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Juri88

Volumi letti: 4/4 --- Voto 8
Ho acquistato questo manga incuriosito dalla breve e misteriosa trama che offriva il sito dell'editore J-Pop. Mai e poi mai mi sarei comunque aspettato di trovare una storia così avvincente, intricata e al tempo stesso resa chiara dalle evidenti capacità narrative dell'autore. Ma andiamo con ordine.

Come già accennato la trama si districa perfettamente all'interno di quella che è l'evidente limitazione del basso numero di volumi dedicati all'opera. Nonostante la sua brevità, infatti, i tempi narrativi sono perfetti. La storia segue, come avviene solitamente in questa tipologia di manga, un climax ascendente che porta il lettore da una calma iniziale ad un ritmo più serrato che si conclude superbamente con un ultimo spettacolare volume ed un finale commovente. La stessa sorte tocca ai disegni che risultano un po' acerbi, ma comunque apprezzabilissimi e dal tratto delicato nel primo volume, per poi raggiungere livelli elevatissimi in alcune tavole dell'ultimo. Non entrerò nello specifico della trama in quanto penso che approcciarsi a quest'opera con la giusta dose d'ignoranza possa permettere al lettore di godere al meglio la lettura.

I personaggi, sia i principali sia i secondari, sono caratterizzati in modo eccellente considerata la brevità del manga; sono sicuro che si sarebbe potuto fare di più sotto questo punto di vista se l'autore avesse avuto a disposizione qualche altro volume. I protagonisti crescono e maturano in modo molto veloce ma al tempo stesso credibile, soprattutto Kate a cui viene riservato un maggior trattamento sotto questo punto di vista. Sarà proprio lei a trainare la storia, i personaggi e tutto ciò che ruota attorno al mondo di Red Garden.

Insomma, mi sento di consigliare quest'opera a tutti ma soprattutto a coloro a cui piacciano storie misteriose, dalle forti tinte horror, in grado di commuovere con evidenti toni drammatici.


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Kyoma Hooin

Volumi letti: 4/4 --- Voto 8
Se siete amanti delle trame non troppo semplicistiche, ma neanche artificiosamente intricate, del mistero, di quell'alone di sospensione soprannaturale, condito con qualche tinta barocca qua e là ed un tratto leggero e delicato che ingentilisce il tutto, capace persino di rivestire di grazia e sofferente bellezza una violenta scaramuccia, allora “Red Garden” farà sicuramente per voi, soddisfacendo pienamente il vostro personale gusto.

Dopo aver letto la trama offerta dal sito dell'editore J-Pop, cerchiamo di inquadrare il manga nel suo complesso e in modo oggettivo.
L' opera di Kirihito Ayamura offre una scorrevole lettura, regalando al lettore più che modesti spunti di immaginazione sull'evolversi della trama, evitando la banalità di intrecci scontati e piatte caratterizzazioni di personaggi; invece, la psicologia della protagonista Kate, appare uno dei punti di forza del manga, evolvendosi nel corso dei 4 volumi e adattandosi al relativo poco spazio concesso dalle dimensioni dell'opera, senza improvvise forzature. Anche le altre tre ragazze, Claire, Rachel e Rose, legate ad una comune e nefasta sorte, sono ben dipinte psicologicamente ma, come spiega anche l' autore in chiusura di uno dei volumi, in maniera più accelerata rispetto a Kate, a causa del limitato spazio; ciò non toglie che tutti seguano il loro naturale ciclo di evoluzione, affiatando i propri rapporti nei momenti di quiete e rivelando i propri pregi e difetti.
Conosceremo pian piano anche Liz(o Lise) attraverso i ricordi di Kate;si tratta di un personaggio chiave, una sorta di base su cui si costruisce tutta la vicenda.

Il tratto è molto delicato, perciò poco plastico, ed è piacevole, ma a volte incerto; sul lato tecnico si poteva ottenere di più, specialmente per la fastidiosa resa altalenante dei volti nei soggetti femminili, in quanto le potenzialità non mancano affatto. Tuttavia la precisione migliora considerevolmente nel terzo e nel quarto volume, una gioia per gli occhi di chi tiene molto all' estetica.
E proprio dall'estetica, com'è naturale, si evince ciò che l' autore ha voluto trasmettere, nient' altro che la fragile e candida bellezza, resa ancora più tale dal concetto di morte che aleggia nell'opera;e l' emblema di tutto ciò è di nuovo Kate, docile angelo nel mezzo di tanta violenza, sangue e bestialità, una sorta di faro nel buio decadente.
Le scene d' azione, non molte prima del climax finale, il più delle volte non danno quel senso di dinamismo che si vorrebbe da esse, in qualche occasione non sono nemmeno chiare, lasciando all'immaginazione del lettore l' esecuzione mentale del movimento.
Molto apprezzabili sono invece gli sfondi, interamente a china (quindi realizzati a mano).

Una nota lodevole va alla trama che ha più volte evitato l' occasione di cadere nei classici cliché stereotipati che invece vanno tanto di moda in parecchi shonen, e riesce, se non a tenerci incollati al manga, quantomeno a spingerci a voler far luce sui punti oscuri e vedere come andrà a finire; per fare un paragone, è come un discreto vino che ci lascia incuriositi dal suo retrogusto. Solo l' ultimo volume svelerà il tutto, regalandoci anche dei bei momenti di azione drammatica (unica pecca l'eccessiva velocità di risoluzione, sempre per le solite ragioni di spazio).

Tirando dunque le somme, il manga è consigliato ovviamente a una determinata fascia di pubblico: un pubblico che sappia apprezzare opere originali che vogliono trasmettere sottili sensazioni, leggiadre piroette emotive e tanta partecipazione affettiva, raccontando semplicemente una storia lineare senza banalità, ricca di pathos e toni drammatici, un concentrato agrodolce che dà sapore alla fragilità dell'esistenza.


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Tacchan

Volumi letti: 4/4 --- Voto 8
Red Garden sfila su tinte horroreggianti e barocche e racconta la tragica storia di quattro ragazze che si vedono costrette ad affrontare terribili creature, senza poter scappare dall’orribile incubo nel quale, loro malgrado, sono state coinvolte. Il mondo, dietro l’apparenza e la vita quotidiana, nasconde dei terribili segreti che la gente comunque non può immaginare: la notte, mentre la città è immersa nelle tenebre, nei parcheggi, nei parchi, sui tetti o nelle vie più buie, delle ragazze combattono per la loro sopravvivenza e per preservare quell’involucro che ricorda loro la vita passata, che ormai potrebbe spegnersi da un momento all’altro. Fra di loro, dopo la disperazione iniziale, dopo il terrore e lo sconforto, c’è chi reagisce trovando un’incredibile forza e la volontà di difendere se stessa e le persone care.

Si tratta di un’opera un po’ fuori dagli schemi, dove è presente un po’ di azione, ma dove questa non è predominante e anzi, ben più spazio è dedicato alla caratterizzazione psicologica delle protagoniste e alle ripercussioni che quanto accade loro ha nella vita di tutti i giorni. Il mistero inizia a diradarsi e le parti diventano meno chiare, chi è davvero il cattivo della storia? Da che parte stanno le 4 ragazze?

La storia prosegue in modo interessante, non divorerete i volumetti, ma per quel che mi riguarda ha continuato ad incuriosirmi fino alla fine. È interessante vedere l’evoluzione delle protagoniste e del loro rapporto: si tratta di 4 ragazze totalmente diverse da loro, che proprio nella tragedia scopriranno un legame che probabilmente le terrà legate per il resto della vita, se ovviamente riusciranno a sopravvivere. Nel manga hanno anche una parte rilevanza i sentimenti, sia l’amicizia, che l’amore.

Alla fine le cose si movimentano un po’ e onestamente non ho amato troppo l’accelerazione che fa terminare l’opera, con un ultimo volumetto che ho trovato un po’ troppo confuso, sebbene la fine sia stata per quel che mi riguarda più che soddisfacente.

Il disegno l’ho trovato molto gradevole e credo si sposi perfettamente con le tematiche narrate, riuscendo a dipingere al meglio l’ambientazione e risultando molto efficace nei momenti in cui diventa necessario creare atmosfera e rappresentare al meglio l’orrore che le protagoniste sono costrette ad affrontare.

Dal manga è stata tratta anche una serie televisiva, che credo avrò modo di recuperare e guardare appena ne avrò la possibilità. Nel complesso mi è piaciuto, ve lo consiglio.


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Turboo Stefo

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
Lo studio Gonzo, già noto agli appassionati per innumerevoli serie animate, ha dato via al progetto Red Garden nel 2006 con la serie di 22 episodi, per poi nell’anno successivo affidare a Kirihito Ayamura la versione cartacea che va differenziarsi leggermente dall’originale, sia a livello di disegni che di contenuti, il che non è detto che sia negativo.

Una corsa a perdifiato nella notte, quattro ragazze stanno cercando riparo da un uomo dalle sembianze mostruose che per qualche oscuro motivo sembra deciso ad ucciderle e sembra esserci riuscito, invece Kate si sveglia di soprassalto nel proprio letto e una realtà altrettanto dura la colpisce, la sua migliore e forse unica amica è scomparsa, inoltre quello non era un sogno, ma solo l’inizio di una battaglia millenaria nella quale è stata trascinata.
L’inizio, ricco di spunti, viene ben sviluppato fino a offrire vari punti di congiunzione in modo alacre, per poi (circa a metà serie) prendere una piega diversa dall’anime, arrivando così a una sequenza finale adrenalinica dove gli eventi si susseguiranno a gran velocità in un requiem di morte, per poi concludersi in un finale agrodolce che shockerà il lettore.
La storia si differenzia dall’opera originale anche per un altro particolare, l’aspetto psicologico delle protagoniste. Anche se curato meno approfonditamente, soprattutto quanto riguarda la vita privata, l’autore riesce comunque a dare un senso di completezza alle quattro ragazze, tale da permetterci di comprendere bene le varie reazioni e le scelte compiute, comprese le loro evoluzioni, sia psicologiche che relazionali, anche se in alcuni casi sembrerà di assistere ad alcune forzature per via di alcuni cambi repentini imprevisti, comprese alcune scene che sfiorano (neanche troppo) il genere Yuri.

I disegni di Kirihito Ayamura ripescano alla perfezione il character design della serie, però si permette di personalizzarlo, e visto il risultato si può affermare che sia stata un’ottima scelta. Il tratto pulito e regolare non presenta mai incertezze o sbavature, il tutto è coronato da uno stile ricco di dettagli ed incredibilmente elegante che bandisce i retini per favorire i giochi di chiaroscuri, e proseguendo prenderà sempre più il sopravvento rispetto allo stile originario dell’opera, il lettore potrebbe perdersi per ore immerso nei dettagli dei paesaggi e delle bellissime strutture che denotano un’ispirazione nello stile Gotico europeo, ed anche i vari abbigliamenti delle ragazze non saranno da meno a livello di cura maniacale, senza dimenticare i bellissimi e profondi occhi che saranno veramente lo specchio dell’anima. Ovviamente ci saranno anche scene molto più cupe e violente dove la storia lo richiede e l’autore saprà sfoderare una grande abilità anche in questo campo, con alcune tavole degne dei migliori horror. Nota dolente potrebbero essere i combattimenti dato che le sequenze non sono sempre ben delineate o adrenaliniche, però lasciano intendere appieno lo svolgimento e regalano delle tavole dinamiche che trasmettono velocità e forza.

L’edizione targata J-Pop è di elevata fattura come ci si aspetta dall’editore, sovraccoperta lucida e pagine a colori patinate, ottima fedeltà di stampa e buon spessore della carta splendidamente bianca. I primi tre volumi sono leggermente bassi come numero di pagine, però l’ultimo volumetto ne contiene più di 250 senza nessun sovrapprezzo.

La storia dalle tinte cupe, dove bene e male hanno perimetri sfocati, è solo il contorno del vero scopo del manga, quello di raccontare la storia di quattro ragazze e dei loro sentimenti che si saprà emozionare e anche divertire grazie all’ottima cura posta nella creazione delle personalità, senza dimenticare anche la discreta attenzione riposta in alcuni personaggi secondari che offriranno risvolti tanto inaspettati quanto gradevoli. Tutto questo sarà infine mostrato in una metafora che dà senso compiuto anche al titolo Red Garden, un giardino rosso dove vengono riposti sogni e speranze, ricordi e sentimenti. Il giardino dove si ripone il proprio cuore. Un’opera immancabile per chi ha seguito l’anime, grazie al finale alternativo, ma che risulta perfettamente godibile anche a chi non conosce ancora questo titolo, dedicato soprattutto ai fan dell’horror gotico.

Corpse Bride

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Corpse Bride

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
Ritengo che sia una delle mini-serie più belle che abbia mai letto. Prima di tutto, una nota di merito va senza dubbio alla storia e ai suoi personaggi molto ben caratterizzati, in quanto ognuna delle protagoniste subisce una grande maturazione durante il corso della storia, a mio parere molto avvincente. Un altro punto a favore va sicuramente ai disegni, minuziosi, l'autore presta veramente molta attenzione al piccolo dettaglio. Storia davvero ben costruita.
Si sa che questa serie è stata ideata a partire da una serie animata che ha delle sfumature diverse (soprattutto nel finale), ma a mio parere l'anime non può vincere il confronto contro dei disegni come questi! Una storia di completa fantasia che però nel contempo si rivela essere una lezione di vita, in quanto le protagoniste sono quattro ragazze morte e per tutta la durata del manga cercheranno di recuperare la loro vecchia vita, capendo poi pian piano come sia importante vivere a fondo ogni singolo giorno aprendosi ad altri, per poter così evitare solitudine o rimpianti. Azione, paura, dolore, tristezza e sì anche una piccola vena romantica si fanno strada all'interno del mondo di "Red Garden" Lo consiglio vivamente a tutti!


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Laurelin

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
<b>[Recensioni accorpate.]</b>

L'autore ha dato vita ad un manga con una trama appassionante, che lascia con il fiato sospeso in ogni numero. I disegni sono stati realizzati in modo eccellente, questo seinen regge bene il confronto con gli altri titoli del genere. Curiosa la scelta delle farfalle come "messaggeri di un'altra dimensione", una scelta non nuova, in quanto percorsa già da videogiochi survival horror della Capcom.

Ho appena finito la serie di Red Garden, e confermo quanto detto in precedenza: i disegni sono, nella maggior parte, ben curati ed estremamente precisi. Non mancano certo scene di grande impatto e di grande violenza, realizzate con uno stile fluido e dinamico, caratterizzato da disegni che richiamano lo stile occidentale.
La trama, nel quarto volume (che è il più corposo, quanto a numero di pagine), ha un epilogo inaspettato, ma molto bello.
L'autore, però, lascia alcune questioni in sospeso, soprattutto quelle che danno maggiore colorazione alla trama. Un vero peccato, visto che la serie non avrebbe fatto perdere interesse ai lettori con un ulteriore volume.

Darkarel

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Darkarel

Volumi letti: 3/4 --- Voto 8
Buono. Davvero interessante la storia e molto bello il disegno, a volte particolareggiato a volte meno, a seconda anche delle necessità e dell'espressione dell'autore.
Trama intrigante con personaggi espressivi e caratteristici. Senza contare che la Jpop è sempre molto brava nel dare un fumetto ben confezionato anche nell'estetica che lo circonda.