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Teo88

Volumi letti: 35/35 --- Voto 10
Un capolavoro, dalla prima all’ultima vignetta. Appassionante, divertente, coinvolgente, capace di far venire la pelle d’oca durante sparatorie, colpi di scena e scambi di battute elettrizzanti. Avevo conosciuto Ryo Saeba, Kaori Makimura e compagnia guardando diverse puntate dell’anime, ma il manga mi ha fatto rimanere incollato alle pagine per ore e ore.
«City Hunter» mischia alla perfezione azione, amore, dramma, commedia e avventura in modo impeccabile. I personaggi sono ben sviluppati, raccontati e intrecciati tra loro: al di là di Ryo, da brividi ogni volta in cui impugna la pistola e attacca, il mio preferito è Umibozu (nemico-amico di Saeba, rude all’apparenza e dall’animo sensibile, oltre che, ovviamente, uno sweeper da urlo). La storia d’amore fra Ryo e Kaori, poi, è tenera, non scontata, e tiene in sospeso fino alla fine.
Inoltre, ho apprezzato molto il riferimento dell’autore, Tsukasa Hojo, alla sua precedente opera, «Cat’s Eye – Occhi di gatto», chiamando il locale gestito da Umibozu e Miki proprio Cat’s Eye. Un bella idea, davvero.
Una pioggia di applausi, quindi, per Tsukasa Hojo. Un dieci e lode, in pagella e nel mio cuore appassionato di manga.


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Barisx

Volumi letti: 32/35 --- Voto 10
Questo manga è una perla assoluta. E' un riuscitissimo mix di azione, dramma, commedia demenziale e sentimentale, il tutto magistralmente disegnato e ambientato nella Tokyo del boom economico degli anni '80. L'incontro tra Ryo Saeba (lo "sweeper", killer a pagamento) e la giovane Kaori Makimura a seguito di eventi drammatici, determina la "nascita" dell'agenzia investigativa XYZ, a cui si aggiungono man mano una serie di personaggi secondari (ottimamente resi e sviluppati) come Saeko, Umibozu e Miki.
Quindi vi sono i casi a cui l'agenzia dovrà lavorare, e qui risate assicurate poichè assieme all'azione (resa attraverso disegni incredibilmente belli e curati) vi saranno le celeberrime gag tra il "titolare" (che accetta solo clienti giovani e belle), la socia che mal sopporta tutto ciò e fa di tutto (le celebri martellate) per sconvolgere i piani per sicure "bottarelle", e i personaggi secondari. Commedia e azione, ma anche dramma, perchè nell'opera ci sono anche temi serissimi come droga e yakuza. E infatti la trama principale, che si dipana lungo svariati anni, non è altro che (ed è ciò che porta alla bellezza dell'opera) la lenta scoperta del terribile passato di Saeba fino al momento in cui dovrà fare brutalmente i conti con esso, assieme al lento rafforzamento e alla maturazione del rapporto con la sua "socia".


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Irene Tempesta

Volumi letti: 32/35 --- Voto 10
Un manga come pochi. Assolutamente originale ed esilarante. Tutt'ora nella lista dei miei manga preferiti.
E pensare che il poliziesco, criminale, azione, non è il mio genere, ma come si fa a non ridere con un personaggio come Ryo Saeba!
Ricordo che acquistai per caso il volume 10 e risi come non mai, fino alle lacrime. Così pian piano, ho reperito tutti i numeri della prima serie (parliamo di una decina di anni fa).
La trama è piuttosto singolare: Ryo Saeba è uno sweeper, letteralmente uno spazzino della malavita. Accetta incarichi solitamente come guardia del corpo, ma anche come killer, sempre su commissione.
La sua Colt 357 Magnum è quasi un'estensione del suo corpo. Senza non sarebbe più Ryo Saeba. Ma è un professionista con qualsiasi arma. Ryo è un personaggio molto approfondito caratterialmente. Ha mille sfacettature.
E' un professionista orgoglioso, un uomo generoso, nonostante sembri il contrario. Molto autoironico e apparentemente spensierato, quando invece scopri che è attento a tutto quello che succede a Shinjuku, e affronta il suo lavoro con meticolosa precisione.
Oltre ad essere il migliore nel suo campo, egli è anche un inguaribile rubacuori, e la sua passione per le belle donne è tale da renderlo imbarazzante in pubblico, perchè fatica sempre a tenere a freno i suoi impulsi; è definito maniaco da molti, ma è assolutamente divertente e spassoso per noi lettori! In realtà Ryo ha un rispetto per le donne infinito, le venera, le ammira, le ama.
Ha anche un lato egoistico, difatti accetta ingaggi solamente da esse. Interessato più che altro a rimorchiare, più che al denaro. Ciliegina sulla torta, Ryo ha un passato misterioso, che verrà scoperto piano piano, con ogni cosa che si incastra alla perfezione in questa splendida trama. Ryo lavorava in società con il suo migliore amico, che purtroppo muore tragicamente, e lui si ritrova costretto ad accudirne la sorella minore Kaori, una donna orgogliosa, tenace, generosa, dal carattere forte, ma tendenzialmente mascolina. Per questo viene spesso scambiata per un uomo (questo genera altre gag divertentissime). E ovviamente non è il tipo di Ryo, che e la sfotte spesso. I due sono in continuo battibecco, ma sotto sotto, si vogliono un gran bene e farebbero di tutto per aiutarsi l'un l'altro. Da quel momento in avanti i due si ritroveranno a dover affrontare le più disparate avventure, e Ryo si dimostrerà essere il migliore sotto tutti i fronti. Per non parlare del sentimento profondo tra Kaori e Ryo...
Presto arriveranno altri personaggi secondari, tutti molto divertenti, come Umibozu, e la bella e astuta Saeko. All'inzio della serie, Ryo tira fuori tutta la sua furia omicida, se pensiamo che si parla di malavita.
Le vicende si fanno più cupe e sanguinose, ma consiglio a tutti di andare avanti per qualche volume, perchè da quando entra in scena Kaori, Ryo cambia lentamente.
Diventa meno ruvido, più spiritoso, più divertente. Le vicende che seguono sono spesso autoconclusive: ogni vicenda si apre con un nuovo incarico per i due nuovi soci. Ma le scene non sono mai ripetitive e monotone, anzi.
Tsukasa Hojo ha migliorato notevolmente il suo stile di disegno. All'inizio la grafica è più approssimativa, col proseguo, i personaggi sono sempre meglio definiti e delineati. Contiamo che è una serie che è andata avanti per tanti anni.
L'edizione Star Comics è mediocre, purtroppo alcune pagine si sono staccate, quindi la rilegatura non è il massimo, parlo della prima edizione, ma so esser stata fatta la riedizione deluxe, con pagine a colori e sovracopertina.
Non potevo dare meno di 10. Perfetto nella narrazione e nei disegni. Un manga spassosissimo e divertentissimo che consiglio a chiunque, amanti del genere poliziesco e non. Assolutamente consigliato!!


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Kida_10

Volumi letti: 39/35 --- Voto 10
"City Hunter" è un manga ideato e disegnato da Tsukasa Hojo dal 1985 al 1991, portato in Italia da Star comics solamente dieci anni dopo, nel gennaio del 1996, e raccolto originariamente in 39 volumi (versione italiana).

Ryo Saeba è uno sweeper, un professionista tuttofare dal passato misterioso che accetta incarichi su commissione, abituato più che mai a convivere con la malavita della città. Oltre ad essere il migliore nel suo campo, egli è anche un inguaribile rubacuori, ed per questo che non riesce a trattenere i propri istinti di fronte ad una bella donna, e che tende ad accettare ingaggi solamente da esse, cercando di ricevere in cambio una "bottarella", così' come la chiama lui stesso. Interessato più che altro a rimorchiare, la sua situazione si complica nel momento in cui il suo socio rimane vittima di un incidente, e Ryo si ritrova costretto ad accudire la sorella minore Kaori, una ragazza di vent'anni che viene spesso scambiata per un uomo, e che quindi non soddisfa i gusti del protagonista. Da quel momento in avanti i due si ritroveranno a dover affrontare le più disparate avventure, e Ryo si dimostrerà essere il migliore sotto tutti i fronti.

"City Hunter" è un'opera estremamente particolare: pochi personaggi principali, storie completamente scollegate l'una dall'altra, quasi completa assenza di una trama principale; eppure il protagonista è uno dei più carismatici e simpatici di sempre, le gag anche alla lunga non stancano mai e non risultano ripetitive, e alla fine risulta impossibile non appassionarsi alla storia d'amore fra Ryo e Kaori.
"City Hunter" riesce ad amalgamare perfettamente comicità e azione, in un mix vincente e proposto ottimamente. Il vero successo dell'opera risiede a mio avviso nella superba caratterizzazione e nell'immenso carisma del suo protagonista, il quale ha creato un genere, il modello di un tipo di personaggio che verrà poi riutilizzato infinite volte, ma si sa che l'originale è sempre il migliore, e Tsukasa Hojo è bravissimo a fare risaltare ancora maggiormente le sue indiscusse qualità. Per la stragrande maggioranza dei volumi si alternano comicità e azione all'interno di ogni capitolo, ma giunti nella fase finale i toni si faranno improvvisamente più seri, regalando un'ending con i fiocchi.

Oltre all'evoluzione sul piano introspettivo dei vari personaggi, Tsukasa Hojo non manca di evolvere anche il proprio disegno; se nei primissimi volumi il tutto risulterà un po' confusionario, col proseguire dei numeri sarà impossibile non notare un nettissimo miglioramento, sia per quanto riguarda l'impaginazione, sia per quanto riguarda il disegno in sé: i volti più definiti, il dettagli maggiormente curati, il tratto più netto e deciso, ed un superbo utilizzo dei neri. L'edizione curata da Star comics non è eccezionale dal punto di vista stilistico, ma il rapporto qualità prezzo è indubbiamente favorevole.

In conclusione, "City Hunter" è un'opera vecchio stampo, una colonna portante che ha creato un genere e che ha introdotto il mondo dei manga anche fuori dal Giappone. Consigliatissima se siete alla ricerca di qualcosa di divertente e allo stesso tempo appassionante, che vi intrattenga anche per un lungo periodo. Semplicemente un grande capolavoro.


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Saeba89

Volumi letti: 39/35 --- Voto 10
Basta vedere il mio nickname per capire a cosa si ispira! City Hunter è senza ombra di dubbio il mio manga preferito. Avevo 16 anni quando mi è capitato in mano per la prima volta nella mia fumetteria di ritrovo e non l'ho lasciato più! Ryo Saeba, alias City Hunter, è lo spazzino di Tokyo. Proprio questo il termine meglio coniato per riuscire a comprendere fino in fondo la sua missione; sì, perché è proprio una missione la sua. Se vi trovate in difficoltà basta andare alla stazione di Shinjuku e scrivere sul tabellone tre semplici lettere: "XYZ"! Come le ultime lettere dell'alfabeto, Ryo incarna l'ultima risorsa! L'ultimo grido disperato di qualcuno che ha bisogno del suo intervento!

Ryo Saeba è rappresentato come un maniaco sessuale senza pudore né ritegno e si presenta ai suoi clienti (meglio donne se possibile) in modo semplice ed alquanto estroverso! Tocca alla fida Kaori riportarlo il più delle volte sulla "retta via" a suon di martellate! L'aspetto più bello di questo capolavoro regalatoci dal maestro Hojo è il fatto che i casi presi in considerazione dal nostro eroe sono sempre molto umani. Solo se tocchi il cuore di City Hunter riuscirai ad essere aiutato.

Il tratto di Hojo è qualcosa di unico! Disegni così realistici da sembrare veri! Una storia incredibile che ha segnato la mia infanzia, adolescenza e vita (da otaku e non!) in modo assolutamente unico. Posso solo ringraziare Hojo per questa opera favolosa!

P.S. Saeko Nogami è stata forse la mia prima cotta adolescenziale vera!


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Kabutomaru

Volumi letti: 32/35 --- Voto 8
Solitamente, dopo aver realizzato un successo commerciale, un autore nel successivo lavoro tenta di replicare lo schema dell'opera precedente, sperando di replicare anche le vendite fatte in precedenza, a discapito della qualità artistica del prodotto. Tsukasa Hojo decide di usare in "City Hunter" sempre un protagonista che agisce nell'illegalità, ma conferendo all'opera una trama e una seriosità troppo marcata, in netto contrasto con la leggerezza di Cat's Eye, tanto da dover cambiare il tono dell'opera quasi immediatamente. Il manga è stato recentemente ripubblicato da Planet Manga in una riedizione dal grande formato, che consta di 32 volumi, muniti di sovra-copertina e pagine a colori.

La storia è molto semplice: Ryo Saeba alias "City Hunter", è uno sweeper professionista che, insieme al suo collega Makimura, svolge ogni genere di lavoro sporco e per contattarlo basta scrivere sul tabellone degli annunci di Shinjuku la sigla "XYZ". Un giorno, però, nel corso delle loro indagini Ryo finisce con l'intralciare i piani di un organizzazione potente come la Union Teope, la quale ammazza brutalmente il collega di Ryo. Da quel momento lo sweeper, coadiuvato dalla nuova partner Kaori, sorella del suo defunto collega, giurerà vendetta contro l'organizzazione.

Si può pensare che rispetto a "Cat's Eye" stavolta Hojo abbia deciso di inserire una trama portante forte; niente di più sbagliato visto l'autore metterà in disparte la trama principale per un bel pezzo, riprendendola solo verso i volumi finali, a favore di una miriade di casi auto-conclusivi dove Ryo e Kaori dovranno risolvere il problema presentato dal cliente, quasi sempre una donna super figa con cui Ryo ci proverà, beccandosi però tante martellate da Kaori.
Nonostante la ripetitività di fondo dovuta al numero spropositato di casi, dato dal fatto che "City Hunter" doveva essere allungato il più possibile, sono pochissimi quelli mal riusciti poiché ogni caso presenta dei risvolti emotivi totalmente differenti da quelli precedenti e l'autore, sfruttando il fatto che l'opera da un cupo noir è divenuta un manga demenziale, ci presenta situazioni e addirittura alcune volte casi surreali, senza che lo spettatore resti minimamente interdetto, poiché il genere demenziale ti consente di piegare l'opera alle esigenze più disparate.
Il marchio di fabbrica dell'opera sono sicuramente le numerose gag presenti nella storia, infatti Hojo dovrà ben presto abbandonare il tono serioso, poiché la pubblicazione del manga rischiava di essere interrotta, decidendo di puntare il tutto su tante gag. Nonostante questo cambiamento repentino che gli preclude lo status di capolavoro, ma gli assicura il favore del pubblico, il valore del fumetto non viene intaccato di molto. L'autore sceglie di scartare la solita comicità spontanea e cafona tipica delle produzioni della Takahashi, la quale faceva ben poco ridere, per puntare ad una comicità più costruita e raffinata dove lo spettatore è sempre pronto a trasformare il suo sorriso in una fragorosa risata, poiché Hojo sa bene che per far ridere deve preparare il lettore alla risata, costruendo bene la messa in scena dove accadrà la situazione comica. E' innegabile dire che si ride abbastanza, anche perché l'autore riesce ad azzeccare sempre i tempi della battuta, che per un manga demenziale è cosa fondamentale.
Per quanto concerne i personaggi, l'autore sceglie di abbandonare la coralità poco riuscita presente in "Cat's Eye", per concentrarsi su pochi personaggi, ma buoni. Il protagonista "Ryo Saeba" è il mattatore dell'opera, serio solo all'apparenza, ma quando vede una donna non può fare a meno di sfogare tutta la sua virilità, causando una marea di situazioni assurde. Accanto a lui c'è Kaori, la quale è il personaggio che sicuramente presenta dei risvolti più interessanti e un evoluzione psicologica interessante rispetto ad un Ryo che finisce con il restare sempre uguale a sé stesso. Buono il cast dei personaggi secondari, capace di lasciare il segno anche se non compaiono molte volte nella storia, come l'amico/rivale Umibozu, la bella poliziotta Saeko e il grande Mick Angel, vero e proprio mattatore nella parte finale della storia.

I disegni, rispetto all'opera precedente, sono nettamente migliorati. Solitamente il tratto di un autore nei volumi iniziali si dimostra acerbo per poi migliorare con il progredire della storia, invece in "City Hunter" sin dalle pagine iniziali l'autore mostra il suo enorme talento grafico. Hojo riesce costruire alla perfezione un'atmosfera noir, rappresentando nelle sua tavole una Tokyo di fine anni '80 in tutte le sua sfaccettature, passando dai tranquilli quartieri residenziali, a palazzi vetrati che si estendono per decine di metri in altezza, sino a giungere al quartiere a luci rosse di Shinjuku, che di notte si anima con persone di ogni estrazione sociale.
Nonostante Hojo si opponga strenuamente all'occidentalizzazione dei manga, il suo tratto nel raffigurare i personaggi ha ben poco del classico stile orientale, virando decisivamente per una rappresentazione tendente al foto-realismo dei personaggi, anche se naturalmente non abbandonerà mai i simpatici deformed, dei quali si avvale per raffigurare i personaggi in modo caricaturale e grottesco.

Concludendo possiamo dire che "City Hunter" è l'esempio più evocativo di come un manga a fine anni '80 potesse ambire a vette elevatissime nonostante non nasconda per niente la sua natura commerciale e di mero intrattenimento. Si ha enorme dispiacere che l'autore non abbia avuto totale libertà creativa sull'opera, dovendo cambiare subito il registro verso il demenziale sempre più puro, rinnegando le atmosfere cupe dei primi volumi.
L'enorme quantità di casi fine a sé stessi e un finale che seppur concettualmente chiuda le vicende si dimostra sin troppo aperto, sono pecche che non si possono non sottolineare, ma alla fine non pregiudicano lo stato di cult, assolutamente meritato, rispetto ai tanti sopravvalutati shonen degli anni'80. In sostanza, se volete un poliziesco/noir, disegnato divinamente ma con atmosfere per niente pesanti, "City Hunter" è sicuramente un'opera che conquisterà ogni amante del buon fumetto.


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joke95

Volumi letti: 32/35 --- Voto 9
City Hunter è uno shounen manga di metà anni ottanta realizzato da Tsukasa Hojo (già autore di Occhi di Gatto, Family Compo, Sakura no Hana Sakukoro ecc...). Qui in Italia è stato pubblicato prima dalla Star Comics e poi dalla Planet Manga, invece in Giappone dalla famosa Shueisha.

La trama vede come protagonista Ryo Saeba, giovane sweeper che aiuta la gente in situazioni pericolose, come? Le persone che hanno bisogno di aiuto vanno al tabellone della Stazione di Shinjuku e devono scrivere X,Y e Z. Nel caso si tratti di una splendida fanciulla Ryo non esiterà ad aiutarla, se invece è un uomo sarà un po' difficile ottenere il suo aiuto dato che Saeba è un tantino "pervertito" e accetta quasi esclusivamente incarichi di belle donne.

I personaggi:
Il personaggio principale, come ho detto prima, è Ryo Saeba, detto anche "Lo stallone di Shinjuku" e su di lui si sa poco, sappiamo solamente che per via di un incidente aereo ha perso i genitori e successivamente ha svolto il ruolo di ribelle con altri soldati. Inaspettatamente si rivelerà uno dei migliori personaggi di questa serie, perché simpaticissimo e fa morire dal ridere, ma anche poiché nelle situazioni più drastiche sa sempre come muoversi senza mai sbagliare. Anche se all'inizio tratta Kaori come un maschio più in là lo vedremo sempre di più affezionarsi alla sua partner.
Poi c'è Kaori, che è la partner di Ryo, e nella maggior parte dei casi viene scambiata per un uomo a causa dell'aspetto e del suo modo di fare con Ryo, ovvero prenderlo a martellate per via della sua "perversione" con le donne. Quando diventò partner di Ryo sapeva ben poco sui combattimenti a fuoco e cose simili, ma Ryo piano piano le insegnerà come muoversi e come mirare bene con una pistola.
Umibozu invece è un grande amico di Ryo e lo conosceremo al 5° volume. Fu un mercenario e fece la guerra in Sud America, dove perse la vista durante un combattimento. All'inizio dell'opera lo vedremo intento ad uccidere Ryo per via di alcune cose che sono accadute in passato tra di loro, e diciamo senza fare spoiler bene o male i due si chiariranno per tornare buoni amici quali erano. Poi troveremo Miki, che è la fidanzata di Umibozu adottata all'età di 8 anni da quest'ultimo e, tra loro dopo molti anni di convivenza nasce qualcosa.
Infine troviamo Saeko Nogami, una bellissima donna della quale Ryo va pazzo, che svolge l'attività di detective alla polizia di Tokyo.

Parlando dell'edizione, la Planet Manga ci offre una "complete edition" con almeno 250 pagine tra le quali alcune a colori, la carta si presenta un po' giallina e comunque con poca trasparenza e posso dire che per la prima volta la Panini ci porta un'edizione ed un'opera davvero ben curata che vale assolutamente i 7.90 € richiesti per ogni singolo volumetto.

Il disegno del Maestro Tsukasa Hojo è uno dei migliori disegni in circolazione, è davvero bello e curato nei minimi dettagli, molto morbido e poco calcato; sono proprio queste cose che mi hanno attirato ad acquistare tale serie straordinaria, aggiungerei che se nei primi volumi i disegni sono belli verso la fine risulteranno fenomenali.

Prima di concludere questa recensione vorrei dire che City Hunter rientra a pieno merito tra i miei manga preferiti, per i disegni mozzafiato, le scende divertenti che fanno piegare dal ridere, gli argomenti della vita trattati in maniera eccezionale e grazie ad un finale altrettanto fantastico. City Hunter è una serie di ben 32 numeri che ti apre davvero gli occhi sul mondo della criminalità e sull'importanza della vita per noi esseri viventi.

Voto finale: 9


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Kotaro

Volumi letti: 32/35 --- Voto 8
Il quartiere di Shinjuku a Tokyo, coi suoi grattacieli modernissimi, i cinema, i teatri, i bar, gli hotel, i locali a luci rosse o frequentati dalla più grande comunità gay del Giappone, può sembrare un posto molto bello e divertente, ma, invero, ha anche le sue ombre.
Più o meno apertamente, infatti, vi agiscono anche spacciatori, rapitori, ladri, stalker, mafiosi e criminali di vario genere, che rendono il quartiere meno lindo e sicuro di quanto sembri in apparenza.

Ma niente paura. Basterà contattarlo tramite un messaggio in codice sul tabellone dei messaggi alla stazione della metropolitana, e un baldo eroe verrà subito a proteggervi con tutto se stesso da qualsiasi insidia vi si presenti nel quartiere di Shinjuku.
Lui, Ryo Saeba, è una sorta di detective o guardia del corpo su commissione. Di bell'aspetto, atletico, professionale, affronta sempre i suoi incarichi con la massima dedizione. Ha solo un piccolo problema... è un allupato cronico, e accetterà di proteggere quasi solo belle ragazze, tentando in tutti i modi di portarsele a letto!
Mentre Ryo difende le sue clienti da killer, ladri, mafiosi e criminali che attentano alla loro sicurezza, tocca alla sua giovane ed energica assistente, Kaori, proteggerle dalle grinfie del pervertito partner.

Originariamente apparso sulle pagine di Shounen Jump fra il 1985 e il 1991, City Hunter è la seconda opera lunga di Tsukasa Hojo, già autore dello splendido Cat's Eye, manga con cui City Hunter ha diverse cose in comune.
In entrambi i titoli si nota chiaramente la passione dell'autore per i polizieschi e i film d'azione all'americana.
I grattacieli, i locali e le luci del quartiere di Shinjuku sono il setting perfetto per una storia come quella di Ryo Saeba, ricca d'azione, sparatorie e inseguimenti, debitrice di film e serial americani come Miami Vice, Magnum P.I. o la serie dell'Ispettore Callaghan e perfettamente inquadrata per stile e tematiche nell'atmosfera dei primi anni '80.
Come già Cat's Eye prima di lui, anche City Hunter è uno shounen manga atipico, poco adatto ad un pubblico giovane, che non parla di scuola o arti marziali ma introduce il lettore in un mondo losco, duro, dove i protagonisti sono adulti alle prese con assassini, droghe, sequestri, golpe e guerre, ma anche con l'amore e col sesso.
In maniera abbastanza altalenante, City Hunter si barcamena fra due differenti anime: vorrebbe essere un film americano, ma è un manga giapponese pubblicato su una rivista letta anche da un pubblico giovane. La maggior parte dei casi in cui Ryo è coinvolto prevedono sparatorie, inseguimenti in macchina, missioni di spionaggio, rocamboleschi salvataggi, indagini e persino momenti drammatici, ma l'autore riesce sempre a smorzare i toni con ironia, prendendo in giro il gangster cattivo di turno o con reiterati siparietti comici a sfondo sessuale che hanno a che fare con Ryo e i suoi infruttuosi tentativi di concludere con le sue clienti, terminanti sempre con una bella martellata da dieci tonnellate che il nostro si becca dalla furiosa assistente.
Emblematico dell'ambivalenza di City Hunter è proprio il suo protagonista Ryo: inizialmente assassino a mano fredda, si trova poi a vedersi ammorbidito il modus operandi dopo i primi capitoli. Continuerà, comunque, sino alla fine, a destreggiarsi fra scene di assoluta serietà, dove si batterà con flemma, coraggio e pistola alla mano, e altre più scanzonate dove si comporterà come l'ultimo dei pervertiti e finirà ripetutamente sbattuto al muro o arrotolato in un materasso.

Questa ambivalenza, in realtà, è più probabilmente nata da esigenze editoriali che dalla volontà dell'autore. Per quanto City Hunter tratti tematiche un po' forti e adulte come la droga o la guerra, è costretto a fermarsi a dei semplici siparietti tanto comici quanto infruttuosi per quanto riguarda il sesso, poiché spingersi oltre sarebbe stato fuori luogo su una rivista per ragazzi (ad esempio, Mad Bull 34 di Kazuo Koike e Noriyoshi Inoue, manga che ha diversi punti in comune con City Hunter ma viene pubblicato nello stesso periodo su una rivista per adulti, è infatti molto più efferato nelle scene di violenza e ben più pesante per quanto riguarda l'argomento sessuale).
City Hunter si compone di numerosi casi autoconclusivi quasi tutti indipendenti l'uno dall'altro, in cui Ryo viene di volta in volta assunto dalla bellona di turno (i casi in cui i clienti di Ryo sono maschi si possono contare sulle dita di una mano).
La trama principale dell'opera, incentrata sul misterioso passato del protagonista, sul suo rapporto con le persone importanti della sua vita e sulla sua battaglia contro una particolare organizzazione criminale, si sviluppa in maniera parecchio lenta e per circa tre quarti dell'opera non fa sentire la sua presenza.
Il grosso dell'opera è, infatti, costituito da una moltitudine di casi autoconclusivi dall'atmosfera generalmente più rilassata.
Nonostante l'autore cerchi, in parte riuscendoci pure, di differenziarne le meccaniche, coinvolgendo Ryo nelle storie di stiliste, studentesse, attrici, cantanti, stuntwomen, scienziate, ladre, ereditiere e poliziotte in modo da variare le situazioni, purtroppo, a lungo andare, questi casi si rivelano essere piuttosto ripetitivi. Ryo cerca sempre, in tutti i modi e in ogni incarico, di andare a letto con le varie clienti, ma come detto non ci riesce mai, beccandosi le gelosie e le martellate di Kaori. Le suddette clienti, inoltre, finiscono quasi tutte, a lungo andare, per prendersi delle tristi e infruttuose cotte per il nostro, che dovranno abbandonare e dimenticare una volta salvate dal pericolo.
La ripetitività delle gags e l'ossessività con cui l'autore pone l'accento su questi sciocchi e infantili siparietti sessuali da scuola media, continuamente incentrati su assalti notturni finiti male e discorsi sull'erezione e sul membro di Ryo, alla lunga finiscono per annoiare il lettore e rendere tutti i volumi piuttosto simili fra loro e spesso anche un po' privi di sostanza.
Manca quella sensibilità che l'autore aveva mostrato nell'opera precedente (del tutto priva di connotazioni sessuali dal momento che era incentrata su tre protagoniste femminili ben più mature di Ryo) e che fra le pagine di City Hunter si ritrova unicamente nei capitoli più seri legati alla trama principale o nella trattazione dell'argomento amoroso.

Fortunatamente, fra un'erezione e un'altra, City Hunter manda avanti a piccoli passi la sua trama principale, regalandoci capitoli di grande intensità emotiva, romantici, emozionanti, ricchi di colpi di scena e dotati di una certa profondità. Le vicende che riguardano il passato di Ryo e il suo rapporto con Kaori sono le parti migliori di tutta la storia, che ben valgono la lettura dei vari casi riempitivi.
Di tanto in tanto il focus del racconto si sposta da Ryo ai pochi personaggi comprimari che risaltano fra le mille clienti: la furba e sexy poliziotta Saeko e le sue scaltre sorelle, il colossale e timido Umibozu/Falcon, violento ex militare ora prestato al bancone di un bar (peraltro dal nome noto a chi segue i manga di Hojo), la dolce Miki che gli ha rubato il cuore, l'amico-rivale di Ryo, altrettanto donnaiolo e misterioso, Mick Angel, la bellissima femme fatale statunitense Bloody Mary. Personaggi simpatici, che di certo si fanno ricordare, e che forse sarebbe stato carino approfondire un po' di più, togliendo spazio a Ryo e a qualche inutile avance alla cliente di turno.
Nonostante il vivo affresco della gente di Shinjuku che propone, City Hunter non riesce ad essere una storia molto corale, poiché Ryo e Kaori schiacciano tutti gli altri personaggi, che rimangono più indietro rispetto a loro.
Rimane, in ogni caso, un manga dall'atmosfera impagabile: sembra proprio di essere catapultati dentro un film o un telefilm americano degli anni '80 e, per quanto le gags a sfondo sessuale che le coinvolgono si facciano ripetitive e possano stancare, è sempre un piacere vedere le ragazze disegnate da Tsukasa Hojo, tanto splendide quanto un po' troppo simili fra loro a livello estetico. Quelle rare volte che una di loro sarà "promossa" da comprimaria della settimana e si rivedrà altre volte, il lettore potrebbe avere dei problemi a ricordarsi chi ella sia, delle mille ragazze incontrate fra le pagine del manga.

I disegni sono, infatti, una delle cose che più colpiscono, quando ci si appresta a leggere un manga di Hojo; e anche City Hunter non fa eccezione. Migliorando sensibilmente il già ottimo livello visto in Cat's Eye, il disegno di Hojo ha unicamente il piccolo difetto sopra citato, ma per il resto è una vera e propria gioia negli occhi. Paesaggi urbani, armi, veicoli, capi di abbigliamento, oggetti, interni degli appartamenti, dei negozi e dei locali sono resi con un realismo maniacale e le scene d'azione, estremamente cinematografiche, esprimono un gran dinamismo. Tsukasa Hojo è un maestro non solo nel disegnare ragazze splendide, dal corpo sexy e proporzionato, ma riesce a ritrarre anche bambini, omaccioni, vecchietti o giovani uomini aitanti e di bell'aspetto, dipingendoli in maniera realistica o deformandoli efficacemente in momenti comici disegnati con gran simpatia.
La presenza dell'autore, poi, si fa piacevolmente forte nei saltuari commenti e sfottò ai suoi personaggi che inserisce di tanto in tanto ai bordi delle vignette, come a dire che Hojo, a disegnare City Hunter, si è divertito un sacco, e anche noi lettori dovremmo prenderne la lettura come un divertimento.

Già pubblicato in Italia dall'editore Star Comics fra il 1996 e il 1999, City Hunter ritorna nella Complete Edition di Panini Comics edita sulla base della più recente edizione giapponese che vanta, tra le altre cose, delle eleganti cover disegnate per l'occasione dall'autore. Un'edizione in trentadue volumi di grande formato e, almeno apparentemente, di pregevole fattura, con un'elegante sovraccoperta, pagina in apertura in carta patinata e interi capitoli a colori: da esporre in libreria può anche fare la sua figura, ma all'interno c'è da dire che si notano alcuni problemi. Inevitabile notare la presenza delle famose "pecette", spesso e volentieri presenti anche sulle tavole a colori, dove stonano in maniera particolare. Come da moda recente, le onomatopee non sono state adattate, lasciandole in giapponese, ma stavolta non c'è nemmeno una piccola traduzione a fianco. Ad essere tradotte a lato con asterisco sono invece le scritte presenti su insegne, cartelli o lettere e persino i saltuari dialoghi fuori dal balloon, tutte cose che invece sarebbe stato sicuramente più comodo, per il lettore, vedere tradotte direttamente in italiano. Le saltuarie frasi in francese, che ogni tanto fanno capolino nelle tavole, sono purtroppo indice di una scarsa attenzione; ricordiamo infatti che gli adattamenti dell'edizione italiana sono in realtà mutuati dall'edizione francese che, del resto, è già stata pubblicata con successo qualche anno fa proprio dalla divisione francese di Planet Manga.
Una serie di trascuratezze magari di poco conto, ma che non ci si auspica di trovare in un manga in edizione lussuosa e dal prezzo piuttosto elevato.

City Hunter è un manga particolare, sicuramente non perfetto. Qualche "mokkori" o addirittura qualche volume in meno non avrebbero guastato, poiché ogni tanto il troppo stroppia e le gags sessuali di Ryo finiscono per annoiare. Fortunatamente, l'autore riesce a correggere il tiro con i volumi finali, assai coinvolgenti e ricchi di emozioni, con una storia d'amore raccontata in maniera romantica, simpatica e intrigante, con un ottimo disegno e un'atmosfera meravigliosa.
Leggere City Hunter è un po' come avere i film americani degli anni '80 a fumetti, con le loro scene d'azione, grattacieli, inseguimenti, sparatorie, investigatori, criminali, poliziotti, locali, esplosioni e tante, a volte anche troppe, ragazze dalla bellezza mozzafiato.
Nonostante la noia e la ripetitività di alcuni punti, tutto sommato è un'opera che fa piacere leggere, che coinvolge, diverte ed emoziona. Sicuramente è un caposaldo dei manga degli anni '80, anche se, a livello personale, non trovo che sia la migliore fra le opere di Tsukasa Hojo, per quanto sia indubbiamente la più conosciuta.


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GianniGreed

Volumi letti: 32/35 --- Voto 9
"City Hunter" di Tsukasa Hojo è un manga storico che non ha bisogno di presentazioni. E' uno dei fumetti giapponesi più importanti degli anni '80, e ha ottenuto grande successo anche in Italia fin da subito grazie alla serie anime andata in onda sui vari canali privati e poi con il manga pubblicato da Star Comics nel lontano 1996.

Io, però, all'epoca ero ancora un bambino e i manga non sapevo nemmeno cosa fossero. Adesso ho potuto finalmente colmare questa grossa lacuna grazie alla riedizione di "City Hunter" by Planet Manga che ha pubblicato il fumetto nella sua ultima versione uscita in Giappone, ovvero in formato più grande e con le pagine a colori, anche se ad un prezzo un tantino alto.

La storia ha per protagonista Ryo Saeba, un uomo dal passato misterioso che di professione fa lo sweeper, ovvero una sorta di killer a pagamento, che accetta incarichi da killer e da guardia del corpo, di solito oltre i confini della legalità.
Dopo le vicende iniziali, Ryo si ritrova con un assistente: Kaori Makimura, un'energica ragazza che con il suo enorme martello sarà l'unica capace di tenere a freno gli istinti animaleschi di Ryo.
Infatti egli accetta incarichi di lavoro solo se la cliente è una bellissima donna o ragazza, in modo tale da esigere come pagamento un numero variabile di "bottarelle", e se non fosse per Kaori loro due farebbero la fame.
Come detto, il lavoro di Ryo e Kaori, che agiscono sotto il nome di "City Hunter" non è proprio legale, e per contattarli l'unico modo è scrivere le lettere "XYZ" sulla lavagna della stazione di Shinjuku, sarà poi Kaori a ricontattare il cliente e prendere i dovuti accordi.

La trama è semplice e più o meno è tutta qui. Nel corso dei 32 volumi di cui il manga è composto assistiamo alle avventure di Ryo e Kaori che risolvono i vari casi di cui vengono incaricati.
Ora, a me "City Hunter" è piaciuto parecchio, ma devo dire che ha un grosso ed evidente difetto: è monotono e ripetitivo.
Il fumetto è una raccolta di avventure autoconclusive che potrebbero essere lette in qualunque ordine, e i vari capitoli in cui Ryo e Kaori accettano incarichi dalle varie belle donne del manga sono più o meno tutti simili tra loro: proteggi la ragazza da gente che la vuole uccidere. Sempre lo stesso canovaccio principale. Certo, l'autore è bravo a dare una certa varietà alle situazioni grazie al fatto che le donne in questione svolgono diversi lavori e quindi Ryo la segue anche sul luogo di lavoro dando vita a situazioni più o meno sempre diverse. Il fatto è che tutte le clienti sono davvero molto simili tra loro e si fa fatica a ricordarsi chi è chi già dopo poco tempo dalla lettura. Ogni volume di "City Hunter" è troppo simile al precedente o al successivo, e se qualcuno dovesse chiedermi "Ricordi quel capitolo? In che volume era?" Non saprei davvero rispondere.

Ovviamente, "City Hunter" non è solo questo. C'è una trama principale anche se è molto diluita nel corso dei vari capitoli. La trama di fondo, che procede davvero lentamente è quella che riguarda il passato di Ryo e la sua storia d'amore con Kaori, che pian piano, da assistente diventa qualcosa in più.
Qui il manga dà il meglio di sé, le scene migliori sono proprio quelle con Ryo e Kaori, peccato siano poche.

Comunque, il manga nella sua lunghezza non si può reggere tutto sulle spalle dei due protagonisti, e dunque presto nella storia vengono introdotti nuovi personaggi che danno vita a sottotrame e capitoli interi che li hanno per protagonisti. Oltre alle tante (forse troppe) ragazze che Ryo incontra come clienti, i più importanti sono sicuramente il grosso Umibozu, che in realtà si chiama Falcon, un gigante calvo che incute timore solo a guardarlo e che come Ryo fa il killer di professione, ma che in realtà è gentile e dal cuore d'oro, o la bella poliziotta Saeko Nogami, che grazie al suo fascino riesce a far fare a Ryo, sotto la promessa di diverse notti insieme, il lavoro sporco che il suo ruolo di poliziotta le impedisce di fare.

I disegni di Tsukasa Hojo sono davvero ottimi e belli da guardare. Il suo tratto è in continua evoluzione e la differenza tra il volume 1 (che è già ben disegnato) all'ultimo è abissale. Il meglio lo dà con le donne, tutte bellissime, sexy e dalle forme perfette, anche se poco differenziate tra loro.
Hojo è bravo anche con lo stile deformed, molto presente nel fumetto, con il quale l'autore crea gag che rompono la tensione che si accumula in vari momenti della storia.

"City Hunter" è un gran bel manga. Come ho detto, mi è piaciuto molto ma non posso negare che in alcuni momenti l'ho trovato molto ripetitivo. Penso che molte storie siano superflue e che il manga sarebbe potuto durare molto meno ma comunque i vari casi sono singolarmente belli e divertenti, è solo che tutti insieme stancano, ma ciò non abbassa la qualità del manga.
Se si riesce a passare sopra questo, che almeno per me è un difetto, si potrà leggere un manga pieno di azione, comicità, divertimento, sentimento, e un po' di romanticismo e che ha dei protagonisti simpatici e molto umani che faranno presto breccia nel cuore del lettore.


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Sakuragi94

Volumi letti: 23/35 --- Voto 10
A mio modesto parere City Hunter è una vera perla dei manga: sfrenato, divertente, comico ma al contempo malinconico e duro, ecco cosa trasmette questo manga scritto e disegnato da quel genio di Tsukasa Hojo. City Hunter non è infatti un classico manga alla SJ in cui il protagonista è un ragazzo senza macchia e senza paura che deve salvare la terra, bensì Ryo Saeba (protagonista) è un mezzo maniaco che cerca sempre di portarsi a letto qualche ragazza con poco successo. L'unica cosa in cui eccelle, oltre alla simpatia, è l'uso della sua pistola, una stupenda Colt Python 357 Magnum, riprodotta in maniera superba da Hojo. Infatti altro punto di forza di questo manga sono i disegni: un disegno ricco e dettagliato che fa del realismo il suo punto di forza. Ci saranno però scene comiche riprodotte con uno stile semplice e divertente. Passando ora alla trama si potrebbe pensare a qualcosa di banale, un investigatore che assieme alla sua assistente esegue le richieste più strane che gli vengono lasciate dai clienti su una lavagna della stazione di Shinjuku. Non pensate pero che sia tutto cosi semplice infatti omicidi, tradimenti e altro ancora rendono il manga piacevolissimo da leggere. Passando ora all'edizione si trovano due possibilità: la prima edizione edita dalla Star Comics, molto vecchia e difficile da reperire, è in formato classico senza pagine a colori o extra. Invece l'edizione della Planet molto più recente è in formato grande, con pagine a colori e in bicromia, ricca di extra e commenti dello stesso autore e del suo editor. Quindi non esitate a leggere questo fantastico manga che vi appassionerà fino alla fine! Buona lettura!


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Hiruma23

Volumi letti: 39/35 --- Voto 7
City Hunter è la secondo opera del mangaka Tsukasa Hojo dopo Cat's Eye.
Parla di Ryo Saeba, uno Sweeper, e Kaori Makimura, la sua assistenze. I due gestiscono (almeno Kaori tenta di farlo) un'agenzia investigativa che svolge compiti di protezione. Ryo alias "City Hunter" è il migliore nel suo campo, nessuno è alla sua altezza. Però è anche un maniaco e non è capace di controllarsi appena vede una bella donna. C'è Kaori che cerca di tenerlo sulla retta via, con risultati dolorosi per il povero City Hunter.
I personaggi come in Occhi di Gatto, anche quelli secondari godono di un'ottima caratterizzazione, oltre ai protagonisti. La storia ha un format ad episodi senza un vero e proprio filo conduttore e per la maggior parte del manga è prevalentemente comico.
I disegni sono molti belli, anche se nei primi volumi i personaggi femminili tendono tutti ad assomigliarsi un po' troppo.

Inizialmente dai primi volumi del manga, traspira un'atmosfera molto seria e più profonda che con il passare dei volumi, invece, passa alla comicità allo stato puro. Qui secondo me il mangaka tende a essere troppo ripetitivo con le stesse gag, e scene demenziali. Ciò nonostante è uno dei migliori manga comici che abbia mai letto, e di sicuro fa barba a capelli a tanti altri manga del genere comico.
Come sempre il finale è molto bello, cosa che non è mai facile da fare per autore.

Tutto sommato lo ritengo inferiore ad Occhi di Gatto, perciò gli do un 7. Consiglio l'acquisto a tutti ovviamente, è un must imperdibile.

Myself

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Myself

Volumi letti: 39/35 --- Voto 10
<b>[LA RECENSIONE CONTIENE SPOILER]</b>

Ryo Saeba è uno sweeper, letteralmente uno "spazzino" che si occupa di ripulire la città dai malviventi. Vive in un palazzo dai mattoni rossi a Shinjuku, è un maniaco sessuale perverso, stupido e terribilmente incosciente. Ma Ryo Saeba ha una personalità complessa, con un carattere estroverso che nasconde la triste storia di un passato non vissuto, di un'infanzia strappata via da un incidente aereo. Ryo nel suo lavoro è aiutato da Hideyuki Makimura, un poliziotto che ha una sorella adottata, Kaori. Quando Maki (nomignolo dell'uomo) viene ucciso a causa della polvere dell'angelo, una droga potentissima che controlla la mente di chi la assume, Ryo comincia a prendersi cura della sorellina. La ragazza, con un temperamento estroverso ed i martelloni da 5000T. addomesticherà Ryo in tutti i modi possibili, anche chiudendolo in grossi futon ed appendendolo al balcone.

Proprio grazie alla gelosia della sua socia e alle battute di cattivo gusto di Ryo che il manga è divertentissimo. Ma Hojo-San sa passare da momenti di profonda ironia a momenti tesi, dove l'anima dei protagonisti viene scavata a fondo. Ryo, che vuole tenere la socia lontano dai guai, capirà di essere irrimediabilmente innamorato della donna, ma per non farle correre rischi continuerà a farla ingelosire con le belle clienti, trattandola male e deridendola. Oltre ai due protagonisti si aggiungerà Umibozu e Miki, che gestiscono il bar "Cat's Eyes" (questo nome non mi è nuovo...) Mick Angel, un americano che metterà a dura prova il rapporto tra Ryo e Kaori, Kazue ed il Doc, e moltissimi altri personaggi che rendono il manga godibile.

Stupendo, splendido, unico, sublime. Fantastico.
Non posso che usare questi appellativi per classificare questo manga. Il primo che io abbia mai letto, adoro Ryo e Kaori, adoro il modo splendido con cui riescono a comprendersi con un'occhiata. Adoro Ryo e la gelosia ed il fare protettivo nascosto sotto strati di battutine. Insomma, lo consiglio un triliardo di volte, sia agli uomini, sia alle donne!
Godetevelo!


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Lelouch95

Volumi letti: 32/35 --- Voto 10
Hojo non si smentisce mai.
City Hunter è davvero uno spettacolo. Io personalmente non ho un manga preferito, me ne piacciono tantissimi, ma se fossi costretto a pronunciarmi City Hunter sarebbe sicuramente fra i candidati. Un manga esplosivo, dinamico, comico, emotivo e chi più ne ha più ne metta.
Ma procediamo con ordine.
Al centro della narrazione troviamo Ryo Saeba, sweeper professionista che agisce nel tanto decantato quartiere giapponese di Shinjuku, aiutato da Hideyuki Makimura, ex agente di polizia. Il duo è conosciuto nell'ambiente della mala con il nome di City Hunter, appunto, e per contattarlo è necessario scrivere una formula, XYZ, sul tabellone degli annunci (considerate che il manga è stato scritto a cavallo fra gli anni '80-90, e quindi i telefoni cellulare non esistevano ancora e un telefono fisso sarebbe stato rintracciabile). Del passato del protagonista non si sa molto, e l'alone di mistero non si dissiperà fino alla parte finale della storia, in cui verrà svelato tutto in modo magistrale. Makimura, quello che controlla assiduamente il tabellone degli annunci, che contatta i clienti e che sostanzialmente procura il lavoro a Ryo, è però un personaggio di brevissima durata, infatti nei primissimi capitoli del manga verrà assassinato da un'organizzazione che traffica droga, l'Union Teope, dopo aver rifiutato un loro incarico. Il posto di partner di Ryo verrà quindi coperto dalla sorella adottiva di Makimura: Kaori, la bomba, nel vero senso della parola, del manga.

Dovete sapere infatti che Ryo è un donnaiolo incallito, un fedifrago patentato e un play boy senza speranza e quindi tutte le gag del manga ruotano attorno a questo lato della personalità di Ryo e di tutti i modi escogitati da Kaori per impedirgli di farsela con le clienti (Ryo infatti accetta solo incarichi dalle belle donne e puntualmente cerca di portarsele a letto); Kaori non manca infatti di inventiva, ricorrerà a tutto pur di tenere a bada i bollenti spiriti del collega, dai martelli da diverse tonnellate, alle trappole mortali nascoste, fino a pali di bronzo che calano dal soffitto. Il divertimento come già in "Occhi di gatto", anche se di natura diversa, è assicurato, fra i mille equivoci della situazione, la rabbia della mascolina Kaori e la frustrazione di Ryo che rimane puntualmente a bocca asciutta. Nonostante il suo "difettuccio" lo sweeper, quando vuole dimostra di avere delle capacità fuori dal comune, come un udito sottilissimo e la mira eccezionale, Kaori invece sotto la scorza di fustigatrice di maniaci nasconde un animo sensibile e dolce. Con il procedere della storia si capisce che il comportamento dei due co-protagonisti viene adoperato per nascondere i veri sentimenti che entrambi provano l'uno per l'altra, in continuo rafforzamento così velati, ma al contempo così chiari, Kaori infatti non confessa ciò che prova poiché non riesce a capire in maniera definitiva se è ricambiata (e come potrebbe capirlo, dato il comportamento del suo collega?). Ryo invece occulta tutti i propri sentimenti, sdrammatizza e cambia sempre discorso per non mettere in pericolo Kaori, dato lo stile di vita sul filo del rasoio che conduce uno sweeper come lui (o forse per continuare a corre dietro a qualsiasi donna?).
In 32 volumi compaiono svariati personaggi secondari, ma che hanno comunque un ruolo fondamentale al fine della formazione della storia e dei personaggi stessi, costruiti a regola d'arte, il sensei Hojo non lascia nulla al caso, impareremo quindi ad amare il timidissimo e rude Umibozu, la sfruttatrice, furba e bellissima ispettrice di polizia Saeko Nogami seguita da tutte le sue sorelle e il simpatico e spiritoso Mick Angel.

Questa storia mirabile viene ovviamente illustrata nello stile Hojo, che non delude mai, realistico e piacevole, perfetto che non manca di deformarsi nelle scene esilaranti, come teste sottili come fogli in seguito a una poderosa martellata, colli che si allungano facendo spostare la testa all'altezza del busto, e teste che si ingigantiscono quando il personaggio urla, insomma tutto il campionario del deformed anni '80. Il sensei Hojo infatti riesce infatti a divertire anche tramite il disegno (non avevo mai visto infatti personaggi che scavalcano la divisione fra due vignette o che si picchiano usando i balloon), insomma chi legge questo manga non si annoierà di certo. Ma City Hunter non è fatto solo da gag, sotto l'ironia infatti si nascondono tematiche importanti come la differenza tra la legalità e la giustizia, il vero significato della parola amare e i vari modi in cui si manifesta nei vari personaggi, il vero significato della parola amicizia e tutto ciò che implica a maggior ragione se quello con cui si ha a che fare non è solo un amico ma è stato anche un nemico, e infine un tema molto caro al sensei Hojo e che secondo me è quello che rende uniche le sue opere: cosa vuol dire essere un uomo, con i tutti i valori che lo contraddistinguono.

Per quanto riguarda le varie edizioni che si sono susseguite City Hunter è stato introdotto in Italia dalla Star Comics che a pochi anni di distanza dall'uscita in Giappone ne fa un'edizione in 39 tankobon (ecco perché su molte recensioni vedete il numero 39) attualmente è ancora in corso la nuova edizione di City Hunter, la complete edition a cura della Panini Comics che ha un formato abbastanza grande, pagine a colori, sovraccoperta e purtroppo un prezzo esagerato (7,90 €): comunque questa è la versione che consiglio poiché ammesso che riusciate a trovare la prima versione questa manca di alcuni episodi e la traduzione non è delle migliori (nulla da imputare alla Star Comics dato che è uno dei suoi primi lavori).
Insomma, la storia è un capolavoro, men che meno i disegni, il voto finale: un 10 più che meritato!


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lacameradigabbo

Volumi letti: 39/35 --- Voto 8
È proprio un bel manga. Credo che il segreto sia la perfetta caratterizzazione del protagonista, Ryo Saeba, di cui ti innamori subito.
È piacevole da leggere, sebbene siano storie dense, quindi non da tirare giù tutto d'un fiato. Episodi che catturano l'attenzione e il piacere del lettore con disegni che migliorano man mano che si va avanti. Non mancano innumerevoli piccole gag comiche, che rendono questo manga un piccolo capolavoro da leggere assolutamente.
Lo consiglio caldamente ed esorto anche ad averlo nella propria libreria.

Akeiron

Volumi letti: 39/35 --- Voto 10
Aggiorno la mia recensione fatta sotto mentite spoglie, per recensire ancora una volta questo manga fantastico, il primo manga che ho letto, il mio preferito. Cominciare a leggere fumetti giapponesi così, poi rischia di lasciarti l'amaro in bocca per i confronti che suscita. Ogni volta che prendo in mano un volume finisce che lo leggo tutto, e tant'è, ormai credo sia successo almeno quattro volte per ogni volume.

In City Hunter si trovano echi di tanti altri shonen, come Ranma ad esempio, ma l'opera ha una sua originalità. Ancorato negli anni '80, a mio parere perfeziona tanti canoni dell'epoca, superandoli, e superando nonostante l'età tanta parte della produzione fumettistica mondiale. Un'opera di prim'ordine: azione, divertimento sfrenato che a tratti fa lacrimare dal ridere, sentimenti e quel minimo di profondità nell'analisi dei personaggi che Hojo non fa mai mancare.

City Hunter è forse IL manga poliziesco, IL manga d'azione. La tecnica dell'autore nel descrivere le scene, nell'organizzare la narrazione, nel raccontare, raggiunge apici che raramente si vedono in un fumetto, specialmente in un fumetto giapponese. Hojo detta standard di altissimo livello: è un vero maestro nel bucare la quarta dimensione, trascinando il lettore dentro e fuori un mondo nel quale tutti si innamoreranno, come le clienti della premiata ditta di investigatori City Hunter, di Ryo (o di Kaori, a seconda dei gusti).

Il manga non ha una vera storia: sono tanti episodi, tanti personaggi umani, a volte teneri, a volte violenti, spesso simpatici, che danno un senso di calore e di appartenenza. L'arco narrativo si sviluppa lungo tutti i volumi, in uno scenario verosimile, descrivendo persone vere quanto improbabili che alla fine finiscono per mancarci. City Hunter è un manga leggero che sa commuovere ed eccitare: un'opera magari senza trovate spumeggianti alla base, ma con tante piccole perle che sembrano quasi piovere addosso dal nulla.
L'opera stenta un po' e rischia di scivolare nel ripetitivo in un qualche punto nella parte centrale: ma è l'autore stesso a prendere spunto ironico da questo e farsi un'autocritica a riguardo (nel fumetto!); e allora il tutto DECOLLA letteralmente.

L'edizione Star Comics era decente, l'edizione Panini vale i soldi che costa, per quanto la cosa mi faccia male al cuore (ma proprio la Panini doveva pubblicarlo?). I lettori assidui di manga che però non hanno mai incrociato Hojo sulla loro strada, oltre che provarne un sacrosanto imbarazzo, potrebbero non apprezzarlo come quest'opera merita perché è uno di quei lavori da cui chiunque ha preso qualunque cosa, sia per quanto riguarda gli shonen, sia per quanto riguarda gli shojo. Sì, perché la particolarità principale di questo autore è la sua capacità di condire con profondità di sentimenti e riflessioni situazioni frizzanti, ricche di azione, avventura e comicità. Per questo City Hunter resta un'opera indimenticabile. che piacerà quasi a chiunque ami i manga e l'umorismo giapponese, a tutte le età e ad entrambi i sessi.

Mary~

Volumi letti: 39/35 --- Voto 10
10 è davvero poco. City Hunter è il mio manga preferito. L'ho letto, riletto, e riletto ancora. È uno spettacolo. Mi dispiace tanto, immensamente, che l'anime sia stato fatto così male. Kaori è stata imbruttita tantissimo e sembra una pazza scatenata che sa solo dare martellate al povero Ryo, è stata ignorata la profondità del personaggio di Kaori, la sua dolcezza e la sua premura.
I più begli episodi sono stati omessi; Mick Angel, Shin Kaibara, Sonia Field, la dichiarazione nella radura... non c'è niente di tutto questo, mentre ci sono dozzine di episodi inventati e incoerenti, che non servono proprio a nulla.

Il disegno di Hojo nel manga matura moltissimo, così come i suoi personaggi. Ryo è unico, in tutto e per tutto. È bello fuori e bello dentro. Non si fa capire, si nasconde, cela i suoi sentimenti. Fa lo scemo, ma ha sofferto tanto e vuole solo un po' d'amore che però non ha il coraggio di chiedere apertamente. L'atmosfera dell'inizio è molto più cupa e cruda. Francamente mi è piaciuta la trasformazione di Ryo quando conosce Kaori, perché al principio uccide in maniera molto fredda e senza scrupoli, mentre la vicinanza di Kaori sembra renderlo più buono e infatti ad un certo punto, i nemici preferisce ferirli e farli arrestare che ammazzarli (in una delle prime vignette, sgozza un uomo in maniera tutt'altro che soft!). L'atmosfera da metà manga in poi è molto più leggera e fatta apposta per ridere, anche se spesso Hojo non resiste ad inserire - fortunatamente - episodi profondi e significativi (Sonia Field e Kaibara tra tutti!)

Solo chi l'ha letto e lo ama tanto, può capire queste cose che Hojo ha fatto intendere. Penso purtroppo che abbia seguito una linea editoriale, penso ci fosse la necessità di rendere il manga più leggero e non troppo pesante, ne è la prova quello che c'è scritto sulla collection. I primi numeri di City Hunter erano troppo duri, cupi e violenti, il manga non vendeva tantissimo; ha cominciato ad avere un successone nel momento in cui ha preso tinte più leggere e nel momento in cui è stata inserita la parola "mokkori". Secondo me lui avrebbe voluto approfondire di più, perché a lui piacciono le storie lunghe e soprattutto gli piace Ryo. In effetti anche quando si presenta, all'inizio Ryo è molto più in stile City Hunter. O meglio, è un Ryo che sa essere simpatico, ma anche dannatamente bastardo. Il suo approccio con le donne è stato reso più grottesco in seguito.

Fatto sta che City Hunter rimanga un pilastro nel mondo dei manga, un capolavoro, un'opera d'arte, un romanzo illustrato divinamente, che ha tutto: comicità, serietà, avventura, sangue, velato erotismo, lacrime, amore. Leggete il manga, non fatevi ingannare dalla pessima grafica dell'anime (e l'odioso adattamento! Hunter, Kreta, Selene...).


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npepataecozz

Volumi letti: 32/35 --- Voto 10
La prima cosa che mi viene in mente è una sorta di sospiro di sollievo. Fortunatamente in questo caso l'ordine temporale fra uscita del manga e proiezione dell'anime è stata invertita: se avessi visto prima le gesta di “Hunter” e “Creta” (ma chi li sceglie questi nomi?) non credo avrei mai acquistato il manga, commettendo così un errore madornale.

Ryo Saeba è conosciuto da tutti col soprannome di City Hunter: lasciando il simbolo XYZ sulla lavagna dei messaggi di Shinjoku la sua assistente, tale Kaori, prenderà contatto col committente per eseguire un lavoro “poco pulito”, inizialmente dei veri e propri omicidi su commissione, poi però ci si limita a qualcosa di più leggero. I requisiti richiesti sono due: il committente dev'essere una bella donna (Ryo è un maniaco esperto in “attacchi notturni”) e il caso deve essere improntati su canoni di giustizia.

Le avventure di questa “strana coppia” è un mix d'azione e comicità veramente ben riuscito. È davvero difficile spiegare a chi ti sta accanto, ignaro ovviamente di tutto, perché improvvisamente si scoppia a ridere da soli. I "drizz" di Ryo, oltre ad essere esilaranti, non permettono infatti una decente traduzione audio. Idem per i colpi che finirà inevitabilmente per beccarsi dalla sua onnipresente assistente, che sembra preferire il martello alla pistola. Assieme a loro appariranno tutta una serie di personaggi che saranno delle costanti nell'evoluzione della storia o appariranno giusto il tempo di una palpatina di Ryo. Non tutti attraggono la stessa simpatia, ma la maggior parte di essi sono davvero ben riusciti; unica pecca è il comparto grafico: trovo che i personaggi secondari si assomiglino tutti un po' troppo.
Negli ultimi episodi viene svelato il passato di Ryo e del suo amico/rivale Umibozu e qui la trama diventa toccante, portando il lettore verso un finale ben congegnato e finalmente esaustivo in tutte le sue componenti.

È quasi inutile aggiungere la mia valutazione: City Hunter m'ha fatto talmente ridere che non posso, per non commettere ingiustizia, assegnargli meno del massimo.


 6
emilio_ma83

Volumi letti: 32/35 --- Voto 10
City Hunter è una pietra miliare dei manga giapponesi, nonché il mio fumetto preferito. Come si fa a non farsi stuzzicare dall'infallibile Ryo Saeba, dalla travagliata "relazione" con Kaori e dalle goffe amicizie con gli amici Falcon (Umibozu) e Saeko?

Ryo e Hideyuki formano un gruppo di "mercenari", se così si può dire, che si fanno assumere come guardie del corpo o detective privati. Un brutto giorno però Hideyuki ci lascia le penne, allora la sorella Kaori diventa il nuovo socio di Ryo. Ben presto Kaori inizierà a manifestare gelosia per il comportamento da Don Giovanni di Ryo. Dopo questo incipit la serie è formata da casi uno diverso dall'altro e di tanto in tanto vi sono dei capitoli che portano avanti la storia principale, totalmente stravolta nel cartone animato. Nell'anime infatti hanno tagliato tutti gli elementi della trama del passato di Ryo e della polvere degli angeli.

Il design di Hojo è qualcosa di esemplare, secondo me il migliore assieme a quello di R.Takahashi. In un mix di avventura, azione, humour ed un pizzico di romanticismo ecco che abbiamo uno più bei fumetti della storia creato dal formidabile T. Hojo (Occhi di Gatto). Un appassionato di manga non può non aver letto questo titolo, anche se ammetto che alla lunga può stancare. Merita comunque l'intera lettura.


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Lybra

Volumi letti: 39/35 --- Voto 10
Fare la recensione di City Hunter è estremamente difficile, sia perché ormai è passato un bel po' di tempo dall'ultima volta che l'ho letto tutto e soprattutto perché le parole scritte non bastano mai per le opere di Hojo, autore ritenuto da tutti geniale ma, strana coincidenza, è uno degli autori che meno si è piegato agli aspetti commerciali dei manga e meno ha cercato di occidentalizzare i suoi manga per adattarli al pubblico internazionale, il successo però è arrivato lo stesso alla faccia di tanti inutili ragionamenti del marketing.

City Hunter è un'opera (manga e anime) fortemente anni'80 in tutto e per tutto, dai personaggi, alle ambientazioni passando per i vestiti di Ryo in stile Miami Vice, e questo forte legame con gli anni della sua creazione temo che oggi e in futuro potrebbe creargli qualche problema di popolarità poiché sappiamo benissimo che i tempi sono cambiati molto (in peggio) e anche i personaggi popolari di allora sono ormai caduti nel dimenticatoio se non addirittura marchiati come "ridicoli"... ecco i miei timori verso un'opera magnifica che rischia di essere accantonata in favore di shonen moderni veramente vuoti e ridicoli, ecco perché ho molto timore per l'edizione Planet Manga, che sarà anche perfetta ma le ristampe sono sempre pericolose e temo che City Hunter possa, oggi, non riscuotere il successo che ebbe 15 anni fa grazie alla Star Comics e ad una emittente televisiva locale che alle 7.30 di ogni mattina mi allietava con le prodezze di Ryo e Kaori.

Una trama vera e propria non c'è, come in Dr.Slump ci sono piuttosto dei protagonisti che, interagendo, creano tante mini-storie, anche se di fondo si legge e si intravede una crescita dei personaggi.
Ryo è Ryo,c'è poco da fare. Se Goku e Ken sono gli eroi del fantasy degli anni'80, Saeba è l'eroe poliziesco (ok non è un poliziotto ma passatemi il termine) per eccellenza, un eroe che a parte qualche prodezza impossibile "alla Rambo" è una persona reale: guida una Mini, si veste con giacca e jeans, è armato di una Magnum e nel combattimento corpo a corpo usa pugni e calci e non bizzarre mosse di arti marziali assolutamente impossibili... ecco forse dove sta la grandissima popolarità di Ryo.
Hojo riesce inoltre benissimo a inventare e caratterizzare uno dei personaggi più completi e complessi dell'intero panorama manga: Ryo Saeba è si un mattacchione allupato sempre pronto a scherzare e fare lo stupido sopratutto con le ragazze, ma è anche un personaggio con un'immensa tristezza e sofferenza interiore causata dal suo passato, senza poi dimenticare che sa essere anche estremamente serio e professionale. Insomma non è l'eroe tragico a cui ci avevano abituato Hara e Buronson e non è nemmeno un fanciullo immacolato come ci aveva fatto scoprire Toriyama (o Kurumada), anche qui è un uomo reale con un passato tragico ma che riesce a guardare avanti con il sorriso e, tra tante gambe affusolate ed erezioni tra i pantaloni, riesce comunque ad innamorarsi ed è questa love story portata avanti sempre fra le righe ad essere l'aspetto più "figo" di City Hunter, ecco perché ho preferito evitare di leggere Angel Heart!

Insomma, come dico sempre: se avete un po' di soldi e volete leggere un bel manga dall'inizio alla fine non state a comprare opere discutibili degli ultimi anni, magari copie di opere passate, solo perché proposte con la sovracopertina lucida, fate uno sforzo e recuperate i grandi classici immortali come questo.


 9
sogno87

Volumi letti: 39/35 --- Voto 10
<b>[Attenzione, questa recensione contiene spoiler.]</b>

Quali sensazioni l'animo umano riesce a carpire sfogliando le pagine di una storia inventata? Quali emozioni si collocano alla base del nostro vivere da esseri umani? La gioia, l'allegria, la tristezza, la rabbia, la passione.
City Hunter racchiude nella cornice di una fiaba moderna ogni sentimento nascosto nella nostra anima e svela le sue caratteristiche in modo semplice e meraviglioso, grazie ad un disegno raffinato ed elegante, capace di riprodurre la realtà nei suoi aspetti più profondi. Nessuna opera di tal genere accompagna il lettore, attraverso un'ironia vivace e dissacrante, sino alle radici stesse del divertimento più vero, spingendolo ad assaporare anche una tristezza dolcissima che si frappone fra le pagine giocose. City Hunter conduce le nostre emozioni agli antipodi delle capacità umane, mediante una rassegna di elementi opposti fra loro, eppure amalgamati con maestria e sensibilità artistica.

Ryo Saeba, protagonista dal passato sconosciuto e dall'animo tormentato, eroico e coraggioso sweeper della città, bello, atletico e intelligente, potrebbe rappresentare l'immagine dell'uomo ideale se non fosse per una piccola pecca del suo carattere che lo rende particolarmente sensibile alla bellezza delle donne. La sua carica sessuale e la sua passione per la biancheria intima sono alla base delle scene comiche dell'opera, che raggiungono livelli di genialità altissima, permettendo al lettore di allentare i freni della propria pudicizia e condividere le avventure disastrose del maniaco sessuale più divertente della storia dei manga.
Kaori Makimura, sua parter originalissima e mascolina, donna fuori dai canoni e ben lontana dall'immagine della fanciulla perfetta, deve lottare con tutte le sue forze e i suoi famosi martelli al fine di proteggere le clienti indifese, soprattutto sperando di colpire, con una carica da 100 tonnellate, il cuore del nostro eroe. Il rapporto fra i due protagonisti evolve lentamente fra le pagine del fumetto: dapprima colleghi per convenienza, i due si ritrovano a diventare amici e infine si innamorano l'uno dell'altra, sebbene il lavoro dello sweeper impedisca a Ryo di provare un simile sentimento e la sua passione per le donne causi non poche sofferenze alla dolce e sincera Kaori. L'affetto della donna comunque cresce in maniera violenta insieme alla storia, che pur mantenendo le proprie capacità di divertire, raggiunge apici di romanticismo, affrontando la tematica ci questo amore folle in maniera originale e per nulla scontata. Il cuore di Ryo, provato dal suo passato e dal suo presente, nonostante gli sforzi compiuti per allontanare un sentimento pericoloso e sconosciuto, sarà infine catturato dalla dolcezza di Kaori e dalla sua dedizione, tanto che nel finale dell'opera, lasciato aperto a nuovi sviluppi, l'unica certezza data ai lettori è proprio la vicinanza dei due protagonisti, che continueranno a vivere insieme come City Hunter.

Hojo raggiunge con questo lavoro livelli inimmaginabili di originalità e perfezione. Il disegno cresce in modo visibile nel corso dei numeri, tramutandosi da piacevole in meraviglioso. La ricchezza di particolari, la capacità di mescolare divertimento, azione e sentimento, la volontà dell'autore di creare personaggi veri, vivi, quasi percepibili nella loro presenza all'interno della storia, fanno di City Hunter un'opera indimenticabile, un classico del fumetto giapponese in grado di insegnare a ciascuno quali emozioni la nostra vita può regalarci.
Un capolavoro da non perdere e da assaporare in ogni dettaglio.


 7
Kaori

Volumi letti: 39/35 --- Voto 10
Probabilmente sarò di parte...
Il manga che preferisco in assoluto, sono cresciuta con i personaggi del manga, Ryo Kaori e tutti gli altri resteranno sempre nel mio cuore! I personaggi a mio parere, sopratutto i principali, sono delineati talmente bene da farli sembrare proprio delle persone reali, i disegni di Hojo, sono assolutamente fantastici, infatti è il mio autore preferito.
A chi non lo avesse letto, lo consiglio vivamente.


 5
B. frank

Volumi letti: 34/35 --- Voto 9
Uno dei manga che ritengo un capolavoro del fumetto giapponese, un misto di humour (a volte anche demenziale ma che ci sta tutto) e di serietà, che a volte tocca il tragico o il sentimentale, per non parlare di attimi di malinconia, che a volte ti portano anche al pianto, come la morte del buon...
Non esiste una trama centrale, come è solito nelle opere Hojo, ma singole storie che al massimo possono durare per due volumi interi, che sono distaccate le une dalle altre, anche se a volte qualche collegamento tra alcune storie si trova anche facilmente.
Tutto quello che si può dire di buono su questa storia è ormai stato detto e ripetuto all'infinito: i disegni, i personaggi, le scenette comiche, i (falsi?) tentativi di Saeko di sedurre Ryo per farsi aiutare gratis in alcuni casi della polizia, per poi finire con la "strana" storia di amore-odio che intercorre in quasi tutte le vicende tra Ryo e Kaori.
Mi soffermo un po' invece su come viene descritto quartiere di Shinjuku, la mattina importante centro commerciale ed amministrativo, mentre la sera diventa il "quartiere a luci rosse di Tokio", e trovi qualsiasi cosa al suo interno, dagli alberghi a ore ai casinò gestiti dalla Yakuza.
Altro punto interessante e la strana amicizia tra Ryo e Umibozu, nata sui campi di guerra (anche se spesso sono stati avversari) e continuata nel lavoro comune di Sweeper, un amicizia in contrasto con la voglia però di decidere chi dei due sia il migliore, che li ha portati a confrontarsi sempre lealmente, senza mai trovare un vincitore tra i due.
Un fumetto che ho sempre adorato, anche se con un finale che mi ha sempre lasciato un forte amaro in bocca:

<b>[Attenzione, Spoiler]</b>
avrei voluto vedere sempre Ryo e Kaori sposarsi ma non è stato possibile.


 3
Kouga

Volumi letti: 35/35 --- Voto 8
Tsukasa Hojo è un dannato genio, e lo dimostra con una serie poliziesca in cui azione, sentimento, demenzialità ed un pizzico d'erotismo, s'incontrano amalgamandosi perfettamente e riuscendo in un mix appagante che vi terrà incollati dal primo all'ultimo volume. Il tratto poi è migliorato tantissimo dai tempi di Cat's Eye, diventando sempre più accattivante ed estremamente bello. Bramo con ansia una nuova edizione con un nuovo formato (e magari sotto un'altra casa editrice, ma ssssht! è un segreto!
Sento tranquillamente di poter consigliare questa meravigliosa opera a TUTTI. Le storie autoconclusive sono splendide e il background di fondo che continua di capitolo in capitolo, rende il plot più interessante, avvicinando i due protagonisti (che in questo caso, nonostante le rispettive diversità, si completano in un modo fondamentale quanto eccellente) sempre di più. Che aspettate ancora qui?! Tutti a scrivere XYZ sulla lavagna in stazione, su!


 6
Zenobia

Volumi letti: 39/35 --- Voto 9
Per la maggior parte delle persone che vivono a Tokyo e che ogni giorno si spostano dalla Stazione di Shinjuku, quella sigla "XYZ", scritta sulla lavagna degli annunci della stazione non è altro che la sequenza delle lettere finali dell'alfabeto, ma per qualcuno "XYZ" rappresenta l'ultima risorsa e l'estremo tentativo di ottenere giustizia.
Grazie infatti a quella sigla, si può contattare l'agenzia City Hunter, composta dallo sweeper (uno “spazzino”, ossia un killer a pagamento) Ryo Saeba, e dalla sua assistente Kaori Makimura.
I servizi che offre questa particolare agenzia si concentrano sull'attività di bodyguard nei riguardi di persone minacciate o in pericolo di vita, con un'attenzione massima e costante (ventiquattrore su ventiquattro) verso i clienti che si rivolgono a essa. Senonché, la professionalità che immancabilmente è presente nelle intenzioni dell'agenzia (specie in quelle dell'assistente Kaori), viene perennemente messa in discussione dalla caratteristica più marcata dello sweeper Ryo Saeba: l'essere un autentico maniaco sessuale.
Tale caratteristica porta il nostro allupato protagonista ad accettare solo gli incarichi ad oggetto la protezione di belle donne, rifiutandosi rigorosamente di lavorare per uomini e innescando un processo a catena (fatto di proposte indecenti, erezioni vistose oltre l'inverosimile, visite notturne e martellate punitive) che si ripresenta ogni volta ci sia una bella donna come cliente.

City Hunter si mostra al pubblico come un manga che sa dosare nella giusta misura i suoi ingredienti principali: azione, comicità e romanticismo.
Se da una parte, il lato comico (incentrato molto sul comportamento del protagonista portato fino all'esagerazione/esasperazione) e l'azione (con i suoi inseguimenti, le sue sparatorie ed esplosioni) sono quelli più visibili e immediati, dall'altra il lato romantico si inserisce con molta discrezione dando all'opera una sfumatura sentimentale che non guasta.
La storia è narrata con episodi autoconclusivi, e la formula è pressapoco questa: nuova avvenente cliente-nuovo incarico assunto. Questi danno l'idea del lento scorrere del tempo e della quotidianità delle avventure narrate.
I disegni di Tsukasa Hojo presentano un'evoluzione molto evidente che passa da uno stile che si può definire in continuazione con quello di Cat's eye (più acerbo) a uno stile che si migliora e si raffina fino a divenire bellissimo e unico, soprattutto nella cura dei dettagli dai luoghi, alle armi ai vestiti ecc...
I personaggi della serie ruotano tutti attorno al protagonista che, volente o nolente, è sempre al centro dell'attenzione.

<b>Personaggi principali</b>
<i>-Ryo Saeba</i>: vive nel quartiere “a luci rosse” di Shinjuku (suo territorio di caccia) insieme alla sua assistente Kaori Makimura. Ha una storia di sofferenza e tristezza alle spalle che viene sapientemente mascherata da un carattere burlone e megalomane. E' conosciuto con tre pseudonimi:
1)City Hunter per la sua attività di sweeper
2)“lo stallone di Shinjuku” datogli da Umibozu per via del suo essere perennemente in erezione e con la bava alla bocca.
3)Ippatsuman: letteralmente “l'uomo da una botta”. Dove “una botta” non indica un super potere, ma la merce di scambio richiesta alle giovani clienti in cambio dei suoi servizi.
Sembra un eterno minchione, ma l'apparenza inganna!
<i>-Kaori Makimura</i>: la giovane, bella e gelosa assistente è la sorella di Hideyuki, miglior amico, nonché socio sweeper di Saeba. Indispensabile aiutante e badante domestica del protagonista, si farà notare per la sua innata capacità di costruire trappole nelle quali far cadere quel maniaco di Ryo.
<i>-Umibozu</i>: E' il gorillone nemico-amico di Saeba. Il suo vero nome è Hayato Ijuin, Umibozu è il soprannome datogli da Ryo. Gestisce il bar “Cat's eye”, ma ha un passato da guerrigliero. Ha la fobia per i gattini graziosi, morbidini e pelosetti.
<i>-Miki</i>: è la bella fidanzata di Umibozu, che gestisce il bar insieme a lui. E' molto affezionata a Kaori e costantemente infastidita da Saeba.
<i>-Saeko Nogami</i>: è l'avvenente, seducente e burrosa poliziotta che impiega tali caratteristiche per ottenere il lavoro gratuito di Ryo. Ha due sorelle: Reika e Yuka.
<i>-Clenti Femmine</i>: sono tante, bellissime e quasi tutte non fidanzate... Una pacchia per lo “stallone di Shinjuku”.

L'edizione a cui faccio riferimento è quella della Star Comics, che, sebbene sia da considerare una buona edizione (rapporto qualità-prezzo), presenta il difetto di essere stata pubblicata con due formati: più sottile con meno pagine per i primi numeri per poi aumentare gradualmente fino ad arrivare ad un volume simile all'originale giapponese. Un difetto, a mio avviso, trascurabile data la rilevanza del manga.

Ritengo City Hunter, la serie meglio riuscita di Tsukasa Hojo, in quanto si evidenzia:
-l'amore e il coinvolgimento dell'autore nei riguardi della sua opera, soprattutto verso il suo protagonista... a volte, si ha la sensazione che Hojo si immedesimi completamente in Ryo Saeba, sia in veste di sweeper sia in veste di super maniaco.
-il divertimento dell'autore nel narrare e disegnare questa storia. Sono presenti moltissime citazioni prese da suoi manga, come Cat's eye, e da altri manga di successo, come Dragon Ball e Hokuto no Ken.

Qualcuno potrebbe storcere il naso per via della ripetitività degli episodi e delle situazioni, ma vi posso assicurare che City Hunter sa divertire e non stancare.
Un manga davvero imperdibile!