuamente sperato che volessero porre rimedio a quella parte del manga che meno era piaciuta al pubblico, però, sotto sotto, sapevo che era una speranza effimera. Certo è che non mi aspettavo un tale scempio a livello narrativo. Anzi, mi rendo voce portante dell'intero mondo degli appassionati di animazione, affermando con certezza che nessuno se lo aspettasse.

Veniamo ai fatti, cercando di mantenerci brevi e concisi, perché il tempo che ho speso dietro a questa seconda stagione è durato anche troppo, e non vale assolutamente quel che costa. Un manga da seguire, ma un'idea da salvare. Questo doveva essere "The Promised Neverland", perché, suo malgrado, l'opera originale, così come i bambini, dopo la fuga dalla maledetta fattoria, ha finito col perdersi anch'essa. Ma le premesse c'erano tutte, le carte in regola pure. Bastava giusto un ritocco qua e là, e le cose sarebbero andate diversamente, molto diversamente.

Come già detto, parliamo di un titolo che è stato apprezzato solo in parte, ecco quindi il motivo per cui si è deciso, purtroppo per noi, di andare per la via più facile, e soprattutto più economica. Ebbene sì, ha di nuovo vinto il portafogli. Ma non è comunque nemmeno questo che ha spedito "The Promised Neverland" nel dimenticatoio. Perché, se mi vuoi adattare una cosa come oltre cento capitoli in soli undici episodi - proprio così, sceneggiatore, sto parlando con te -, me lo puoi anche fare. Ma, per favore, fammi la cortesia di tagliare dei pezzi, non di modificarli o addirittura rimpiazzarli. Il problema di questa seconda stagione è unicamente questo, non il fatto che il manga non sia stato seguito, bensì il fatto che lo scempio che è stato creato, a scopo di prenderne il posto, è un risultato inaccettabile. Perché, indipendentemente dal confronto con la versione cartacea, questo arco di episodi non ha il minimo filo logico, e pensare che sarebbe bastato riallacciarsi a un punto (chi ha letto il manga sa anche quale), e vivere Goldy Pound e ciò che consegue, semplicemente attraverso il racconto di Emma a Norman, giusto per fare un esempio.

Uno spreco, ecco cos'è "The Promised Neverland", perché quanto c'era di migliorabile è stato definitivamente e irrevocabilmente distrutto, lasciando il peggior ricordo possibile di un titolo che invece, fino a qualche mese fa, tutti ricordavano con piacere.

Tengo a precisare, c'è anche del buono in questo prodotto, ovvero la ending, una delle più belle che abbia mai ascoltato. Basta, nient'altro, e non sto esagerando, il resto è tutto da buttare, e, a quanto si è visto, ci han già pensato gli sceneggiatori.

P.S. Gli episodi in realtà sono soltanto dieci. Mi rifiuto di accettare che una presentazione PowerPoint venga definita episodio, specialmente se dell'ultimo si tratta.