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Otaku moderato

Episodi visti: 5/35 --- Voto 8,5
Gli unici corti che ho visto di questo progetto, il "Japan Animator Expo", ideato da quel folle ma allo stesso tempo incredibile regista, cioè Hideaki Anno, sono quelli dedicati al mondo di "Evangelion", l'ultimo, "Cassetta Girl", e "Ragnarok".

Il progetto consiste in una serie di trentacinque corti di circa dieci minuti l'uno che raccontano storie di vario tipo e genere, ognuno con il proprio stile e animazione, che permettono di dare il via libera ad autori emergenti ma allo stesso tempo di vedere piccoli ma apprezzabili lavori, perché, come ho detto qualche tempo fa, "le piccole cose, possono valere molto".

Quelli che ho visto sono, in ordine di uscita:

- Il settimo, "Until You Come To Me": una serie d'immagini di luoghi e personaggi basati sul mondo di "Evangelion", uniti in un'unica e struggente melodia. Potrebbero sembrare senza senso, ma un appassionato dell'anime di riferimento non potrà non apprezzarli. Potrebbero nascondere immagini e indizi sull'atteso quarto film della saga "Rebuild".

- Il dodicesimo, "Another Impact": sempre dedicato a "Evangelion", vediamo l'attivazione di un nuovo e inquietante modello che per ragioni poco chiare va in berserk, e semina il caos. Le movenze e i rumori dei passi del modello in questione richiamano di molto la serie di riferimento, e forse anche questo corto potrebbe essere un indizio sul quarto film del "Rebuild", data l'ambientazione che appare alla fine.

- Il trentaduesimo, "Impact": ultimo dedicato a "Evangelion", racconterà la commovente storia di tre amiche, ovvero Haruka, Izumi e Ayako, le quali formano una web band musicale chiamata Impact, costrette purtroppo a separarsi per via delle evacuazioni frequenti che avvengono a Neo Tokyo 3 per via della battaglia contro gli angeli. Personalmente è il mio preferito, perché non solo fa più di un omaggio all'opera di riferimento, ovvero il continuo suono delle cicale, il fatto che le ragazze frequentano la stessa scuola media dei protagonisti, per via delle loro uniformi scolastiche, i luoghi visti nella serie, ma anche per la piccola storia che racconta, ovvero quella di un'amicizia preziosa, forse d'infanzia, costretta a svanire per via degli eventi, ma che potrebbe venire rinsaldata in futuro; anche se gli ultimi drammatici secondi, con una canzone della band rimpiazzata dai rumori di una battaglia, ovvero esplosioni, armi da fuoco, continui impatti come quelli di un atterraggio, colpi di blaster cruciformi e lame (probabilmente i knife), e infine buio, con il rumore di un crollo, fanno, purtroppo, temere il peggio.
La scena che più mi ha colpito è stata la "proposta", scena di un genere che non mi sarei mai aspettato in un tale scenario (indovinello: "Come si dice giglio in giapponese?"), rappresentato in un modo dolcissimo, ovvero con un piccolo gesto che permette di simboleggiare la profondità di un legame fra persone e di non dimenticarle, senza movimento, ma con un lento fermo-immagine in grado trasmettere la potenza emotiva di un legame da non dimenticare, nemmeno con i gesti non convenzionali. E forse il temporaneo Third Impact e la scelta di un ragazzo che ha avuto le redini dell'esistenza nelle sue mani potrebbero permettere a quel legame di re-intrecciarsi (vedasi il film "The End" o leggasi l'ultimo volume dell'adattamento manga per chiarimento).

- Gli ultimi due che ho visto sono il trentatreesimo, "Ragnarok", che racconta l'improvviso scontro fra robot giganti di varie nazioni, e l'ultimo, il trentacinquesimo, "Cassette Girl", che racconta il bizzarro hobby di una ragazza in un mondo all'insegna della riscoperta dei media di un tempo, di cui purtroppo qualcuno non vuole sapere, il tutto risolto a suon di combattimenti e citazioni.

A volte la semplicità porta a qualcosa di sperimentale e affascinante, e questi corti che ho visto, insieme al resto che non ho visto (magari un giorno li recupererò), ne sono un grande esempio.


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Pan Daemonium

Episodi visti: 35/35 --- Voto 8
Ai corti han partecipato i più disparati individui e i risultati sono stati, anch'essi, i più disparati. Dal piccolo omaggio a "Neon Genesis Evangelion" (in realtà più di uno) al video musicale erotico e quasi onirico, al corto psicologico ed elaborato. Non manca qualche bruttura, ma, per essere ben trentacinque, i corti portano con sé molta bellezza. La legge dei grandi numeri avrebbe voluto che il pattume fosse maggioritario, ma così non è stato. Essendo la durata media di dieci minuti, il tutto non vi toglierà molto, ma vi permetterà magari di conoscere qualche autore e di poter, da qui, inoltrarvi in ulteriori mondi animati.