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 1
shonan-oni

Volumi letti: 38/38 --- Voto 9
Ammetto di essermi avvicinato a questo manga incuriosito dalle notevoli somiglianze con Shonan junai gumi: è inutile infatti negare che certe situazioni, soprattutto all'inizio, sono presenti in entrambe le opere. Poi però essi prendono due vie diverse, parallele, se non altro per i toni con cui vengono affrontate le questioni. Ho trovato infatti "Due come noi" un'opera più scanzonata nell'affrontare le varie situazioni drammatiche e per certi versi un po' più verosimile di Shonan junai gumi il quale tende a proporre personaggi troppo fuori dal normale.
La parte migliore di "Due come noi" sono le varie saghe comiche, specie dove Mitsuhashi si impegna incessantemente a rovinare la vita del povero Imai, il quale così tonto forse un po' se lo merita. Spiace un po' non vedere approfondito il rapporto tra Ito e Kyoko, il quale resta sempre al livello di ragazzini di quinta elementare. Il rapporto invece tra Riko e Mitsuhashi, seppur anche quello non decolli, dà un tocco di freschezza al manga.
Il finale non è la parte importante di questo fumetto in quanto la vera chicca sono le situazioni che si creano durante la storia, tuttavia risulta accattivante e chiude dolcemente tutta la vicenda.
Una piccola anomalia, ma che non dà assolutamente fastidio, è il tempo della storia, il quale risulta sbilanciato completamente verso il terzo anno della scuola superiore.
In conclusione posso dire che l'opera mi ha intrattenuto molto bene e che mi mancheranno da morire le varie situazioni tragicomiche di questi ragazzi.


 9
riko akasaka

Volumi letti: 38/38 --- Voto 10
<b>[Attenzione, possibili lievi spoiler.]</b>

Premessa: Kyou kara ore wa è il mio shounen preferito quindi questa recensione sarà scandalosamente di parte.
La trama di base è molto semplice: Takashi Mitsuhashi è un liceale come tanti, quando deve traslocare con la sua famiglia e inevitabilmente cambiare scuola, decide di troncare con la sua vita anonima e noiosa e di diventare un "duro". Conscio che l'aspetto esteriore potrebbe aiutarlo a togliersi l'etichetta di bravo ragazzo si tinge i capelli di biondo, a scuola indossa un'uniforme non regolamentare e assume un atteggiamento da spaccone arrogante. Lo stesso giorno nella stessa classe si trasferisce Shinji Ito, che solo il giorno prima aveva un look da otaku, ma mosso dallo stesso desiderio di emergere dalla massa indossa anche lui un'uniforme irregolare ed esibisce un'audace pettinatura che gli farà guadagnare il soprannome di porcospino. Ovviamente con un aspetto così vistoso i 2 si fanno notare subito dai sempai, che non gradiscono e cercano di piegarli alla gerarchia presente nella scuola; Mitsuhashi e Ito uniscono le forze per uscire da questo pasticcio e si ritroveranno amici. Questa è solo la prima delle numerose battaglie che il biondino e il porcospino dovranno affrontare: il manga copre l'intera durata del triennio delle superiori giapponesi, uno shounen di combattimento in cui le risse per strada sono all'ordine del giorno, risse che nascono per il controllo del territorio tra bande di teppisti, per la difesa del proprio "onore di uomo duro" oppure per "un'occhiata storta" ricevuta da uno sconosciuto.

Potrebbe sembrare un manga noioso e ripetitivo, ma personalmente trovo molto più credibili queste risse nate per futili motivi a suon di calci, pugni, mazze ferrate e altri oggetti contundenti rispetto a quelle lotte per "il destino dell'universo" in cui vengono usati strani poteri interiori e gli avversari vanno KO senza il minimo contatto fisico.
In questa storia è presente il classico cliché shounen (che piace tanto) delle amicizie virili nate dai combattimenti, amicizie che non vengono sbandierate ai 4 venti, ma uniscono i personaggi con un legame di reciproca fiducia e li fa accorrere in caso l'altro abbia bisogno d'aiuto.
Un elemento che di sicuro conquista sono i personaggi; i personaggi maschili sono innumerevoli e ci si affeziona a tutti, ma il manga varrebbe la lettura anche solo per i 3 principali. Trovo Mitsuhashi uno dei migliori protagonisti di sempre: egoista, forte, veloce e geniale nella sua scorrettezza da una parte, infantile e profondamente ingenuo dall'altra, impossibile non adorarlo. Ito è tremendamente ligio al dovere e non riesce a distogliere lo sguardo davanti alle ingiustizie, accorre sempre in aiuto del più debole come un paladino; spesso manipolato per questa sua eccessiva disponibilità, è una persona che non conosce il significato della parola resa, un personaggio che si apprezza per la sua rettitudine, vivere secondo i propri ideali non è mai semplice e Ito fatica a farlo ma non per questo ci rinuncia. Katsutoshi Imai, il nemico/amico che più di tutti vorrebbe sconfiggere Mitsuhashi ma i cui piani di rivalsa falliscono miseramente, probabilmente il personaggio più comico di questa serie grazie anche alla costante presenza del fido Tanigawa al suo fianco.

Come in ogni shounen di combattimento che si rispetti c'è una lei da salvare: Riko Akasaka è una ragazza forte, che sa difendersi, ma Mitsuhashi dovrà aiutarla più di una volta. Inizialmente Riko disprezza il biondino credendolo un inutile fanfarone, ma poi si ricrede e cambia addirittura scuola per stargli vicino, è un personaggio capace di accettare i difetti del protagonista amandolo per quel che è, ma agisce spesso come "coscienza" di Mitsuhashi il quale non sempre sa capire perfettamente il confine tra giusto e sbagliato. La storia d'amore è assolutamente platonica come da tradizione (non c'è un legame ufficiale e i 2 non si sono mai neanche tenuti per mano), ma contrariamente al solito questo amore che non decolla non è esasperante per il lettore, infatti la loro relazione è comunque un bel rapporto d'amicizia la cui evoluzione non è poi così importante ai fini della trama.

Ultima caratteristica basilare per essere considerato un classico shounen è l'entusiasmante battaglia finale contro il super-cattivo, che ovviamente userà metodi molto più sporchi dei malvagi normali e ci si chiede come riuscirà a cavarsela il nostro eroe, uno scontro che mi ha saputo appassionare senza inutili lungaggini viste in altre "battaglie finali".
Il manga si conclude con la consegna dei diplomi che segna il malinconico passaggio all'età adulta dei protagonisti e un po' rattrista il lettore, consapevole che non ci saranno altre avventure di questi liceali ribelli.

Un manga che vorrei tanto veder pubblicato in Italia, lo consiglio a tutti gli amanti del genere comico&combattimenti, non vi deluderà.


 4
Kouga

Volumi letti: 15/38 --- Voto 9
Sono veramente pochi i volumi che sono riuscito a reperire di questo divertentissimo quanto datato manga, concluso in patria diversi anni or sono. La serie dal punto di vista cartaceo è, ahimè, inedita in Italia e difficilmente arriverà, ma i 10 OAV prodotti nei primi anni '90, sono stati tradotti da Yamato Video e recentemente trasmessi in TV su 7Gold, contribuendo ad accrescere la fama e l'appeal del demenziale prodotto. La trama la potete leggere qualche riga qui sopra (a redarla è stato sempre il sottoscritto) quindi soffermiamoci sul manga originale da cui gli OAV sono tratti: lo stile di disegno è molto semplicistico e a tratti non propriamente versatile: Nishimori ha infatti da sempre, la fama di essere un buon narratore, ma un disegnatore mediocre, tant'è che ha curato spesso e volentieri sceneggiature che disegnato. Il disegno che si dimostra approssimativo ed acerbo migliora però di volume in volume, raggiungendo verso i volumi 11/12 un tratto discreto per poi migliorare veramente tanto nel finale: fondali spogli, divise scolastiche sullo schermo ed espressioni costantemente CATTIVE, sono la ricetta vincente di Due Come Noi, che fa trasparire dalle pagine i caratteri dei personaggi (ben definiti e diversificati l'un l'altra) rendendole delle vere e proprie sagome destinate a completarsi reciprocamente nel grande e incasinatissimo puzzle di demenzialità della serie. Da quanto so, il manga dovrebbe ricoprire tutta la carriera dei due al Liceo, ma non avendo potuto ancora reperire il finale non so se sarà degno della prima metà dell'opera che risulta veramente spassosissima. Se ne avete quindi la possibilità, reperite scanlation o volumi originali del caso masticando inglese/giapponese, vi divertirete mantenendo fede alle vostre aspettative: soprattutto perché la storia va decisamente mooooolto oltre gli OAV. E credetemi... ne accadranno delle belle!